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Autore: Danielle83    12/01/2015    0 recensioni
Pam viene catapultata dalla sua frivola vita da ragazza ad una vita losca e buia.
Ma quel buio che la circonda è un buio conosciuto: suo fratello. Si troverà al posto sbagliato al momento sbagliato, così suo fratello Louis sarà costretto a portarla a far parte della malavita e di tutti i giri sinistri che ve ne fanno parte.
Come se la caverà?
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" E' come se stessi urlando, e nessuno ti sente. Ti vergogni quasi, del fatto che qualcuno possa essere talmente importante che senza di lui ti senti inutile. Nessuno capirà mai quanto ferisce, ti senti senza speranza, come se niente può salvarti. E quando finisce, ed è andato, tu desideri quasi di riavere tutte quelle sensazioni brutte indietro, così che tu possa avere anche le belle. "
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=iM6-W_797UA&feature=youtu.be
PS. I titoli dei capitoli sono riferimenti alle canzoni "Lisa" e "Fragili" dei Club Dogo.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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7° Capitolo:
- Non come le altre.


 

Mentre tutti i ragazzi sono riuniti al piano superiore, io ed Eleanor siamo sedute sul divano. Una di fronte l'altra. Lei si è legata i capelli stretti in una coda a mò di una pittrice che cerca ispirazione. E' questa non è solo una metafora, Eleanor davvero è in cerca di ispirazione ed io sono il suo telo bianco.
Solleva una mano verso il mio mento, spostandolo verso destra e verso sinistra. Sposta lentamente una ciocca di capelli dietro l'orecchio e subito dopo, usa la stessa mano per divaricarmi le palpebre, mostrando il mio occhio. Sospira, lasciando andare la presa. La guardo con tono interrogativo. Cosa non andava?
" Persino il tuo colore di occhi è innocente. " - Borbotta disarmata.
Sbatto ripetutamente le ciglia senza dire una parola. Mi stringo su me stessa.
" Molla la presa. Sciglioti. " - Ordina lei.
Lascio cadere le mani lungo le gambe liberando le spalle dalla durezza. Lei continua a fissarmi con quello sguardo tenuto a fessura. Incrocia le gambe e poggiando il gomito sul suo ginocchio, si sfiora il mento con la mano. Ci stiamo studiando a vicenda. 
" Più decisa adesso. " - Sussurra. 
Mentre stringo i miei arti su se stessi, il suo tono di voce si fa piacevole, come se la stessi soddisfacendo o le idee le si stia ribollendo nella mente.
" Il carattere c'e l'hai, e l'ho vissuto anche su di me. " Il suo tono adesso è deciso e duro nel momento in cui allude al nostro primo incontro. Quella volta è stata davvero antipatica mentre adesso sembra tutt'altra persona.
Mentre sto per pronunciare una richiesta di scuse, lei alza la mano per bloccarmi.
" Non provare a scusarti e io dimenticherò che tu ci abbia provato. Vedi, è proprio in questo che tu sbagli. Non devi assolutamente scusarti o sentirti in pena per qualcuno: nessuno lo farebbe nei tuoi confronti. " - Pronuncia con determinatezza.
Stringo le labbra e piego la testa di lato.
" Posso aiutarti a cambiare stile e a truccarti in modo diverso per non essere contraddittoria alla vita che stai facendo, ma ci vuole carattere. " - Beve un sorso d'acqua e torna a poggiare le attenzioni su di me. - " Tu esci il carattere quando qualcuno ti colpisce dentro, in modo figurato o morale. Ma so che il peggio deve ancora venire. " - Mormora quasi divertita.
La mia domanda sorge spontanea:
" Cosa vi fa credere che io possa essere così minacciosa quando persino il mio colore di occhi è innocente? " - Chiedo, ritornando all'affermazione di Eleanor. 
Lei sorride compiaciuta.
" Tu sei una Tomlinson. " - Ribadisce con fervore. 
Inaspettatamente si alza e si avvia all'ingresso. 
" Dove vai? " - Chiedo.
" Ti porto da un mio amico. " - Risponde uscendo.
Un suo amico, dice. Aspetta, "mi porta"? Cammino velocemente per non perderla di vista. 
La sua auto è parcheggiata fuori, sotto il sole cocente di mezzogiorno. La sua auto è una Aston Martin Vanquish bianca. Interni neri e vetri oscurati. Mi soffermo a guardarla, è veramente...wow. Entro dentro senza fare il minimo frastuono. Lei non mi guarda ma io guardandola noto che si è messa i suoi occhiali da sole e si è sciolta i capelli. Quanto l'avrò persa di vista? Due secondi? Mentre la mia ammirazione aumenta, lei sfreccia via verso una zona a me ignota.

Eleanor mi ha rivolto solo una domanda, durante il viaggio:
" Come hai ottenuto la pistola d'oro? " 
Io ho solo alzato le spalle e lei ha sospirato. Merito davvero quella pistola? Da quando è nelle mie mani, non l'ho ancora usata. L'auto entra in una via colma di garage. Scendiamo da quella meraviglia, posteggiandola proprio davanti quella che sembra essere la nostra "porta". Eleanor bussa.
La porta viene aperta da una donna afro-americana, dai capelli rosso eccentrico e il fisico formoso.
" Ciao tesoro. Come posso aiutarti? " - Pronuncia masticando una gomma, rivolgendosi ovviamente ad El.
" Ho una vittima dell'innocenza. Posso entrare? " - Risponde.
Io m'intimorisco di fronte agli occhi vigili della ragazza sulla soglia. Quest'ultima lascia la porta aperta e si allontana, dandoci quindi il permesso di entrare. 
El butta la sua borsa sul divano e si siede accanto ad essa, con il suo solito accavallamento di gambe. Io rimango in piedi.
" Come stai, Cassandra? " - Chiede Eleanor, sorridendo.
Cassandra, questo è il suo nome.
" Io sto bene. La ragazza, invece? Che ha? " - Dice guardandomi con fare interrogativo.
Socchiudo gli occhi e continuo a guardarla. Non ho detto nemmeno una parola e già sono quella strana per loro? 
" E' l'anticristo di Louis Tomlinson, al momento. " - Risponde El, sottolineando la parola "al momento".
" Beh, in questi casi allora il lavoro è difficile. " - Borbotta in modo fiacco "Cassandra".
" Non proprio: dille come ti chiami, P. " - Mormora con fiducia Eleanor.
Per quanto il suo tono da "padrone" m'irritasse, voglio tanto vedere la faccia di quella ragazza nel sapere il mio nome.
" Pam Tomlinson. " - Rispondo.
La ragazza si gira guardandomi con ardore. E' stupita. 

Dopo vari minuti d'interrogatorio su di me, scopro anche che la ragazza dai capelli rossi è la sorella di Anthony, scagnozzo di Louis.
Cassandra mi porta dentro una stanza, senza far venire Eleanor con noi.
Dentro questa stanza dal soffitto interminabilmente alto, si presenta al centro un tavolo colmo di vestiti e vari specchi sparsi qua e là.
Passiamo con una camminata decisa accanto a questo tavolo.
" Non guardarli neanche. " - Mi ammonisce lei. - " Meriti ben altro. " - Privilegiandomi.
Scuoto la testa e la seguo.
Di fronte a me, si trova uno scatolo.
" Indossati questi, uscirà il tuo carattere da ' Louis '. " - Pronuncia.
Annuisco sorridendo, affidandomi a lei.


 

ZAYN

La riunione con i ragazzi è finita, non vedo l'ora di vedere Pam ma scendendo in soggiorno, sia lei che Eleanor sono sparite. Chissà dove quell'arpia abbia portato Pam. Se dovesse tornare in modo veramente diverso mi dispiacerebbe un pò perché quel che c'è di dolce in lei, è anche ciò che mi piace. Louis mi passa accanto, senza dirmi niente.
" Louis. " - Bofonchio quasi come se non volessi mi averlo detto.
Lui si gira, mostrandomi i suoi occhi più furiosi. Prendo la palla al balzo e parlo.
" So che questa situazione con Jhonny ti sta stressando, ma non prendertela ne con me ne con tua sorella. Io ci tengo a lei. " - Confesso.
Louis mi squadra dalla testa ai piedi. Poi, allontanando la sigaretta dalla bocca, comincia a parlare:
" Forse non ci siamo capiti: Io lascio che Liam torturi mia sorella perché lei possa capire cos'è la durezza, ma non posso tollerare voi due insieme! " - Rivela adirato. 
" Non ti ho mai pugnalato alle spalle e tu mi stai dicendo di lasciarla andare? " - Chiedo tristemente.
" Ti sto dicendo di non perdere i tuoi obiettivi, specialmente adesso che Jhonny vuole prendere sia me che lei. Ma detto questo, se mai dovesse succederla qualcosa, tu sarai il primo sul mio mirino! " - Risponde andando via.
Nessuno più di me conosce Louis: Posso stare con lei stando decisamente attento a tutto ciò che la circonda. Ma Jhonny è lei che vuole. Significherebbe affrontarlo anche da solo.
Mentre mi avvio verso il divano per sedermi a parlare con Niall, la porta d'ingresso dietro di me si apre: è Eleanor. 




HARRY


Pam è dietro Eleanor e tiene la testa bassa ma il suo aspetto è a dir poco strabiliante.
Indossa alti stivali di pelle nera intonati al giubbotto di pelle, un paio di pantaloni aderenti neri e una maglietta colma di paillettes color oro. Rimango sbalordito: il colore dei suoi capelli è più luminoso e questi ultimi cadono leggeri a mo dì boccoli sulle spalle. Ma tutto è più bello quando lei decide di guardarmi. Quelle labbra chiare, i suoi occhi chiari contornati dal nero, ma con lo sguardo perso. 
Potranno anche averle cambiato il guardaroba, ma lei rimane la ragazza bella dentro di sempre.
Cavoli, lei mi è sempre piaciuta e se adesso ha dovuto dire addio alla sua adolescenza, alle sue amiche e alla sua famiglia è solo per colpa mia. Avrei dovuto dirle di venire più tardi, avrei dovuto fermarla o quanto meno svegliarmi prima sapendo che Liam era nei paraggi.
Mi guarda di striscio con i
l suo solito sguardo perso. Ed io non ho mai visto degli occhi così. Non sono semplicemente dei comuni occhi marroni,no sono diversi. Sono profondi,intensi.  Mi ci perdo a guardarli. Sono i suoi occhi. Capita a volte che parliamo e dopo un po non seguo più il discorso perché mi ci perdo proprio dentro.  

Zayn si avvicina a Pam per abbracciarla, lui non sa quanto cazzo ci sia del bello nei suoi occhi. Io prima li guarderei e poi l'abbraccerei.
Occhi che esprimono tante cose. Quando è felice sono lucenti,esprimono gioia ed energia. Quando è triste,sono spenti come se avessero perso la loro energia. Si vede dagli occhi quando qualcosa non va,ma non tutti se ne accorgono.
 
Gli occhi più belli in assoluto e non sono miei, non mi appartengono, non mi guardano. Grandi,ancora più profondi,unici più che mai.  Più la guardo e piu capisco che ci sono dentro fino al collo. Che mi innamoro sempre di più giorno dopo giorno. Ma per la prima volta ho paura,
 tutto questo mi mettere parecchia ansia perché lei non può stare con me. Quegli occhi che guardano la persona sbagliata. Guardano Zayn e non me. Non per il guardaroba, ma questo mi fa capire anche che ormai è parte di noi. Persino El sembra averla accettata. Se Zayn riuscisse nel suo intento, come potrebbero mantenere una relazione in una situazione come questa di Jhonny?
Stasera sarà più dura del solito.
" Ottimo lavoro " - Si esprime distaccato Louis.
Io continuo a guardarla mentre Zayn l'abbraccia solo perché ha ricevuto "il permesso" di Louis di potersi mostrare liberamente per ciò che è.
" Harry. " - La voce di Niall mi prende da dietro. - " Harry, non ci pensare. " 
Continuo a guardarli ma è Niall che devo ascoltare. E ascoltando Niall poggio gli occhi verso un'altra parte quando in realtà e a letto che vorrei andare.

 


PAM

E' l'ora di cena ed io sto indossando quella famosa felpa di Zayn, quella della scorsa notte: profuma ancora di lui. Io però, non so cosa pensare di Zayn, ne tanto meno di Harry. Il primo è stranamente più vicino mentre l'altro è sempre più lontano. Se prima poteva essere il mio migliore amico, adesso cosa vuole? Sono così stanca che andrei a dormire ma noto comunque che tolti i vestiti scuri e di pelle, l'aspetto fisicio di una ragazza "cattiva" rimane. Saranno i capelli.
Siamo tutti seduti a tavola, in attesa che torni Mike scappato dopo una strana chiamata. Butto la testa sul braccio, scaraventandomi sul tavolo: 
La chiamata della mamma;
Il messaggio di Jhonny;
Il rinnovo del look/carattere.
Cos'altro? Quanto vorrei che non tutti i giorni fossero così, anche se..il peggio deve ancora venire. Guardo Zayn di soppiatto: Ha i capelli cadenti, possibilmente è stanco anche lui. Il colletto della camicia sfatto, gli occhi socchiusi e ride. Ride con Tyler. Mi sembra così irreale avere questo ragazzo al mio fianco. Lui si gira verso di me, cominciando a ridere. Lo guardo con una sfumatura di sorpresa, perché ride? Lui si avvicina inaspettatamente e in un attimo siamo naso contro naso.
" Sei buffa, piccola. " - Sussurra sorridendo.

Ho la guancia soffocata tra il resto del viso e il braccio, forse è questo che lo fa ridere. Scuoto leggermente il volto arricciando e strofinando il naso contro il suo. Abbiamo gli sguardi attaccati e i nostri fiati legano nel sorridere. Questo momento di tenerezza ed è diventato subito palese a tutti quel che c'è tra di noi. 
Anche a Harry.
Quest'ultimo si alza e se ne va furioso. Mi alzo istintivamente nonostante la stanchezza e decido si seguirlo.
Se la sarà presa per la mancanza di confessione, prima noi ci dicevamo tutto. Afferro il suo braccio sorridendo.
" Dai, Harry, te l'avrei detto. " - Dico divertita della sua reazione.
Lui scosta velocemente la mano e mi spinge colpendo la spalla. Mi guardo dietro, nessuno ci ha seguito. Qui è di norma farsi i cazzi propri.
Inaspettatamente la sua reazione non è più così divertente.

" Cosa mi avresti detto? Quante delle cose che stai vivendo tu mi stai dicendo? Eh, Pam? Io sto sfumando nella tua vita! Sto sparendo! " - Confessa lui.
I suoi occhi sono lucidi ed il suo respiro tremante. Gesticola con le mani in modo agitato mentre le sue pupille si dilatano.
" Harry, non è vero. Tu sei ancora il mio migliore amico. " - Rivelo, tenendo le mani strette sul petto.

" Migliore amico? " - Sbraita sorridendo. Sembra esser diventato pazzo. - " Guardaci! No davvero, fallo! Siamo una banda di criminali e non c'è spazio per chiudersi in una stanza a dirsi i segreti o trovare del tempo per un caffè e fare gli amici felici, Pam. Tanto meno la COPPIA felice. " - Urla, stringendosi nella parola "coppia".
" Posso sapere qual'è il tuo vero problema, Harry? " - Chiedo con leggero stupore riguardante la sua reazione.
" Il mio problema, Pam, è... " - Sussurra avvicinandosi con mani giunte. - " ....che per quanto vorrei tornare a fare la mia solita vita con te, non c'è ne davvero l'opportunità. Noi stiamo solamente prendendo strade differenti stando nella stessa zona e ci ho pensato molto ultimamente. Tu meriti di più. " - Sussurrando verso la fine.
Il cuore rischia di pulsarmi fuori dal petto. Ha detto tante parole ma senza giungere ad una conclusione. Ha lasciato che io intendessi tante cose insieme. Lo guardo in modo interrogativo ma tutto questo mi sta facendo male. Cosa si nasconde nella parole di quel ricciolo e in quegli occhi lucidi che supplicano? 
Lo afferro per le guance con decisione, lui abbraccia i miei fianchi e sollevandomi di qualche centimetro, stiamo quasi per sfiorarci le labbra. C'è esitazione. Esitazione e tanta voglia. Perché voglio baciarlo? E perché lui sta ricambiando? Ma soprattutto i nostri corpi sono uniti ma le nostre labbra non si toccano. Manca davvero poco quando la porta d'ingresso si spalanca mostrando Mike esausto e distrutto. Quest'ultimo si butta a terra. Io ed Harry corriamo prestandogli soccorso. Harry lo solleva mentre tutti gli altri ci hanno raggiunto. Zayn è dietro Liam e mi fissa, ci fissa. Più che altro sembra essere preoccupato per Mike.
" Mike! Che è successo? " - Chiede Louis abbassandosi.
La mia mano sfiora di striscio la mano di Harry nell'afferrare il braccio di Mike. Con la coda dell'occhio vedo i suoi occhi rivolgersi a me ma io rimango ferma, con lo sguardo verso colui che stiamo soccorrendo. Ma non ha ferite, non ha sangue, sembra solo aver fatto una corsa da chissà quale punto sperduto della terra a qui.
" Louis, hanno preso mio figlio. " - Sussurra Mike.
Suo figlio? Chi ha preso suo figlio? Sembra inutile porsi queste domande quando la risposta è una sola.
Rivolgo di nuovo lo sguardo verso Zayn. Lui sta aiutando Mike a sollevarsi, insieme agli altri. 
Io ed Harry ci guardiamo, siamo uno di fronte l'altro. Rimaniamo in silenzio. 
E' veramente snervante pensare di essere sballottata da una situazione all'altra.

 
  
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