Film > Ralph Spaccatutto
Segui la storia  |       
Autore: Malanova    12/01/2015    1 recensioni
Sequel di 1982. E' passato un pò di tempo da quando Ralph e Felix hanno conosciuto Vanellope e Calhoun. Ora i due fanno una vita felice: Ralph è ben voluto dai Belpostiani ed è l'amico inseparabile della piccola presidentessa di Sugar Rush mentre Felix convolerà presto a nozze con la sua "Dinamite Pura". Ma l'apertura di un nuovo portale capulterà i nostri amici in una avventura che li porterà fuori dalla lora amata Arcade e una nuova minaccia sarà in agguato. Vi auguro una buona lettura.
Genere: Avventura, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Re Candito/Turbo, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Turbo fissò Vanellope con follia omicida mentre si avvicinava lentamente a lei zoppicando ed usando il braccio sinistro per reggersi. Tre delle sei zampe più lunghe strisciavano inermi sul terreno ghiacciato e il viso grigiastro, oltre ad essere deturpato dalla rabbia, aveva un profondo taglio sulla guancia destra e sia dal naso che all’angolo della bocca colavano un rivolo di sangue. La pilota di kart fece dei passi indietro, inorridita, mentre i suoi occhi cercavano Celeste in ogni dove. Il virus se ne accorse e ringhiò “E’ inutile che la cerchi … Questa volta Celeste non correrà in tuo aiuto …” “Cosa vorresti dire?” domandò l’altra con il cuore in gola. Lui le rispose facendo un sorriso derisorio, che mostrava i denti affilati “Quanto sei stupida marmocchia”. Si voltò ed indicò un punto. La bambina socchiuse gli occhi e … la vide.

Celeste giaceva a terra, con un lato del viso tumefatto da un grosso livido violaceo ed l’abito strappato all’altezza della coscia e sulla schiena, dove si potevano intravvedere i tagli insanguinati che gli artigli di Turbo le avevano lasciato sulla pelle. I capelli della principessa stellare erano stati tagliati obliquamente alla base della nuca. Vanellope mise una mano davanti alla bocca e sussurrò, scuotendo la testa “No …”. Il virus si girò verso di lei e ribatté, secco “Sono stato costretto a farlo … Lei continuava a trattenermi affinché tu potessi distruggere il nucleo e …” lì fece la voce in farsetto, mettendosi la mano libera sul cuore e dondolando un po’ la testa come quei orridi pagliacci che escono dalla scatola “Uccidere definitivamente il LAZZARUS e riportare il mondo virtuale di nuovo alla normalità …”. Tornò di nuovo a guardarla nei occhi, furioso, e urlò “E’ tutta colpa tua, glich bastardo! E di quei altri perdenti che ti circondano! Cosa avete più di me per farvi amare così tanto da lei? CHE CAZZO AVETE?!?”. Si mise una mano sul viso e scoppiò a piangere “L’ho sempre riempita di premure e di attenzioni dandole tutto il mio amore … Sono stato un marito ESEMPLARE … Che cosa volevo in cambio? Che lei mi amasse allo stesso modo, con la stessa passione … Doveva amare solo me, capisci? DOVEVA AMARE SOLTANTO ME!!!!”. Vanellope strinse di più il manico del Keyblade e mormorò “Tu sei pazzo …”. Lui smise di piangere e tornò a sorridere malignamente “Forse …” ammise infine “Ma siete stati voi a rendermi tale …”. Si mise in posizione d’attacco e sibilò “Ora basta parlare … Io e te abbiamo dei conti in sospeso!”.


Ralph cadde su un ginocchio e si mise ad ansimare. Dopo l’arrivo del LAZZARUS in versione dea indù della morte; la battaglia aveva preso una brutta piega: quella puttana, grazie alla polvere che rilasciava, risanava le ferite del suo esercito di mostri con i dati che strappava ai NCP, dopo che li faceva diventare a loro volta polvere. Quanti abitanti del Computer avevano perso la vita? Lui non sapeva tenerne il conto. D’un tratto si era sentito così stanco e demoralizzato. Una mano gli toccò dolcemente la spalla “Ralph, sei ferito?”. Lui alzò lo sguardo fino a vedere il viso di Koudelka. Anche lei era molto stanca, lo si poteva vedere dalle occhiaie e il lieve tremore che le percorrevano gli arti. La medium spostò la mano fino ad accarezzargli dolcemente il viso e lui lasciò che le sue esili dita raggiungessero la base della mandibola fino ad arrivare alla nuca. Lui socchiuse gli occhi mentre la ragazza iniziava a curarlo con la magia. Koudelka appoggiò la fronte contro la sua ed sospirò. Lo Spacca Tutto le trasmise i suoi pensieri “Ho paura Koudelka … Ho paura che il piano di Lancaster sia fallito … Ho paura che Vanellope e Celeste siano ... Ho paura di non riuscire più a proteggerti …” “Smettila di pensare a simili stronzate!” lo rimproverò lei. Gli mise entrambe le mani e lo guardò nei occhi, mentre la battaglia infuriava attorno a loro, per un istante dimenticati. La medium si mise a gridare “Devi aver più fiducia nei tuoi amici come loro hanno fiducia in te! Adesso vedi di alzare il culo da terra e di sferrare qualche altro cazzotto perché …”. Divenne un po’ rossa e sorrise “Io non esco con un petulante che si piange addosso quando le cose si mettono male …”. Ralph la fissò interdetto per un minuto, poi ricambiò il sorriso della ragazza ed disse “Spacchiamo tutto!”.


Una risata maniacale echeggiò nell’aria mentre la piccola Vanellope sbatteva per l’ennesima volta su pavimento. Si mise in ginocchio e si pulì il sangue che usciva dal labbro inferiore. Aveva tentato in tutti i modi di riavvicinarsi al nucleo del LAZZARUS ma il virus si era dimostrato ancora in piena forza nonostante le ferite in più il pavimento ghiacciato le faceva fare dei scivoloni che la facevano sbandare ogni volta che usava il teletrasporto. E poi lui sapeva sempre dove lei sarebbe riapparsa. Come a leggerle nella testa; Turbo sghignazzò arrampicandosi sulle pareti e osservandola a testa in giù “Offendi la mia intelligenza, ragazzina? Potrai usare tutte le tue fantastiche abilità ma so che devi essere ad una determinata distanza per far si che quella chiave possa rompere il nucleo!”. Sorrise ed aggiunse “In più tendi a fare gli stessi errori di Celeste: le tue scarpe non vanno bene per correre sul ghiaccio”. La bambina lo fissò male ed invidiò quelle disgustose zampe appuntite che si attaccavano come puntelli sulla superficie scivolosa. Aspetta un momento … La piccola pilota di kart sorrise e si rialzò faticosamente in piedi. Muovendo i piedi ed utilizzando il Keyblade come un remo; iniziò a pattinare intorno alla sala acquistando man mano velocità. Turbo la osservò per un breve attimo, poi sbuffò “Ridicolo … Vuoi tentare di fregarmi usando la forza centrifuga per arrivare al nucleo?”. Senza pensarci due volte; il virus si posizionò vicino alla colonna ed attese. Vanellope continuò a pattinare e si disse “Ormai ci siamo”. Lui non le staccava gli occhi di dosso e le ringhiò “Fatti avanti …” “Ora!”. La bambina usò la forza centrifuga insieme al suo potere ma, invece di mirare alla colonna del nucleo, andò a sbattere contro la parete opposta. Il virus la fissò con la bocca aperta, poi scoppiò in una fragorosa risata. Quella stupida marmocchia … La stanza si mise a tremare, tanto che Turbo smise di ridere e si guardò attorno, perplesso. Un tintinnio continuo provenne dall’alto. Lui si mise a guardare su e cacciò un urlo. In meno di cinque secondi le stalagmiti e i detriti del soffitto gli caddero addosso, schiacciandolo mentre la bambina li riusciva a scansare grazie al teletrasporto. Quando tutto finì; nella stanza era rimasta solo qualche parete, oltre il tunnel adiacente quasi integro, e il nucleo. Lei iniziò ad esultare di gioia e si affrettò ad avvicinarsi ad esso. Questione di poco e tutto sarebbe finito.

Una mano rossastra uscì dal cumulo di ghiaccio ed la afferrò. Turbo si rimise in piedi, con gli occhi di fuori ed alcune stalagmiti infilzate nella schiena. Era talmente furioso che riusciva a parlare a stento “Tu maledetta … piccola … BASTARDA!”. Chiuse il corpicino della bambina nella sua mano ed iniziò a stritolarla. Vanellope cercò di teletrasportarsi ma non ci riusciva. Aveva impiegato tutte le sue energie per sbattere contro la parete. Il virus l’avvicinò di più al suo viso e ringhiò “Adesso … non mi … saltelli più … intorno … come una … scimmietta … ubriaca …”. Aumentò la pressa e disse “E adesso … muori …”. BANG!

Il nucleo si sbriciolò in migliaia di piccoli pezzi di vetro sotto lo sguardo atterrito dei due. Una figura balzò sui detriti di ghiaccio e si avvicinò al virus tenendo tra le mani una pistola ed una stalagmite molto robusta. Celeste fece un ultimo salto ed, con tutte le sue forze, usò la sbarra di ghiaccio come una mazza e lo spaccò contro la tempia di Turbo. Lui lasciò la presa sulla bambina, barcollò leggermente di lato e crollò a terra, svenuto. La piccola pilota di kart, dopo un po’ di smarrimento, si voltò verso la principessa spaziale. La cerulea la fissò a sua volta e mormorò “Be? Che hai da fissarmi in questa maniera?”.


Il LAZZARUS stava per colpire Loki con una delle sue mani, emettendo una specie di risata. Il ragazzino era rimasto senza forze, con una gamba ferita ed tutte le sue carte ridotte in polvere. Per lui era arrivata la fine. Stava per rassegnarsi quando Ralph e Koudelka lo abbracciarono e gli fecero scudo con il loro corpo. Il volto dell’albino iniziò ad inumidirsi di lacrime “No! Siete impazziti? Andate …”. I due si prepararono al colpo e … Il LAZZARUS si dissolse nell’aria, emettendo un grido di furore e d’angoscia, che echeggiò nelle pareti a lungo facendo si che anche i suoi mostri color fuoco svanissero a loro volta, senza lasciare traccia. Gli NCP si guardarono sbigottiti. Cosa era successo? Alla fine Roger alzò le braccia ossute contro il cielo ed urlò “SIII! Il LAZZARUS è stato distrutto!”. Cadde un silenzio molto pesante e poi … Un boato di urla e grida di gioia echeggiò per tutta la Piazza, seguiti da pianti e svenimenti collettivi. Calhoun alzò un pugno ed esultò, poi prese Felix per il colletto della camicia e lo baciò con trasporto. L’Aggiusta Tutto arrossì e disse, quando si furono separati “Tamora … Davanti a tutta questa gente?”. Lei fece un mezzo sorriso e disse “Francamente me ne infischio” e tornò a baciarlo. E non furono gli unici. Come se fosse arrivata la mezzanotte di capodanno; ogni coppia formata da anni o da pochi minuti unirono le loro labbra in un focoso bacio, rilasciando nell’aria miliardi di cuoricini rossi palpitanti. Anche Ralph e Koudelka avevano dato il loro contributo. Tutti erano presi dai festeggiamenti quando … Una violenta scossa di terremoto li interruppe.

Sonic guardò in alto ed gridò terrorizzato “Guardate il soffitto! Si sta cancellando!”. Tutti si misero a guardare su ed molti furono colti dal panico. “Che significa?” domandò il sindaco di Belposto Gene a un NCP del Computer “Perché la vostra Piazza si sta cancellando? Che il LAZZARUS sia riuscito a danneggiare il nucleo della vostra piattaforma?” “No … E’ qualcosa di gran lunga peggiore …” mormorò Impmon guardando a sua volta il soffitto. Si mise alle spalle del suo Domatore ed urlò ai altri “Michael sta resettando il Computer! Se rimarremo ancora qui saremo spacciati!” “Cosa facciamo?” urlò qualcuno mentre il panico dilagava come una macchia d’olio, facendo dimenticare l’euforia. Alice fischiò ed urlò “Se qualcuno ci tiene alla propria vita; dobbiamo andare tutti nella sala giochi dei nostri amici Arcadici …”. Tutti iniziarono a dirigersi verso la galleria quando Ralph gridò alla medium “Celeste e Vanellope sono ancora dentro al portale del LAZZARUS …” “Sta tranquillo” ribatté lei alzando gli occhi al cielo “Calhoun è andata a prenderle insieme a Felix … Con i crouser faranno in un lampo …”. Lo Spacca Tutto annuì e, dopo qualche tentennamento e un’ultima occhiata al varco, aiutò alcuni NCP a trasportare i feriti verso la galleria …


Dopo qualche ora … Il signor Litwak osservava il figlio con tristezza mentre il giovane stava guardando a sua volta lo schermo del suo computer. Sospirò tristemente e disse “Hai fatto il possibile, figliolo … Non darti la colpa per ciò che è successo alla sala giochi …” “Mi dispiace così tanto papà” mormorò Michael mettendosi le dita sulle palpebre e massaggiandosi gli occhi “Avrei dovuto pensarci che il mio programma poteva contenere alte quantità di bug …”. Ritornò a guardare lo schermo e disse “Ora che ho cancellato tutto dal mio computer; le cabine si sistemeranno automaticamente …” “E il progetto per l’azienda?” “Vedrò che altro inventarmi un altro giorno … adesso sono troppo stanco per pensarci …”.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Ralph Spaccatutto / Vai alla pagina dell'autore: Malanova