Come on, Doctor, show me the
stars.
23. Dance parties set to
symphonies of social grace {Amy/Rory}.
Quando Rory la stringe a sé, mettendo in pratica i passi
arduamente studiati, le luci che si riflettono sul pavimento diventano macchie
soffuse e i loro piedi sembrano poggiare sulla debole consistenza di una
nuvola.
Il volto di Amy si scosta dalla sua spalla, per far sì che i loro sguardi si
incrocino: «Signor Pond suona meglio di signora Williams, non trovi?».
«La tradizione vuole che…».
«Oh, la tradizione», ironizza Amy, colpendolo al braccio. «Tecnicamente, per
tradizione, i due sposi non dovrebbero aver consumato -».
«Amy!», esclama Rory, avvampando. «Il prete si trova a dieci passi da noi».
Amy volta altrove lo sguardo, scoprendo la veridicità delle parole di suo
marito; poi, i piedi si bloccano in prossimità di una piroetta e le dita di Amy
si stringono intorno al volto di Rory: «Almeno facciamogli vedere come si fa, signor
Pond».
Dopodiché lo bacia, intensamente e a lungo, lasciando che la pista da ballo si
fermi solo per mettere a fuoco quel momento.
«Signor Pond va benissimo», commenta Rory, dopo aver fissato per qualche
secondo il vuoto.
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La mia personalissima versione dell’origine del famoso “signor
Pond”, spesso citato da Amy (e anche dal Dottore, a dire il vero). E inoltre
volevo tanto scrivere una storia ambientata durante il matrimonio dei Pond, li
ho semplicemente amati in quell’episodio. <3