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Autore: Cercaminelmare    13/01/2015    3 recensioni
I found my home in your arms, in your heart and in us.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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31 Gennaio 2015

Piccoli e fragili fiocchi di neve iniziano a scendere leggiadri dal cielo, li guardo danzare attraverso le grandi vetrate dell' aeroporto di Heathrow. Sono quasi due ore che aspetto qui seduta, mentre intorno a me vedo famiglie affannate dirigersi al proprio imbarco e i papà rossi in viso con le valige incastrate fra le braccia e le dita strette a quelle dei figli più piccoli. Uomini e donne d'affari sbattono svelti i piedi verso l'area riservata ai taxi, telefono di ultima generazione in una mano e una ventiquattr'ore nell'altra. Alzo lo sguardo sul tabellone elettronico degli arrivi, di fianco al volo in arrivo dal Kenya lampeggia ancora la scritta 'ritardo' ma noto con un sospiro di sollievo che i minuti che ci separano stanno diminuendo. Un anno e sei mesi che sei via, nessuna video-chiamata ne messaggi, solo qualche telegramma di fortuna 'Sto bene, mi manchi.' . Me lo ricordo bene il giorno in cui mi ha detto di dover partire, assieme al tuo migliore amico Louis, come volontari umanitari grazie al Servizio Volontariato Europeo. Eravamo in un bar un po' trasandato, non troppo lontano dal nostro appartamento, il sole calava lentamente dietro i profili squadrati della città tingendo le case delle varie sfumature dell'arancione.

"Allora, cosa c'è di così importante da farmi lasciare il lavoro e correre qui?" domando con il sorriso sulle labbra perché in realtà non mi dispiace affatto.

"Okay. Ehm non amo fare giri di parole, lo sai, quindi vado dritto al punto." Ho annuito paziente, improvvisamente incuriosita dal tuo tono serio.

" Io e Lou abbiamo mandato il curriculum per candidarci ad un progetto europeo, che si svolgerà in Kenya, circa due settimane fa. Perché non provare? L'abbiamo presa sul ridere anche se a tutte e due stuzzicava l'idea di andare in Kenya." Porti distrattamente una mano fra i capelli e li tiri indietro. Un gesto che mi svela quanto in realtà tu sia nervoso.

"Ieri, appena tornato a casa dalla partita a calcetto con Jace, Alec e Louis, ho controllato le e-mail e ho trovato un nuovo messaggio. Immediatamente ho chiamato Louis per sapere se ne aveva ricevuta una anche lui. Non potevo crederci, avevano preso entrambi." Resti in silenzio quel che basta per riprendere fiato

" Il progetto opera in un villaggio molto povero, e si occupa del sostegno alle famiglie in difficoltà. Lo sai anche tu che amo fare volontariato e quindi ho pensato sia un'opportunità pazzesca. L'unica cosa che mi fa fare un passo indietro è la durata del progetto."

Chiudi gli occhi e "Un anno e sei mesi."

Il mio cuore perde un colpo. Quando li riapri e li fissi su me io sto per aprire bocca e risponderti ma tu mi precedi " Ho subito pensato a te, a noi, a come avresti reagito. Io - schiarisci la voce come fai sempre quando ti senti a disagio- lo capisco se ti incazzi e mi urli addosso." Assecondi il mio silenzio e aggiungi " Ho letto i termini del progetto, la partenza è prevista tra due mesi e posso ritirarmi con due settimane di anticipo."

Mi hai guardato con attenzione in attesa che ti dicessi il mio parere, quasi a chiedermi il permesso per poter partire, e io ho ricambiato lo sguardo cercando di fissare nella mente ogni particolare del tuo viso, di te. Perchè i tuoi occhi mi avevano già convinto, sarei stata un'egoista se avessi deciso il contrario proibendoti di fare qualcosa che ami, e anche se ho una paura fottuta della distanza io non voglio che tu abbia rimpianti. Ti amo troppo per non lasciarti andare. Prendo tutto il tempo di cui ho bisogno per osservarti, la fronte spaziosa deliziosamente increspata dall'attesa, il taglio sottile degli occhi, la piega delle sopracciglia scure e folte, le labbra screpolate dal freddo, il verde bosco dei tuoi occhi nelle giornate uggiose come questa. Le spalle incurvate e i muscoli delle braccia tesi sotto il tessuto blu del maglione che indossi, i piedi incrociati sotto al tavolo sfiorano i miei, i capelli perennemente ribelli.

Siamo rimasti in silenzio per non ricordo quanto, semplicemente persi l'uno nello sguardo dell'altro. Inspiro ed espiro piano, drizzo la schiena e il mio sguardo corre al tuo.

"Se è quello che vuoi realmente, non sarò di certo io a impedirtelo. L'importante è che poi torni." Le tue labbra si sono aperte in uno di quei sorrisi che già mi mancano, di quelli che mi tolgono il respiro, gli occhi semi chiusi e le fossette ai lati delle labbra.

" Ti amo Ivy."

Non era necessaria una riposta a voce, ho semplicemente posato piano le mie labbra sulle tue in un bacio dolce, cercando di imprimere nella mente ogni istante, il tramonto e l'odore di caffè, le tue mani morbide fra i miei capelli e le tue labbra calde di thè alla vaniglia, il tuo preferito.

Da quel pomeriggio il tempo è volato veloce, troppo in fretta, fra i documenti necessari per il viaggio, le vaccinazioni obbligatorie e il resto, i giorni non mi sono sembrati abbastanza per viverti come avrei voluto.

Muoio dalla voglia di rivederti Harry, voglio tornare a litigare per chi deve lavare i piatti, o scegliere cosa guardare la sera abbracciati sul divano verde acido comprato all'ikea e svegliarmi la mattina con i piedi incastrati fra i tuoi. Da quando sei via é come se non riuscissi a respirare a pieni polmoni e l'aria non è mai abbastanza. Non mi sento a mio agio nemmeno nel nostro appartamento perché manca qualcosa di fondamentale, manchi tu.

Mi sono buttata a capofitto nel lavoro, ho diviso le mie giornate fra il negozio di cupcakes e gli amici, tutto per non pensare alla tua assenza. Non sei mai stato via per così tanto tempo, noi ci conosciamo da cinque anni, stiamo insieme da tre e da due condividiamo l'appartamento su High Street. Il natale, senza la tua fastidiosa ossessione per gli addobbi, non é natale! Ho immaginato questo momento tante volte, tu che arrivi in tutta la tua altezza con le mani in tasca e un sorriso sul viso, il borsone a tracolla e la pelle abbronzata. All'improvviso sento un peso sullo stomaco, una fastidiosa vocina si insidia fra i miei pensieri. Se le tue braccia non volessero più stringermi?

Rallento il respiro per calmarmi, sospiro piano e chiudo gli occhi.

Lascio correre il mio sguardo fra la gente, c'è chi è in piedi con le mani in tasca e gli occhi che cercano qualcuno, impazienti, altri seduti con le mani che si tormentano e le gambe incrociate sotto la sedia. Con un sorso finisco il tè che mi hanno offerto durante il viaggio e getto il bicchiere nel primo cestino che trovo. Il mio sguardo continua a correre, fremo dalla voglia di stringerti. Inumidisco le labbra mentre sorrido di riflesso, ti ho trovata. Tieni la testa bassa e questo mi permette di avvicinarmi a te mentre assaporo con gli occhi ogni cosa che mi è mancata. Anche se tieni la testa china riesco a vedere il profilo del naso piccolo e leggermente all'insù, la linea morbida della mascella e il mento piccolo. Tieni i capelli biondi, che ormai arrivano a sfiorarti il seno, sciolti sulle spalle avvolte dal cappotto nero che ti ha regalato tua madre. no a qualche passo da te e penso a quanto mi sono mancate le tue mani fra i miei capelli. Poso il borsone a terra e schiarisco la voce

" Mi scusi, sta aspettando qualcuno?"

Impercettibilmente irrigidisci le spalle e con una mano porti una ciocca di capelli dietro l'orecchio, lentamente ti volti verso di me, con labbro incastrato fra i denti e gli occhi azzurri spalancati e lucidi. Sbatti più volte le ciglia lunghe e folte, ti alzi lentamente quasi con il timore che sia tutto un sogno, ma io sono reale, noi siamo reali.

"Io volevo farti una sorpresa ma-"

"Ma sei una frana, lo so Ivy." dico e non posso sorridere alla sfumatura rossastra sulle tue guance.

" E tu rovini sempre tutto!" dici poco convinta cercando di nascondere un sorriso che minaccia le tue labbra. E sono proprio loro che catturano il mio sguardo e lo distolgono dal tuo.

"Mi sei mancato" sussurri mentre con un passo incerto il tuo viso raggiunge l'incavo della mia spalla, e le mie braccia ti circondano la vita. A quel tocco tutti i miei muscoli si rilassano, la stanchezza di quei mesi passati distanti sciaquati via in un battito di ciglia. Ed è disarmante pensare a quanto avere le mie mani sulla tua schiena e il tuo cuore che batte contro il mio, sia una sensazione così familiare e semplicemente indissolubile. Non serve rispondere a parole che mi sei mancata anche tu, mi basta stringeri un po' di più e sentire il tuo corpo rilassarsi.

"Voglio che mi racconti tutto Harry, non mi importa se sei stanco, riposerai una volta a casa. " dici alzando il viso quel poco che basta per guardarmi negli occhi. I minuti passano silenziosi ma nessuno di noi due muove un muscolo.

Sospiri "Ho parcheggiato qui fuori, vogliamo andare? Non ne posso piú di stare in questo aereoporto." cerchi di allontanarti dalle mie braccia ma ti blocco irrigidendole, allora ridacchi piano e posi una mano sul mio petto.

"Harry andiamo a casa."

" Prima io vorrei baciarti."

Alzi un sopracciglio e scuoti piano la testa

" Tanto fai sempre quello che vuoi." e incastri il labbro inferiore fra i denti in un invito silenzioso.

Poso una mano sulla tua guancia mentre con l'altra ti stringo ancora di più a me, fino a sentire di nuovo i nostri cuori battere l'uno sull'altro, il mio sguardo si abbandona al tuo mentre i nostri respiri sono così vicini da confondersi.

" Qui sei a casa." sussurro sulle tue labbra prima di annullare la futile distanza che le separa dalle mie.

  
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