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Autore: Scarlet Jaeger    11/01/2015    1 recensioni
Ci fu un tempo in cui un Saint di Atena mi condannò al sonno eterno; ma non tutte le cose sono fatte per durare, e non si può sconfiggere né uccidere un Dio. Perché io sono un Dio.
Sono tornato dalla mia prigionia, ed adesso mi prenderò la mia vendetta.
Sarò di nuovo spettatore del mio siparietto, dietro le quinte di una nuova guerra. Sarò io a manovrare le mie marionette.
Preparati Saint dei Gemelli, verrò a reclamare la tua caduta, perché il mio nome è...
Yoma di Mephistopheles.
Genere: Generale, Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het | Personaggi: Altri, Gemini Kanon, Gemini Saga, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11

Capitolo 11

Owl rimase a fare compagnia a Saga anche dopo che lui si fu riaddormentato. Era felice di averlo visto finalmente sveglio, anche se ancora debole per le ferite subite in battaglia e non ancora rimarginate.  Non erano riusciti a scambiarsi più di un tot di parole, sopratutto su Kanon. Sembrava che l'argomento non piacesse molto al gemello, che si era limitato a liquidare acidamente il discorso della ragazza sul nascere. Tuttavia non poteva mentire a sé stessa: sentiva la felicità per l'aver visto finalmente il ragazzo sveglio, dopo giorni di coma, anche se era combattuta con l'inquietudine; perché il risveglio non era stato come lei aveva sperato.
Non una parola carina, non un "sono felice di vederti", nonostante le avesse sorriso prima di coricarsi. Sembrava preoccupato, o forse era solamente triste per tutto ciò che era successo. Non si era del tutto ripreso e forse gli sarebbe servito del tempo per rimettersi in carreggiata.
Il volto del neo Gemini sembrava rilassarsi sempre di più mentre il ragazzo entrava nel sonno più profondo. Forse nel suo inconscio gli incubi non potevano raggiungerlo ed il suo volto rilassato lasciava brillare alla luce che filtrava dalla finestra i lividi leggermente opachi che ancora troneggiavano sul suo volto come trofei di guerra.
Tuttavia, prima di lasciare la stanza del ragazzo e lasciarlo dormire, volse lo sguardo verso il totem della Cloth dei Gemelli. Era esattamente com'era stata lasciata giorni prima, dopo che il Saint era riuscito a conquistarla. Sembrava come un docile animale che veglia sul proprio padrone e, nonostante fosse fatta d'oro e non avesse un'anima propria, quell'armatura,  esattamente poi come tutte le altre, sembrava essere in sintonia con il loro custode. In quel momento, baciato dai raggi del sole, quell'oro brillava come i capelli di Saga sparpagliati sul cuscino.

Quando la ragazza uscì dalla stanza da letto del ragazzo, si diresse senza pensarci al tredicesimo Tempio sorpassando sovrappensiero tutte le altre case rimanenti che la dividevano dalla sua meta. Percorse tutte quelle rampe di scale con la testa fra le nuvole, altalenante di pensieri riguardanti due persone talmente diverse quanto uguali. Un tempo forse la sua giovane mente avrebbe formulato pensieri riguardo il suo apprendistato, adesso sempre più lontano, invece in quel momento erano due uomini il suo chiodo fisso. I sentimenti che provava per Saga li aveva segregati nel suo cuore, per non lasciarli fuoriuscire tanto facilmente. Lui era un Saint e non era libero di amare. Doveva pensare alla guerra e l'amore verso la sua Dea, l'unica fonte di ispirazione ed affetto e colei che avrebbe per sempre cambiato il suo destino. Ma nonostante quello, lei avrebbe continuato ad essere presente per lui, anche solo come un'amica o un'assistente. Avrebbe sempre continuato a seguirlo, anche se avesse dovuto farlo da lontano una volta che fosse divenuto un'importante Saint ed avrebbe passato le sue giornate solamente ad allenarsi o, nel peggiore dei casi, lontano dal Tempio. Le sue preghiere lo avrebbero raggiunto in qualsiasi luogo  fosse.
Strinse le mani al petto quando salì l'ultimo scalino della rampa di scale antecedenti al portone d'ingresso della tredicesima Casa. Il vento fresco che tirava da quell'altura le fece salire i brividi lungo la schiena, così chiuse di colpo gli occhi e lasciò che i pensieri si librassero in aria come i rossi boccoli che le volteggiavano dietro la schiena.
Sospirò prima di entrare all'interno, come se il Sacerdote in persona fosse stato li di fronte a lei con le braccia conserte per sgridarla di qualche marachella compiuta, come quando era piccola, quando si divertiva a seguire segretamente gli allenamenti degli aspiranti Saint, nonostante fosse stato proibito dallo stesso Sacerdote da secoli.
Quando richiuse il grande portone alle sue spalle, con un sonoro tonfo, alzò lo sguardo per vedere se veramente Shion fosse stato lì per lei, ma, contrariamente al suo pensiero, c'era solo un sottoposto del Pope, che lei riconobbe come il suo consigliere, ad accoglierla.
« Salve... » Asserì lei con un leggero inchino, tenendosi i lembi della veste per non inciamparci sopra.
Nonostante l'uomo fosse di rango inferiore rispetto a tutti gli altri Saint del Tempio, anche dei Bronze, era comunque un suo superiore e per questo lei era solita inchinarsi verso chiunque possedeva una Cloth.
« Signorina Owl, la sua presenza è richiesta nella sala del trono. » Commentò lui senza rispondere al saluto, non facendo trasparire ogni tipo di espressione. Si limitava a fare il portavoce della massima autorità del regno, come gli veniva imposto e nulla di più, per cui non si sforzava di essere nemmeno gentile.
Owl a quelle parole inarcò un sopracciglio e storse il naso. Forse aveva già capito cosa voleva da lei Shion, ma tenne per sé ogni sorta di commento in presenza dell'uomo.
« Grazie. » Rispose accennando di nuovo un leggero inchino, più per cortesia che per vera e propria reverenza oramai, lasciandosi ben presto l'uomo alle sue spalle  nemmeno sforzandosi di rimanere composta. Raggiunse correndo il grande e lussuoso salone, raggiungendo il Pope che la stava aspettando seduto al trono, con il volto coperto dal possente elmo che era solito non portare in sua presenza.
« Voleva vedermi  Grande Sacerdote? » Chiese inginocchiandosi di fronte a lui che, con un risolino divertito, si tolse l'elmo dal capo lasciando ricadere i fili dorati dei suoi capelli lungo il volto segnato da qualche ruga.
« Lascia stare i convenevoli piccola Owl. » Ridacchiò ancora lasciando che la ragazza storcesse la bocca e si apprestasse a parlare, ma fu fermata da un'alzata di mano dell'autorità. « Credo tu sappia perché ti ho convocata, non è vero? »
Il suo tono si fece improvvisamente serio, così com'era solito parlare ad un Saint, ma non impressionò lei che, nonostante avesse capito da un pezzo le reali intenzioni del suo superiore, continuò a fare la finta tonta perché a lei solamente era permesso burlarsi di quello che era stato per lei un padre, un amico ed un esempio. A lui doveva la sua vita e lui aveva imparato a conoscerla fino a tal punto da permetterle un tale comportamento.
« Saga si è svegliato. » Disse vaga, continuando la sua recita da perfetta finta tonta, nonostante avesse un sorriso sornione stampato sul volto.
« Sono stato informato... » Sospirò lui, socchiudendo leggermente gli occhi . « Sono serio Owl. »
Bastarono queste tre parole, nonostante  fossero state dette con estrema calma, a far scomparire dal volto della rossa ogni tipo di espressione. Serrò la mascella ed abbassò lo sguardo a terra per non incrociare lo sguardo inquisitore dell'uomo, che stava aspettando una risposta.
« Vuole...vuole sapere di Kanon, non è vero? »
Al solo pronunciare il nome dell'ex Saint sentì una stretta al cuore simile ad una coltellata, la stessa provata quando lui, con il volto tumefatto dai lividi e deturpato da un'espressione irata, l'aveva accolta quello stesso pomeriggio.
Il Pope si limitò ad accennare un gesto affermativo con il capo, incitandola a continuare perché lei sapeva bene cosa voleva sapere.
« Lui sta bene. » Mentì leggermente,  lasciando intendere quel "bene" come "è ancora vivo". Purtroppo stava tutto fuorché bene, e non solo per i lividi che portava sul corpo, ma anche per le ferite che ancora sanguinavano nel suo cuore. Si rendeva conto che era cambiato a distanza di poche ore ma non si capacitava del motivo. Era solo per le vicende vissute? L'allontanamento dalle persone a lui care e non essere riuscito a conquistare un posto nel Tempio come suo Custode?
Gli occhi inquisitori del Sacerdote continuavano a scrutare il volto abbassato della ragazza nei momenti di silenzio, capendo al volo e dando finalmente una risposta ai suoi timori.
« Capisco. » Mise fine alla discussione, lasciando interdetta la ragazza che, nonostante quell'improvviso silenzio, si sarebbe aspettata il terzo grado. Non sapeva che il Pope sapeva tradurre ogni sguardo, ogni espressione sul viso dei suoi sottoposti.
In tutti quegli anni, la vita gli aveva insegnato molto, e lo aveva segnato così tanto da permettergli un simile "potere". Per questo era amato da tutti, non costringeva nessuno a rivelare i propri segreti. Li scopriva da solo, quando possibile. Quindi, era probabile che Shion aveva intuito tutto ciò che non andava ma per il momento rimaneva in disparte ad aspettare una qualsiasi mossa. Il nemico giocava ancora a carte coperte.
« Saga come sta? » Slittò poi il discorso verso l'altro gemello, che sapeva essersi svegliato dal coma in cui era caduto in seguito allo scontro che lo ha visto vincitore della Gold Cloth dei Gemelli.
« Sta riposando! » Rispose con un sorriso, facendo sorridere a sua volta il Grande Sacerdote, che immaginava quello che Owl provava per di lui. L'aveva avuta sotto gli occhi per tredici anni. Aveva vissuto tutti i suoi cambiamenti e, standole accanto, era riuscito a capire cos'era per lei quel ragazzo. Da una parte non era per lui una buona cosa, visto che Saga era diventato un guerriero e perciò avrebbe dovuto pensare seriamente al suo ruolo, mentre Owl aveva davanti a sé un destino che presto l'avrebbe strappata dalle sue mansioni di ancella. Non sarebbero mai potuti stare insieme, ma nonostante quello non poteva non essere felice per lei. Saga era un ragazzo meraviglioso e sarebbe, secondo lui, diventato un Saint valoroso, quindi era impossibile che Owl non ne fosse stata attratta. Tuttavia, la ragazza sembrava rendersene conto e, col passare del tempo, sembrava che stesse chiudendo sempre di più il suo cuore. Comunque non mancava di stargli vicino in quei giorni difficili, vegliando su di lui giorno e notte.
« Mi fa piacere.  Appena si sarà ripreso potrà iniziare le sue mansioni. » Le disse Shion.
« Ne sono felice! » Sorrise di nuovo Owl, rimanendo poi in silenzio. Nessuno dei suoi dubbi voleva esporre a Shion, nonostante le sue domande richiedessero delle riposte. Il Grande Sacerdote l'aveva chiamata a sé per parlare di Kanon, e lei aveva mancato di rispondere a quello che lui voleva realmente sapere, allora aveva spostato l'attenzione su Saga, ma anche lui era per il momento un libro chiuso. Ricordava ancora il breve momento del suo risveglio, quando i suoi capelli avevano inspiegabilmente cambiato colore; solo per un breve attimo, che le aveva stretto così tanto il cuore.
« Sai, mia cara Owl... » Riprese il Grande Sacerdote dopo il breve silenzio caduto su di loro, aspettando poi l'attenzione della ragazza per continuare. « Ho consultato le stelle dall'alto dello Star Hill, ed ho calcolato la nascita della nostra Dea in forma umana. » Si bloccò per leggere l'espressione sbalordita nel viso della rossa.
« Quindi significa che... il mio destino di cui parlava... » Cercò di dire emozionata ed il Pope rispose con un cenno affermativo del capo, anche se non c'era nessun sorriso sul suo volto. « Posso sapere quando? » Chiese poi titubante.
Dopo un sospiro il Grande Sacerdote tirò i muscoli facciali prima di rispondere, riposando dopo un breve attimo i suoi occhi su di lei. « Fra due anni, ma tu devi fidarti di me. Inizierai ad allenarti, per far sì che il tuo destino si compia, ma non è adesso il momento giusto. Non fare altre domande mia cara, abbi fede in me. » Sorrise poi, sapendo che di tutti i difetti che aveva Owl, l'invadenza non era fra quelle.
Lei, d'altro canto, non potendo ribattere, buttò fuori con un sospiro tutta l'aria trattenuta per l'emozione.
« Ho capito. Aspetterò... » Poté solo dire.
« E c'è un'altra cosa. » Puntualizzò ancora il Sacerdote, prima di congedarla, facendo ricadere di nuovo su di sé la sua attenzione. « Fra due anni, sceglierò un mio successore. »
Questa volta sul volto della ragazza troneggiò una vena di terrore. Era felice per un suo “compagno”, certo, però era anche ansiosa di sapere che fine avrebbe fatto l'uomo a cui doveva la sua vita, colui che l'aveva allevata e cresciuta formandola fino a farla diventare ciò che era. Sapeva che oramai aveva tantissimi anni sulle sue spalle, forse troppi. Era stato un grande combattente ed un uomo saggio e, con quella stessa saggezza aveva guidato tutti i suoi Saint per più di duecento anni. Ma se lui se ne fosse andato, la sua ancora sarebbe sparita e lei si sarebbe trovata a volteggiare a vuoto nella sua stessa vita.
« Ma come farò... » Azzardò, ma il Pope alzò una mano per zittirla. Questa volta la sua espressione fu dolce e sorridente.
«Di questo non devi preoccuparti piccola Owl. Non sarà una decisione campata per aria. Sceglierò il mio successore con cura. Sarà l'uomo più saggio del Grande Tempio, colui che saprà camminare sui miei stessi passi. Questo metterà a dura prova i candidati e solamente chi riuscirà a vincere con lealtà e con il cuore devoto alla nostra Dea potrà sedere su questo trono. » Indicò l'oro dello scranno sulla quale era seduto, sorridendo ancora.
« Adesso puoi andare Owl, ma ti chiedo di non parlare mai a nessuno di queste cose. » Fece una breve pausa per enfatizzare. « Mi posso fidare? » Chiese ancora, anche non era lui quello che doveva chiedere. Quella domanda era un modo per constatare la lealtà della fanciulla che, era sicuro, non l'avrebbe mai tradito. Ed aveva ragione.
Quando la ragazza lasciò la sala del trono con un inchino, si ritrovò a correre verso l'uscita con tutte le sue forze. Aveva bisogno di aria e di pensare, da sola. Fra due anni, la sua vita sarebbe cambiata insieme ad un uomo che non sarebbe stato Shion.



Intanto, lontano dalle mura del Tempio, nella casa dove era stato esiliato Kanon, il ragazzo cercava malamente di medicarsi le brutte ferite da solo, imprecando quando la soluzione lasciatagli dalle ancelle gli andava a contatto con la pelle tumefatta od insanguinata. Quelle ferite gli facevano male, ma il dolore maggiore lo sentiva dentro.
Sul volto gelido era stampata un'espressione furente, anche per la visita, non di certo aspettata, della ragazza che lo aveva accompagnato in quegli anni al Tempio. Buffo però come la sua mente proiettava la sua immagine invece che quella del fratello, sangue del suo sangue. Sembrava come se dentro di lui vivessero due entità distinte e questo non faceva altro che alimentare la sua rabbia, così tanto che quando ebbe finito di passare il cotone sulle ferite scaraventò il tutto per terra con un ringhio inferocito, esattamente come avrebbe fatto un animale ferito.
« È questo che mi piace di te, piccolo Gemini. »  
La voce divertita di Yoma gli arrivò pungente alle orecchie, con quel tono sarcastico che lo rendeva infinitamente malefico.
« Cosa vuoi? » Gli rispose malamente il ragazzo, girandosi di scatto verso la sua voce.
Mephistopheles era seduto dall'altra parte del tavolo con le braccia e le gambe incrociate e sul volto aveva un'espressione divertita.
« Assolutamente nulla caro amico, ma tu sai che ti sono vicino. Sai che dobbiamo attuare il nostro piano. Aspetteremo fino a quando quelle ferite non si saranno rimarginate. » Indicò il corpo del ragazzo fasciato solamente da un paio di pantaloni di pelle. « Per il momento mi rilasso, sei così divertente! » Ridacchiò, facendo agitare Kanon ancora di più.
« Divertente, certo! Divertente sarà vedere tutto il Grande Tempio piegato sotto di me! Questo si che mi renderebbe davvero felice! » Grugnì il gemello di Saga cercando di calmarsi. Sembrò comunque che la sua stessa ambizione lo rese molto più quieto.
« È quello che faremo amico mio, è quello che faremo! »
La risata di Y0ma si diffuse per tutta la casa, coinvolgendo anche il suo nuovo burattino.

Fine capitolo 11

Angolo Autrice:

Salve, salve a tutti! O mio dio quanto tempo è passato dall'ultimo aggiornamento! D: Da Maggio dell'anno scorso! Chiedo assolutamente venia per l'attesa e per gli eventuali errori! Dopo tutti questi mesi di "non scrittura" mi sento completamente arrugginita :S ma, se costruttive e scritte con garbo, accetto recensioni che possono aiutarmi a rimettermi in carreggiata :3
Non garantisco un aggiornamento veloce purtroppo :( gli impegni sono abbastanza xD ma ci proverò :D
Un bacione a tutti!









  
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