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Autore: _Giuls17_    11/01/2015    0 recensioni
[The Scorch Trials]
Thomas è chiuso nella stanza bianca della C.A.T.T.I.V.O. in attesa.
Sa che prima o poi verrà liberato, sa che dovrà agire presto, ma non riesce a smettere di pensare a lei.
A Teresa.
Non è più la stessa ragazza che ha incontrato al suo risveglio nel Labirinto, sa che deve starne lontano, ma la sua mente non è d'accordo.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Teresa, Thomas
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Waiting for his test
 
La terza Prova.
La stanza Bianca, le pareti bianche e il pavimento bianco.
La scrivania scarna e il letto spoglio.
Thomas aveva capito molto bene qual era lo scopo della C.A.T.T.I.V.O., ma non gli importava, sapeva di non stare impazzendo.
Anche se l’Eruzione era dentro di lui, anche se prima o poi sarebbe successo, i suoi pensieri erano molto chiari.
Teresa.
Tutti erano concentrati su di lei e su quello che aveva fatto nella Zona Bruciata.
Credeva veramente che quel bacio avesse un altro significato, credeva fermamente che lei avesse bisogno di lui, come lui aveva bisogno di lei, ma era stato tutto un errore.
Lei si era presa gioco di lui.
Thomas c’era cascato in pieno, la ragazza che aveva conosciuto nel Labirinto non c’era più o forse non era mai realmente esistita.
Non riusciva a perdonarla, neanche Aris, tutte futili scuse, sapeva che erano solo Variabili, sapeva che lei avrebbe potuto cambiarle, ma non l’aveva fatto.
Teresa lo aveva picchiato e chiuso in quella camera a gas, aveva tradito la sua fiducia.
Scosse la testa e si strinse le gambe al petto.
Quando sarebbe uscito da lì, perché la C.A.T.T.I.V.O. lo avrebbe fatto uscire, avrebbe cambiato le cose, avrebbe agito solo secondo il suo istinto e sapeva che il suo istinto era ben lontano da dare fiducia a Teresa.
La C.A.T.T.I.V.O. è buona.
Strinse le mani a pugno, quell’ultima sua frase prima di sparire gli aveva fatto salire il sangue al cervello, ma adesso non gli importava, non avrebbe più permesso a nessuno, né a lei né alla C.A.T.T.I.V.O. di giocare col suo cervello.
 
Come ha potuto credere veramente a quello che le hanno detto?
Non lo sa che la C.A.T.T.I.V.O. non è buona?
“Teresa ormai si è convinta del contrario, tutto quello che farà, sarà il contrario di quello che farai tu.”
Non posso più fidarmi di lei.
 
Alzò lo sguardo verso la porta, adesso la cosa che gli importava era capire come Brenda fosse riuscita a parlare con lui, come trovare gli altri Radurai e scappare, andare via, il più lontano possibile da quel posto, dalle Variabili, dalle Prove e dal vecchio Thomas che aveva permesso tutto quello.
Doveva scappare via o sarebbe impazzito.
E non per colpa dell’Eruzione, ma perché non avrebbe retto il peso del suo passato.
Quello stesso passato che era ancora avvolto in una nebbia bianca, troppo lontano per essere raggiunto, in pochi sogni.
Thomas lasciò andare le gambe, facendole penzolare dal letto, appoggiò la testa al muro e chiuse gli occhi.
Sarebbe rimasto in attesa, per tutto il tempo necessario per realizzare la sua Prova e certamente non avrebbe fallito.



Buona Domenica ^^
Questa è la prima storia che scrivo su questo Fandom, sto ancora finendo la Rivelazione e non me la sono sentita di azzardare troppo.
Ho voluto descrivere i pensieri di Thomas, forse un pò più nello specifico, spero che il risultato sia accetabile.
Spero in qualche piccolo commento, e spero anche di scrivere qualcosa dopo aver finito il libro.
Thanks at all :D
   
 
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