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Autore: LeoValdez00    12/01/2015    2 recensioni
"Aveva talmente sofferto per la morte di Bianca, da non voler più affezionarsi a nessuno.
Amare significava donare un pezzo della propria anima.
E la sua era morta insieme a Bianca.
Il suo cuore aveva ceduto, alla scoperta della sua morte, l' amore era stato sostituito dal dolore, dalla rabbia e dal rancore.
Non aveva più provato alcun sentimento da allora"
Forse Nico non è così solo come crede.
Ci sono molte persone che tengono a lui.
Deve solo capirlo.
(Jasico Friendship, Hazel/Nico) (ambientato in The House of Hades, quindi Spoiler per chi non l' avesse ancora letto)
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hazel Levesque, Jason Grace, Nico di Angelo
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Bianca sorrideva contenta e abbracciava un Nico quasi infastidito, nella foto spiegazzata che il figlio di Ade teneva tra le mani.
Il bambino aveva tutta l' aria di voler scomparire, piuttosto che restare un minuto di più attaccato alla sorella.
Nico strinse forte le palpebre.
Quanto avrebbe pagato ora, per un suo abbraccio.
Per un suo sorriso.
Per riaverla indietro.
Il figlio di Ade si sedette sul pavimento della cabina, la schiena appoggiata al letto.
"Tu sei buono, Nico"
La stessa frase, detta sia da Bianca che da Jason.
Il ragazzo scosse la testa, imponendosi di non pensarci.
Lui era cambiato.
Dalla morte della sorella, tutto era cambiato.
***
"Me lo avevi promesso" urlò Nico in preda al panico, guardando con odio il ragazzo in fronte a lui.
Percy tentò di parlare, ma qualcosa si spezzò nel cuore del figlio di Ade.
Un dolore sordo al petto e poi si formò una voragine sotto di lui.
La guardò per un' attimo, confuso, ma non gli importava.
L' unica cosa che importava era che Bianca era morta.
Percy Jackson non l' aveva protetta.
***
Nico sentì bussare alla porta della cabina.
Guardò l' orologio e si chiese chi mai sarebbe andato a trovarlo alle sei e venti di mattina.
"Sono io"
Appunto.
"Che vuoi Grace?" chiese alzandosi, ma non aprendo la porta.
"Posso entrare?"
Nico sbuffò e tolse i catenacci, per poi sedersi sul letto.
"È aperto" disse in tono indifferente, mettendo in tasca la foto scolorita dal tempo.
Jason entrò nella cabina, chiudendosi la porta alle spalle, per poi guardare il ragazzo seduto in fronte a lui.
"Allora? Come mai già sveglio?" chiese prendendo una sedia.
"Potrei farti la stessa domanda" rispose Nico, stendendosi e guardando il soffitto.
"Verità o bugia?" disse il figlio di Giove ironico.
"Prima la bugia, voglio vedere se sei migliorato dall' altra sera, poi la verità" rispose il figlio di Ade, giocando distrattamente con una pallina di gomma nera.
"Okay... allora, visto che ieri sera il coach Hedge ha fatto una gara a chi mangia più fajtas, non mi potevo rifiutare e mi sono rimaste sullo stomaco impedendomi di dormire" disse Jason sorridendo.
Nico si voltò appena, per guardarlo.
"Ti meriti un riconoscimento per l' originalità stavolta" ammise stupito.
"La verità è che sono preoccupato per te" continua il figlio di Giove facendosi serio.
Il figlio di Ade sbuffò, tornando a giocare con la pallina.
"Preferivo la bugia"
Jason alzò gli occhi al cielo, avvicinandosi con la sedia.
"Nico.." iniziò, per poi essere interrotto dal suono della pallina che rimbalza sul soffitto.
Sbuffò, guardando male il ragazzo di fronte a lui.
"Nico, io..."
"Taci Grace..." disse lui interrompendolo.
Jason si alzò e gli prese la pallina dalle mani, buttandola in un angolo della stanza, tra le proteste del figlio di Ade.
"Guardami Nico!" urlò il figlio di Giove arrabbiato.
Il ragazzo lo guardò, sorpreso da quell' attacco di rabbia.
Jason si sedette pesantemente di fianco a lui, sbuffando.
"Tu puoi fare quello che ti pare, Di Angelo, ma sappi che ti stai comportando da idiota" disse guardandolo fisso negli occhi, mentre il figlio di Ade lo osservava perplesso.
"Tu puoi pensare di essere solo, di non essere importante per nessuno, di essere inutile. Puoi pensare quello che vuoi, Nico. Ma non puoi pretendere che nessuno si affezioni a te" continuò Jason in tono freddo.
Il ragazzo sbuffò distogliendo lo sguardo.
"Non sai di che parli, Grace..." disse indifferente.
"Nico, a questo mondo ci sono delle persone talmente matte da tenerci veramente a te" rispose Jason, prendendo un respiro profondo.
"Io, Hazel, noi tutti ci teniamo a te" continuò abbassando il tono di voce.
Il figlio di Ade lo guardò senza commentare.
"È perché... Tu sei buono, Nico"
Il ragazzo distolse lo sguardo a disagio.
Basta.
Non poteva più sentirla quella frase.
Troppi ricordi amari che non volevano saperne di sparire.
Troppi ricordi dolci di tempi che non sarebbero mai tornati.
Nico chiuse gli occhi.
"Non è vero" disse solamente, prima di alzarsi dal letto e uscire dalla cabina, sotto lo sguardo attonito del figlio di Giove.
"Non più" sussurrò tra sé e sé, prima di sparire dalla vista di Jason.



#AngoloDiLeo
Buongiorno mezzosangue!
Eccovi come promesso il secondo capitolo di questa mini-long NicoCentric.
Sono stata brava ad aggiornare in fretta eh?
*si complimenta da sola*
In realtà ho già finito anche in terzo capitolo (che pubblicherò domani) e devo iniziare il quarto.
Davvero ragazzi, vorrei sapere la vostra opinione!
Consigli e suggerimenti per migliorare, punti che non vi convincono...
Qualsiasi cosa per farmi sapere che ne pensate.
Un bacio LeoValdez00


 
   
 
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