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Autore: hillies    11/01/2015    3 recensioni
Questa storia è ambientata ai giorni nostri e la magia non esiste.
Spero che vi piaccia :)
DAL TERZO CAPITOLO
-Io non ci dormo con lui! – protestò Hermione. – Già non riesco a stare sotto il suo stesso tetto, figuriamoci a stare nella stessa stanza!
-Mi dispiace doverlo dire, ma sono d’accordo con lei. – l’appoggiò Draco. L’idea di dormire nella stessa stanza con Hermione dava fastidio a lui tanto quanto ne dava a lei.
-Su su, lo sappiamo tutti che siete contenti. – esclamò Jean, guardando Narcissa che sorrideva.
-Mamma, smettila. Piuttosto dormo nelle cucce dei cani della mostra. – disse Hermione.
-Ma sai che questa idea non mi dispiacerebbe? Almeno avrei la camera tutta per me. – sorrise Draco.
-Smettila di fare il cretino! Ci sei dentro quanto me in questa storia. – lo zittì Hermione, dandogli un coppino.
DAL QUARTO CAPITOLO
-Oh scusa – aveva detto Hermione dopo aver sciolto l’abbraccio.
Draco le aveva asciugato le lacrime, e poi le aveva dato un bacio. Un bacio breve ma intenso.
Poi si era alzato dal letto:-A domani. – ed era uscito dalla stanza.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Contesto generale/vago
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CAPITOLO 1
 

Harry Potter era un ragazzo costretto ad abitare con i suoi amabili zii Petunia e Vernon e con il suo amabile e simpaticissimo cugino Dudley.
Erano ormai diciotto anni che viveva con loro. La causa di quella convivenza forzata era il fatto che i suoi genitori, Lily e James, erano morti in un incidente stradale proprio quando il piccolo Harry era poco più che in fasce.
Harry cercava di restare fuori casa il più possibile, così da rimanere in quella casa di pazzi il minor tempo possibile.
Come tutte le mattine, si stava preparando per andare a scuola. Guardò l’orologio: le sette e un quarto e non aveva ancora svegliato Dudley. Gli vennero i brividi al pensiero di quello che sarebbe potuto accadere.
Svegliato Dudley, che fortunatamente non si era reso conto che il cugino lo aveva svegliato in ritardo, Harry si vestì, scese in cucina, fece colazione e andò in macchina ad aspettare il cugino come tutte le mattine.
 
Mentre Harry usciva di casa, Ron Weasley doveva ancora svegliarsi.
Molly, la madre, si fiondò come tutte le mattine in camera del ragazzo, urlando e minacciando il figlio con un secchio d’acqua gelato.
Svogliatamente, Ron si alzò e scese in cucina dove tutta la famiglia era riunita per fare colazione. Ron si sedette tra la sorella Ginny e il fratello Percy e, ancora assonnato, prese una fetta biscottata.
 
Nel frattempo che Ron faceva un’abbondante colazione, Hermione Granger stava uscendo di casa. Aveva appena salutato i suoi genitori e si stava dirigendo a piedi verso la scuola.
Come sempre era la prima ad arrivare data la pigrizia di Ron e Harry aveva sempre qualche cosa che non andava con Dudley.
Si sedette sulla scalinata che portava all’entrata della scuola, tirò fuori dal suo zaino un libro e nell’attesa dei suoi amici cominciò a leggerlo, mentre i ragazzi cominciavano ad arrivare. Chi si fermava fuori dalla scuola a chiacchierare e chi entrava.
Non molto dopo l’inizio della sua lettura, Harry e Dudley arrivarono. Scesero dalla macchina, Harry si diresse verso Hermione, mentre Dudley verso i suoi stupidi amici.
-Ciao Herm. – la salutò Harry. Hermione si alzò e diede un bacio sulla guancia al suo migliore amico. Dopodiché si sedettero di nuovo sulla gradinata ad aspettare Ron.
Come al solito, Ron arrivò cinque minuti prima della campanella, tutto di corsa e con un paio di libri sotto braccio, perché non aveva fatto in tempo a metterli nella cartella.
Entrarono in classe appena in tempo per sentire il suono della campanella annunciare l’inizio delle lezioni.
Harry e Ron si sedettero nel banco assieme, mentre Hermione era un banco avanti al loro, assieme a Lavanda Brown.
-Ehi Ron, hai fatto i compiti di matematica? – chiese Harry al compagno di banco.
-Matematica? Oggi non abbiamo matematica Harry! – esclamò Ron.
-Ti sbagli, ce l’abbiamo eccome! Abbiamo anche il test, non ricordi? – puntualizzò Hermione, facendo sbiancare Ron.
-Perdiamo colpi, eh Weasley? – esclamò con un ghigno un ragazzo biondo dietro di loro.
-Ti piacerebbe, Malfoy. – rispose Ron, per poi girarsi e continuare a parlare con Harry e Hermione.
Draco Malfoy era un ragazzo molto popolare a scuola a causa sia della sua arroganza e sia del suo fascino. Si vociferava che si fosse fatto più di metà delle ragazze della sua scuola. Aveva la stessa età di Harry, Ron e Hermione, ma non erano mai stati amici, anzi.
Veniva da una famiglia piuttosto ricca, ma anche piuttosto scorbutica. Non era un segreto, infatti, che il padre ce l’avesse sempre con tutto e tutti, e forse era proprio per causa sua che il figlio era così arrogante con tutti.
La professoressa McGranitt entrò nell’aula e si mise a spiegare.
-Professoressa, mi scusi.- intervenì Ron. – Ma questo Dante l’ha poi sposata Beatrice?
-Signor Weasley, se lei fosse stato attento avrebbe sicuramente capito che l’amore per Beatrice da parte di Dante era solo e soltanto platonico.
-E cosa vorrebbe dire platonico? – chiese invece Neville Paciock
Hermione alzò subito la mano per rispondere.
-Signorina Granger. – disse la professoressa McGranitt per far rispondere Hermione.
-Per amore platonico si intende una forma di amore o innamoramento (ovvero possono essere coinvolte entrambe le parti o una sola) in cui il "partner" è idealizzato e considerato alla stregua di un dio. Tale passione rimane però su un piano psicologico-sentimentale e non si concretizza mai in una relazione sessuale fra i due individui. – rispose fiera la ragazza.
-Molto bene, signorina Granger! Questa risposta la terrò in considerazione quando ci sarà il prossimo test. – disse la professoressa, che subito dopo ricominciò a spiegare.




Ciao a tutti :)
Per chi non mi conoscesse io sono Eleonora e questa è la mia seconda long.
Annuncio che ho già finito di scrivere la storia, perciò aggiornerò ogni quattro giorni circa (se riesco)
Questo capitolo è un po' più corto rispetto 
agli altri che seguiranno, perchè è introduttivo.
Come avete letto, la magia non esiste. Lo so, è dura da ffronatre come cosa, ma è così.
Niente, questo capitolo era solamente il primo e introduceva i personaggi principali, ovvero Ron, Harry, Hermione e Draco.
E poi non potevo non omettere i professori di Hogwarts, di fatti qui conosciamo la McGranitt come professoressa di Italiano, ma più avanti conosceremo anche gli altri :)
Detto ciò vi lascio (:
Mi farebbe molto piacere se lasciaste una recensione e mi faceste sapere cosa ne pensate della storia.
Un bacio.
Eleonora.
  
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