Capitolo 2
Attimi
Caro diario,
Attimi
mi sento fragile e esile come un foglio di carta, tutto in me è in contraddizione: pensieri, gesti, sentimenti, insomma tutto. Mi sento costretta dal mio cuore a corrergli dietro, ma la mia razionalità non riesce a raggiungerlo. Alcuni istanti sono pieni di luce, altri mi trascinano nel profondo buio, e oggi sono passata dal sole all’oscurità in modo così veloce che mi fa star male.
Diario, mio unico confidente che non emette giudizi, oggi mi ha rapita…
Vive su una barca, non è un prigioniero e non è in fuga, questo ha acceso in me delle speranze, dei sogni che mi ero giurata di chiudere in un maledetto cassetto per sempre, eppure mentre ero legata a quella sedia, ho visto quello che mesi fa avevo desiderato più di ogni altra cosa: la normalità.
In lui c’è ancora tutto ciò di cui mi sono perdutamente innamorata, lo vedo nei suoi occhi, nelle sue mani quando mi sfiora e nelle sue labbra quando mi bacia. Tanti giri di parole solo per questo, solo per non ammettere a me stessa che ogni fibra del mio corpo desiderava il suo. Era irreale sentire il suo calore su di me. Il suo fiato mi pizzicava il collo mentre ci perdevamo l’uno nell’altro, sarebbe potuto cadere il mondo e comunque io non mi sarei accorta di nulla. Tutto ciò che bramavo era rimanere incastrata in quell’attimo per sempre.
Poi di nuovo il buio, la realtà e Vincent che scivola via dalle mie mani. Di nuovo.
***
Pagina 2
Non posso credere che lo sto facendo ancora. Sono qui seduto, con le dita che pigiano i tasti del computer senza sosta. Sto scrivendo perché in fondo ho paura di dimenticare, non voglio scordare più nulla, non potrei dimenticarmi ancora di lei.
Io mi odierei per una cosa del genere, invece Cat continua a cercarmi, ad attrarmi a sé come una calamita e io non posso scappare. Mi confonde, tanto da essermi deliberatamente messo in pericolo, l’ho portata qui. Qui nella mia casa, ma cosa mi è passato per la mente? Ero furioso, ma ero io, non il soldato. Ho avuto paura per lei e non di lei.
Come uno stupido ho cercato di limitare il danno legandola e bendandola, ma il suo cuore, il suo respiro, non riuscivo a distogliermi da lei. Una donna così minuta ma così piena di forza, di determinazione e di amore. Mi ama, mi ama più di quanto uno come me possa meritare, con un intensità tale che il solo pensarci mi procura brividi e istinti che non dovrei provare.
La realtà delle cose, solo su questa devo basarmi. Non posso e non devo lasciarmi coinvolgere.
Io mi odierei per una cosa del genere, invece Cat continua a cercarmi, ad attrarmi a sé come una calamita e io non posso scappare. Mi confonde, tanto da essermi deliberatamente messo in pericolo, l’ho portata qui. Qui nella mia casa, ma cosa mi è passato per la mente? Ero furioso, ma ero io, non il soldato. Ho avuto paura per lei e non di lei.
Come uno stupido ho cercato di limitare il danno legandola e bendandola, ma il suo cuore, il suo respiro, non riuscivo a distogliermi da lei. Una donna così minuta ma così piena di forza, di determinazione e di amore. Mi ama, mi ama più di quanto uno come me possa meritare, con un intensità tale che il solo pensarci mi procura brividi e istinti che non dovrei provare.
La realtà delle cose, solo su questa devo basarmi. Non posso e non devo lasciarmi coinvolgere.