10/01/2015
2 recensioniDOPPIO COMPLEANNO
-Ehi Killer! Kidd è qui?-
-No! Oggi non è venuto in carrozzeria…ha detto che non ha voglia di lavorare!
-Quindi è a casa?-
A queste parole Killer esce da sotto l’auto che stava riparando e si appoggia sul cofano dell’auto stessa.
-Ha detto che non vuole vederti, Raseia-
Abbasso lo sguardo, guardo ovunque tranne che nella direzione di Killer.
-Guardami, che hai combinato?-
-Mh…- alzo sguardo e incontro quello di Killer, di sicuro lui è più ragionevole di Kidd.
-Qualche giorno fa è arrivato Ace, sono andata a prenderlo in aeroporto e poi siamo andati a pranzo insieme…Kidd si infuriato.-
-Lo capisco, anche io mi sarei arrabbiato. È normale che sia geloso, Ace ci prova ogni volta che ti vede, anche se c’è Kidd!-
Sospiro, ha ragione, questa volta è colpa mia. Lo guardo…sorrido e lo ringrazio. Velocemente esco da lì e mi dirigo verso casa di Kidd. Per fortuna ho le chiavi!
§
Finalmente sono arrivata. Mi affretto ad aprire la porta, mi sento un po’ emozionata, chissà come reagirà. Speriamo in bene.
La casa è buia, starà dormendo. Mi dirigo verso il tavolo dove appoggio la torta ritirata poco fa in pasticceria. Ci metto su la candelina e l’accendo.
Ora c’è il passo successivo: andare da Kidd. Mi fermo sulla soglia della porta della camera da letto a osservarlo: sembra un Angelo quando dorme, il mio personalissimo Angelo. Mi sdraio sul letto accanto a lui e inizio a toccargli i capelli, i tanto amati capelli rossi…
-Che ci fai qui?-
-Sono venuta a far Pace- mi siedo sul letto a gambe incrociate, lui fa lo stesso.
-Dopo soli tre giorni?! Allora ti sono mancato!- sorride soddisfatto. In risposta alzo le spalle e sorrido. Mi afferra e mi tira a sé, poi mi abbraccia e mi sussurra: -Sono contento che tu sia qui- infine mi dà un piccolo bacio sul collo prima di alzarsi.
Chi lo incontra per la prima volta e non lo conosce pensa che sia uno schizzato, cruento e senza scrupoli, lo è, ma se si entra nelle sue grazie…si trova il Paradiso…
-Smettila di rimuginare- mentre parla mi tende la mano, la afferro e mi aiuta ad alzarmi.
Usciamo dalla camera, che da direttamente sulla cucina, e lui resta un po’ sorpreso.
-Auguri!-gli dico accompagnato da un bacio sulla guancia. Mentre mi allontano per andare verso il tavolo mi afferra per un braccio e mi stringe in un abbraccio:
-Auguri anche a te!- mi dà un bacio, molto casto per uno come lui, sulle labbra. Ci avviciniamo alla torta dove insieme spegniamo la candelina. Mentre lui la taglia sfilo il regalo dalla borsa:
-Questo è per te!- glielo porgo, immediatamente lo scarta e la indossa.
-Questa maglietta è stupenda! Con il “Jolly Roger” della mia carrozzeria!-
-Sono contenta che ti piaccia- sorrido.
-Aspetta, anche io ho un regalo per te-
-Eustass Kidd che mi fa un regalo?!-
-Si ma non ti abituare!-
Scoppio a ridere, nel frattempo lui prende un scatolina quadrata e me la porge. La apro…
-Oh Kidd, è….è….stupenda! Me la metti?- annuisce, si avvicina e mi mette la collana. È una semplice collana, che in fondo ha un ciondolo a forma di….”Jolly Roger” della carrozzeria. Scoppio a ridere.
-Perché ridi?-
-Abbiamo una fantasia!-
-Ricorda che grazie alla carrozzeria se ci siamo conosciuti, lì c’è stato il nostro primo bacio e anche la nostra prima volta-
-Vero, ma non dirlo in giro!- ridiamo, mi prende e cerca di baciarmi, ma prima che possa farlo gli spalmo della torta in faccia. Scoppio a ridere! È ridicolo! Lui inizia a ridere in modo…malvagio….cosa ho combinato!
-Sai cosa hai fatto vero? Hai segnato il tuo destino- ha il ghigno da omicida pazzoide che lo contraddistingue -Inizia a correre-
Rido, ma accetto il suo consiglio.