Day 4: Angels & Demons
L'ultima
battaglia che
avevano affrontato era stata molto dura, ma alla fine avevano vinto.
Certo, quasi tutti ne erano usciti feriti più o meno
gravemente, ma
la cosa più importante era aver distrutto l'ennesima gilda
oscura,
una delle più pericolose del momento.
Laxus sospirò al pensiero
dell'ultima battaglia che avevano affrontato e il suo sguardo corse
subito alla bella barista che si occupava del bancone come al solito.
In fondo, era grazie a lei, a quel visetto d'angelo dai poteri
demoniaci, se lui era ancora vivo...
Il Dragon Slayer rivide la
ragazza corrergli incontro spaventata e con le lacrime agli occhi per
controllare le sue condizioni e sorrise tra sé al ricordo
della maga
che si rialzava trasformandosi per proteggerlo. Lui aveva visto solo
questo prima di perdere i sensi, ma mentre scivolava nel buio
dell'incoscienza era sicuro di averla sentita dire di non azzardarsi
a morire, di resistere a ogni costo, e al risveglio nell'infermeria
della gilda diverse ore dopo, la prima sensazione che aveva avvertito
era stata la sua mano che gli accarezzava il viso...
“Come
faremmo senza i
nostri angeli!” disse Wakaba in quel momento, seduto a un
tavolo
vicino con Macao e alcuni dei maghi più anziani della gilda,
osservando le ragazze intente a ridere e chiacchierare vicino al
bancone.
Laxus si girò a guardarli,
seccato per l'interruzione subita, e la sua rabbia crebbe quando si
accorse dello sguardo ammiccante che l'uomo rivolgeva a tutte e
soprattutto a Mira. Prima che potesse pensare a come fargli
distogliere lo sguardo dalla sua ragazza senza rischiare di ucciderlo
o di svelare la loro relazione prima del tempo però, Wakaba
fu
distratto da una giocosa manata di Gildarts, che appena tornato
vincitore da una missione difficile, si sedette al tavolo con gli
altri uomini e un boccale di birra rivolgendogli un sorriso complice
che lui, riconoscente, ricambiò di nascosto.
“Vieni
a sederti con noi,
Laxus! Non startene lì da solo!” lo
invitò qualcuno e il Dragon
Slayer, sia pure seccato, dovette alzarsi per raggiungerli. Quello
che aveva occupato era un posto strategico per osservare il bancone
ma sarebbe stato sospetto rimanere lì fermo per tutta la
giornata
con lo sguardo apparentemente perso nel vuoto.
Una volta seduto al nuovo
tavolo, il mago dei fulmini smise presto di ascoltare i suoi compagni
per seguire di nascosto ogni singolo movimento della bella barista
che di tanto in tanto gli rivolgeva un sorriso capace di fargli
toccare il cielo con un dito. Quanto avrebbe voluto andare
là e
baciarla lasciandosi avvolgere dal suo profumo...
“Sembra
che qualcuno abbia
fatto colpo, eh?” gli arrivò da lontano la voce di
Gildarts
riportandolo bruscamente a terra con una gomitata nelle costole.
A quelle parole, il ragazzo
rischiò di sputare la sua birra quando realizzò
che la frase era
rivolta proprio a lui. Maledizione! Per quanto tempo l'aveva fissata
senza nemmeno rendersene conto?
“Già.
Finché non si è
ripreso, ha avuto accanto Mira quasi tutto il tempo”
borbottò
Macao chiaramente invidioso e Laxus, nonostante l'imbarazzo,
gioì
interiormente al pensiero che la sua intuizione fosse giusta. Sebbene
lei avesse cercato più volte di negarlo infatti, lui era
quasi certo
di averla avuta vicino per ore mentre riposava per riprendersi dal
colpo che per poco non gli era costato la vita e ora ne aveva la
conferma.
Stava per pavoneggiarsi un
po' per aver ottenuto le attenzioni dell'ex modella al posto loro
quando si ricordò appena in tempo che al momento della
reciproca
dichiarazione di pochi giorni prima, erano stati entrambi d'accordo
sulla necessità di nascondere, almeno per il momento, la
loro
relazione. Per quanto gli dispiacesse, doveva quindi negare
l'evidenza...
“Non
so proprio di cosa
state parlando” si costrinse a dire con una finta espressione
impassibile che non ingannò nessuno.
“Come
no? Non avrete
pensato che ci fossimo bevuti le storie che inventava per coprire il
fatto di aver passato ore nella tua stanza?!”
ribattè incredulo
Wakaba scoppiando poi in una fragorosa risata.
“Ora
è veramente
ufficiale. Questo ha proprio deciso di morire”
pensò Laxus
infastidito. Odiava esser preso in giro in quel modo.
“Ma
tu non eri in missione
a molte miglia da qui?” sbottò piano rivolgendo
un'occhiataccia a
Gildarts dopo aver realizzato che in fondo era stato lui a tirar
fuori la questione.
“Sì,
ma venendo qui ho
incontrato tuo nonno che tornava dopo aver riferito al Concilio
dell'ultima battaglia. E' stato lui a raccontarmi tutto”
rispose
tranquillamente il mago sorseggiando la sua birra, per nulla
intimorito dall'evidente rabbia del ragazzo.
“Dunque
devo ringraziare
il vecchio per questo. Avrei dovuto immaginarlo”
pensò furioso
appuntandosi mentalmente di dirgli due paroline sull'argomento alla
prima occasione.
“Allora?
Cura bene la
piccola Mira?” chiese Macao con aria sognante senza nemmeno
guardarlo e gli altri poterono giurare di aver visto uscire del fumo
dalle orecchie di Laxus che, rosso come un peperone, cercò
di
mettere insieme una frase sensata resistendo a stento all'impulso di
suonargliele senza pietà.
“N-non
so proprio di cosa
tu stia parlando. Mira non è mai venuta da me in questi
giorni”
rispose a fatica distogliendo lo sguardo mentre il ricordo delle ore
passate insieme gli faceva desiderare di averla di nuovo tra le
braccia.
Gli altri ridacchiarono e
lui, sia pure distratto da immagini e discorsi decisamente
più
piacevoli, capì in qualche modo che non sarebbe stato facile
convincerli del contrario.
“Come
no” disse infatti
qualcuno ridendo.
A questo punto il Dragon
Slayer rischiò seriamente di ribaltare loro e il tavolo ma
mentre si
preparava a farlo, un urlo agghiacciante perforò i timpani
di tutti.
A quanto pareva Natsu, durante il solito litigio con Gray e Gajeel,
era finito addosso a Lucy che per colpa sua aveva picchiato la testa
contro il muro.
“Sei
veramente un baka!!!”
strillò la maga a pieni polmoni allontanandolo da
sé con uno dei
suoi famosi “Lucy kick” che lo spedirono dall'altra
parte della
stanza tra le risate generali mentre la bionda, inviperita, tornava a
rivolgersi alle sue compagne.
“Colpire
una ragazza non è
da uomo!” sentenziò Elfman guardando con aria di
rimprovero il
nakama atterrato malamente accanto a lui ricevendo però un
pugno dal
malcapitato che si rialzò subito urlandogli contro.
Dannazione, non
aveva mica fatto apposta a finirle addosso così, e se lei
gliene
avesse dato il tempo, si sarebbe certamente scusato!
“La
coniglietta picchia
duro, eh Salamander?” chiese Gajeel ghignando e schivando una
fiammata che passò vicinissima a Gray facendo ricominciare
la rissa,
stavolta ben lontana da Lucy che sedeva sul suo sgabello con del
ghiaccio sulla testa e l'espressione sconsolata.
Laxus scosse la testa
esasperato dalla stupidità dei suoi compagni, ma per una
volta si
sorprese a desiderare di essere coinvolto nella rissa pur di sfuggire
alla curiosità dei membri più anziani della
gilda. Fortunatamente
però, la scenetta a cui avevano appena assistito sembrava
averli
distratti.
“Certo
che la piccola Lucy
sa difendersi proprio bene, eh?” commentò Max, che
aveva osservato
da lontano gli effetti del micidiale “Lucy kick”.
“Direi
di sì. Come tutte
le altre, anche quello splendido angelo biondo può diventare
terribile se provocato” rispose Macao guardando a sua volta
il
gruppo di ragazze che chiacchierava incurante del pericoloso e non
voluto avvicinamento dei compagni coinvolti più o meno
volontariamente nella quotidiana rissa del mattino.
“Se
quegli stupidi non
fanno attenzione, finiranno di nuovo per colpire Erza e la sua
torta”
disse Warren preoccupato.
E come volevasi dimostrare,
pochi secondi dopo...
“Assassini
di torte, me la
pagherete cara!!!” urlò la rossa, voltandosi come
una furia verso
i colpevoli del “delitto” evocando l'Armatura del
Purgatorio che
fece sudare freddo tutti i presenti.
“Poveri
noi, è successo
di nuovo!” pensarono alcuni guardando la scena con gli occhi
spalancati
augurandosi che i fuggitivi non cercassero scampo da quella parte.
Nessuno aveva voglia di assaggiare di nuovo la rabbia di Erza in
cerca di vendetta per l'ennesimo dolce spiaccicato che non avrebbe
potuto mangiare.
Nel frattempo, mente i
ragazzi balbettavano inutili scuse a beneficio della compagna a dir
poco furibonda, Lucy e le altre cercavano di convincerla a sedersi di
nuovo.
“Non
farlo, Erza. Lo sai
che il master ha appena fatto sistemare la gilda”
tentò Mirajane e
per un attimo, vedendola esitare, tutti si illusero di poter scampare
il pericolo.
“Di
torta ce n'è ancora
tanta di là. Vado subito a prendertene un'altra
fetta” continuò
la barista, incoraggiata dalla sua mancata reazione ma con un
sorrisetto leggermente tirato.
“Non
preoccuparti, non ho
intenzione di distruggere la sede. La mia rabbia si
abbatterà solo
su quel branco di stupidi senza cervello che hanno ucciso una povera
torta innocente!” ribattè un attimo dopo Titania
“tornando in
sé” al ricordo dell'accaduto e Laxus
pensò che se la situazione
non fosse stata così seria, avrebbero fatto tutti una bella
risata.
Purtroppo però, la cosa avrebbe potuto essere fin troppo
pericolosa
con la maga dai capelli scarlatti così furiosa...
“Erza-san
ucciderà
Gray-sama che non ha fatto niente di male, Juvia l'ha visto”
mormorò disperata la maga dell'acqua con gli occhi pieni di
lacrime
e le mani giunte in segno di supplica, ma la rossa la
fulminò con lo
sguardo mentre completava la trasformazione.
“Sai
bene che non devi
contraddirla quando è così!”
squittì Lucy spaventata
preparandosi a trascinarla via per cercare di salvarla. La ragazza
però era di tutt'altro parere...
“Juvia
salverà Gray-sama
a tutti i costi!” ribattè infatti con fierezza la
blu
incenerendola con un'occhiataccia delle sue mentre Levy e Lisanna
cercavano a loro volta di placare la rossa.
Erza però con un balzo le
superò tutte e si lanciò all'inseguimento dei
nakama che,
terrorizzati, cominciarono a correre come matti travolgendo tutto e
tutti e facendo volare un discreto numero di oggetti, molti dei quali
rischiarono di colpire le aspiranti fidanzate che avevano cercato di
difenderli, le quali ovviamente cominciarono a loro volta a inveire
contro i ragazzi.
A un certo punto, un tavolo
volò oltre il bancone rischiando di centrare in pieno la
barista che
si spostò appena in tempo, infrangendo però buona
parte dei piatti
e bicchieri che questa aveva appena finito di lucidare con la
consueta cura.
Mira si voltò lentamente
osservando per un attimo il disastro con aria fin troppo tranquilla
prima di girarsi verso i colpevoli ed esplodere in un “Adesso
basta!” che fece tremare tutta la gilda.
Prima che chiunque potesse
rendersene conto, la ragazza si trasformò in
modalità Satan Soul e
scavalcò con un balzo il bancone gettandosi a sua volta
all'inseguimento, intenzionata per una volta a insegnare ai compagni
terrorizzati un paio di cosette sotto lo sguardo pietrificato
dall'orrore delle altre ragazze che si prepararono a dire addio ai
nakama che tanto le affascinavano fin dal primo giorno. Questa volta
per loro non ci sarebbe stato scampo, pensavano disperate.
“Non
impareranno mai”
commentò Gildarts divertito e gli altri annuirono
sconsolati,
alzando gli occhi appena in tempo per vedere Natsu, Gray e Gajeel
volare fuori dalle finestre rotte con qualche pugno ben assestato
delle due dolci fanciulle.
Decisamente la gilda era
piena di splendidi “angeli” all'apparenza innocui,
ma per Laxus
l'unico sarebbe sempre stato quello che era davvero angelo e demone
insieme: la dolce e terribile barista con gli occhi blu e i capelli
candidi come la neve che, una volta sciolta la trasformazione,
incrociò di nuovo il suo sguardo sorridendogli come se non
fosse
successo niente mentre formulava in silenzio le parole “A
stasera”
con lo sguardo carico di promesse.
Angolo
autrice:
Allora, prima di tutto buon
anno! Siete sopravvissuti alle grandi abbuffate del periodo
natalizio? Spero di sì.
Avrei voluto pubblicare
almeno questa storia prima di partire per le vacanze ma non riuscivo
a trovare il tempo per lavorarci a sufficienza e alla fine ho
aggiornato solo adesso con un nuovo, immenso ritardo. Mi dispiace...
:(
Spero comunque che il
risultato sia decente visto che la mia ispirazione, per lo meno con
questa raccolta, sembra essere sparita da un bel po' di tempo. L'idea
iniziale avrebbe dovuto essere più dolce ma il tutto sarebbe
stato
troppo corto e poco significativo, così ho pensato di
mettere in
mezzo i “veterani” della gilda con i loro discorsi
da pervertiti
(*la guardano tutti male preparando gli oggetti da lanciare in pieno
stile Fairy Tail*) e le immancabili risse. Temo che Laxus mi sia
venuto parecchio OOC e probabilmente ci sono pochi momenti LaMi, ma
spero che le mie deliranti trovate vi abbiano strappato almeno un
sorriso.
Personalmente, escludendo i
molti lati comici della vicenda, non sono molto soddisfatta di questa
shot, il che però, a pensarci bene, non è una
novità. A voi
l'ardua sentenza quindi. :P
Ringrazio chi dedica ancora
tempo a questa mia raccolta nonostante i molti ritardi e in
particolare Angy-chan e Shiko-chan che mi lasciano sempre delle
bellissime recensioni. Non so come farei senza di voi ragazze e spero
di non avervi deluse nemmeno questa volta. <3
Purtroppo non so quando
pubblicherò la prossima storia (solo io potevo perdere il
foglio con
gli appunti per le shot successive, sigh) ma spero di riuscirci
domani o dopodomani al massimo. Vi auguro intanto buona serata e
buona settimana.
Baci e a presto,
Ellygattina