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Autore: Ronnie92    12/01/2015    1 recensioni
Pietro è un ragazzo dalla scarsa autostima, proiettato in una società insoddisfacente. Cercherà il contatto con i lettori, sperando di incontrare qualcuno pronto a interagire con lui senza riserve, nè timori nè remore.
Pietro è pronto a rivelarsi senza veli e senza pudori.. ma aspetta solo noi.
Genere: Introspettivo, Poesia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Lemon | Avvertimenti: Contenuti forti
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Si certe sere questa frase descrive bene come mi sento.
Sono sempre io, il vostro rompigcogli*ni di quartiere.
E’ da un po’ che non condivido qualcosa. Tanto è accaduto in questi mesi.
Ho creduto e mi sono ricreduto su molte cose, ma Voi mi siete mancati.
Stasera è tornata un po’ della mia solita vena triste, di quella che speri possa passare con una passata di felicità, ma che poi ti rendi conto non essere così.
Sono tornato, ma in realtà non sono mai andato via.
La mia testa rimane salda nei miei principi, e forse anche per questo non cambio completamente idea sul mondo.
Troppe cose accadute, troppi dolori affrontati, a livello personale e meno personale.
Si sono susseguite morti su morti, stragi su stragi… il mondo è in subbuglio, e non possiamo non prendere parte a questa che ormai è diventata una grana per tutti.
Ma torno su di me, perché sono un fottu*to egoista egocentrico.
Certe volte mi sento troppo freddo e distaccato.
Quando non sento la giusta dose d’amore mi sento fuori dal mondo, uno spettro per così dire.
Non credo di potermi rifare agli errori fatti nel mio passato recente.
Posso prenderlo come spunto.
Ma il buon Vico si arrabbierebbe con me.. in questa che è una anaciclosi continua e immutabile, e io non me ne posso allontanare, vittima di qualcosa di più grande di me, al di fuori del mio controllo.
Questa sera perdo più la mia vena polemica che la mia vena poetica.
L’amore ti lascia spesso come il titolo: prima ti rende forte come una montagna.. poi se non c’è il quantitativo necessario, deciso da un egocentrismo biblico, ci si raffredda pian piano e si vivono giornate stupide come queste.
Ma lascio sempre aperta la possibilità della mutabilità, del continuo divenire delle cose.
Perché se ho imparato qualcosa in questi mesi è che nulla è davvero quantificabile se non le azioni che apportiamo per noi e per quelli che ci sono intorno.
Buona notte, buona notte a Voi, fratelli miei, affinché la vostra scrittura possa cambiare questo mondo, possa farvi vivere, farvi amare, e portarvi in luoghi sconosciuti.
Buona notte, affinché troviate la vostra strada.
   
 
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