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Autore: blueluxen    09/01/2015    2 recensioni
[MuneTaku] [Happy MuneTaku day!] [Probabilmente OOC]
Dal testo: "Prese la mira e fece canestro senza alcuno sforzo per la ventesima volta. Okay, l’allenamento stava diventando davvero noioso, ma l’albino non aveva intenzione di uscire dalla palestra, non ancora. A dire la verità, Ibuki non aveva voglia di ritrovarsi faccia a faccia con Shindou Takuto che chiacchierava amabilmente con Kirino Ranmaru."
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Ibuki Munemasa, Shindou Takuto
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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MAYBE
 

9/1/15
Happy MuneTaku day!
 

Era un freddo pomeriggio di gennaio ed Ibuki, come sempre, era in palestra a palleggiare con la sua amata divisa da basket. Certo, ormai giocava come portiere titolare della Raimon da un po’, ma il basket rimaneva comunque nel suo cuore: infondo è da quando era piccolissimo che gioca con le pesanti palle arancioni da pallacanestro, così diverse da quelle di cuoio da calcio.

Ibuki tirò dalla linea del tiro libero ed aspettò pochi secondi prima di sentire la palla che colpiva il tabellone ed entrava nella retina di corda bianca. Aveva fatto canestro. Di nuovo. Sbuffò e riprese la palla. Era diventato noioso allenarsi da solo ed Ibuki se ne rese conto, anche se, in realtà, allenarsi da solo diventava noioso solo se non c’era lui.

“Smettila di pensare a lui e concentrati” si riproverò Ibuki mentalmente, incominciando a palleggiare. Prese la mira e fece canestro senza alcuno sforzo per la ventesima volta. Okay, l’allenamento stava diventando davvero noioso, ma l’albino non aveva intenzione di uscire dalla palestra, non ancora. A dire la verità, Ibuki non aveva voglia di ritrovarsi faccia a faccia con Shindou Takuto che chiacchierava amabilmente con Kirino Ranmaru. Non che gliene importasse più di tanto, sia chiaro, ma Shindou aveva quella strana abitudine di punzecchiare Ibuki per qualsiasi cosa e la cosa non piaceva affatto all’albino.

Il ragazzo si avvicinò alla panchina e si sedette, bevendo dalla sua borraccia blu. Forse si era preso una cotta per il castano durante il Grand Celestia Galaxy, chi lo sa, fatto sta che non riusciva più a toglierselo dalla testa e si stava iniziando a preoccupare. Shindou non lo insultava più come una volta, è vero, ma continuava a provocarlo ogni singolo istante: una mattina era il colore della sua felpa che faceva uscire dalle labbra del castano una frecciatina, il giorno dopo poteva essere il modo in cui rideva e così via. Motivi stupidi, pensava Ibuki, eppure Shindou si divertiva parecchio. E questo urtava molto l’orgoglio dell’albino. Però non si arrabbiava veramente, semplicemente non riusciva a provare un qualsiasi sentimento negativo nei confronti di Shindou e questo lo spaventava. E se quella era più di una semplice cotta? Cosa avrebbe dovuto fare? E Shindou cosa provava per lui?

- Cosa ci fai ancora qui, Ibuki?

Ibuki trasalì ed alzò lo sguardo. Per poco non gli venne un infarto: Shindou Takuto era in piedi davanti alla porta d’ingresso che lo fissava con un sopracciglio alzato e le braccia conserte. Indossava un giubbotto pesante, un paio di pantaloni della divisa scolastica ed aveva il collo avvolto in una morbida sciarpa rossa come i suoi occhi. Ed era bellissimo, ma questo non l’avrebbe mai ammesso.

- Mi stavo allenando – rispose semplicemente Ibuki, appoggiando la borraccia alla sua destra.

-  A me non sembra – ribatté il castano, punzecchiandolo. – Più che altro sei seduto sulla panchina a non fare niente come al solito.

Ibuki strinse i pugni e digrignò i denti infastidito. – Ho fatto venti canestri consecutivi, tanto per la cronaca, Shindou.

- Solo? – disse Shindou, avvicinandosi alla panchina dove era seduto l’albino. – Non è così difficile fare un canestro.

- Mi stai dicendo che tu saresti in grado di fare di meglio?

- Scommettiamo che riuscirò a batterti anche nel tuo sport, Ibuki? – chiese Shindou a mo’ di sfida.

- Allora ho già vinto – rispose Ibuki, ghignando. – Cosa scommetti? Sono davvero curioso.

- Se vinco io, tu dovrai ammettere che sono più bravo di te in tutto.

- Okay. Però, se vinco io, dovrai ammettere che sei innamorato di me.

Shindou arrossì e cercò di far passare il rossore sulle sue guance come “caldo da vittoria”, ma tutti sappiamo che non era così. Tutti tranne Ibuki, ovviamente.

- Bene, facciamo dieci tiri liberi: vince chi fa più canestri dell’altro – propose l’albino, alzandosi dalla panchina e raggiungendo la linea del tiro libero.

Shindou annuì mentre si toglieva il giubbotto e la sciarpa, buttandoli per terra con noncuranza. Affiancò l’albino e gli rivolse un’occhiata di sfida che venne immediatamente ricambiata dall’altro.

- Incomincio io – esordì Ibuki, palleggiando per concentrarsi. – Preparati a perdere, Shindou.

- Aspetta e spera, Ibuki. Io non perdo mai, soprattutto contro quelli come te – ribatté l’altro a tono.

L’albino sorrise sghembo e fece il primo canestro. Dopo due minuti scarsi, Ibuki aveva totalizzato otto canestri su dieci.

- Otto canestri? Mi aspettavo di meglio da uno che gioca a basket da tutta la vita – disse Shindou prendendo in giro l’avversario.

Ibuki borbottò qualcosa tra i denti in modo che il castano non lo potesse capire. Molto probabilmente era un insulto, ma Shindou non lo seppe mai.

Shindou si sistemò sulla linea del tiro libero e focalizzò tutta la sua attenzione sul tabellone. Sapeva che se avesse perso avrebbe dovuto rivelare ad Ibuki i suoi sentimenti e la cosa non gli piaceva più di tanto per via del suo orgoglio. Non avrebbe mai ammesso di avere una cotta per l’albino neanche a Kirino, il suo migliore amico, figuriamoci al diretto interessato. Tirò la palla e… canestro.

Fino al quinto canestro, Ibuki non perse la sua espressione vittoriosa. Era pienamente convinto che avrebbe vinto senza alcun problema. Poi Shindou fece il sesto canestro e le mani dell’albino incominciarono a sudare. Al settimo canestro, il cuore di Ibuki batteva all’impazzata ed aveva perso il sorriso. Alla fine, non si sa come, il castano sbagliò tutti gli altri tre tiri ed Ibuki trasse un respiro di sollievo.

- Si, Shindou, è davvero molto facile fare un canestro – lo canzonò Ibuki, vittorioso.

- Non infierire – ribatté l’altro, teso come una corda di violino.

- E’ l’ora della penitenza – cantilenò l’albino ignorando le parole del castano, ghignando soddisfatto.

E poi Shindou fece una cosa che lasciò Ibuki senza parole: lo afferrò per la divisa da basket e lo attirò a sé, appoggiando le sue labbra su quelle dell’albino. Shindou, più rosso di un pomodoro, si staccò poco dopo, afferrò le sue cose da terra ed uscì frettolosamente dalla palestra, lasciando un Ibuki spiazzato e confuso da solo sulla linea del tiro libero.

L’albino si toccò le labbra con l’indice ed il medio, dove poco prima c’erano quelle di Shindou. Ed era stato tutto così bello, troppo veloce per realizzare quello che succedeva, ma bello, che Ibuki desiderava provare di nuovo quella meravigliosa sensazione.

Perché, forse, anche Shindou provava qualcosa per lui.

Forse sarebbero riusciti a vincere l’orgoglio.

E, forse, erano innamorati l’uno dell’altro.

 






 


 
Angolino della pazza autrice.

Alloooora, buon MuneTaku day che è quasi terminato, ma pazienza ! ^^

Io, come potete vedere, AMO la Shindou x Ibuki dal primo episodio di Galaxy. Sono la mia droga, i miei piccoli amorini cucciolosi e via discorrendo (?).

Comunque, questa è la primissima cosa (perché non so se si può definire One Shot questo aborto) che pubblico su questo meraviglierrimo (? x2) fandom e mi piacerebbe molto sapere quello che pensate dopo aver finito di leggerla. E, si, sono ben accette critiche e bla bla bla. Sempre le solite cose, in poche parole.

Forse in questa ff Ibuki e Shindou sono OOC, per questo l’ho messo tra gli avvertimenti, ma ditemi (please *occhi da cucciolo*) i vostri pareri anche in una microscopica recensione.

E, niente, adesso mi dileguo che c’è Tsurugi che mi aspetta.

Se siete arrivati fin qui, avete vinto un onigiri (^_^)/ ed una palla da sakka firmata da Tenma-kun (^_^)

Un bacione a tuuuuuutti voi,

_percypotter_   è ancora questo il mio nickname?
  
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