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Autore: JustACuteFace    13/01/2015    1 recensioni
Questa lettera è uno sfogo personale per aver scoperto che mia cugina ha cominciato a procurarsi delle ferite sulle braccia da sola, di punto in bianco.
La leggerà tra pochi giorni, devo solo trovare il coraggio di affrontare il discorso con lei.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ricordo ancora quando quella notte di fine ottobre ricevemmo la telefonata da parte di nonna per avvisarci che eri nata.
Eri entrata nelle nostre vite finalmente, sei stata il mio regalo di compleanno, il migliore che potessi mai ricevere.
Non siamo sorelle, ma per me è come se lo fossi.
Abbiamo otto anni di differenza, ma mi rendo conto sempre di più che ormai stai crescendo, forse un po' troppo in fretta, ma stai crescendo e stai diventando una signorina.
Ricordo quando ti ho visto il giorno dopo che nascesti, eri uno scricciolo, con i capelli scuri scuri e gli occhi grandissimi e castani che si guardavano intorno, curiosi di vedere tutto quello che per nove lunghi mesi hai solo potuto ascoltare attraverso il pancione della tua mamma.
Dopo un paio di settimane vi mandarono a casa e per giorni tutti noi venimmo a casa vostra per vederti ancora, ancora e ancora senza stancarci mai.
Non ci siamo persi niente, non mi sono persa niente: le tue prime colichette, i primi pianti, le prime pappe. Poi hai cominciato a gattonare e dopo hai mosso i tuoi primi passi, davanti a me. Sorridevi e mi guardavi divertita, incredula di essere in piedi sulle tue gambette corte e cicciotelle che ti portavano in giro per casa di nonna dove travolgevi tutti i vasi di fiori finti e facevi un macello per tutto l'andito.
Adesso hai 12 anni.
L'altro giorno hanno chiamato a casa avvisandoci  che hai combinato un guaio, un capriccio forse, ma che potevi evitare.
Io ho scoperto tutto questo solo dopo che siamo rientrate dal cinema.
Mi hanno riferito che sei andata in bagno con una tua compagna di classe e avete cominciato a farvi dei segni sulle braccia con le lamette del temperino. 
Non ti sto dicendo che mi hai deluso, solo che non me lo aspettavo.
Non da te, non dalla mia bambina, sempre sorridente e a cui non è mai mancato niente. Volevi le scarpe alla moda e le ricevevi, la borsa costosa e te la regalavano per Natale.
Hai detto che l'hai fatto perché un tuo amico non ti corrisponde nei sentimenti che tu provi per lui.
Ad altre persone hai detto che è per questioni legate al bullismo.
Io non lo so ancora perché l'hai fatto, ma so che come hai potuto contare su di me per tutti questi anni lo potrai fare ancora perché sai che con me puoi confidarti.
Ti amo più di me stessa e non posso accettare che ti rovini così, qualsiasi sia il motivo si può sempre risolvere tutto nel migliore dei modi senza soffrire. Senza che soffra tu e senza che soffriamo noi che non sappiamo come affrontare la situazione.
Apri gli occhi come hai fatto il 24 ottobre di dodici anni fa e sorridi come quando hai imparato a camminare. Se sorridi tu sorridiamo anche noi.
Ti voglio tanto bene piccolina.
La tua Lalle.

   
 
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