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Autore: willow11    10/01/2015    5 recensioni
Santana Lopez, ormai padrona dei suoi poteri, è pronta ad affrontare la sua nuova avventura: partire con Hermione, Harry, Ron e Quinn per distruggere tutti gli Horcrux.
Questa storia è il seguito di Obliviate e Obliviate anno VI, e segue gli avvenimenti del settimo anno di Harry Potter.
da uno dei capitoli:
-Mi stai leggendo la mente?- La punzecchiò la più piccola.
-Come lo sai?-
-Cambi espressione quando mi leggi la mente… inarchi le sopracciglia e ti spuntano due fossette proprio qui- spiegò Hermione toccando con le dita i punti precisi della fronte della latina.
Santana sorrise, poi afferrò con le proprie mani quelle della grifondoro e le baciò.
-Herm…- disse con un tono che sembrava quasi una supplica.
Hermione la guardò confusa.
-Ti prego… Ti prometto che non ci succederà niente e vinceremo questa guerra insieme… Ma ti prego, permettimi di farti l’incanto obscuro… -
Santana/Hermione
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, FemSlash | Personaggi: Noah Puckerman/Puck, Quinn Fabray, Santana Lopez, Sebastian Smythe, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Obliviate'
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obliviate 3.3
-Tonks accelera… stanno arrivando- urlò Santana.
-Ma dove?- non fece in tempo a replicare che un lampo verde le si scagliò contro.

Santana si allungò verso l’estremità della scopa e riuscì a deviare sulla destra evitando l’incantesimo.
-Bei riflessi Lopez- disse Tonks una volta ripresa.

-Ci stanno incollati al culo!- Urlò Santana mentre scagliava incantesimi non verbali ad un paio di mangiamorte dietro di loro.
-Lo sapevano maledizione- urlò ancora Tonks –quanti sono?-
-Due, anzi no tre…-

Dalla bacchetta di Vite di Santana uscivano saette rosse e azzurre tese a contrastare quelle verdi dei mangiamorte.

-Reggiti forte Lopez!-
-Aspetta! Ho un’idea, dammi la tua bacchetta-
Tonks incerta passò la sua bacchetta a Santana che intanto stava armeggiando con una grossa cinghia  che fece passare tra il suo corpo e quello dell’auror.

-Geniale!- disse la donna non appena si rese conto di cosa volesse fare la latina.

-Adesso puoi correre!- urlò la più giovane che non avendo più bisogno di tenersi scagliava incantesimi con entrambe le bacchette.

-Ancora uno sforzo Lopez, ci siamo quasi!-


--


Davanti casa Weasley non volava una mosca.
Il sole era ormai tramontato da tempo lasciando spazio alle tenebre che avvolgevano la pittoresca casa a più piani.

La scopa di Tonks bucò la barriera che proteggeva l’abitazione andando a schiantarsi al suolo.

-La prossima volta guido io- si lamentò la latina, ancora nelle sembianze di Harry Potter, mentre si alzava da terra.
-Harry è già qui!- Disse Tonks indicando la moto di Hagrid malamente parcheggiata nel vialetto.
-Quindi siamo le seconde?- Chiese sorpresa Santana che, visto l’imprevisto dei mangiamorte pensava di essere arrivata per ultima.
-Credo proprio di si Lopez!- Urlò Tonks praticamente da dentro casa.

Santana deglutì a vuoto e si concentrò su quel cielo pieno di stelle cercando di percepire qualcosa. Doveva capire se gli altri stavano bene.
Chiuse gli occhi respirò a fondo e subito la vide.
Stava bene.

Santana sorrise per un attimo cercando di non perdere la concentrazione.

Subito dopo Un lampo verde illuminò tutto il cielo della sua visione andando a colpire una nuvola, dalla stessa nuvola uscirono, in sella ad una scopa, Kurofsky con dietro Hermione ancora nel corpo di Harry Potter.
L’ispanica seguì il movimento dei due.
L’aura di Hermione era sempre più vicina, era chiaro che sarebbero arrivati da un momento all’altro.

La latina riaprì gli occhi e sorrise, sapeva quella che quella missione poteva diventare molto pericolosa, è per questo che aveva affidato Hermione al suo migliore amico, e il saperli sulla via del ritorno la tranquillizzava parecchio.

Intanto davanti casa Weasley erano appena atterrati Fred e George, e Ron e Lupin.
Stavano tutti bene.

Senza deconcentrarsi troppo, Santana si focalizzò su Quinn e Puck.
Con il ragazzo aveva un po’ di difficoltà a percepirlo da lontano, erano legati, ma non così tanto da poterlo sentire in quella situazione.
Cosa ben diversa era per Quinn, la sua essenza l’avrebbe riconosciuta anche a 10.000 miglia di distanza.

Santana richiuse gli occhi per visualizzarli, ma il tocco caldo di Hermione la fece ridestare.

La latina si girò di bottò e la vide: Hermione era lì, era tornata, era di nuovo Hermione, bella con il sole e con addosso quegli abiti maschili che la rendevano ancora più sexy.
Solo allora Santana si guardò il petto, rendendosi conto che anche lei era tornata ad essere la donna che conosceva.
Le due si abbracciarono con forza.
Santana respirò a fondo immergendo il volto nei capelli mossi di Hermione, inebriandosi del suo profumo.
La grifondoro le diede un veloce bacio sulle labbra e si staccò dall’abbraccio.

-Torna da Quinn…- Le disse consapevole che la ragazza stesse provando a sentire la sua migliore amica.

Santana annuì e richiuse gli occhi, questa volta il cielo era illuminato di lampi azzurri, rossi e verdi. Sembravano fuochi di artificio.
Quinn e Puck solcavano il cielo su un grande thestral, dietro di loro Jesse e Mundungus tenevano il passo su un thestral più piccolo, sbattevano velocemente le ali cercando di seminare i sei mangiamorte.

Hermione si sentì stringere forte la mano dalla latina, evidentemente qualcosa stava andando storto.

Santana vide Puck e Quinn accelerare mentre un lampo verde si scagliava contro Jesse e Mundungus, quest’ultimo per evitarlo si spostò indietro facendosi scudo con il corpo di Jesse.

Un secondo dopo, Mundungus si era smaterializzato e l’essenza di Jesse St.James era svanita.
Santana sbarrò gli occhi.
-No!-

Proprio in quel momento Quinn e Puck avevano superato la barriera ed erano scesi dal thestral.

-State tutti bene?- Chiesero subito agli altri presenti.
-Si...- rispose Harry che era appena uscito dalla casa.
-Chi manca?- Chiese Fred.
-Jesse St.James- rispose prontamente Lupin

-Era dietro di noi…-comincio a spiegare Puck.

Santana a quel punto guardò Quinn e le comunicò mentalmente cosa aveva visto.

La bionda la guardò shockata, poi prese per mano Noah impegnato a raccontare di come erano scappati ai mangiamorte, e lo interruppe.

-Jesse è morto- disse la corvonero.
Hermione si girò verso Santana, ma non disse niente, sapeva che quell’informazione veniva da lei.
-Tu eri davanti e non l’hai visto…-spiegò al ragazzo totalmente basito, poi si girò verso gli altri -Mundungus stava per essere colpito e ha usato Jesse per proteggersi…-

Tutti tacquero, ogni parola sarebbe stata superflua, un altro membro dell’ordine se ne era andato.
Ancora.


--


-Perché non hai detto agli altri la verità?- Chiese Hermione una volta sotto le coperte.
Molly Weasley, non si sapeva come, era riuscita a ritagliare una stanza tutta per loro.

-Di che parli?- Chiese la latina girandosi verso di lei.
Hermione la guardò accigliata rispondendole con la mente.

Santana s’incupì appena -Silente mi ha consigliato di non raccontare a tutti del mio potere, lo sai, se avessi detto di Jesse avrei dovuto pure dare delle spiegazioni…-
-Si ma stiamo parlando dell’ordine della fenice, puoi fidarti…- replicò Hermione accoccolandosi di più a lei.
-Non è così semplice, cioè è ottimo per comunicare, ma sapere che qualcuno può invaderti la mente non è carino…-
-Ma tu non lo fai! Non invadi la mente-

Al suono di quelle parole, Santana sorrise beffarda.

A Hermione spuntò un sorriso –che scema che sei… Lo sai a cosa mi riferisco… Quello che voglio dire è che sei sempre rispettosa…-

-Questo è vero, ma agli occhi degli altri non è così… Sono già un’emarginata Hermione, stare con una ragazza non è una cosa così normale!-
-Cosa c’entra adesso?-
-C’entra eccome!-
-Invece no!- S’impose di petto Hermione.
Santana la guardò sorpresa, di certo non si aspettava quella presa di posizione così forte.
A quel punto la più piccola fece uno scatto e la baciò sulle labbra.
E poi ancora un bacio.
E ancora un altro.

Poi si fermò e la guardò negli occhi –sei straordinaria Santana, non puoi negarlo!- disse facendola sorridere -ma se continui a reprimerti come faranno gli altri a vederti?-
-Tu mi vedi…-
-Lo so, e anche Quinn, e probabilmente Dave e sicuramente ti vedeva anche Brittany…- disse con fermezza.

Santana sentendo quel nome perse un battito.

-Tutte persone meravigliose a mio avviso…- disse ancora Hermione.
-Ma devi dare anche agli altri la possibilità di conoscerti…- concluse con un sorriso e una carezza.

Santana, sentendo tutto l’amore che provava quella ragazza per lei, si sciolse come un ghiacciolo al sole
-Sei splendida-

Hermione sorrise, faticando dentro di sé a nascondere la delusione per quelle due mancate paroline che da tempo aspettava.
Santana, che tutto voleva tranne mentirle, la baciò dolcemente e la guardò negli occhi –arriveranno… Dammi tempo…-
 
Hermione annuì arricciando le labbra e Santana la baciò di nuovo, questa volta in maniera molto più passionale.
Doveva assolutamente oscurare i suoi pensieri, o la loro relazione ne avrebbe risentito parecchio.


--


Fuori dal labirinto il pubblico era in fermento.
Tutte le tre scuole inneggiavano il nome del proprio campione. Adesso che Fleur De Lacour era stata messa ko dallo stesso labiranto, Bobatoux aveva iniziato a tifare per l’unica ragazza rimasta in gara, ovvero Brittany S. Pearce.
Si respirava un clima di festa
Santana con in mano una grossa bandiera di tassorosso, che con difficoltà aveva accettato di mostrare, se ne stava seduta in quarta fila fissando con un sopracciglio alzato le ragazze francesi.
-Sannie tifano per lei, non hanno mica detto che se la vogliono portare a letto- ridacchiò Quinn seduta accanto a lei.
-Quinn ha ragione, dai goditi il momento che tra un po’ la tua bella tornerà con la coppa Tre Maghi!- sorrise Dave dandole una leggera spinta.
Santana allora si girò verso i due ragazzi –nessuno vi ha interpellato!- disse seria –e poi lo pronunciano male, si dice Brittàny non Brittanì!-
Quinn sbuffò, Santana gelosa Lopez era incorreggibile.
-Aspetta vedo qualcosa- disse Dave indicando il centro del labirinto da dove si era appena sollevato il corpo del bulgaro.

-È Krum!- Disse velocemente Quinn con un grosso sorriso –questo vuol dire che…-
-Che Hogwarts ha già vinto!- Disse contento Dave.
Santana intanto non si era resa conto.
Brittany avrebbe davvero potuto vincere la coppa Tre Maghi. Cavolo stava per succedere veramente.
E se davvero fosse successo?
Lei sarebbe dovuta uscire allo scoperto, come le aveva promesso!
Santana si appoggiò sudata al gradone dove era seduta.
Era terrorizzata dall’idea di dover rivelare a tutti la verità.
Cosa avrebbero detto di lei?
Non poteva, non era pronta.
Non ancora…
Forse tra cinque o dieci anni…

-Ce la farà, vincerà lei… Me lo sento!!- Disse Quinn con un sorriso a trentacinque denti –vero?-
La bionda si girò verso l’amica che non sembrava essere dello stesso avviso.
-Che succede Sannie?-
-Niente perché?- Chiese la latina tornando a sorridere.
Non poteva dire a Quinn la verità, l’avrebbe presa per una totale idiota, quale effettivamente era.
-Forza Brittany!- Urlò Santana.
I tre continuarono a inneggiare il nome della tassorosso, fino a quando una luce bianca creò una specie di portale proprio davanti l’ingresso del labirinto.
Dal portale fuoriuscirono Harry Potter, Brittany e la coppa tre maghi che rotolò a terra.
I musicisti ripresero a suonare con più forza.
Santana ci mise un po’ prima di mettere a fuoco.
Brittany era distesa a terra con gli occhi sbarrati, sopra di lei Harry piangeva a dirotto.
Un urlo si levò tra gli studenti e il sorriso scomparve dal viso di Santana.


Sudata e con il cuore a mille, l’ispanica aprì gli occhi.

Era da più di un anno che non sognava di Brittany, e quel ricordo in particolare l’aveva praticamente rimosso.

Si guardò intorno e tutto era immobile.
Accanto a lei Hermione dormiva beatamente.

Santana scivolò fuori dalle coperte e si mise velocemente un jeans e la felpa bordeaux usata l’anno prima nella caverna, Hermione adorava quella felpa.

Cercando di non fare rumore, uscì dalla stanza.
Aveva decisamente bisogno d’aria.



Uscita da casa Weasley respirò a pieni polmoni provando ad assaporare quel profumo di erba bagnata che tanto la tranquillizzava.

Un rumore di passi attirò la sua attenzione.

L’ispanica prese in mano la bacchetta di Brittany e, senza farsi sentire, seguì i passi.

Non troppo distante, Harry Potter con solo uno zaino in spalla si stava allontanando dalla Tana.
La serpeverde storse il naso, possibile che quel grifondoro volesse sempre fare tutto da solo?
Così abbassò la bacchetta e corse a inseguire il ragazzo.

-Dove credi di andare, sfregiato?-
Il ragazzo si bloccò e si girò verso Santana.
-Nessun altro morirà… Non per me!- rispose prima di riprendere a camminare.
-Per te?- Chiese la latina con tono accusatorio –credi che St.James sia morto per te? Che Silente o Brittany- disse con difficoltà –siano morti per te?-
Sentendo quei nomi il ragazzo si fermò di nuovo.

-Tu sarai il prescelto sfregiato… Ma questo è un fatto molto più grande… E’ sempre stato più grande- concluse lei.

A quel punto Harry si girò a guardarla, sapeva benissimo che non poteva leggere i suoi pensieri, non dopo l’incanto obscuro, ma questo non la rendeva meno potente.
Santana era pur sempre una grande strega.

-Vieni con me-

-E lasciare Hermione? Vuoi vedermi bestemmiare in spagnolo Potter… Non è un bello spettacolo!- ridacchiò la latina.
-E’ pericoloso Santana… Dopo Brittany vuoi rischiare di perdere pure lei?- Chiese lui con tono aggressivo.

Il ghigno beffardo scomparve dal volto dell’ispanica che, improvvisamente, si fece seria.

-Ho promesso a me stessa che non l’avrei mai più lasciata sola- disse, mantenendo la calma.

Harry addolcì lo sguardo, quella ragazza doveva tenerci veramente tanto alla sua amica.

Santana fece un paio di passi verso di lui -sarebbe da folli Harry, lo sai che Hermione… e Quinn… e anche Ron a modo suo, ci servono come il pane per fare quello che Silente ti ha chiesto… E poi hai ancora la traccia addosso…-
-E allora?-
-E poi c’è il matrimonio… Ginny ci rimarrebbe malissimo-

-Non m’importa del matrimonio…- Replicò Harry tornando su i suoi passi -Devo cominciare a cercare quegli Horcrux… Ogni momento che restiamo qui, lui diventa più forte-

-Non è la serata giusta… Gli faremmo solo un favore- disse ancora la latina avvicinandosi ancora di più a lui.

I due si fissarono per un tempo indefinito, poi Harry lasciò cadere lo zaino.
Santana allora lo prese e, senza dire niente, aspettò che il ragazzo si decidesse a rientrare.

-Scusa per prima- disse il ragazzo sulla strada verso casa.
-Non importa… Sei solo molto protettivo… Come lo sono io…-

Il ragazzo sorrise -dicono che sia una dote dei grifondoro-

Santana a quel punto lo fulminò con lo sguardo -non ti ci mettere anche tu Potter!-




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E buon weekend!
Quando ho scritto questo capitolo ero così gasata che mi sono improvvisata grafica divertendomi un pò(scusate le imperfezioni)

Sul capitolo non c'è tanto da commentare, come ben sapete in hp7 i toni sono molto più dark e ci sono diversi caduti... Quindi preparatevi :/
Spero che la storia vi stia continuando a piacere e che non vi stia annoiando...


Grazie ai fedelissimi che continuano puntualmente a recensire,
e grazie anche a chi legge silenziosamente (siete tantissimi) anche se sarei curiosa di sapere cosa ne pensate!
A prestissimo

Chiara

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