Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: belieber __forever    13/01/2015    1 recensioni
Ronnie Butler, la ragazza perfetta, la figlia che tutti vorrebbero.
Justin Drew Bieber, il solito sfigato che viene preso di mira dai bulli.
Come andranno a finire le cose?
-Ho cambiato il nome della storia in Heart Wants What It Wants perchè lo trovo più adatto alla storia, poi capirete in seguito il motivo-
Genere: Erotico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter Sixteen| Part Two Ronnie's Pov Abbasso lo sguardo e avvampo sotto lo sguardo intenso e indagatore di Justin, mi stava letteralmente spogliando con gli occhi davanti a tutti. Aveva uno sguardo cosí intenso che la mia pelle stava bruciando sotto i suoi occhi. Mi guardava imperterrito con un luccichio strano nei suoi occhi leggermente oscurati, più cupi del solito miele che li caratterizza, ma per fortuna ha distolto lo sguardo altrimenti credo che sarei morta per autocombustione. Alzo il il viso e noto Justin indicare ad Alex di avvicinarsi a lui. "Riportala a casa entro l'una, se la riporti prima ancor meglio, assicurati che non beva e che non accetti nulla da qualche conosciuto, e soprattutto che nessuno la tocchi o le si avvicini, chiaro?" dice non molto forte assumendo un tono quasi freddo ma principalmente autoritario. I suoi occhi bruciano di serietà in quelli verdi del mio migliore amico leggermente intimorito da Justin che prontamente caccia un ghigno. "Tranquillo amico, Rom è al sicuro con me" gli da una pacca sulla spalla amichevole e Justin sorride compiaciuto ringraziandolo. Mi avvicino ad Alex affiancandolo mentre mando un occhiataccia a Justin che dipinge sul suo viso un sorrisetto trionfante-lo prenderei volentieri a schiaffi in questo momento-. "Ti ho già detto che non sei nessuno per comandarmi caro Bieber" dico avvicinandomi di più a lui fronteggiandolo e colpendogli il petto col dito indice "posso fare ciò che voglio, se voglio conoscere qualcuno lo faccio, se voglio bere lo faccio, di certo non do conto a te" gli sorrido sfacciatamente mentre lui serra la mascella stringendo i pugni lungo i fianchi, i suoi occhi ritornati pochi minuti fa al miele a cui sono abituata si incupiscono tutto d'un tratto dando vita ad un marrone scuro, scurissimo e respira irregolarmente. Ho notato che i suoi occhi cambiano a seconda del suo umore, e diciamo che quando si incazza non è un o spettacolo da vedere. OH OH, QUALCUNO È INCAZZATO, SI SALVI CHI PUÒ Sono stata stupida a sfidarlo vero? SI, NON SAI QUANTO, ADESSO PAGHI LE CONSEGUENZE, DOVRESTI AVERLO CAPITO ORMAI CHE È FACILMENTE IRRITABILE, SOPRATTUTTO SE SI PARLA DI TE RONNIE Sei di aiuto, davvero,grazie mille OH NON C'È DI CHE Fa cenno a tutti di andarsene e i miei fratelli dopo avermi dato le solite raccomandazioni e un bacio sulla fronte si dileguano in camera mentre Alex e le mie amiche si avviano alla macchina. "Piccola Ron" dice strattonandomi verso di se bloccandomi i polsi stringendoli non molto forte e per fortuna e quindi sono costretta ad appoggiare i palmi delle mani sul suo petto e mantengo lo sguardo basso non avendo il coraggio di guardarlo negli occhi per la troppa vicinanza e per un po' di paura nei suoi confronti. È così strano l'effetto che mi fa Justin quando gli sto vicino, come in questo momento: sento di avere i battiti del cuore a mille, le gambe molli peggio della gelatina, i palmi delle mani sudati e stomaco sottosopra grazie agli elefanti che stanno ballando la conga. È l'unico ragazzo che mi fa un simile effetto, ho provato a stare con qualcuno nel tempo in cui non c'era ma nessuno, e dico, nessuno è riuscito nemmeno un secondo a farmi sentire come fa lui, anche solo se incrocio il suo sguardo da km di distanza. Era solo diciamo camminare mano nella mano nei corridoi e scambiarsi qualche bacio a stampo. Ma con lui è tutto diverso, lo è sempre stato. Provo sia timore ma allo stesso tempo sicurezza. Sento due dita poggiarsi sotto il mio mento costringendomi ad affondare lo sguardo nelle sue iridi ritornate al loro normale marrone chiaro con qualche sfumature di verde all'interno di essere,rendendoli ancora più splendidi di quanto giá non siano. "Non voglio che qualcuno che qualcuno oltre me ti sfiori, ti tocchi o ti guardi ci siamo capiti mia piccola Ron?" sussurra scendendo una ad una queste parole facendole suonare come una minaccia mentre inizia lentamente a lasciare vari baci umidi sulle guance, sulla punta del naso per poi passare al collo e alla fronte, il tutto provocando dei miei gemiti soffocati. "Ho detto" mi morde il lobo dell'orecchio causando un mio piccolo gemito di dolore "ci siamo capiti?" accenna un sorrisino e si avvicina al mio viso guardandomi severo, come quando un padre rimprovera la propria bambina. Sono così debole ed ipnotizzata in questo momento davanti a lui che non posso far altro che annuire sussurrando un debole "si" , non avendo nemmeno il fiato per articolare una frase di senso compiuto, cosa che lo fa sorridere compiaciuto -ha notato la mia reazione-, ha capito che quando mi sta vicino ha il completo controllo su di me, sul mio corpo e sulla mia mente. "Bene mio piccolo angelo, bada a come ti comporti, verrò a sapere se non ti comporti da brava bimba, mi sono fatto conoscere giá nei dintorni e ho i miei informatori" struscia il naso contro il mio, avvampo cerco di avvicinarlo di più a me cingendogli il collo con le braccia mentre lui mi stringe i fianchi tenendomi stretta a lui "all'una ti chiamo e voglio saperti a casa" mi lascia un bacio all'angolo delle labbra e il cuore sembra che sta per uscire dalla gabbia toracica. Aiuto questo ragazzo sará la mia rovina. "Va bene papá" sussurro ironica, mi avvicino ancora di più a lui con l'intenzione di baciarlo. Guardo le sue labbra inumidite di saliva, della sua, e poi guardo i suoi occhi che mi guardano addolciti ma allo stesso tempo vogliosi e questo mi da sicurezza di tuffarmi sulle sue come non ci fosse un domani. Lo stringo forte a me attanagliando il suo collo continuando a baciarlo e sento che lui ricambia più che volentieri chiedendo l'accesso picchiettando con la lingua sul mio labbro inferiore e mordendolo leggermente, senza pensarci due volte accetto e le nostre lingue cominciano a sfiorarsi ed intrecciarsi provocando i miei gemiti e i suoi quando inizio a tirare le sue ciocche bionde. Vaga con le sue grandi mani per tutta la mia schiena arrivando al fondoschiena quasi nudo dato che indosso una brasiliana, e lo accarezza di tanto in tanto alzando di poco il tessuto del vestitino, passa al fianco e l'interno coscia precisamente, ed è li che mi stacco dal bacio causando un forte schiocco, simile a quello che produce una ventosa attaccata al muro, e riprendendo fiato poggiando la testa sul suo petto rossa di vergogna. Diciamo che mi sono staccata sia perchè non avevo più fiato e perchè non volevo andasse oltre, è troppo presto anche se è stata solo una 'toccatina'. Ammetto di essermi vergognosamente bagnata lì. Lui non è da meno dato che sento una una cosa dura battere sul ventre, oddio lo fatto eccitare, cristo. Sento la sua mano abbassarmi il vestitino e indugia con la mano sul mio sedere cacciando un risolino, di nuovo, avvampo e gli do uno schiaffetto sul bicipite alzando lo sguardo su di lui e noto che ha un alone rosso intorno alle labbra,gli occhi leggermente offuscati dalla lussuria e i capelli scompigliati alla 'hofattosessoselvaggiopertuttalanotte' "Mani a posto" lo sgrido non troppo infastidita, mi piace quando a toccarmi è lui, mi sento desiderata, unica ed irripetibile per lui, mi fa sentire con un solo sguardo una principessa. "Hai un bel culo piccola" mi da una pacca sul sedere ridendo "sei mia Ron" sussurra baciandomi dolcemente la punta del naso SEI MIA SEI MIA SEI MIA S.E.I.M.I.A. Due parole, sei lettere scatenano mille battiti in più del mio povero cuore che ormai è nelle sue mani completamente, a sua insaputa. "Tua Justin"sorrido, un sorriso sincero, vero, a trentadue denti. Sorride soddisfatto della mia risposta e mi da un umido bacio sulla fronte e quel dolce tocco chiudo gli occhi. Mi accompagna alla vettura cingendo la mia vita con fare possessivo, mi apre la portiera della vettura facendomi accomodare per poi abbassarsi al livello del mio viso lasciandomi stordita per un attimo data la sua vicinanza: non mi abituerò mai ad averlo cosí vicino. "Divertiti Occhi D'angelo" mi lascia un bacio a fior di labbra e le mie guance diventano color cremisi, mentre i miei amici urlano degli 'OHHH' facendo sorridere Justin "Tenetemela d'occhio" dice ai tre indicandomi che prontamente annuiscono sorridendo, per poi sparire nel buoi della notte con la sua camminata da spavaldo Cosa cazzo è appena successo? Saremo mai qualcosa io e lui? ------------------ *SPAZIO AUTRICE* Scusate ragazze se non aggiorno da un secolo ma ho avuto problemi nel postare il capitolo, e adesso ho aggiornato dal cellulare e non è molto comodo quindi mi scuso in anticipo per la mancanza del codice HTML, na cosa del genere, e mi scuso anche per gli errori, ma se devo aggiornare credo che lo farò spesso dal telefono. Oltre questo, spero che la fine del capitolo vi sia piaciuto e che mi lascerete 2 recensioni per coninuare 😞😍 Bene detto questo, buonanotte e boh hahah❤💞 Alla prossima.
   
 
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