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Autore: _Lou_Levy_    13/01/2015    3 recensioni
Due pazze. Dodici idol. Una casa sola. Tra rischi di morte e infarti incombenti, cosa succede quando bias e biased si incontrano?
Genere: Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5


 

Il muso di Kris sfiorava il pavimento e l’atmosfera era gelida. Levy non ricordava di aver mai avuto così paura di un altro essere umano in vita sua. Seduta sul pullmino, ben stretta tra Sehun e Minseok, lanciava continue occhiate al posto del passeggero, cercando di scorgere la punta brillante di un pugnale o lo sfavillio di una canna di pistola.

“Levy ma che ragionamenti sono… probabilmente nasconde un fucile a pompa nel bagagliaio.” Rabbrividì.

-Hai freddo Levy?- chiese Sehun lanciandole un’occhiata furbetta.

-Non particolarmente.-  “Mi si è solo congelato il cuore, cose da nulla.”

-Kris-hyung? Come mai quella faccia lunga?- chiese Chanyeol genuino come un biscotto della Mulino Bianco appena sfornato da Antonio Banderas.

-Hm niente.- sbuffò il leader degli M.

-Kris-hyung sai che a noi puoi dire tutto vero?- continuò Yoda, sorridendo a trentadue denti. “Ora tira fuori dalla tasca la gallina Rosita e inizia a parlare spagnolo.”

Mentre Levy era troppo impegnata ad immaginare un meraviglioso Park Chanyeol in tenuta da ballerino di flamenco, il temibile Wu Yifan rispose.

-Levy e Lou hanno scoperto tutto di me e Tao.-

Risposta secca, rapida e indolore.

-Ah. Dai, sono sicuro che non lo diranno a nessuno.- continuò Chen dal sedile posteriore.

Forse Levy aveva saltato un passaggio. Quello che vedeva mezzo gruppo sconvolto dalla notizia della relazione torbida e clandestina tra Tao e Kris, magari. Non ricordava di aver visto volti sorpresi, urla, imprecazioni o pianti isterici. Anzi, tutti non ne sembravano particolarmente colpiti.

-V-voi lo sapevate già?- chiese tremolante.

-Certo, lo sapevano tutti.- rispose Lay mangiucchiando una caramella alla menta.

-E allora perché…-

-Perché Kris sembrava in procinto di sterminarci tutti?- terminò per lei Sehun, con un sorriso dolce. –Non amano molto la pubblicità, tutto qui. Non sono di certo come Kai e Kyungsoo.-

Kris annuì, abbozzando una smorfia che era la lontanissima imitazione di un sorriso.

-Kris, mi dispiace! Noi non volevamo, davvero! Giuro che terremo la bocca chiusa, sigillata, sottovuoto, inchiavata e…- Levy si lasciava spesso prendere dal panico.

-Ok ok, ho capito, non preoccuparti. Solo… la vostra opinione su di noi non è cambiata adesso che sapete che siamo… si insomma, gay?- chiese Yifan con una vocetta dolcissima che prese il cuore di Levy trasformandolo in una pozza inconsistente di feels.

-Posso abbracciarti?!- strillò Levy con gli occhi brillanti e vomitando arcobaleni.

-Credo proprio che ti abbia risposto hyung!- rise Chanyeol scompigliando i capelli della ragazza ancora accecata dalla tenerezza.



*Nell’altro pullmino*


-Qualcuno mi ricorda chi è stato ad avere la brillante idea di andare al Luna Park oggi?- chiese Tao stropicciandosi gli occhi e sbadigliando platealmente.

-Lou.- rispose Luhan chiudendo gli occhi e poggiandosi alla spalla della suddetta.

-Ehi cos’è questa flemma?! Andiamo al Luna Park! Ci divertiamo!- gridò Baekhyun nell’orecchio della sempre sopracitata.

-Baek scusa, odio dovertelo dire ma… sono le otto di mattina. Di domenica.-  sentenziò Lou poggiando a sua volta la testa su quella di Luhan.

-Il mattino ha l’oro in bocca!- esclamò l’unico sul pullmino ad essere ancora vigile e lucido.

-In bocca adesso ti do un pugno se non stai zitto.- sputò Kai, sdraiato sulle gambe di Kyungsoo, che a sua volta ascoltava la conversazione con sguardo assonnato quanto divertito.

-Lou, mi trattano tutti male!- miagolò Bacon buttando il labbro inferiore all’infuori.

“Ti adotto, adesso.” Pensò Lou che si era immediatamente raddrizzata e avvicinata un po’ di più al suo bias.

-Oh non ascoltarli! Sono solo dei cattivoni.- il suo tono di voce era salito di un paio di ottave.

-“Baek scusa odio dovertelo dire, ma… bla bla bla…”- rise Jongin facendole il verso.

-Zitto spilungone o ti sego le gambe.- lo minacciò Lou.

-Ehi Lou, quindi sai tutto di Tao e Kris!- sorrise Suho sfilandosi una cuffietta dall’orecchio.

Lou per poco non soffocò.

-Io si… anche voi?!-

Baekhyun le poggiò una mano sulla spalla e inclinò la testa, con fare dolce e comprensivo.

-Lo sapevamo, certo! Solo che Kris non voleva rendere pubblica la notizia, credo.-

Tao annuì dal sedile posteriore.

-Già! Dice che le fan potrebbero iniziare ad odiarci… ci tiene molto al sostegno delle sue ammiratrici.- borbottò mettendo il broncio.

-OH MA CHE CAZZATA. Noi vi ameremmo in tutti i casi! Etero, gay, alieni, nutellasessuali…- gridò Lou scatenando l’ilarità generale.

-Ricambiata tesoro.- esclamò Kai con la peggiore voce da diva del suo repertorio.

Il silenzio pacifico e pigro che calò sulla vettura ebbe vita breve poiché un rantolo poco umano fece sobbalzare Lou.

-Che cos’era?!- gridò.

Suho rise, voltandosi a guardarla e indicando con la testa il tipo che le dormiva sulla spalla, o meglio, che le sbavava su una spalla.

Luhan russava della grossa, come se Lou fosse il materasso più comodo dell’intera Via Lattea, e non si preoccupava nemmeno di chiudere la bocca per evitare di sbavare come un mastino napoletano.

“E Il dolce cerbiattino delle fiabe? Affogato nella saliva?” si chiese Lou cercando di ripulirsi alla meno peggio con un fazzolettino datole da Kyungsoo.

-Oh Lou, non preoccuparti. Luhan è molto rumoroso quando dorme.- intervenne Suho.

-Non l’avrei mai detto…-

-KYAA SIAMO ARRIVATI!- urlò Tao all’improvviso, trapanando un timpano a tutti i presenti e svegliando bruscamente Luhan.

L’autista parcheggiò il pullmino nel parcheggio e tutti i ragazzi scesero, volenti o nolenti, spinti da un euforico Lay che non vedeva l’ora di correre ad abbracciare il suo nuovo peluche.

-Ho sonno.- borbottò Levy affiancandosi a Lou.

-Voglio andare a casa.- aggiunse Lou stropicciandosi gli occhi.

-Casa, casa in Italia?- domandò Levy a bocca aperta.

-Levy, ti sei persa il cervello per strada o cosa? Ho detto che voglio andare a casa non che voglio tornare all’inferno. Devi proprio rivedere le tue priorità.-

E così si affrettarono a seguire gli altri dentro il Luna Park.



*Venti minuti dopo*


-Cristo Santo Suho! Sbrigati a vincere quell’affare e andiamo via da questa bancarella! Mi sto fossilizzando a stare qui immobile!- sbottò Kai, raggomitolato su una striscia di erba secca al fianco della bancarella dove Suho tentava invano di vincere un enorme unicorno rosa per Lay.

-A te sembra facile. Non sono bravo a sparare!- si lamentò l’altro.

-E fai sparare uno di noi allora!- esclamò Sehun avvicinandosi al fucile.

Suho portò indietro la pericolosissima arma, con gli occhi fuori dalle orbite e l’espressione scioccata, come se avesse appena visto uno struzzo ballare la mazurca su un tavolo da biliardo.

-NON SE NE PARLA NEANCHE! VOI BIMBI NON POTETE TOCCARE QUESTE ARMI! SONO PERICOLOSE.- schiamazzò.

Chanyeol si piegò verso Levy, sussurrandole all’orecchio –Pensa che a casa non possiamo neanche usare delle vere forbici. Abbiamo solo quelle con la punta arrotondata.-

-Che situazione ridicola. Dammi quel fucile.- sbuffò Lou afferrando l’arma.

-Distraete il padrone della bancarella, sono certa che vedere un fucile fluttuare e sparare da solo non sia una cosa molto rassicurante.- disse rivolgendosi ai ragazzi, i quali si disposero tutti intorno alla nana, nascondendola alla vista, mentre Chen e Xiumin iniziavano un’interessantissima conversazione sulle mezze stagioni con l’uomo dietro il banco.

Lou si portò il fucile davanti alla faccia, chiudendo un occhio e mirando alla lattina mezza accartocciata davanti a lei.

“Forza Lou, senza pressioni. Dopotutto non ci sono mica gli Exo a guardarti… oh merda.”

Sparò rapidamente e la lattina cadde a terra con un sonoro rumore metallico. “Sono un mito.”

Immediatamente Lou si affrettò a piazzare il fucile tra le mani di un imbronciatissimo Suho, che guardava l’arma come se fosse stata la cosa più disgustosa dell’intero mondo.

Finalmente Lay abbracciava il suo enorme peluche rosa e gli altri poterono finalmente andare a divertirsi un po’. Xiumin, Chen, Chanyeol, Luhan e Tao si incamminarono verso l’autoscontro; Baekhyun, Kris, Suho, e Lay andarono verso le montagne russe mentre Kai, Kyungsoo, Sehun e le due gnome iniziarono a vagare senza meta per le vie del parco divertimenti.

-Che si fa?- domandò Kyungsoo dando un morso alla sua succulenta mela caramellata.

-Ti prego… cibo… un morso…-

Kyungsoo non si era accorto di Lou che gli si era attaccata addosso, cercando disperatamente di ottenere un assaggio di quella bomba ipercalorica che il moro stava mangiando.

-K-Kai? Che faccio?- domandò rimanendo immobile come davanti ad un animale feroce.

-Assecondala. Credo sia l’unica cosa possibile.-

E fu così che Lou riuscì a strappare via mezza mela al povero D.O.

Stavano passando davanti ad alcune bancarelle di giochi a premi quando dagli altoparlanti del Luna Park esplose una canzone che le nostre due nane conoscevano bene, soprattutto una di loro.

-Levy… questa è… sono i...- balbettò Lou cercando di mandare in circolo l’ossigeno fino al cervello.

-LOU, MANTENIAMO LA CALMA.- sbottò Levy.

-Levy qualche problema?- domandò Sehun, confuso.

-Ehi ma questa è Very Good dei Block B! Adoro questa canzone!- esclamò Jongin.

-Lou, no Lou, non farlo… se inizi tu poi parto anche io… Lou no.-

Troppo tardi.

-I’M VERY VERY GOOOOOOOD!-

-LOU NO TI PREGO NOO!-

-ALL READY?!-

-I’M VERY VERY GOOOD!-

-Le abbiamo perse tutte e due.- ridacchiò Kyungsoo, voltandosi verso Jongin, che però non era più accanto a lui.

-Jon… JONGIN!-

Kai il bello e impossibile, aveva deciso di esplorare il fangirlante mondo delle due ragazze, improvvisando un balletto decisamente imbarazzante nel bel mezzo della strada, saltando e strillando frasi incomprensibili assieme ai due casi clinici comunemente noti come Lou e Levy.

-Kai che fai?- sussurrò Kyungsoo, osservando la faccia arrapata del suo fidanzato.

Mentre Lou era ancora sul pianeta BBC completamente andata, Levy cominciava ad accusare la stanchezza di cinque minuti passati a saltellare come la capretta di Heidi. Si fermò per osservare meglio un certo Kim Jongin che imitava la coreografia della canzone, attirando su di sé non pochi sguardi.

“Ora Kyungsoo o lo ammazza, o lo stupra.” Si disse Levy notando la faccia sbigottita del più grande.

Sehun aveva sfoderato il telefono e non aveva perso tempo a filmare la scena, contorcendosi dalle risate in modo esilarante. Levy gli si avvicinò, cercando di non svenire e/o morire di crepacuore davanti alla sua risata così bella. Ingoiò il rospo e gli tirò una giocosa gomitata sulle costole. “Ho toccato Oh Sehun… Cazzo il mio cuore non si abituerà mai a tutto ciò.”

Il Bubble Man ripose il telefono in tasca e poi guardò Levy negli occhi.

“Lalalala morirò.”

Con uno scatto fulmineo le prese una mano, portandosela sul collo.

-PER CAROTA SEHUN CHE STAI FACEN…- iniziò ad urlare.

-Lo sapevo! Sei il tipo di ragazza che ha sempre le mani fredde!- esultò il maknae del gruppo senza togliersi la mano di Levy dal collo.

Nel frattempo la ragazza cercava di distogliere l’attenzione dall’enorme parola “SESSO”, scritta a caratteri fluorescenti modello insegna pubblicitaria, che era apparsa nel suo cervello accompagnata da Sex Bomb come colonna sonora.

“SEHUN IO HO UN FETISH PER I COLLI DELLA GENTE! DOVRESTI SAPERLO! POTREI STACCARTI IL POMO D’ADAMO A MORSI DA UN MOMENTO ALL’ALTRO.”

Prima che la situazione potesse degenerare però, Romeo e Giulietta dei poveri vennero distratti dalla fine della canzone e da una Lou particolarmente provata che iniziava ad accasciarsi a terra.

-Lou… alzati.- disse Levy alla piagnucolante massa informe che si era raggomitolata a terra.

-Levy… i Block B… Zico… Levy… Baekhyun… Dov’è… Oddio.-

-Lou.-

-……….-

-……………..-

-KYAAA MOLLAMII!!!-

Levy aveva afferrato in malo modo Lou e ora cercava in tutti i modi di tirarla in piedi, per fortuna Sehun corse in suo soccorso.

-Che le prende?- domandò non troppo stupito.

- Vedi Sehun, oltre a voi ragazzi, io e Lou… ehm, seguiamo anche altri gruppi. Uno di questi sono proprio i Block B. Voglia la sfiga però, che Lou sia particolarmente fissata con loro, si può dire che siano il suo secondo gruppo preferito dopo di voi. Ecco perché adesso sta per diventare una molliccia pozzanghera di lacrime e sangue.- spiegò Levy aspettando di sentire da un momento all’altro la musichetta di Super Quark e Piero Angela farle un applauso.

Sehun annuì, continuando a tenere Lou per un braccio, mentre con lo sguardo vagava alla ricerca di Kai e Kyungsoo, misteriosamente scomparsi.

-Ehi ma Jongin e Kyungsoo?- domandò.

“Kyungsoo aveva una faccia arrapata da far invidia a Rocco Siffredi cavolo, mi stupirei se non fossero a limonare dietro qualche angolo.” Pensò Levy, ghignando. Ovviamente quei pensieri non sarebbero mai dovuti essere resi pubblici, chissà cosa avrebbe pensato di lei Sehun.

-Levy si sta immaginando D.O e Kai mezzi nudi in un vicolo buio. Solo che si vergogna ad ammetterlo.-

Lou si era miracolosamente ripresa e fissava la coppia felice con un sopracciglio alzato e l’espressione perversa, gustandosi la faccia dell’amica cambiare colore. L’esplosione fu inevitabile.

-MA TU NON STAVI PER MORIRE TRENTA SECONDI FA?! TORNA A SANGUINARE DAL NASO E A PIANGERE DISPERATA; LOU CAVOLO TI AMMAZZO STANOTTE. NON AVRESTI DOVUTO DIRLO. TI. AMMAZZO. STANOTTE.-

-Levy io scherzavo non…-

-Corri.-

-Cosa.-

-CORRI.-

-Levy quello è un… cucchiaio di legno?- domandò Sehun notando l’ambigua arma che la folle aveva sfoderato da chissà dove.

-Levy dai calma, parliamone… SEHUN AIUTAMI!- urlò Lou iniziando a correre lontano dalla strana tizia che le correva dietro brandendo il cucchiaio di legno.

-LOU VIENI QUI! TI AMMAZZO.-

-LEVY TORNA INDIETRO! NON AMMAZZARLA!!-

Lou correva davanti, Levy la inseguiva e Sehun inseguiva Levy a sua volta. “Siamo finiti in un cartone dei Looney Toons e non me ne sono accorta.” Si disse Lou buttandosi occhiate nervose dietro le spalle.

E proprio mentre si gettava un’altra occhiata dietro per verificare che la pazza armata di mestolo di legno fosse a debita distanza, andò a scontrarsi contro qualcosa, o meglio qualcuno.

-Kyaaa!-  e cadde a terra, esattamente sopra Byun Baekhyun. “Cavolo che culo.”

Levy osservava la scena da fuori, cercando di recuperare l’uso dei polmoni, quando Sehun la raggiunse e la circondò con le braccia, poggiandole il mento su una spalla. Era una posizione davvero strana dato che Sehun era alto sedici metri e Levy era la versione junior del Grande Puffo.

-Certo che per essere una piccoletta, corri veloce.-

E mentre una cercava di ignorare il cuore del suo bias che le batteva dietro la schiena, l’altra cercava di ignorare una strana presenza che le premeva su una coscia.

“Ditemi che non è quello che penso…”

Baekhyun arrossì, arricciando le labbra in un sorriso tenero. –Ti piace tanto cadermi addosso?-

“Da morire.” –Io non volevo è che…-

-Perché a me piace tantissimo.- le sussurrò in un orecchio.

Lou rimase impassibile giusto per quei dieci secondi che impiegò il suo cuore ad implodere e il suo cervello ad andare in autocombustione accelerata. Poi, invece di morire in silenzio, credette bene di dover esternare tutto il suo compiacimento attraverso un’affermazione ambigua e assolutamente fuori luogo.

-Se vuoi, posso farlo più spesso.-

-LOOOOOU AIUTAMIII!- 

Il fato decise che era ora di separare i due piccioncini prima che potessero iniziare a violentarsi a vicenda (o prima che Lou potesse dare sfogo a tutte le sue fantasie da fangirl, dipende dai punti di vista). Levy era appena sopravvissuta ad un incontro fin troppo ravvicinato con la bocca di Sehun, che le aveva lasciato un poderoso morso alla base del collo.

“ECCHECCAZZO! TRA TUTTI I POSTI MORDIBILI TU VAI A SCEGLIERE PROPRIO IL COLLO?! MA IO BHO.”

Si ritrovò quindi costretta ad una rapida fuga, il più lontano possibile da Oh Sehun e dalla sua figaggine che l’avrebbero ben presto ammazzata. Corse verso l’amica, ancora intenta a cercare di limonarsi Baekhyun con scarso successo, e la tirò in piedi per un braccio.

-Levy cavolo, così mi stacchi il gomito!-

-LOU NO.-

-Cosa?-

-NO.-

-Levy  io qui ero un attimino impegnata…-

-LOU AIUTO NON RESPIRO.-

Levy assunse una strana tonalità tendente al blu nel momento i cui Sehun incrociò il suo sguardo, divertito e malizioso. Intanto anche Baekhyun si era rialzato da terra.

-Mi dici da sola che hai o per mettermi in contatto con il tuo cervello devo comporre un numero verde?-

-Sehun mi ha morso. QUI!- gridò mostrando all’altra la base del collo.

Lou si lasciò fuggire un fischio.

-Caspiterina che segno. Proprio sul collo. Ehi che strano era una delle tue fantas…-

-APPUNTO. AP-PUN-TO.- continuò ad urlare nascondendosi dietro le sue spalle.

-No dai Levy respira… magari dopo al dormitorio ti da anche il secondo round.- bisbigliò Lou maliziosamente, come se tutti i porno mentali che l’altra si stava girando in testa non fossero abbastanza.

-GNOOO!- “Svengo qui e mi dovranno rianimare con l’elettroshock.”

-Si okay, ora posso tornare a fare quello che stavo facendo?- domandò Lou indicando Baekhyun poco distante.

-No.-

-E dai.-

-Devi difendermi.-

-Ti odio.-

-Lo so ma lo faccio per te. Sappiamo tutti quanto sei pericolosa quando ti lascia andare ad un certo tipo di pensieri.- annunciò Levy come se fosse la persona più altruista del mondo o la figlia adottiva di Gandhi.

Lou rabbrividì al pensiero e rimase ferma.

-Secondo te i maschi asiatici vanno in calore?- chiese dopo pochi secondi di silenzio Levy.

-O sono andati in calore, o hanno passato troppo tempo con Kai.-

-E Lou… se ci saltano addosso? Io non credo di essere abbastanza forte da resistere.-

-E chi ha mai avuto intenzione di resistergli?- bisbigliò Lou, leccandosi il labbro superiore, prima di ricevere una gomitata da giocatrice di rugby da parte di Levy.

-Contieniti.-

Lo stupro di massa fu evitato grazie all’arrivo del resto del gruppo, tutti sorridenti tranne Luhan, che era stato costretto da Chanyeol a fare un giro sulle montagne russe ed ora aveva il tipico colorito verdognolo di Shrek.

-Andiamo a casa?- domandò speranzoso, reprimendo un conato.

-Macchina del vomito allontanati da me e dalle mie scarpe nuove, grazie.- esclamò Kai spintonando piano Luhan, che andò a spalmarsi contro la spalla di Sehun.

-NO! DOBBIAMO PRIMA FARE UN GIRO SULLA RUOTA PANORAMICA!- urlò Xiumin, voltandosi a guardare Chen.

-Lo hyung ha ragione! Non possiamo andarcene dal Luna Park senza prima fare un giro sulla ruota panoramica.- concordò Jongdae.

-Andiamo allora.-

E con Suho in testa tutta la compagnia si avviò verso l’enorme ruota panoramica, ignorando i lamenti di un Luhan ancora più terrorizzato del solito.

-Scusate eh. Ma come pensate di poter far entrare me e Lou se siamo invisibili?- domandò Levy.

-Hai ragione! Non ci avevamo pensato.- asserì Tao prendendosi il mento tra le dita.

-Forse potremmo distrarre il macchinista in modo da far entrare voi due e due di noi. Credo che le cabine siano da quattro posti ciascuno.- propose Chen.

-E come pensi di distrarlo? Improvvisando una soap opera davanti a lui?-ironizzò Kris, sogghignando della sua stessa idea sciocca.

Ma c’era qualcuno che non la trovava tanto sciocca.

Kai si strofinò le mani con fare sospetto, agguantando i cappucci delle felpe di Sehun e Baekhyun e iniziando a trascinarli verso la ruota panoramica.

-Aaah Jongin che diamine fai?-

I tentativi dei due di dimenarsi dalla presa d’acciaio del ballerino furono vani e si ritrovarono ben presto in fondo alla coda per accedere alla giostra.

-Allora, il piano è questo. Il macchinista è un ragazzo giovane da quel che vedo, impossibile che non ci riconosca. Noi andremo lì e lo pregheremo di fare un’eccezione, facendovi salire da soli. Dovrete essere abbastanza… intimi,- e qui si bloccò per sfoggiare il suo sorrisetto malizioso –perché dovrete convincerlo a darvi la vostra privacy. E qui entrano in gioco Lou e Levy che si infilano nella ruota panoramica assieme a voi. Tutto chiaro?-

Parlò veloce, come il capitano di una squadra di calcio, ignorando le facce scioccate del resto del gruppo e le risate convulse di Lou e Levy.

-Piano B?- domandò Baekhyun incrociando le braccia.

-Beh c’è sempre la possibilità che le ragazze si siedano sulle vostre gambe durante il giro.- rispose Kai incrociando le braccia a sua volta.

-PER ME VA BENE!- urlò Lou sbracciandosi per farsi notare.

-Davvero? E per te Levy?- chiese Baekhyun.

-MA NEANCHE MORTA.-

-E dai Levy non fare l’apatica.- provò Lou.

-Ho detto no.-

-Ma perché?!-

-EVERYBODY SAYS NOO!-

-Non azzardarti a citare i Bangtan in questo momento…- la minacciò Lou puntandole un dito contro, ma fu bruscamente interrotta.

-Bene perfetto, concordo con Levy. Ora voi due schizzate lì davanti e buttate al cesso la vostra tanto amata eterosessualità per pochi minuti.- sbuffò Jongin, spingendo avanti i due malcapitati.

Fu così che si ritrovarono tutti davanti al macchinista, contenti o meno. Entrarono tutti nelle cabine, Lay e Suho in una occupata già da due signore di mezza età che con tutte le probabilità non li avrebbero mai riconosciuti. Ed ora era il turno di Sehun e Baekhyun. I due ragazzi coraggiosi si guardarono, osservati dal temibile generale Kai, e si presero per mano.

-Come la chiamiamo questa nuova coppia? Sekyun? Oppure Baehun? – chiese Levy estremamente divertita.

Lou non fece in tempo a rispondere che Baekhyun iniziò a parlare.

-Salve! Come va?- chiese naturale come la faccia di Moira Orfei.

Il ragazzo ovviamente non rispose, troppo preso a chiedersi il motivo per cui si ritrovava davanti due componenti di uno dei gruppi più famosi del momento che si tenevano tranquillamente per mano come una coppietta felice.

-Ehm, si… okay. Noi vorremmo chiederle di chiudere un occhio e di farci salire da soli in una cabina.- disse Sehun, forse un po’ troppo rapidamente.

-Ecco si, vede, dovremmo discutere di una faccenda in… in privato.- ridacchiò Baekhyun nervosamente, stringendosi di più al più alto.

Mentre Levy e Lou rischiavano di morire dalle risate, il macchinista inclinò la testa, poi scosse le spalle.

-Ok.- borbottò prima di aprire le porte di una cabina.

Levy e Lou vi si lanciarono dentro, seguite immediatamente dai due finti gay. Baekhyun crollò su una panca trascinandosi dietro Lou, di peso. Sehun e Levy si sedettero di fronte.

-Ma come? Non volete stare vicini e godervi la vostra privacy?- sogghignò Levy, immediatamente sostenuta dalla nutellomane.

-Già. Non dovevate discutere in privato?!- rise Lou.

-Ah ah ah molto divertenti.- sbuffò Sehun affondando il viso tra il collo e la spalla di Levy e, che immediatamente si irrigidì, cercando con lo sguardo la via più breve per darsi alla fuga.

-È stato imbarazzante.- concordò Baekhyun.

-A me sembravate molto a vostro agio invece!- incalzò Lou.

Baekhyun le passò un braccio attorno alle spalle, avvicinandosela.

-Non provocarmi, riccia.- bisbigliò il tenerello per finta.

-Hmm altrimenti?-

Baekhyun non rispose, limitandosi a leccarsi il labbro superiore. Lou distinse perfettamente il rumore delle sue ovaie che esplodevano come popcorn.

-Levy hai un profumo buonissimo.- sospirò Sehun, uccidendo la povera Levy che sentì tutti i suoi neuroni protestare e cadere definitivamente in sciopero.

-Si… no… eh?-

-Eh che?- chiese Sehun leggermente confuso.

-Eh che, che?- proseguì Levy, decisa a confondere il suo avversario.

Ma Sehun era furbo e non ci cascò, scoppiò a ridere posando una mano alla base della schiena della sua povera vittima.

-Sei carina sai?- miagolò.

-OH LOU GUARDA CHE BEL PANORAMA!- saltò su Levy scappando letteralmente dalle mani del suo bias.

-Se la sterpaglia della periferia di Seoul si può definire un bel panorama...- disse Lou.

-Dai vieni qui.- continuò il Bubble Man prendendo la povera martire delle carote per un braccio e facendola sedere di nuovo accanto a lui.

-Le carotine non mi assistono più.- piagnucolò Levy cercando invano di nascondersi.

-Qui la carota sei tu.- le rispose Lou di rimando, sentendo immediatamente un peso sulla spalla.

-Mi piacciono tanto i tuoi capelli.- sospirò Baekhyun, poggiato alla nutellomane.

“Lou contieniti. NON DEVI saltargli addosso.”

-Ragazzi è davvero imbarazzante questa situazione.- mormorò l’altra nana, cercando disperatamente il passaggio per Narnia dietro le spalle di Sehun.

-Quale situazione?- domandò lui, guardandosi dietro le spalle per osservare la carota.

-E dai, siamo in quattro, due maschi e due femmine, in una cabina di una ruota panoramica…-

-Che c’è? Hai paura che possa succedere qualcosa?- sghignazzò Baekhyun.

-Oh a me non dispiacerebbe affatto… e poi Levy piantala di fare la santarellina perché non lo sei affatto!- esclamò Lou puntandole un dito contro.

-Lou stai diventando sempre più uguale a Kai.- esalò Levy dopo aver rinunciato a diventare unica e sola Regina di Narnia.

-E tu sempre più uguale a Kyungsoo.-

-Secondo voi cosa stanno facendo quei due? Ehehe…-

-Levy! Io credevo che tu fossi una persona normale in fondo in fondo. E invece…- disse Baekhyun profondamente contrariato.

-MA DAI, NON CI CREDO. DAVVERO? COME TI SBAGLI BAEK COME TI SBAGLI!-  scoppiò a ridere Lou.

-Pff siamo tutti matti. Una volta entrati nel magico mondo dei fandom non c’è più via d’uscita. Ma sono sicuramente più brava di Lou a fingermi una persona nella norma.- spiegò Levy.

-Quando fai così sei peggio di Hermione al primo anno ad Hogwarts.-

-Ti voglio bene anche io.-

-Ehi volete un Bubble Tea?- intervenne Sehun, sfoderando quattro bicchieri da non si sa dove.

-E quelli dove li hai presi? Ragazze vi giuro, ovunque andiamo Sehun tira fuori un Bubble Tea. OVUNQUE. – disse Mr. Eyeliner rivolgendosi alle due. –Una volta me ne ha regalati due a Natale.-

-E tu, Mr. Modestia,  hai regalato una tua foto a Chen.- sbuffò Sehun, iniziando a bere il suo Bubble Tea al cioccolato.

-Oh lo sappiamo…- dissero all’unisono le due ragazze, lanciandosi occhiate d’intesa.

-Ah è vero, lo Showtime.- disse Baekhyun. –Ragazze però vi prego, non parlate contemporaneamente, siete inquietanti.-

-Scusaci.- risposero, comunque, all’unisono.

-Allora nessuno vuole un Bubble Tea?- provò ancora Sehun, rischiando di essere sbranato da un Baekhyun particolarmente aggressivo.

-NO SEHUN.-

-Baekkie hai le mestruazioni per caso?- chiese allora il più alto, facendo scoppiare a ridere le ragazze.

-DOPO TI PICCHIO, SEHUN DOPO TI PICCHIO.-

-Ehi, senza offesa, ma tu sei alto un metro e una vigorsol per sbaglio. Come pensi di poter vincere contro di lui?- chiese Lou, ancora piegata in due dalle risate.

-No ti prego, non sfottermi anche tu.- piagnucolò il piccolo Hobbit, sentendosi tradito. –E comunque so dove colpire.-

-Eh, anche io so dove colpire. Infatti quando facevo a botte vincevo sempre.- sghignazzò Levy con una strana luce negli occhi.

-Ehm, no per favore…- sussurrò Sehun coprendosi i gioielli di famiglia, visibilmente spaventato.

-Suvvia, non ti farei mai del male.- bisbigliò Levy portando un dito sotto il mento di Sehun.

-Vi siete scambiate i ruoli?- chiese Baekhyun a Levy e Lou, scioccato.

-Non capita spesso che io me ne stia buona e tranquilla, goditi il momento.- rispose Lou, guardandolo di sottecchi.

La cabina si bloccò e qualcuno aprì la porta.

-Cacchio il giro è finito. Ragazzi, fate i piccioncini, okay?- disse Lou afferrando Levy e trascinandola fuori dalla giostra.

I due ragazzi si presero per mano e scesero, sorridendo e mettendo in imbarazzo il ragazzo che li aveva fatti salire poco prima.

-Grazie per  averci permesso di… stare soli.- annunciò Baekhyun sorridendo dolcemente.

Lou svenne quasi tra le braccia di Levy che si affrettò a sostenerla, senza staccare gli occhi dalla scena.

-O mio dio Lou, questa cosa è meglio di tutte le fanfiction che abbiamo letto!- esclamò poi facendo cenno con il capo e indicando Tao, Kris, Suho e Lay che parlottavano tranquillamente tra di loro, lanciandosi sorrisi e ridendo come ragazzini.

-Puoi dirlo forte. MA LA CHANBAEK REGNA SU TUTTO.- 

-Chanbaek? Io e Baekhyun?- chiese Chanyeol sopraggiunto nel frattempo insieme a tutti gli altri.

-Ragazzi è stato più imbarazzante di prima.- sbuffò Sehun riunendosi al gruppo e allontanandosi dal suo ormai ex-ragazzo.

-Stanotte bombano.- commentò sarcastico Kai.

-A fanculo non ci vai mai?!- sputò fuori Baekhyun acidamente, lasciando trapelare la sua anima da diva.

-Luhan, tutto apposto?- Levy aveva notato il colorito smunto del cerbiattino, che più che a Bambi adesso somigliava a un personaggio di The Walking Dead. –Forse abbiamo esagerato a farlo salire sulla ruota panoramica…-

-Ma va là! È tutta scena, adesso si riprende.- esclamò Tao dandogli una poderosa pacca sulle spalle.

-Sarò più che lieto di vomitarti il pranzo sulle scarpe di Gucci, Kung Fu Panda.- ringhiò il caro e dolce Luhan.

-Le Gucci no!- urlò Tao allontanandosi alla velocità della luce.

-Bene, ci siete tutti? Andiamo!- disse Mamma Suho mettendosi all’inizio della fila e guidando il suo branco verso l’uscita.

A parte Luhan, che ancora ringhiava quando qualcuno gli si avvicinava, sul gruppo era calato un religioso silenzio.

-C’è una strana quiete.- disse Lou guardandosi attorno.

-È vero, ora che me lo fai notare.-

-Ma quanto sei bello, lo sai che ti amo vero? Lo sai? Si che lo sai!- esclamò una voce dietro di loro.

Era Lay, che abbracciava il suo nuovo giocattolo gigante sussurrandogli paroline dolci.

-Sembra un maniaco sessuale.-

-Finché non si mette ad urlare, quell’unicorno potrebbe anche baciarselo per quanto mi riguarda!- ammiccò Kyungsoo  nella loro direzione, sorridendo furbescamente.

Il viaggio di ritorno fu molto più tranquillo degli altri, con Luhan che minacciava di vomitare addosso a qualsiasi cosa e Lay che amoreggiava tranquillo con il suo animale magico.



*Al dormitorio.*


-Il bagno… ho bisogno del… bagno.- disse Luhan, arrancando verso la salvezza, comunemente nota come tazza del cesso.

-Esagerato!- sbuffò Chanyeol buttandosi sul divano come sempre.

-Suho, possiamo accendere la tv?- cantilenò Lou prendendo il telecomando.

-Certo che potete, non dovete mica chiedere.- disse Xiumin appollaiato su una poltrona.

Anche Kyungsoo, Kai, Tao, Baekhyun e Sehun si sedettero sui divani, mentre Lou e Levy sul pavimento.

Lou accese la tv, mettendo sul canale musicale e beccando proprio l’MV di Error dei VIXX.

-Leeeevy c’è Error!-

-OH NOOO COME PIANGO!-

-Vi piacciono i VIXX?- chiese Kyungsoo.

-Io li AMO.- disse Levy seria. –Questo video mi fa piangere.-

-Noi li conos…-

-TACI CHANYEOL!-

-Chanyeol no, per carità non parlare durante Error se ci tieni alla vita.- lo avvisò Lou, lanciando un’occhiata preoccupata all’amica.

-NEOL DASI MANNASSEO UREOSSEO

MWONGA JALMOTDWAE BEORYEOSSEO.- canticchiava Levy con le lacrime agli occhi.

-Su su, Levy, non piangere.- ripeteva continuamente Lou accarezzando la testa dell’amica.

-SEHUN ABBRACCIAMI!!- urlò la carota fiondandosi sul suo bias.

-Cos’è quest’improvvisa voglia di affetto…- disse lui confuso.

-Dai Levy basta piangere, eh?- tentò Chanyeol con un sorriso dolcissimo che fece cadere il cuore di Lou sotto la pianta dei piedi. Ma Levy era troppo sconvolta per notarlo.

-Ma… ma… HAI VISTO IL CAPPELLO DI RAVI?!-  ululò lei.

-E io che pensavo stesse piangendo per la storia tragica…- commentò Kai.

-Torno subito.- li interruppe Levy, alzandosi e scomparendo in cima alle scale.

-È andata ad affogarsi nel gabinetto?- domandò Xiumin, sarcastico.

-Uhm, si, probabile.- rispose Lou riaccucciandosi sul pavimento, vicino alle gambe di Kyungsoo e poggiando la testa contro il suo ginocchio.

-Okay, tutto molto bello e commovente. Che canzone c’è dopo?- chiese Tao con impazienza.

-Hm non lo so, aspetta… War Of Hormone dei BTS.- rispose Baekhyun conciso.

-War Of Hormone eh? Dammi il telecomando…- sghignazzò Lou alzando il volume al massimo.

La canzone partì e dal piano di sopra si sentì un boato lontanamente simile ad un esplosione nucleare.

-WAR OF HORMONEEEE TAEHYUNG ARRIVO.-

Levy il rinoceronte si catapultò giù dalle scale piazzandosi in mezzo al salotto.

-Oddio Levy, fai paura.- si lamentò Tao scappando via, probabilmente alla ricerca del suo grande eroe, Kris.

-Hai fatto scappare Tao.-

-HELLO HELLO HELLO HELLO TELL ME WHAT YOU WANT RIGHT NOW TAEHYUNG TI AMO.-

E mentre Levy usciva di senno, gli altri si chiedevano quanto tempo ci avrebbe messo Lou ad imitarla. Per un tempo clamorosamente lungo non successe nulla, e la ragazza rimase immobile con gli occhi puntati sulla tv.

-Grazie al cielo Lou è rimasta sana…- iniziò Chanyeol.

-CAZZO LEVY IL CULO DI JIMIN È SEMPRE PIÙ BELLO O MI SBAGLIO?! OMMIODDIO HO UN INFARTO.-

-No, niente, come non detto.- rise Chanyeol gustandosi la scena.

-Chissà se esiste un gruppo che non gli piace…- chiese Baekhyun generalmente.

-Ah boh!-

-Kyungie queste due stanno spaventando anche me…- miagolò Jongin avvicinandosi al suo hyung preferito e poggiandogli una guancia sulla spalla.

-Dai Jongin, non essere così appiccicoso, uffa!- si lamentò l’altro.

-Tsk lo dici solo perché non siamo soli. Ma ti aspetto al varco caro mio, non crederla di passarla liscia!- ringhiò Kai puntandogli un dito contro e per poi alzarsi ancheggiando via.

E in tutto ciò le due pazze si erano anche messe a ballare davanti ai loro bias scioccati.

-Sehunnie secondo te… perché Levy sta palpando il sedere di Lou?!-  bisbigliò Baekhyun mezzo sconvolto.

-Non ne ho la più pallida idea, Baekhyun-hyung.- ammise l’altro.

-Secondo voi possiamo dare le pasticche di Lay anche a loro due?- chiese Xiumin ingenuamente.

-Dopo lo chiediamo a Kris!- rispose D.O.

-ABBASSATE IL VOLUME, CAVOLO, MI STANNO CHIAMANDO AL CELLULARE!-

Al richiamo di Mamma Suho la folla al salone ammutolì, spegnendo la televisione.

-Scusa…- mimò Baekhyun con le labbra.

Suho prese il cellulare -Pronto?-

Attaccò dopo pochi minuti, tornandosene tranquillo in salotto.

-Ragazzi preparatevi che dobbiamo andare in sala prove. Ragazze voi… potete rimanere qui. Fate quello che volete, ma NON. ENTRATE. NELLA. MIA. CUCINA.- scandì lapidario, abbandonandosi poi ad un tenero sorriso.

Suho sparì su per le scale, portandosi dietro gli altri undici che si fiondarono nelle loro stanze per cambiarsi, lasciando le due ragazze in piedi nel bel mezzo del salotto.

                                                                   

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-La noia mi sta divorando l’anima.- si lamentò Lou affondando la faccia nel cuscino di Baekhyun.

-Sono usciti da appena mezz’ora.- le ricordò Levy, tutta intenta a ficcare il naso nei cassetti dell’armadio bianco.

-I BOXER DI SPONGEBOB! TE LI RICORDI?! QUELLI DELLO SHOWTIME.- urlò ad un tratto, sventolando in aria un paio di mutande azzurre.

Lou sollevò la testa, osservando le mutande incriminate con un sorriso malizioso.

-Credo proprio che quelle mutande abbiano contenuto la Chanaconda, Levy…-

-O carota non ci avevo pensato!- esclamò l’altra riponendo l’oggetto sconcio nel cassetto, non dopo avergli rifilato un’occhiata eloquente.

-Resta il fatto che io mi annoio ancora.-

-Cosa vorresti fare? La nutella è finita.-

-Morire è un’opzione?-

-Andiamo ad ascoltare qualche altra canzone in salotto?- propose Levy esaltata.

-Mi ci porti tu in braccio fino al salotto? – chiese Lou, speranzosa più del dovuto.

-Neanche se mi paghi.-

-Allora rimarrò sbragata su questo letto per il resto dei miei giorni.-

-………-

-Uffa, non possiamo mica infiltrarci alla SM di nascosto, no?!- sbraitò Lou perdendo le staffe e mordendo il cuscino.

-Lou sei un genio!-

-Cos…-

-Ci infiltreremo alla SM di nascosto. Arriveremo fini lì a piedi e poi…-

-ALT, FERMA, STOP, RALLENTA. Come ci vuoi arrivare alla SM, tu?!-

-A piedi.-

-Scordatelo, io da qui non mi muovo.- ribadì il concetto Lou.

Il fatto che fossero entrambe così pigre era cosa nota. Quindi quell’improvviso slancio atletico e volenteroso di Levy lasciò Lou basita e seriamente preoccupata riguardo la sua salute psicologica.

-Credo sia abbastanza vicino. Forse una ventina di minuti a piedi. Poi magari potremmo infiltrarci nella sala prove e vederli ballare.- continuò imperterrita l’altra, sfregandosi le mani con un’espressione spaventosa.

-Levy per quanto questa cosa mi alletti, io venti minuti a piedi non li ho mai fatti in tutta la mia vita.-

-Sei scandalosa.-

-Pensa per te.-

-Andiamo.-

-No.-

-Conto fino a tre.-

-Non rompere.-

-Uno.-

-……-

-Due.-

-Levy, mi fai paura.-

-Tre.-

 



Lou e Levy erano vestite e truccate di tutto punto, nemmeno dovessero andare ad una cena di gala. Levy saltellava giù dalle scale, lodando la sua immensa capacità persuasiva, mentre Lou cercava invano di tirare giù l’orlo delle mutande che le erano state spacciate per pantaloncini.

-Se non lasci subito in pace quei pantaloni ti affogo il pesce rosso.- la minacciò Levy con un sorriso inquietante e lontanamente simile a quello di una bambola assassina.

-Non mi va di camminare con questi cosi.-

-Preferivi la gonna?-

-Andiamo forza.- sbuffò un’ultima volta Lou, prima di precedere Levy sul pianerottolo del grattacielo.

Presero l’ascensore e scesero nell’atrio, uscendo in strada.

-Allora grande genio del male, dove si va?- chiese Lou sarcastica.

-Di qua.-

Levy iniziò a camminare sicura, evitando la gente che sfrecciava rapida sui marciapiedi. Dopo un quarto d’ora di cammino ancora non erano arrivate.

-Ti giuro che se ci siamo perse mi butto sotto un autobus.-

-NON CI SIAMO PERSE, OK?! NON MI POSSO ESSERE SBAGLIATA, IO…-

Mentre Levy sbraitava in aramaico, un grande palazzo di vetro comparve in fondo alla strada.

-Ci siamo, Levy.-

-E COME PREVISTO GENTE, LEVY NON SBAGLIA MAI!- esultò.

-Certo come no, andiamo.-

Il palazzo era molto grande e lussuoso, pieno di vetri e specchi.

-Megalomani questi qui, eh?- bisbigliò Lou, incamminandosi lentamente verso una porta dietro un bancone.

La segretaria era una ragazza vestita e acconciata perfettamente, seduta rigida su una sedia da ufficio. Parlava al telefono in modo serioso.

-Dove andiamo?- chiese Levy guardandosi attorno.

-Credo sia meglio cercare qui attorno indizi su dove si possano trovare i ragazzi.- rispose Lou.

-E se qualcuno è in grado di vederci?-

-Lo scopriamo subito.-

Lou si avvicinò ad un tavolino di vetro, salendovici sopra con la stessa leggiadria di un mammut. Poi si mise a saltellare.


-Cosa stai facendo?!-

-Qualcuno mi sta guardando?-

-No.-

-Perfetto. Nessuno ci vede, andiamo.-

E così dicendo la prese per la manica della felpa, trascinandola lungo un corridoio.

-Esploriamo?- chiese Levy socchiudendo la porta di quello che si rivelò essere un misero sgabuzzino.

-Esatto.-

-A chi trova prima un idol?- propose Levy con sguardo di sfida.

-Ci sto.- rispose Lou mettendosi a correre lungo il corridoio e spalancando sempre più porte.

-Tanto vinco io!- controbatté l’altra imitandola.

Continuarono così per un tempo infinito, spalancando tutte le porte del piano terra e scatenando il panico delle persone che non riuscivano a vederle.

Salirono con l’ascensore fino al terzo piano, continuando a correre ovunque come due bambine nel negozio di caramelle. Correvano fianco a fianco quando videro qualcuno camminare alla fine del corridoio. Inchiodarono con la mascella schiantata sulla moquette scura.

-Levy ma quello era…-

-JONGHYUN. LOU QUELLO ERA JONGHYUN. IO… VADO…. CORRI… JONGHYUN… ANDIAMO.- strillò Levy ancora scioccata per aver intravisto il suo bias negli SHINee.

Fortunatamente Lou la afferrò per un braccio.

-Ma dove vai. Stai ferma.-

-No tu non hai capito. Quello era Kim Jonghyun. Degli SHINee. E ci è passato davanti. Trenta secondi fa.- ansimò.

-E ti presenteresti davanti a lui così? E se non può vederti neanche lui?-

-Ma io posso vedere lui…- borbottò Levy guardando la fine del corridoio, famelica.

-Ti faccio sterilizzare eh!- la minacciò Lou. Poi continuò. –Adesso ti calmi. Fai un bel respiro e pensiamo ad un piano. Dopotutto se c’è Jonghyun dovrebbero esserci anche gli altri e, sinceramente, io voglio vedere Key. Quindi ora noi cerchiamo qualche idea.-

-MA ANDARE DA LORO E VIOLENTARLI TI FA TANTO SCHIFO COME IDEA?!-

-Adesso ti filmo e la prossima volta che mi dai della ninfomane ti faccio rivedere il video.-

Levy ammutolì, incrociando le braccia al petto mentre Lou iniziava a pensare.

-Chi potrebbe aiutarci a trovare gli SHINee e magari presentarceli anche se siamo invisibili? Deve essere qualcuno che li conosce bene e che sia disposto ad aiutarci… hmm…-

-Lay deve fare tutto quello che gli dico e…- provò a dire Levy, ma venne bruscamente interrotta.

-Zitta sto cercando di pensare… deve essere qualcuno di facilmente convincibile, magari qualcuno che già conosciamo. Ma chi?-

-Lay!-

-Lay! Ma certo! Sono proprio un genio… andiamo.-

-Ehi ma…- si lamentò Levy prima di essere nuovamente costretta a correre lungo i corridoi.

Dopo circa cinque minuti passati a spalancare porte di stanze vuote o semipiene, arrivarono all’ultima porta del corridoio bianco.

-Se non è questa mi defenestro.- sbuffò Lou con una mano sul fianco.

-Deve essere questa per forza.- affermò Levy mettendo una mano sulla maniglia.

Aprirono la porta, ritrovandosi davanti ai dodici ragazzi impegnati a riscaldarsi e a provare timidamente qualche passo.

-Che le carote siano lodate sempre.- esalò Levy tirandosi Lou dietro e chiudendo la porta.

-Ragazze?! Che diamine ci fate qua?- chiese Suho, mezzo scioccato.

-Hm… a Lou mancava Baekhyun!- buttò lì Levy, ignorando l’occhiata assassina dell’amica.

-Dav…- provò Baekhyun prima di essere interrotto.

-Si bene, okay. Lay? Vieni qui.- disse Levy saltellando sul posto nervosamente.

Il povero unicorno si avvicinò alla pazza, abbastanza spaventato da volersela dare a gambe. Comunque si accostò alla nana che, con uno scatto fulmineo gli afferrò il polso e se lo trascinò dietro, fuori dalla sala.

-AIUTO.-

Ma era troppo tardi. Levy lo aveva già trascinato fuori e gli stringeva le braccia con le mani.

-Lou…? Levy mi vuole mangiare?- chiese con un filo di voce terrorizzato.

-No, Lay, non ti farà nulla… spero.-

-ALLORA LAY. TU DEVI FARE TUTTO QUELLO CHE DICO GIUSTO? QUINDI ADESSO CI PORTI NEI CAMERINI DEGLI SHINEE O OVUNQUE LORO SIANO, OKAY?- esclamò la folle scuotendolo.

-Mi fai paura…-

-OKAY?!-

-Ok!-

Lay si arrese e Levy si allontanò trionfante, gongolando sul posto.

-Allora, dove si va?- incalzò, seguendo Lay che iniziò a camminare lungo il corridoio, svoltando un paio di volte.

-Lou ci pensi? Conosceremo gli SHINee!-

-Mi ci gioco quello che ti pare che tu svieni.-

-Ovviamente sverrò.  E tu, che stai facendo tanto la contenuta, cercherai di saltargli addosso.-

-Scontato.-

-Ci siamo.- bofonchiò Lay indicando una porta che portava scritto un cartello ben visibile.

-Lou… che c’è scritto lì sopra…- ansimò Levy.

-SHINee, Levy…- rispose Lou in preda ad un attacco d’asma.

-Ragazze state b…-

-Bussa, Lay, bussa!- lo incitò Lou con un sorriso alla Stregatto.

-Avanti!- esordì una voce sconosciuta dall’interno che provocò un mezzo scompenso ormonale alle due piccole folli.

Lay aprì la porta, facendo l’occhiolino a Levy e Lou per poi entrare nel camerino.  Le due ragazze si spalmarono contro la parete bianca, accanto all’ingresso, cercando di non farsi vedere.

-Levy non respirare.-

-E chi è più capace di respirare.-

-Ehi Yixing! Come stai?- domandò una voce cordiale non meglio identificata.

-Bene! Sono venuto qui perché due amiche italiane volevano conoscervi.-

Boom, il danno era fatto. A meno che Lay non estraesse dalla tasca dei jeans due italiane a caso, le amiche da conoscere erano proprio loro due.

-Italiane? Davvero?-

Mentre Levy prese a pregare le carote in aramaico, Lay si sporse e afferrò loro i polsi, tirandole sulla soglia. Lou strinse gli occhi talmente forte che temette  le potessero cadere le ciglia dallo sforzo.

“Se siamo fortunate non ci vedranno e prenderanno Lay per un pazzo con le traveggole” si disse Lou, ottimista, chiedendosi chi diamine glielo avesse fatto fare. Poi se lo ricordò e spalancò gli occhi in un moto di rabbia: Levy. Voltò la testa di lato sibilando parolacce alla volta della sua amica, ma nel muovere il capo non poté far altro che dare un’occhiata alla stanza e ai suoi occupanti. Mai ci fu un errore più grande.

Lee Jinki era appollaiato su una sedia girevole, tranquillo, stringendo il cellulare tra le mani e sorridendo alla volta dei nuovi arrivati; Choi Minho era elegantemente seduto sul divano con le gambe accavallate accanto a Taemin. Kim Kibum invece era in piedi accanto a Lay, decisamente troppo vicino.

 Lou si chiese per quale ragione Dio si fosse impegnato così tanto a distribuire tutta la perfezione disponibile a quei coreani e perché invece avesse abbandonato lei e Levy al proprio destino, condannandole ad una vita da polpette amorfe. “Grazie mille, Dio, davvero. Con tutto il cuore”

Levy nel frattempo aveva evitato di guardare la stanza piazzandosi le mani sulla faccia e scomparendo dalla vista. E mentre Levy cercava di imitare i camaleonti e mimetizzarsi sul muro, Lou stava dando il meglio di sé per convincere gli SHINee della sua demenza.

-Ciao! Siete voi le amiche italiane di Lay?- chiese Key porgendole la mano.

Lou non rispose ma si limitò a sorridere, lieta che gli dei della Nutella le avessero lasciato almeno la facoltà di movimento. Quindi strinse la mano del suo bias, muovendola piano. “Che mani morbide… oddio, Kibum ti rapisco e ti porto sul mio comodino.”

Il moro non demorse e sorrise a sua volta. –Io sono Kim Kibum, ma potete anche chiamarmi Key se volete! Voi come vi chiamate?- domandò tenero.

-Io sono Lou e lei è Levy.- sospirò la ragazza.

-Sai non si vedono molte ragazze ricce da queste parti, o almeno non ricce naturali come sei tu!- disse Kibum, facendole l’occhiolino e toccandole una ciocca di capelli biondi.

Key si lasciò sfuggire un risolino e Lou sperò che non avesse notato il filo di bava sottile quanto le cascate del Niagara che le colava dalla bocca spalancata. La riccia si riscosse e diede una poderosa gomitata a Levy, notando nella stanza l’assenza di Jonghyun.

-È stato molto lungo il viaggio in aereo dall’Italia?- domandò Taemin prendendosi il volto tra le mani, mentre Levy iniziava a prendere nuovamente possesso delle proprie facoltà mentali.

-Non siamo venute in aereo!- confessò Levy sorridente.

-Davvero? E con cosa siete arrivate?- chiese Onew curioso, riponendo il telefono in tasca.

-Con il computer di Lou!- ammise la ragazza, lasciando pressoché sconvolti i quattro tipi.

-Levy intendeva dire che… che abbiamo vinto un concorso s-sul mio computer e siamo andate in… in Giappone con l’aereo e poi qui in Corea con la nave!- spiegò rapida Lou, congratulandosi con se stessa per la propria arguzia.

Minho sorrise e annuì, poggiando la mano sulla spalla di Taemin. Fortunatamente non si accorse della pioggia di cuoricini e arcobaleni che prese a cadere dagli occhi delle due ragazze.

-Non sapevamo che aveste fatto un concorso on-line, Lay!- intervenne ancora Key, dopo essersi accomodato su un secondo divano nero.

-Veramente neanche io…- borbottò Lay, ma la sua voce fu coperta da una seconda.

-Chi è che fa un concorso on-line?-

Lou e Levy si voltarono, incrociando lo sguardo curioso di Kim Jonghyun che le scrutava attentamente. Era accanto a Levy, la quale si piazzò una mano sulla bocca e fece un balzo all’indietro.

“Dio arrivo.”

Jonghyun sorrise e porse una mano a Levy.

-Voi sareste?-

“Morte. Noi siamo morte e tu sei un angelo.” Pensò Levy incrociando gli occhioni scuri del biondo.

-Ehehehehe….- rispose Levy afferrando la mano di Jonghyun.

-Sono Lou e Levy, sono amiche degli Exo e vengono dall’Italia!- rispose Key al posto di Levy, facendo l’occhiolino a Lou che morì.

-Dall’Italia eh? Ecco perché hai degli occhi così grandi…- borbottò il biondo ossigenato sporgendosi verso Levy che si piegò all’indietro più del campione mondiale di limbo.

-Lou…- si lamentò la povera carota, strattonandole l’orlo della maglietta.

Fortunatamente, prima che il caso ritenesse opportuno un intervento armato per porre una distanza di sicurezza tra Jonghyun e Levy, il ragazzo si allontano di sua spontanea volontà, crollando sul divano accanto a Kibum, che lo fulminò con lo sguardo.

-Avanti, sono sicuro che voi sappiate molto di noi, ma noi non sappiamo nulla di voi!- intervenne ancora Minho, stiracchiandosi.

-Già, in effetti neanche noi!- esclamò Lay grattandosi la testa.

-Perfetto allora! Sedetevi e raccontateci qualcosa di voi.-

Onew si alzò e le prese per le spalle, spingendole su due sedie bianche addossate ad una parete dello stesso colore.

Dopo qualche minuto di silenzio, Lou decise di aprire la bocca e dire qualcosa.

-Hm, ecco, si, la nostra vita è… interessante.- borbottò decisamente poco convinta.

“Si, interessante come quella di due scimmie urlatrici.” Si disse Levy, soffocando un risolino all’affermazione dell’amica.

-Davvero? E cosa vi piace?- chiese Kibum sollevando contemporaneamente  un sopracciglio e l’angolo della bocca.

“Oddio se Lou ha colto il doppio senso siamo finite e…”

-Hm, lo vuoi davvero sapere?- borbottò Lou prima che Levy potesse fermarla.

-AAAH!- urlò Levy piazzandole una poderosa gomitata.

-Ma cosa…-

-Ci piace molto ascoltare la musica!- disse la nana tutto d’un fiato, ignorando gli sguardi assassini della riccia.

-Abbiamo diciotto anni e veniamo da Roma. Frequentiamo l’ultimo anno del liceo e la cosa che sappiamo fare meglio è…-

-Ehm ehm.-

-….mangiare.- Levy continuò, ignorando l’interruzione dell’altra.

-Vi piace il pollo? Io adoro il pollo.-  si intromise Onew leccandosi le labbra.

Le due ragazze annuirono animatamente, interrotte dal sonoro sbuffo divertito di Taemin.

-Lo sappiamo tutti hyung!-

Kim Kibum si alzò e trasportò una sedia girevole più vicino alle due,  si prese il volto tra le mani. Lou si morse il labbro inferiore cercando di pensare insistentemente ad una gamma di colore che si potesse avvicinare a quella del guardaroba di Paris Hilton. Levy invece era tutta presa ad affogare nella saliva dovuta al bellissimo sorriso che Jonghyun le stava rivolgendo.

-Allora, vi trovate bene a casa dei nostri amici?- chiese Jonghyun con sguardo malizioso.

Levy perse un battito.

-Certo, anche se la cucina non è delle migliori!- Lay storse il naso, rispondendo al posto delle due ragazze.

-Fingerò di non aver sentito nulla per non sentirmi offeso.-

La loro attenzione venne catturata da una voce stizzita proveniente dalla porta.

-Suho! Ma no… io scherzavo, ehehe.-

-A casa facciamo i conti.-

Lo sguardo di Mamma Suho lanciava lampi e maledizioni Senza Perdono come non mai, costringendo il povero unicorno terrorizzato ad abbassare gli occhi.

Gli Exo al completo erano apparsi sulla soglia, sorridenti e sudati, e scrutavano il gruppetto con sguardo divertito.

-Ragazzi, ciao!- saltò su Taemin, correndo ad abbracciare Jongin e ignorando le occhiate omicide di Kyungsoo.

-Che ci fate voi qui, si può sapere?- domandò Baekhyun con un sorriso tirato.

-Le ragazze sono venute a salutarci! Carino da parte loro non trovate?- intervenne Jonghyun, sorridendo.

-Molto carino, già.- sussurrò Sehun guardando Levy in faccia.

-Non ci avevate detto di avere queste due belle ragazze italiane a casa vostra, però!- si lamentò Kibum sporgendo in fuori il labbro inferiore e piegandosi verso Lou, passandole un dito sotto il mento.

“Baekhyun salvami lalalala.”

-Taemin scusa, vieni un attimo fuori?- domandò Minho con durezza, afferrando poi il più piccolo per un polso e tirandoselo dietro.

-Sbaglio o tra quei due la tensione sessuale si taglia con il coltello?- domandò Levy all’orecchio di Lou, che però non rispose, un po’ troppo impegnata a fissare la faccia di Key a poca distanza da lei.

-Ehi perché non andiamo a chiacchierare nella nostra sala prove? È molto più grande di questa stanza. Si ok, andiamo. Forza.- Baekhyun intervenne, afferrando Lou per le spalle e tirandola in piedi senza troppe cerimonie. Sehun lo imitò, sottraendo Levy dalle grinfie di Jonghyun che aveva iniziato ad avvicinarsi con un sorriso sornione.

La numerosissima combriccola, orfana di Taemin e Minho, scomparsi in circostanze misteriose, prese ad incamminarsi per i corridoi, in fretta, lasciando indietro due scioccatissime Lou e Levy. Le due ragazze si guardavano intorno, osservando i quindici ragazzi usciti da chissà quale posto magico che le circondavano.

-Secondo te, quante possibilità ci sono che tra pochi attimi mia madre venga a svegliarmi urlando di fare presto?- chiese la riccia, sbarrando gli occhi alla ricerca di sua madre appostata dietro qualche angolo.

-Molte probabilità direi.-

-Di cosa state confabulando?-

Key e Jonghyun le raggiunsero, accostandole e camminandogli vicino. Troppo vicino forse per i gusti di Levy che poté fare una completa radiografia del corpo del biondo dallo scollo della sua canottiera.

“Dio santo, Jonghyun copriti.”

Lou invece si era lanciata in un’avvincente discussione riguardante i piercing con Kibum, che le illustrava la storia di ogni buco sulle sue bellissime e perfettissime orecchie.

-… Questo invece l’ho fatto tre anni fa. Ha fatto parecchio male, ma poi mi ci sono abituato. Ti piace?-

-Da morire…- si lasciò sfuggire lei, con un sospiro, facendo ridere il moretto di gusto. La sua risata scintillante attirò l’attenzione di Baekhyun, che si voltò e lo fulminò con lo sguardo.

-Ce l’ha con me?- domandò poi Key.

-Hm credo sia per causa sua!- esclamò Jonghyun ridendo e indicando Lou con il mento, per poi mettere un braccio attorno alle spalle di Levy, che si irrigidì e rischiò il coma farmacologico.

-Aiuto.- squittì.

Sehun si voltò, come attirato da una forza divina e fece calare gelido lo sguardo sul biondo che aveva osato toccare la sua biased. Fece un passo avanti e socchiuse la bocca, ma il fato decise di procrastinare la prematura mutilazione di Kim Jonghyun.

-Eccoci! Dentro forza!- esclamò Tao acchiappando Sehun appena in tempo per il colletto della camicia e lanciandolo dentro la stanza.

Gli altri lo seguirono, volenti o nolenti, accomodandosi sui svariati divanetti neri sistemati nella stanza. Lou e Levy si accucciarono sul pavimento, accanto alle gambe di Kris e Tao.

-Allora, di cosa stavate parlando prima che noi arrivassimo?- chiese Xiumin, accavallando le gambe.

-Hm, le ragazze ci stavano dicendo se si trovano bene da voi!- esclamò Onew sorridendo.

-E voi cosa avete risposto?- domandò Suho fulminando Lay con lo sguardo e lanciando una non tanto velata minaccia alle due ospiti.

-Che ci troviamo benissimo e che non rischiamo la morte ogni due per tre!- si affrettò a rispondere Lou, compiacendo il leader degli K, e evitandosi così inimmaginabili punizioni e ripercussioni.

-Ma Taemin e Minho dove sono finiti?-

Jongin si guardò attorno, alla ricerca del suo amico.

-E a te che importa?- ringhiò Kyungsoo, mettendogli possessivo una mano sul ginocchio.

Kai ridacchiò scoccandogli un bacio sulla guancia.

-Ehi ma anche tu hai un piercing!-

Key si alzò dal divano, accucciandosi accanto a Lou e sfiorandole con le dita la punta dell’orecchio.

“Hm odora di fragola… ma il profumo di Baekhyun è più buono.”

E dato che quando nomini il diavolo spuntano le corna, il suddetto Byun Baekhyun si alzò dal suo posto come una furia, dando un colpetto sul fianco di Levy con il piede per farla spostare e sedendosi a terra accanto a Lou. Poi le posò un braccio attorno alle spalle e le baciò una guancia.

“Ehi mi piace questa situazione, potrei farci l’abitudine.”

-Contieniti- mimò Levy con le labbra, attenta a non farsi vedere da nessuno.

Era così assorta dalla scena della sua amica che non si accorse che Jonghyun le si era inginocchiato vicino, talmente vicino che quando lei voltò la testa lui le leccò una guancia.

-OH CAROTA SANTISSIMA!- urlò Levy, dando una gomitata a Baekhyun.

-AHIA!- strillò Bacon stringendo Lou più forte.

-MA CHE COS?!- urlò a sua volta Sehun alzandosi e facendo crollare a terra Chen che gli si stava appisolando su una spalla.

-SEHUN!- si lamentò il cammello, passandosi le mani sul sedere.

-CHE HAI FATTO?- gridò ancora il Bubble Man rivolto a Jonghyun, che non sembrava minimamente spaventato dalla faccia assassina del maknae.

-Non si può?-

-Ma proprio che no!- esclamò Sehun mezzo sconvolto.

Intanto Levy era collassata sulle gambe di Lou, che la sventolava con una mano, aiutata da Baekhyun che non la mollava un istante, continuando a ringhiare contro Kibum.

-Levy! Levy riprenditi! Questi due si picchiano e te stai morendo!- la incitava la riccia, senza staccare gli occhi dalla scena.

-Rissa! Rissa! Rissa!- urlavano Kris e Chanyeol, immediatamente rimproverati con lo sguardo da Mamma Suho.

-Lou vuoi una mano?- si offrì Key, trascinandosi accanto al corno esanime di Levy.

-NO!-  rispose Bacon con un po’ troppa veemenza, attirandosi l’occhiata bieca di Suho e quella estremamente divertita di Lou, che avrebbe benissimo vissuto in un triangolo amoroso.

A quel punto Jonghyun scoppiò a ridere e Kibum sgranò gli occhi, portandosi una mano alla bocca.

-Ma che per caso siete gelosi?-

-No, Key, cosa dici! Si stanno solo preparando per andare a coltivare barbabietole da zucchero.- rispose Kai sarcastico.

-Credo che abbiate frainteso…- iniziò Key ridacchiando.

-Io e Kibum non abbiamo nessuna intenzione di portarvi via le ragazze…- continuò Jonghyun.

-Loro non sono le nostre ragazze, loro…-

-SI certo, ok, come no.- procedette Kim Kibum sempre più divertito. –Qualunque cosa siano, noi non abbiamo nessuna intenzione di portarvele via. Io e Jonghyun siamo interessati a ben altro!-

Lou si bloccò con la mano a mezz’aria, ancora tutta intenta a sostenere l’amica che si stava riprendendo.

-Devo sentirmi offesa o cosa.-

-No assolutamente! Quello che io e Kibum cercavamo di dirvi è che… noi stiamo insieme! Non ci piacciono le ragazze.-

Jonghyun sorrise tranquillamente, ignaro di aver lanciato una sorta di bomba nucleare nei cervelli delle due ragazze, Levy compresa.

-COME SCUSA?!- urlarono all’unisono, strozzate dai feels della JongKey.

-Già. Io e Jonghyun siamo gay!-

A quelle parole Levy svenne ancora una volta, mentre Lou iniziò a vomitare arcobaleni. La porta si aprì rivelando Taemin e Minho, più spettinati e sgualciti di prima.

-Non per dirti nulla eh, Minho hyung, ma hai la patta aperta.-

Udendo le parole di Kai e vedendo le facce di Taemin e Minho diventare rosse come i capelli di Yeol, anche il cervello di Lou decise di prendersi una bella vacanza, abbandonandola lì da sola con un mare di feels e litri di sangue versati dal naso.

-Capillari fragili?- domandò Key sorridente.

“Oh ma fanculo.”








Hi pipol!! Ebbene si, siamo ancora vive. OK MANTENIAMO LA CALMA E #HappyKimJonginDay!!
Il nostro ritardo clamoroso è stato tutto calcolato obviously ;) *bugiardissime*
Siamo al quinto capitolo e la nostra bipolarità continua a fare bella mostra di sé come se nulla fosse... forse dovremmo iniziare a preoccuparci.
Avete avuto l'onore di farvi un giretto tra le varie boybands da noi seguite/stalkerate/idolatrate fino allo spasmo, quindi non ci stupiremo se doveste decidere di insultarci e volerci picchiare a sangue c:
Che la nutella vi assista sempre :)
Saranghae <3

   
 
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