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Autore: 20maggio2013    12/01/2015    2 recensioni
Counted all my mistakes and there’s only one
Standing up on a list of the things I’ve done
All the rest of my crimes don’t come close
To the look on your face when I let you go
Yeah, it took me some time but I figured out
How to fix up a heart that I let down
Now I’m searching every lonely place
Every corner calling out your name
Trying to find you but I just don’t know
Where do broken hearts go?
***
You don’t have to be a modern-day Shakespeare
You don’t have to be anything you are not
You don’t have to give me a diamonds to impress me
Just give me your heart
Make me feel loved
Make me feel beautiful
Make me belive I’m all that you’ll ever need
Hold me colse and make me feel a million kinds of wonderful
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Jamie Campbell Bower, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Sam mi dispiace davvero.” Alice abbracciò il ragazzo quando suonò alla sua porta.
Il biondo le aveva accennato qualcosa per messaggio e poi aveva chiesto se si potevano vedere. Alice aveva acconsentito quando aveva ricevuto un messaggio da Jamie che gli diceva che nonostante il giorno dopo sarebbe stata la vigilia di natale aveva l’ultimo allenante dell’anno.
“Non mi aspettavo che mi capissero e mi accettassero, ma non pensavo neanche che mi avrebbero sbattuto fuori di casa.”
Alice abbracciò il suo amico dispiaciuta per l’accaduto.
“E ora? Che farai?” gli chiese preoccupata.
“Jamie si è messo in mezzo dicendo che se avessero cacciato me, lui mi avrebbe seguito.”
“Quindi ora siete..”
“È riuscito a raggiungere un accordo con mio padre, mettendosi in mezzo ha perso tutto quello che gli spettava. Però ci hanno lasciato la casa e dei soldi.”
spiegò Samuel. Alice annuì tristemente poggiando la testa su quello che era diventato il suo migliore amico.
“Ma non mi va di parlare dei miei genitori. La mia famiglia è solo Jamie ed è sempre stato così e mi basta.” sorrise tristemente il ragazzo.
“A proposito di mio fratello, mi ha raccontato quello che è successo questa mattina.”
Alice arrossì di colpo sprofondando la testa nella spalla di Samuel.
Ridacchiò divertito per la reazione della ragazza, non la vedeva imbarazzata da tempo.
“Sono sempre stato sicuro che fossi importante per mio fratello, soprattutto dopo che mi ha picchiato perché ti avevo baciato.” Disse stringendo a sé la ragazza.
“Non avete fatto niente stamattina vero?” disse maliziosamente.
“Smettila Bower.” lo riprese lei rossa come un peperone.
“Sei così tenera quando sei in imbarazzo.” la prese in giro lui.
“Oh vaffanculo.” scherzò alzandosi dal divano e andando in cucina facendo ridere il ragazzo.
 
 
"Ciao." Jamie baciò subito la ragazza appena aprì la porta di casa senza rispondere.
Quando si allontanò le sorrise come solo lui faceva, le prese la mano facendola rabbrividire.
"Pensavo stessi con mio fratello."
Disse entrando in casa e non trovandolo.
"È andato via poco fa." Disse mordendosi il labbro mentre fissava il ragazzo.
"Mi ha detto quello che hai fatto oggi, hai avuto molto coraggio a rinunciare a tutto."
"Sam è mio fratello, lui è più importante di una stupida società."
"Andiamo in camera?"
Domandò imbarazzata la ragazza cambiando argomento.
"Lo so che sono irresistibile ma non ti sembra troppo presto?" Ovviamente non poté mancare una sua battuta che fece arrossire Alice.
"Fanculo Bower." Disse per la seconda vita nella giornata.
Jamie la seguì in camera e si stese accanto a lei abbracciandola. Sentiva la necessità di avere un minimo contatto con lei.
"In questi giorni non ho fatto altro che pensare ai miei errori. Ne ho fatto davvero tanti e ce n'è solo una che risalta sulla lista delle cose che ho fatto. Tutto il resto non si avvicina neppure allo sguardo che avevi quando ti ho lasciato. Se potessi tornare indietro non commetterei questo errore."
"Ora sei qui.. Hai rimediato.."

Sussurrò sprofondando tra le braccia del ragazzo.
"Io non sono alla tua altezza. Non sono un ragazzo romantico, sono solo un stronzo che si è innamorato di una ragazza troppo dolce per lui."
"Tu non devi essere un moderno Shakespare, non devi essere niente di ciò che non sei, non devi darmi diamanti per sorprendermi. Dammi soltanto il tuo cuore, fammi sentire bellissima, fammi sentire amata, fammi credere che sono tutto ciò di cui avrai bisogno. Abbracciami e fammi sentire sensazioni meravigliose."

Jamie la strinse maggiormente a se lasciando un bacio tra i capelli della ragazza.
"Tu sei tutto ciò di cui ho bisogno Alice."
Sussurrò.
"Io credo in te."
Sussurrò chiudendo gli occhi e ascoltando il cuore di Jamie che batteva velocemente proprio come il suo. Jamie le accarezzava dolcemente i capelli respirando il suo dolce profumo.
 
 
"Alice? Alice sei a casa?"
Alice si svegliò sentendosi chiamare ma troppo intontita per capire che la stesse chiamando.
Sorrise sentendo sotto di se un corpo caldo.
La porta di camera sua si aprì e lei si alzò dal letto spaventata.
"Mamma." Disse imbarazzata alzandosi e correndo verso la porta per non far notare il ragazzo alle sue spalle steso sul suo letto.
"Credevo fossi uscita."
Alice scosse la testa sbadigliando.
"Mi ero addormentata."
"Stasera devi uscire?"

Le chiese la madre sorridendole.
Lo sguardo di Alice si illuminò ricordandosi in quel momento che Abbie sarebbe arrivata a casa sua a momenti.
"Non so.. Ma Abbie dovrebbe arrivare a.." Non terminò la frase che il campanello di casa suonò.
"Puoi andare ad aprire te? Io mi sistemo un secondo. Falla venire in camera." Disse rientrando in camera sua e chiudendosi la porta alle spalle.
"Jamie?" Provò a svegliarlo ma il ragazzo si girò di lato mugugnando qualcosa di incomprensibile.
"Ciao bell.. Mi sono persa qualcosa?" Il tono di Abbie era divertito alle spalle di Alice.
La ragazza non le rispose e andò a chiudere la porta alle sue spalle.
"Potevi dirmelo che c'era Bower.. Mi sarei vista con Rob.. E poi tu scusa non ti sentivi con Bower piccolo?"
Disse divertita sedendosi sulla sedia della scrivania. Alice si mise seduta sul letto accanto a Jamie stando attenta a non svegliarlo.
"Io e Sam siamo solo amici."
"Che è successo con Jamie?"
Domandò curiosa Abbie. Alice iniziò a raccontarle quello che era successo quella mattina e cosa gli aveva detto il biondo che ora stava dormendo.
 
 
“Cosa farete domani?” domandò Alice al suo ragazzo.
Dopo che Alice aveva raccontato ad Abbie cosa fosse successo tra lei e Jamie, Robert era arrivato a casa sua e Jamie si era svegliato. Avevano passato del tempo tutti e quattro insieme come ai vecchi tempi. Poco fa erano andati via lasciando Jamie ed Alice da soli.
“Credo andremo in qualche locale.” pronunciò mentre si spostava i capelli con il solito gesto della mano.
“Perché non venite qui? Io e mia madre siamo sole..”
“Non vorremmo disturbare.”
“Mia madre sarà fuori tutta la giornata per lavoro e rientrerà per le sette. Cucinerò io e non mi create nessun disturbo.”
“Motivo in più per non venire, potresti avvelenarci.”
Alice tirò un pugno sul petto del ragazzo che ridacchiò.
“Se non è un problema ci farebbe piacere.” disse poi sorridendole.
“Jamie resti a cena?” la madre di Alice entrò in camera della figlia sorridendo.
“No, grazie. Mio fratello mi sta aspettando.” sorrise cordiale.
“Non è un problema se vengono da noi domani sera vero?” domandò Alice alla madre.
“Certo che no, ci faranno un po’ di compagnia.” sorrise alla figlia.
“Forse è il caso che vada, ci vediamo domani.” Jamie si alzò dal letto della sua ragazza stampandole un bacio sulle labbra.
Alice si alzò per accompagnarlo alla porta.
“Arrivederci signora Mason.”
Quando il ragazzo uscì di casa Alice andò in cucina a prendere un bicchiere d’acqua.
“Che c’è?” domandò sentendo lo sguardo indagatore della madre su di lei.
“Non sapevo steste insieme.” le sorrise la madre tornando ai fornelli.
“È successo tutto oggi..” ammise imbarazzata Alice.
“L’ho sempre saputo che gli piacevi. Sembra un bravo ragazzo.”
“Lo è..”
mormorò Alice giocando con il bordo della tavola.
“Ti piace molto vero?”
Alice annuì.
“Mamma, c’è una cosa che non ti ho detto.” parlò Alice mordicchiandosi il labbro inferiore.
“Ti ascolto.”
“Ti ricordi che avevo fatto domanda per entrare a Yale?”

La madre annuì sedendosi di fronte alla ragazza.
“Sono stata presa..” La madre si alzò dalla sedia abbracciando la figlia.
“Sono felice per te.” Le sorrise felice.
“C’è qualcosa che non va?” chiese successivamente notando l’espressione della figlia.
“Non so più se è quello che voglio.”
“Tesoro, se è per Jamie o per i tuoi amici, lo so che può essere difficile. Ma avete ancora tanto tempo per stare insieme.”
“Non è per loro mamma.. in questi mesi ho scoperto quanto mi piaccia l’arte. Avevo sempre amato disegnare, ma è cambiato qualcosa nell’ultimo periodo. Ho iniziato a disegnare sempre più spesso e ad appassionarmi all’arte. Così ho fatto domanda all’accademia delle belle arti e sono stata presa.”
“Se è quello che vuoi lo sai che a me non fa differenza. È la tua vita e devi decidere te cosa fare.”

“È questo il problema, io non so cosa fare. Yale è sempre stato il mio sogno, ma ora non sono più così sicura.”
  
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