E  forse ti amo…
 
E allora che senso ha guardarmi in quel modo, se sei fidanzato con una ragazza di nome Denice da quasi tre mesi?
Che senso ha guardarmi in cagnesco quando scherzo con qualcuno, se tu fai lo stesso?
A volte penso che tu ti diverta a farmi sentire a disagio, quando le tue iridi sono posate su di me; penso che tu ti diverta a vedermi in difficoltà quando parliamo di cose assurde. Perché a quanto pare l’unico modo per comunicare Sembra parlare di cose assurde. Sembra che andiamo d’accordo solo durante i compiti in classe, quando uno a bisogno dell’altra o viceversa.
Sembra che andiamo d’accordo solo quando ci guardiamo, in silenzio, incapaci di dire o fare qualcosa. E mi fai incazzare. Mi fai incazzare perché devi smetterla di studiarmi, perché quando sono io guardarti di sottecchi tu sposti lo sguardo. Mi fai incazzare perché prima la mattina mi sorridevi davanti al cancello di scuola, e forse era il tuo modo di darmi il buongiorno. All’inizio lo facevi, adesso non più: adesso mi guardi con gli occhi inespressivi, con quegli occhi quasi gialli che mi hanno sempre fatto impazzire, che mi fanno sentire a disagio, ormai da mesi. E un pò ti odio, per questo, perché nessuno mi ha mai fatto sentire così. Perché hai sempre quell’aria da strafottente, da chi se ne frega poco degli altri.
Le mie amiche me lo dicono sempre, che se non mi faccio avanti la situazione non cambierà. E forse un po’ ti amo. Ancora non l’ho capito, sai? E forse quando lo capirò sarà troppo tardi,  forse  tu starai ancora con quella ragazza che ha tutto da invidiare. Forse scherzerai con altre, farai quello che con me non hai mai fatto. Rivolgerai gli stessi sorrisi ad altre. E sarà troppo tardi. E forse, solo forse, la mia è un’infatuazione, una cotta passeggera. E forse sono anche un po’ insicura e testarda e lo sai. Lo sai perché te ne accorgi quando arrosisco in tua presenza, quando evito il tuo sguardo vicino allo stesso cancello. E forse anche un po’ stupida, perché mi sono lasciata abbindolare da quegli occhi inespressivi.
A volte vorrei farti sentire le stesse sensazioni che provo io quando mi sfiori per sbaglio con le tue mani grandi e ruvide, vorrei che ti vedessi e ti accorgessi di quante cose belle vedo io in te: tutte quelle cose che Denise non vede. Ma tanto lo so che questo non cambia le cose, che le mie sensazioni rimarranno sempre mie, perché tu sei troppo stronzo e strano per capire come io mi senta, perché sei troppo stronzo per capire come io mi senta senza di te, perché sei troppo egoista per pensare agli altri. Perché chi ti capisce è bravo più di me.
Ed io ti odio, ma forse ti amo