The Eternal Nightmare
PROLOGO
Buio.
Come sempre.
Come ogni notte.
Odiavo il buio. Non perché mi facesse paura, ma perché mi ricordava che non avrei mai più potuto vedere la luce. Annunciava la fine di una giornata e l’inizio del mio incubo.
Lo odiavo perché mi privava di tutto ciò che avevo sempre amato. Mi privava della vita.
Oramai avevo smesso di trovare un senso a quell’esistenza che mi era stata imposta.
Vivevo e basta, senza più chiedermi perché, senza più preoccuparmi del tempo che passava.
Il tempo non aveva più potere su di me. Non lo avevo mai temuto e mai lo avrei fatto.
Era il buio ciò che mi spaventava. Ciò che non potevo combattere.
La morte era ciò che desideravo ma amavo troppo la vita per porle fine: non ne avevo il coraggio.
Oramai erano decenni, forse secoli, non ne ero sicura, che vagavo tra le tenebre. Non ricordavo nemmeno più che aspetto avessero l’alba e il tramonto.
Dall’ultima volta che ne avevo visto uno era passato troppo tempo.
Ma comunque fossero sapevo che mi mancavano.
L’oscurità era da dove tutto aveva avuto inizio.
E dove tutto avrebbe avuto fine, probabilmente.
E invece non fu così.
Quello era solo l’inizio della mia storia.