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Autore: 365feelings    10/01/2015    4 recensioni
Raccolta di vario genere e vari personaggi; molte percabeth e jasiper perché canon is the way. E anche tante solangelo. Headcanons come se non ci fosse un domani, non posso assicurare che siano sempre fluff. Qualche AU (ok, tante AU) e future!fic.
30. Non c'è fama più grande (Ares/Afrodite)
«Era una semidea» la corregge «Ha dimostrato la sua aretè e ora la sua timè è salva, è scesa nell’Ade serena. Ci saranno altri eroi e conosceranno la sua storia, non c’è fama più grande».
La dea svuota il suo calice. Sa che Ares ha ragione e sa anche di essere una madre distratta e poco presente, ma per Silena (per tutte le sue figlie) ha sempre desiderato di meglio che la morte in battaglia. Una vita lunga, per quanto lunga possa essere quella di un mortale, e felice, sicura. Non è quello che vogliono tutte le madri, che voleva anche Teti?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Jason/Piper, Leo Valdez, Nico di Angelo, Percy/Annabeth, Will Solace
Note: AU, Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Titolo storia: I only want to be with you
Breve introduzione: A due anni dalla sconfitta di Gea, Nico ha iniziato ad ambientarsi al Campo e forse ha trovato il suo posto, complici i sentimenti che nutre per Will e che Will ricambia. L’amissione del figlio di Apollo alla Hopkins giunge a però a turbare un equilibrio fragile. Basta poco (come la sensazione di essere stato lasciato indietro) per far ritrarre nuovamente Nico in se stesso.
Genere: generale, malinconico, sentimentale
Avvertimenti: drabble, post BoO (ma non ci sono spoiler)
Personaggi: Nico Di Angelo/Will Solace
Pacchetti: ascia da lancio (prompt, limitazione, obbligo)
Note: consiglio la lettura (prima o dopo a quella della storia, come volete) delle note per avere idee più chiare sulle date.
  • Ho fatto i miei calcoli (e se sono sbagliati non linciatemi, c’è un motivo se non studio matematica) e gli eventi narrati in Blood of Olympus dovrebbero essere avvenuti nel 2010 (questo perché da qualche parte ho letto che Percy è del ’93 e se non è così, beh, facciamo che lo sia). Nel mio headcanon Will arriva al Campo nel 2005 che ha undici anni, di conseguenza all’epoca della battaglia contro Gea ne ha sedici (come Jason). Negli States il college si inizia a diciotto anni, quindi tra la fine del libro e la storia passano due anni. Nico, che al tempo della guerra ne aveva quattordici, ora ne ha sedici.
  • Mi sono informata e la Hopkins (Baltimora) è una delle migliori università di medicina degli States, nonché una delle più costose; solo il meglio per Solace. Per le date ho fatto riferimento al calendario 2014/2015, ma immagino che sia sempre lo stesso.
  • Alcune date sono importanti per comprendere lo sviluppo della storia. I corsi iniziano il 28 agosto, ma dal 23 al 27 c’è l’orientamento; Will arriva un po’ prima per il trasloco e per ambientarsi. Il 12 ottobre arriva il compagno di stanza, la data coincide con il termine massimo per lasciare i corsi. Il 9 dicembre è l’ultimo giorno prima della sessione d’esami. Il 14 maggio è l’ultimo giorno della sessione primaverile/estiva; il motivo per cui Will non riesce a tornare subito è semplice, esame orale. Iniziando il suo cognome per S, non sarà mai tra primi interrogati ed è una sofferenza, come lo capisco.
  • Ovviamente i messaggi Iride e le chiamate non si limitano ai dieci presi in esame. Per tutto l’anno Nico e Will continuano a sentirsi.
  • L'indirizzo del messaggio Iride dovrebbe corrispondere con quello dei dormitori (vi ho detto che mi sono documentata). Tra Baltimora e Long Island ci sono circa trecento chilometri che, se Google Maps non mi inganna, possono essere percorsi in cinque ore o poco più.
  • Il numero di telefono di Will è la sezione aurea (o le sue prime cifre).
  • Prima classificata al contest Game of Judges: La chiamata alle armi.
  • Scrivere questa storia è stata una sfida: ho cercato di rispettare tutti gli obblighi e allo stesso tempo di trattare tutto ciò che mi ero prefissata di trattare. Spero di esserci riuscita, ma non ne sono molto sicura. Mi sembra di aver tralasciato qualcosa, di non aver appieno esplorato la psicologia dei personaggi e la cosa mi turba. In ogni modo, buona lettura.
 
 
 
 
 
 
I only want to be with you
 
 
 
1. 24/8/2012, primo messaggio Iride, da Will a Nico (106w)
«...e lì c'è il bagno» finisce di spiegare Will, indicando un punto davanti a sé che Nico non può vedere «È una camera da due, ma al momento ci sono solo io. Non mi sembra nemmeno vero, non ricordo più come si faccia a vivere senza undici fratelli che dipendono da te».
Nico si sforza di sorridere e condividere l'entusiasmo, perché Will è stato ammesso alla Hopkins e può finalmente realizzare il suo sogno, ma la verità è che sono lontani da tre giorni e già gli manca come se non lo vedesse da mesi. La verità è che vorrebbe che non fosse mai partito – egoista.
 
2. 15/9/2012, messaggio Iride, da Will a Nico (107w)
Lo sguardo scivola dai suoi capelli (biondi, spettinati e soffici) agli occhi chiari e luminosi (è felice), si sofferma sulla bocca, sulle labbra morbide che gli stanno raccontando la sua giornata e prosegue lungo il collo, sulle spalle.
Non indossa più la maglia del Campo, nota, ma quella blu dell’università.
Distoglie lo sguardo e lo riporta sul volto sorridente. Will gli sembra vicinissimo, tanto che potrebbe allungare la mano e sfiorargli la curva gentile dello zigomo. Ma l’immagine trema e per un istante, al posto del ragazzo, vede la porta della propria Cabina: i trecento chilometri che li separano tornano a pesare come macigni. Quella vicinanza è solo un’illusione.
 
3. 12/10/12, messaggio Iride, da Will a Nico (106w)
«Ciao Nico!»
Le prime volte sobbalzava, colto alla sprovvista, quando Will gli inviava un messaggio Iride. Ora invece risponde prontamente con un cenno del capo, mettendo da parte lo scudo che sta lucidando.
«La pacchia è finita, domani arriva il mio compagno di stanza».
L'informazione gli procura una fitta di fastidio allo stomaco che gli fa storcere la bocca in una smorfia. Inizialmente non comprende di cosa si tratti, ma mentre lo ascolta parlare di come dovrà dividere la camera con un estraneo (un umano) si rende conto che quella che sta provando è gelosia.
«Se mi trovasse antipatico?»
«Impossibile, piaci a tutti» replica senza però riuscire a sorridere.
Irrazionale, insistente gelosia.
 
4. 9/12/2012, messaggio Iride, da Nico a Will (104w)
«Mostrami Will Solace, 4W University Pkwy, Baltimora».
Davanti a sé prende forma l'immagine del ragazzo, i gomiti sul tavolo e accanto alla tazza un libro. Non si accorge subito del collegamento e quando lo fa sussulta.
«Disturbo?» chiede, simulando noncuranza mentre si guarda intorno e registra con soddisfazione l'assenza del compagno di stanza.
«Io… No, non disturbi. Mi hai solo colto di sorpresa, di solito sono io a cercarti».
Al sicuro nella sua Cabina, il figlio di Ade arrossisce e ignora la frase (ma non ignora il sorriso del ragazzo).
«Leggi qualcosa di interessante?»
Le labbra di Will si piegano in una smorfia mentre inizia a raccontargli degli esami imminenti.
 
5. 6/2/2013, messaggio Iride, da Will a Nico (94w)
«618 0339887» esordisce con uno di quei sorrisi abbaglianti che gli fanno sentire la sua mancanza più del solito.
«Che cos'è?» chiede confuso, appoggiando la scopa con cui sta spazzando le stalle e prestando attenzione.
«Il mio numero di telefono» spiega «So a cosa stai pensando. È pericoloso. Ma ormai i mostri non sono più un problema e se anche qualcuno si facesse avanti, so difendermi» e non gli lascia nemmeno il tempo di replicare che continua «Inoltre il mio coinquilino inizia a insospettirsi delle mie prolungate assenze. Senza contare che così potremmo sentirci più spesso».
 
6. 14/2/2013, prima chiamata, da Nico a Will (94w)
«Al Campo come va?» gli chiede ed è strano sentire la voce di Will ma non vederlo. Lo spinge ad immaginare dove sia, cosa stia facendo, con chi è.
«Il solito. Non c'è male. Due giorni fa Chuck ha eseguito un calcio rotante e ora il Coach non smette di raccontarlo».
Dall'altra parte del ricevitore Will ride e Nico, concentrandosi solo su quel suono, riesce a vederlo – ha gettato il capo indietro e ha socchiuso gli occhi, lasciando gorgogliare la risata lungo la gola e poi sulle labbra.
Si aggrappa a quell’immagine – al suo ricordo.
 
7. 13/4/2013, chiamata nel cuore della notte, da Will a Nico (100w)
Si sveglia di soprassalto, sentendo il letto vibrare, e dopo i primi minuti di smarrimento realizza che deve trattarsi del telefono. Lo cerca tra le coperte e quando lo trova si affretta a rispondere, il timore che possa essere accaduto qualcosa, ma dall'altra parte del ricevitore Will è in perfetta salute.
 «Ti disturbo?» chiede e udendo il mugugno di risposta aggiunge «Ti lascio dormire».
«No, ormai sono sveglio» lo ferma prima che possa riattaccare, trattenendo uno sbadiglio «Dimmi».
«Niente» risponde e ora la sua voce si fa malinconica «Mi manchi».
Nel silenzio della sua Cabina Nico mormora un anche a me che sa di solitudine.
 
8. 7/5/2013, sms (105w)
Al terzo bip Jason lo guarda interrogativo, al quinto anche i fratelli Stoll smettono di fare quello che stanno facendo (giocare a battaglia navale) e al nono Chirone finge di non sapere a chi appartenga il telefono, ma interrompe il suo discorso per ricordare quanto sia poco saggio usare strumentazioni elettroniche anche in tempo di pace. Mortificato, Nico riesce a mettere in silenzioso l'iPhone prima che giunga la notifica di un messaggio vocale.
Venti minuti dopo, al sicuro nella sua Cabina, apre WhatsApp e mentre ascolta la voce registrata di Will si dimentica della pessima figura che gli ha fatto fare.
«Buone notizie! Torno tra una settimana!»
 
9. 14/5/2013, messaggio Iride, da Will a Nico (114w)
«Perdonami» inizia a scusarsi e Nico sa che se adesso lo lascia parlare poi non ci sarà più spazio per la rabbia e la delusione – lo ha atteso per tre ore all’ingresso del Campo.
«Avevi promesso» gli ricorda ed è difficile tenersi stretto il risentimento quando gli occhi azzurri di Will lo guardano in quel modo.
«Nico, credimi quando ti dico che mi dispiace e che vorrei essere lì con te, che mi manchi da morire» risponde e la sua voce sembra essere pronta a spezzarsi da un momento all'altro «Io davvero… Scusami, stanno chiamando il mio nome, devo andare. Ti chiamo appena finisco l’esame, ok?»
«Va bene» acconsente.
Cos'altro potrebbe mai fare? Che altro gli rimane?
 
10. 16/5/2013, chiamata, da Will a Nico (113w)
Sta facendo colazione quando arriva la chiamata. Il telefono si illumina e vibra e con lui vibra tutto il tavolo e non ha bisogno di leggere il nome sul display, può essere solo Will. Vorrebbe avere la forza di ignorare la chiamata, ma dall'altra parte della linea (a più di trecento chilometri di distanza) il figlio di Apollo non desiste e il telefono continua fastidiosamente a vibrare.
«Finalmente» gli dice Will con voce squillante non appena si decide a rispondere. Nico bofonchia qualcosa.
«Non ti avevo detto che non è un'abitudine sana fare colazione senza mangiare qualcosa?»
«Devo ancora digerire la cena di ieri. Ma poi che te ne importa?»
«Hai fatto la domanda sbagliata» replica «Voltati».
   
 
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