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Autore: Wontbeperfect    10/01/2015    1 recensioni
A cosa serve essere una strega, avere poteri magici, se poi anche delle piccole gocce d'acqua ci fanno mancare il respiro?
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Erano passati mesi dall fine della guerra, la famosa guerra che ha portato la morte del mago oscuro più potente di tutti, Lord Voldemort. 
Ad Hogwarts, come in tutto il resto del mondo magico, in quei mesi regnava la pace, la gioia e la felicità. Tutto era tornato normale.
Forse.
Già, perche non tutti erano poi così felici.
I Weasley avevano perso un figlio, loro, come tante altre famiglie che in quella guerra hanno perso tutto. 
E poi c'era lei. 
Hermione.
Anche lei aveva perso molto, forse ha perso molto più lei che qualsiasi altra persona.
Famiglia e amore. 
Rannicchiata nella sua coperta, nella sua nuova casa babbana nella periferia di New York, Hermione stringeva la foto dei suoi genitori.
La memoria della loro figlia per loro era svanita nell'aria alla semplice pronuncia di una parola.
"Obliviate."
E da quel momento in poi, per i signori Granger, Hermione sarebbe stata nessuno.
Ma per lei no. Lei è ancora convinta che loro le vogliano bene. 
La convinzione rende le cose più semplici.
Però Hermione ha perso anche l'amore. E per quello, non basta una semplice foto per racchiuderlo.
Così, la ragazza che era la strega più brillante della sua età, si era portata una mano sul cuore, il che era la stessa cosa paragonata alla foto.
Strinse il tessuto della coperta che l'avvolgeva, forse così le lacrime non sarebbero scese.
Inutile.
La sua stessa mente l'aveva riportata a quel giorno di tanti mesi fa.
Lui che si allontana dopo averla guardata. Lui che stava scappando con la propria famiglia.
Ed è proprio quella scena a far crollare emotivamente Hermione.
Si chiedeva che senso abbiano mai avuto tutti quei pomeriggi passati in biblioteca a leggere. 
Quelle sere d'inverno passate davanti i camini nella sala grande.
Quelle lunghe passeggiate per i giardini.
Quelle sere d'amore.
E tutti quei momenti in cui un purosangue ed una mezzosangue smettevano di pensare alle etichette per diventare una cosa sola.


"Mi dici che hai oggi? Sembri così pensierosa."
"Nulla di che.. E' solo, sai.. Tu-sai-chi è tornato ed io.."
"Hai paura?"
"Di perderti? Sempre."
Draco sapeva quale fosse il suo ruolo nella futura guerra, così strinse Hermione a sé più che poteva. Sapendo in cuor suo, che il loro destino era già scritto.

Dove fosse Draco in quel momento? Non ne aveva la più pallida idea.
Sapeva soltanto che la sua assenza si sentiva più della sua presenza, come se la tristezza superasse la felicità nel momento in cui quest'ultima cessa di esistere.
Hermione si sentiva una stupida, dopotutto lei ci aveva sperato. Aveva sperato in un futuro per loro due, lontano da tutte le soffernze che la guerra porta.
Ma spesso le cose non vanno così come ci si aspetterebbe.


Hermione respirava a fatica, le troppe lacrime le impedivano di farlo.
Piccole gocce d'acqua che le impedivano di respirare. Non è affascinante quanto delle cose così semplici come l'acqua, possano essere così forti in confronto con la fragilità dell'animo umano?
Anche se era andato via, il suo viso è ancora nella mente della ragazza. 
Così ora, così come sette anni prima, così come sempre sarà.
E con quell'immagine si addormentava Hermione, con le lacrime agli occhi.
Il respiro sempre più regolare.
E un cuore un po' più freddo del giorno prima, freddo come la neve che pian piano scendeva per rendere candida la città di New York.



 

Ciao a tutte!
Sono tornata con una nuova one-shot, altra Dramione come potete vedere.
Volevo dedicare questo scritto ad una persona, quella persona che mi ha fatto sentire in Paradiso per poi buttarmi nell'Inferno. La ringrazio perché nonostante tutto, io sono sempre qui a scrivere, a fare ciò che amo e la mia vita continua, con o senza questa persona.
E ora un ringraziamento speciale va a te che hai appena letto, grazie per aver speso del tempo per me e per la mia storia, davvero.
Un abbraccio di cuore, e ci vediamo alla prossima storia.

C.M.

 
  
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