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Autore: _browneyes    11/01/2015    3 recensioni
Kim è così insicura, così timida che non si rende quasi conto di ciò che la circonda, eccetto di Luke.
Liz non si riconosce quasi più, non sa cosa fare cosa fare, non sa più nemmeno chi è davvero.
Eileen scopre cosa si prova a prendersi una cotta seria per il ragazzo sbagliato.
Delilah ha sempre avuto cotte per persone impossibili, senza mai accorgersi che tutto ciò di cui ha bisogno è sempre stato accanto a lei.
Paige sembra essere sicura di ciò che vuole, finché un cambiamento imprevisto fa vacillare tutto.
Lexie è sempre stata viziata, ha sempre avuto ciò che vuole, ma forse quello che vuole stavolta non è così facile da ottenere.
Claire è innamorata del ragazzo sbagliato ed è così confusa da non sapere cosa fare.
Luke ha i suoi demoni da combattere, ma da quando ha conosciuto Kim qualcosa in lui è diverso.
Calum ha la fama di essere un cattivo ragazzo, ma nessuno l'ha mai conosciuto davvero, finora.
Michael è sempre stato razionale, misurato ma ora sta crollando e nessuno sembra farci caso.
Ashton crede di essere innamorato da sempre della sua migliore amica, ma non potrebbe essere più in errore di così.
E' tempo di cambiamenti, è tempo di qualcosa di nuovo.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love isn't easy but is the only way to find yourself'
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Chapter Six.
 
 

Lexie ha sempre  pensato di avere una vita niente male; vive da quando è nata in un appartamento spazioso in centro, la sua famiglia non le ha mai fatto mancare nulla, a scuola è sempre andata bene ed è sempre stata popolare, bella, al centro dell’attenzione. Una vita quasi perfetta, eppure ora si sente come se le andasse troppo stretta.
È sdraiata sul letto e sta osservando con occhi vacui i muri dipinti di un eccentrico arancione intenso su uno dei quali risaltano scritte, dediche, firme, disegni e testi di canzoni e ogni cosa che a qualcuno potesse saltare in mente ‘che a ogni persona che vede camera sua chiede di aggiungere qualcosa sul muro; le ha sempre dato la sensazione di avere tante persone attorno, di essere amata, o almeno l’ha illusa di questo.
Si alza e apre la finestra, poi cerca nella borsa il pacchetto di sigarette e l’accendino che deve ancora ridare a Jamie Newton. Subito l’odore di fumo la rilassa e lei si siede sul davanzale, accavallando le gambe abbronzate. È ancora in pigiama e sono le tre del pomeriggio, ha saltato la scuola fingendosi malata ‘che il pomeriggio prima non aveva avuto voglia di studiare per il compito di storia, e tutto questo non è assolutamente da lei.
Aspira l’ultima volta dalla sigaretta e lascia cadere giù quanto rimane, tanto è assorta nei suoi pensieri. Deve fare qualcosa, deve avere quello che vuole anche adesso e questa volta quello che vuole è Ashton Irwin. Sa che finche avrà intorno i suoi amici e Paige non riuscirà a combinare niente, ma forse c’è una persona che può aiutarla, che in fondo ha uno scopo simile al suo. Così prende il suo Samsung dal comodino e cerca il numero in rubrica, chiama e aspetta che risponda.
 
Luke è seduto sul divano del salotto di Calum con una birra in mano, hanno appena finito di provare e non c’è sensazione che gli piaccia di più. Gli piace come vanno questi pomeriggi così, gli piace la routine ‘che gli dà un senso di sicurezza e lui, ora più che mai, ha bisogno di certezze.
«Che hai?» gli chiede Ashton, vedendolo così silenzioso e riflessivo. Lui scuote la testa ma tutti e tre glielo leggono negli occhi che sta così per Kim, che sembra faccia il possibile per evitarlo da una settimana a questa parte. Loro lo sanno, il perché e vorrebbero dirglielo, ma non possono ‘che i sentimenti di Luke si sono complicati fin troppe volte. Calum si mostra indifferente ‘che sa che complicherebbe solo tutto, che rischierebbe di fare qualche cazzata, di nuovo. Si accende la sigaretta che ha appena finito di girare e la porta alle labbra, incurante dell’odore di fumo che impregnerà la casa.
«Dovresti smettere» Michael si risolleva dai suoi pensieri. È l’unico del gruppo a non fumare, gli dà proprio fastidio anche solo l’idea; beve poco, è stato davvero ubriaco solo tre o quattro volte, e la sua vita è sempre stata basata su delle semplici certezze. Michael Clifford è sempre stato razionale, con la testa sulle spalle, con le sue sicurezze che ora stanno crollando una ad una, e lui con loro.
Il moro scoppia a ridere, con la risata resa appena più roca dal fumo «Quante volte dobbiamo ancora discuterne?» poggia i piedi sul tavolino, a sua madre prenderebbe un colpo se lo vedesse, con indifferenza.
«Passando a cose serie» li interrompe il batterista «dopodomani è il compleanno di Delilah e noi dobbiamo finire di organizzare la festa» tre teste annuiscono meccanicamente ‘che Ashton negli ultimi giorni li sta stressando con quella storia. «Sei sicuro che non sospetti niente?» chiede il biondo, che odia perdere tempo per cose inutili.
«Sicurissimo» conferma l’altro. «Allora chiamate le ragazze»
«Erano insieme questo pomeriggio» ricorda Calum ‘che Liz gliel’aveva detto quando lui le aveva ricordato che gli deve  ancora un’uscita. «Oh probabilmente mia sorella le avrà costrette a riguardare Harry Potter per l’ennesima volta» ride Ashton e tutti si uniscono alla risata con affetto ‘che adorano questo lato di Delilah.
Ashton prende il telefono e compone il numero di Paige, aspettando  che risponda mentre Luke sta supplicando Calum di chiamare Kim al posto suo, ‘che non ce la fa proprio a sentirla tutto d’un tratto così fredda nei suoi confronti. Gli fa proprio male al cuore.
Michael resta fermo e poi si alza, dirigendosi verso l’ingresso. Prende la sua felpa nera larga, ormai vecchia ma che gli piace troppo per poterla buttare e mette le chiavi della macchina in tasca «Dove vai?» lo richiama Luke «Da Delilah, non mi sembra giusto lasciarla da sola».
 
Il cellulare di Claire squilla, interrompendo una delle scene che Delilah ama di più di Harry Potter e i doni della morte, e la ragazza viene fulminata con lo sguardo da quest’ultima. Si alza ed esce in cortile. Fa leggermente freddo e lei ha solo una maglietta leggera, ma non importa. Risponde, stupita da chi l’abbia chiamata.
«Pronto?»
«Ciao Claire, sono Lexie» non capisce il perché di quella telefonata ‘che loro non sono mai state amiche, solo compagne di scuola con qualche amicizia in comune, solo qualche sigaretta condivisa sul muretto della scuola, ma nulla di più.
«Ciao» Claire non è mai stata di molte parole, li ha sempre odiati quelli che parlano troppo, a dire il vero, e sa che Lexie è così.
«Dobbiamo vederci» le dice, stranamente senza riempirle la testa di chiacchere inutili, come è successo le poche volte che si sono trovate a stare vicine.
«Perché?»
Sente Lexie sospirare dall’altra parte della cornetta «Sei sola?»
«Si» risponde Claire, aggrottando le sopracciglia.
«Vogliamo entrambe una cosa simile. Io rivoglio Ashton e tu Calum. Ho un piano, ma mi serve il tuo aiuto»
Claire aveva giurato a se stessa che avrebbe dimenticato Calum Hood, che gli sarebbe stata indifferente, ma che non gli avrebbe dato la possibilità di dimenticarsi di lei. E non se l’era dimenticato, per niente, e lo rivoleva, come nient’altro. E allora, pensa, chi se ne fotte se Lexie non la conosco, se parla troppo, se non la sopporto.
Sospira «Dove ci vediamo?»
 
Ashton apre la porta trovandosi davanti tre ragazze che gli sorridono, una più delle altre «Claire ha detto che ci raggiunge dopo, doveva fare qualcosa di importante» dice Kim, superando con Liz l’ingresso.
«Ciao» Ashton saluta Paige con il sorriso sulle labbra e lei sente sempre quella strana sensazione nello stomaco, però le piace. «Ciao» ricambia il sorriso per poi alzarsi sulle punte dei piedi e lasciare al batterista un bacio all’angolo della bocca.
«Non mi baci più?» fa una finta smorfia delusa lui, facendola ridere. Gli piace che lei rida anche quando lui fa queste stupidaggini, anche perché Lexie non l’ha mai fatto, lei gli ha sempre detto di smetterla, di fare il bambino.
«Non avrai pensato che sia così facile? Te lo devi meritare, Irwin» ride di nuovo Paige, alla sua espressione stranita. Incastra la sua mano con quella del ragazzo «Dai, andiamo» Lui lascia che lei lo trascini quasi «Sei impossibile» scuote appena la testa lui ma con il sorriso sulle labbra «Lo so» gli risponde lei sorridendogli. E ad Ashton piace il suo sorriso e gli piace che lei sia così e gli piace anche il modo in cui lo fa sentire. Lo fa sentire strano, si, ma bene.
«Avete finito?» ride Calum quando li vede entrare in salotto, mano nella mano. Liz gli tira un leggero pugno sul braccio «Lasciali in pace, mi piacciono insieme».
All’affermazione della bionda, il batterista scoppia a ridere mentre Paige diventa rossa, cosa che in realtà non le capita molto spesso e vorrebbe dirlo, che loro non stanno insieme e che non sa nemmeno lei cosa sono davvero, ma forse è meglio lasciarle così, le cose, almeno per il momento.
Iniziano con i preparativi ‘che hanno deciso che la festa dei diciannove anni di Delilah deve essere bellissima.
«Dobbiamo decidere la scaletta» tutti si voltano verso Luke, straniti dal fatto che finalmente abbia staccato gli occhi da Kim, che sta il più lontano possibile da lui, e abbia prestato attenzione ai loro discorsi «Non possiamo senza Mike» borbotta Ashton e Calum alza le spalle «Poi la rivediamo con lui, intanto buttiamola giù».
Si rivelano tutti d’accordo con la proposta del moro e iniziano dopo che Calum malamente un foglio dal quaderno di matematica (Paige inorridisce a quella vista ‘che i suoi quaderni sono ordinatissimi, è come una mania per lei).
«Secondo me dovreste fare una cover dei Green Day, a Delilah piacciono un sacco» decreta Liz, tornando dalla cucina con una birra in mano «Ottima idea, Elizabeth» ride Calum, per l’espressione che gli è stata riservata dalla bionda «Non chiamarmi così, ti ho già detto che lo odio»
«Dovremmo fare quella nuova canzone che ha scritto Mike, è bella» si inserisce Ashton «Daylight?» chiede il moro e il batterista annuisce «Okay»
«Fate What I like about you» suggerisce Paige sorridendo ‘che quella canzone le è piaciuta tanto, l’ultima volta.
Luke parla di nuovo «Facciamo Disconnected» e non lo domanda, lo afferma e non accetterebbe un no come risposta, ne ha bisogno, di cantargliela un’altra volta quella canzone, a Kim.
Kimberly si volta verso di lui, pietrificata e stupita ‘che lo sa che quella canzone, in qualche modo, è per lei. Sente le lacrime arrivare e si alza di scatto per uscire quasi di corsa e rifugiarsi in giardino, lasciando tutti basiti.
Si siede sul prato, incurante di rovinare i jeans nuovi, e lascia che le lacrime cadano, senza nemmeno avere le forze per asciugarle. È una settimana che piange ‘che ha visto sua sorella baciare Luke e ha quell’immagine marchiata a fuoco nella mente e ogni volta che chiude gli occhi la rivede. Ha allontanato Luke e sua sorella pensando che avrebbe bruciato di meno, quella ferita, ma in realtà è solo peggio. Perché, per quanto vorrebbe negarlo, lei è fottutamente innamorata di Luke Hemmings e anche se l’ha ferita le manca così tanto, averlo accanto, abbracciarlo, parlare con lui fino alle tre del mattino, le manca e non riesce a colmare il vuoto.
«Kim» la chiama una voce che lei riconosce essere di Calum. Non risponde, non ce la fa. «Ehy Kim» ripete lui con più dolcezza mentre si siede accanto a lui.
«Mi dispiace essermene andata così è che, insomma…io…» Calum la interrompe ‘che ha già visto Luke in quello stato pochi giorni prima e non ce la fa, a vederli stare male così tanto «Non devi scusarti, non per quello che provi»
Kim sgrana gli occhi, colmi di lacrime «E’ così evidente che mi piace?» chiede timorosa, non volendo che qualcuno lo venga a sapere «No Kim» scuote la testa il ragazzo «Ma è evidente che lo ami» e vorrebbe dirglielo, che anche Luke la ama, ma non può ‘che forse complicherebbe le cose ancora di più, quella è una cosa che solo il suo amico può dirle.
La stringe a sé con dolcezza, accarezzandole la schiena cercando di tranquillizzarla; era da un po’ che Calum non dava un abbraccio così, affettuoso, dolce, da amico. Un gesto del genere però può essere frainteso, proprio come lo è in questo momento da Luke Hemmings che si è affacciato e li ha visti così. Si volta, arrabbiato, ferito, deluso dall’amico e inizia a camminare, senza nemmeno rendersi conto che una lacrima solitaria gli sta rigando la guancia. ‘Che vedere Kim, la sua Kim, fra le braccia di un altro ha fatto un male cane.
 
Michael bussa al campanello di casa Irwin, Delilah lo sente ma lo ignora ‘che sta guardando la scena che più ama di quel film ma che allo stesso tempo odia di più.
Il ragazzo lo intuisce ‘che la conosce da anni, ormai, e cerca la chiave di casa Irwin nel portachiavi (una volta Ashton gliel’aveva data perché si era scordato la chitarra da lui e lui doveva vedersi con Lexie e poi gli era rimasta). Fa scattare la serratura e trova la casa avvolta nella penombra, segue il rumore della televisione fino al salotto dove trova Delilah rannicchiata sul divano con un cuscino stretto tra le mani. Vi affonda il viso ‘che sa cosa sta per succedere e pure sa che odierà quella scena, come sempre.
«Ehy» lei sobbalza, colta di sorpresa, poi si volta verso di lui e gli sorride «Ciao Mike» gli fa spazio sul divano e lui si siede accanto a lei.
«E’ i doni della morte parte due?» le chiede, riconoscendo la scena. La rossa annuisce mentre una piccola lacrima le scende lungo la guancia come conseguenza alla morte di Severus Piton. Michael non se ne accorge, preso dal film, finche non la sente reprimere un singhiozzo durante la serie di flashback dedicati a quel personaggio. Si era promessa di non piangere, ma lo fa tutte le volte per poi finire sempre nella stessa condizione. È sentimentale e non ci può fare niente.
«Shh Delilah» sussurra lui stringendola a se con dolcezza. «E’ così ingiusto» mormora tra i singhiozzi mentre lui le accarezza i capelli «Lo so»
Non le dice di non piangere, che è solo un film, perché sa che per lei non lo è affatto e infondo va bene così, anzi la trova una cosa adorabile.
«Lui la amava, l’ha sempre amata» sussurra ancora tra i singhiozzi mentre Michael continua a stringerla e ad accarezzarle con dolcezza i capelli e la schiena.
«Lo so, ma va tutto bene Dels» lei soffoca un altro singhiozzo nella felpa del ragazzo, una di quelle che gli ruba ogni volta che ne ha l’occasione.
«Voglio qualcuno che mi ami come Piton amava Lily» sussurra così piano che Michael quasi fatica a sentirla. E pensa che lui potrebbe, amarla in quel modo, ma qualcosa lo blocca perché, accidenti, sta parlando di Delilah! La bambina con cui quando avevano cinque anni costruiva i castelli di sabbia, la ragazza che gli ha fatto scoprire i Blink-182, quella che l’ha convinto a chiedere a Sheila Brooks di uscire quando erano in secondo, la sorella del suo migliore amico. Sta pensando a Delilah e gli vengono certi pensieri che non capisce, certe sensazioni che non dovrebbe avere e non sa come affrontare tutto ciò.
Intanto il film è finito e Delilah è ancora stretta contro il petto dell’amico e non sa com’è, ma per la prima volta da sempre, finendo Harry Potter non si sente vuota. Anzi, sta proprio bene, stretta tra le braccia di Michael Clifford e non saprebbe dire da quanto, ma va bene così ‘che non ha alcuna fretta di staccarsi da lui.
 
 
 

Writer’s wall
Sono tornataa.
La scuola mi sta letteralmente massacrando (ed è iniziata da solo tre giorni oddio) e tra interrogazioni e compiti da fare, scrivere questo capitolo è stato un vero e proprio parto (a proposito, probabilmente visto che è iniziata la scuola, aggiornerò una volta la settimana, due se va bene).
Un altro capitolo denso di avvenimenti. C’è Lexie che ha un piano che non promette bene, cosa vorranno fare lei e Claire? E Luke e Kim risolveranno? E Luke si arrabbierà di nuovo con Calum o capirà? (Dio, sembro il presentatore di qualche reality show haha). Siete libere di fangirlare per Michael e Delilah (anche perché io lo sto facendo), la loro scena non era prevista, lo ammetto, ma stasera ho riguardato Harry Potter e ho avuto la reazione e mi è venuta l’idea.
So che volete sapere di Charlotte, lo so, ma non manca molto, giuro.
Un immenso grazie a tutte quelli che hanno aggiunto la storia tra i preferiti/seguiti/ricordati, a quelli che recensiscono (mi fanno un sacco di piacere le vostre recensioni) e a quelli che leggono in silenzio.
Alla prossima, un bacione
-Mars
  
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