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Autore: Kieis_chan    12/01/2015    2 recensioni
[Dalla storia:]In una tiepida mattina di aprile, con il delicato profumo dei ciliegi che inebriava l’aria, l’ultimo anno delle superiori era giunto alla fine.
Accenni: KiddxLaw/ KillerxBonny/ ZoroxPerona
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Vicino al cuore

 
 
In una tiepida mattina di aprile, con il delicato profumo dei ciliegi che inebriava l’aria, l’ultimo anno delle superiori era giunto alla fine.

Il cortile della scuola era inondato da studenti che manifestavano la loro gioia abbracciandosi, scherzando, ridendo e piangendo sommersi da tutte quelle emozioni che avevano vissuto in quei tre anni insieme.

Come rituale il giorno del diploma tutte le ragazze dell’istituto si precipitarono verso i ragazzi più popolari o amati, per poter afferrare i bottoni della divisa come ricordo di quei giorni passati in loro presenza. Il più bramato di questi erano il ‘secondo bottone’.

Ace sospirò sistemandosi abbattuto la giacca del gakuran, non si era immaginato un attacco a sorpresa. Si,  era cosciente che le ragazze non facevano che lodarlo e inneggiare il loro amore per lui, ma non credeva possibile che sarebbe stato una loro vittima.
Infatti finita la cerimonia di premiazione, era uscito tutto allegro dalla palestra e lì, fu preso d’assalto da un gruppo di ragazze che non facevano che blaterare cose assurde, strattonandolo a destra e a sinistra. Pensare che Ace la metà di loro non le aveva mai viste. Fu lasciato in pace solo una volta che quasi tutti i bottoni bella divisa furono arraffati.

-Incredibile.- borbottò infilandosi una mano in tasca, toccando con la punta delle dita qualcosa di liscio e freddo. Sorrise.
Si voltò per cercare i suoi amici pronto a festeggiare l’evento con loro. Avevano vissuto insieme tutte le avventure scolastiche fin dall’asilo, con tutti i problemi che comportava crescere.

Le lamentele di Perona attirarono la sua attenzione, ritrovandosela aggrappata al braccio di un Zoro esasperato, lamentandosi su come fosse stato poco carino da parte sua cedere i bottoni della sua gakuran così facilmente e, su come fosse stato maledettamente cattivo a non conservare il secondo bottone per lei.
Al moro faceva davvero tanta tenerezza Zoro e non riusciva a capire come potesse sopportare tutte quelle lagne da anni. Sapeva che nonostante Perona fosse così petulante con il ragazzo dai capelli verdi non poteva far a meno di volergli bene e per il ragazzo era la stessa cosa. Se non era amore questo, cos’altro poteva esse?

Cercò di non pensare alla parola rassegnazione.

Lo sguardo si spostò poco lontano da loro e si senti un po’ agitato nel vedere quella scena.
Kira-chan ci cadeva sempre, bastavano due moine e subito si ritrovava ai piedi di Bonny. Nonostante le apparenze da duro, aveva dannatamente il cuore tenero ed incline all’amore.
Quante volte si erano messi insieme e poi lasciati in quei tre anni? Troppi.
Ace aveva perso il conto, succedeva davvero troppo spesso. Eppure eccoli lì a baciarsi come se pochi secondi prima della cerimonia non se ne erano dette di peste e di corna. Si sa i sentimenti sono strani da capire, ci vuole tempo.

Scosse il capo il moro portandosi una mano sul viso, sconsolato dall’ennesima decisione che il biondo aveva preso.

Il sorriso gli si allargò di più nel vedere il suo amico, Eustass Kidd, completamente paonazzo nel gettare con la sua solita grazia il secondo bottone nelle mani del sempai Law, che ghignava soddisfatto.
Loro erano un'altra coppia che decisamente Ace, non aveva mai creduto possibile potesse rimanere tale.
Si conoscevano da sempre e da sempre non avevano fatto altro che dichiararsi guerra, discutendo per qualsiasi cosa futile arrivando alle mani. Eppure un giorno poco dopo l’ennesima lotta, li aveva ritrovati sul tetto della scuola spalla a spalla a chiacchierare pacificamente mentre si sfioravano lievemente le dita.

Inutile dire che lo shock lo aveva pietrificato, ma alla fine c’aveva fatto il callo.

-Ace.- venne riscosso dai suoi ricordi dalla voce squillante di Rufy, che correva a perdifiato verso di lui.
-Ehi.- lo saluto con un sorriso radioso –Sei in ritardo.- gli fece notare tirandogli giocosamente una guancia.

Il ragazzino rise di gusto inclinando leggermente la testa all’indietro –Avevo la mia cerimonia.- spiegò –Finalmente le medie sono finite e potrò entrare alle superiori.- cinguettava gioioso di quel nuovo traguardo raggiunto.
Il sorriso di Ace si rabbuio un poco –Già.- borbottò strofinandogli una mano sulla testa, osservando la divisa del ragazzo anch’essa priva dei bottoni –Anche tu vittima delle ragazze?- chiese fintamente divertito.
Rufy scosse il capo –I miei amici.- disse con un sorriso –Siccome frequenteremo superiori differenti volevano un ricordo.- chiarì notando la strana occhiata del sempai.
-Capisco.- ammise dondolando leggermente.

-Ah ma ho una cosa per te.- affermò quello allegro, infilandosi una mano in tasca per poi aprirgliela di fronte.
Ace batté più volte gli occhi nel tentativo di riprendersi dallo stupore –E’ un bottone.- borbottò afferrandolo.

Quello si grattò la guancia con un dito, scuotendo lievemente la testa –Non è un semplice bottone.- dichiarò guardandolo di sottecchi –Sai perché si dona il secondo bottone alla persona che ti piace?- gli chiese, pronto a spiegare la domanda appena posta. Il maggiore scosse il capo, effettivamente non ci aveva mai pensato –Perché è quello più vicino al cuore.- affermò prendendo un respiro profondo –E siccome tu mi piaci Ace, volevo darlo a te.- dichiarò issandosi sulla punta dei piedi, facendo collidere le loro labbra in un bacio casto.

-Perché fai sempre quello che vorrei fare io?- domandò Ace sulle sue labbra, approfondendo poi il bacio senza aspettare nessuna risposta.
Ci pensava da mesi, aveva lottato come un pazzo per riuscire a salvare quel secondo bottone di cui non sapeva neanche la storia, ma solo che doveva essere donato a chi amavi e poi era arrivato lui e con nonchalance aveva spiattellato una confessione prima che il more ne avesse l’opportunità.

Si separarono dal bacio sorridendo entrambi sornioni –Tieni.- disse Ace porgendogli il suo secondo bottone –Mi hai rovinato tutto.- borbottò fintamente stizzito.
Rufy afferrò il bottone gongolante abbracciando il sempai –Questo perché Traffy mi ha spiegato la storia del bottone.- ammise osservandolo dal basso verso l’alto –E mi ha detto che era importante.-
-Capisco.- affermò quello ricambiando l’abbraccio –Ma potevi darmelo alla fine delle superiori no?-
Rufy scosse la testa –Non potevo.- ammise serio –Il fatto è che andrò in una scuola dove si indosseranno dei blaiser e non avrò i bottoni del gakuran. E poi nella nuova divisa il secondo bottone è all’altezza del mio ‘coso’, ed ho pensato che non fosse carino donartelo.- 

Ace sentì che le braccia gli stavano cadendo inevitabilmente al suolo, ma doveva ammettere che amava quel pazzo moccioso soprattutto per questo suo modo di fare.
-Scemo.- borbottò tirandogli una ciocca di capelli –Andiamo a festeggiare.- proclamò rompendo l’abbraccio, afferrandogli la mano –Ehi gentaglia andiamo.- chiamò dirigendosi verso il cancello.

In una tiepida mattina di aprile, con il delicato profumo dei ciliegi che inebriava l’aria, l’ultimo anno delle superiori era giunto alla fine, ma qualcosa era appena iniziato.
 
Fine.
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