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Autore: kiko90    14/01/2015    3 recensioni
Un marchio di passione, due labbra nere, un simbolo di qualcosa che ha segnato Law fin dentro l'anima.
*panda day*
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Eustass Kidd, Trafalgar Law | Coppie: Eustass Kidd/Trafalgar Law
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Benvenuti al Panda Day, il giorno del delirio in cui da un'unica parola nascono fanfiction di ogni genere!
Perché Panda?!
Perché ci serviva un modo veloce per chiamarlo, perché 'Panda Day' suona che è una meraviglia e perché i panda sono carini e coccolosi.
Il meccanismo, se qualcuno vuole partecipare, è semplice.
Ogni settimana sceglieremo una parola aprendo a caso il dizionario e quello sarà il prompt per le varie fanfiction (tutti i generi, tutti i rating, tutti i pairing ma niente long) e basterà scrivere *Panda Day* nell'intro alla storia e il prompt della settimana in piccolo sotto al titolo sempre tra i due asterischi.
E non dimenticate la foto di Pandaman in basso a destra!
Grazie a tutti e buona lettura!
Prossima parola: Rosmarino



Il marchio
*trucco*



Un lieve e delicato raggio di sole fece capolino dalle tende scure della camera da letto illuminando, lievemente, il materasso coperto da lucenti lenzuola di seta rossa.
All'interno del letto una figura ancora avvolta dalla penombra si stava pian piano svegliando, allungando una mano tatuata verso la sua destra, trovando vuoto lo spazio accanto a lui.
Con un movimento lento Law strisciò verso l'alto, poggiando la schiena nuda contro le sbarre d'acciaio intrecciato del letto.
Con i capelli ancora arruffati e gli occhi grigi infastiditi dalla luce, studiò la stanza in cui si trovava.
La camera, avvolta da un caos animale, era cosparsa in ogni dove da vestiti ed i pochi oggetti d'arredo spalmati a terra dell'irruenta passione di due amanti.
Ghignò Law ripercorrendo con la mente alcuni, salienti, momenti della notte appena trascorsa.
In ogni dove in quella stanza c'era la testimonianza della sua relazione con quel cavernicolo di Kidd.
La porta quasi scardinata per la foga con cui l'avevano spalancata e dove Kidd gli aveva afferrato il membro con i denti.
Il pavimento su cui erano gettati a caso i loro vestiti e dove lui aveva buttato Kidd sovrastandolo.
Le lenzuola strappate per la natura selvaggia della sua persona di cui era affascinato ogni giorno di più.
Quei ricordi così caldi fecero eccitare Law che sentiva il membro indurirsi sotto i brandelli di seta salvatesi. Abbassò lo sguardo notando solo in quel momento i segni neri che dal petto scendevano sempre più giù. Con tocco leggero sfiorò uno di quei segni strofinando delicatamente il dito indice, freddo come una lama, su quel marchio.
-Eustass-ya - sussurrò distendendo le fini labbra in un sorriso malizioso continuando ad osservare le tracce di rossetto nero sul suo corpo. Kidd l'aveva marchiato con il suo trasgressivo cosmetico e, invece di essere infastidito, sentiva sempre più il bisogno di afferrare Kidd e portarlo di nuovo in quel letto.
Si stupì di quel pensiero visto che fino a qualche mese fa non avrebbe mai potuto pensare di trovarsi così coinvolto da un uomo.
Le donne lo avevano sempre attratto, le forme generose, la naturale sensualità, ma quello che condivideva con Kidd era totalmente diverso. Kidd era animalesco, rude, passionale e...si truccava! Gli occhi incorniciati di nero come le labbra sottili, rendevano Kidd particolare, una belva selvaggia in via d'estinzione che lui, ogni notte e non solo, si divertiva a domare o meglio inselvaggire rendendolo sempre più pericoloso, sempre più passionale, sempre più suo.
Si alzò di scatto non potendo più resistere alla voglia di sentire le sue mani sul corpo gigantesco di Kidd ed il membro del rosso penetrarlo da dietro. Trasalì per una forte scossa di eccitazione, mentre percorreva, nudo, il corridoio che separava la camera da letto dal bagno dove, con una probabilità del 100% dati i rumori pesanti e gli insulti contro un innocuo tubetto di dentifricio, si trovava Kidd.
Spalancò la porta, Law, trovandosi l'imponente fisico del rosso nudo davanti a lui, mentre stritolava un tubetto azzurro praticamente vuoto.
-Cazzo di coso esci!- ringhiò Kidd senza accorgersi di essere osservato.
-ti serve una mano, Eustass-ya? O hai bisogno di altro?- ghignò malizioso.
Kidd, furioso, si voltò verso Law affrontandolo con il suo solito sguardo furibondo, scagliando nella vasca da bagno il tubetto di dentifricio.
I due si guardarono negli occhi e, mentre Kidd avanzava pesantemente verso di lui, Law rammentò il giorno del loro primo, fatale incontro.

Erano passati due mesi da quando era stato assunto come tirocinante nell'ospedale della sua città ed aveva già collezionato una gran lista di successi, tanto che era diventato il pupillo del cardiochirurgo dell'ospedale. Aveva talento Law, ma non era il tipo da pavoneggiarsi per questo, no, lui anche se sapeva essere il migliore tra tutti i tirocinanti, aveva continuato a fare il suo lavoro con la sua solita aria indifferente. Passati quei due mesi però qualcosa dentro di lui era cambiato. Non aveva provato più emozioni, sembrava ibernato dall'interno, niente gli interessava a tal punto da suscitare una qualsiasi, positiva o no, reazione.
Aveva provato in tutti modi, ma niente, ormai tutto era fermo dentro di lui. Però durante una fredda sera d'inverno, mentre diagnosticava all'ennesimo paziente il virus intestinale, delle urla, provenienti dal corridoio, lo avevano ridestato. Incuriosito, dopo aver lasciato il paziente con un'infermiera, aveva avanzato verso il punto in cui le urla erano più chiare ed è lì che lo aveva visto per la prima volta, e proprio lì, dopo tanto, aveva provato di nuovo un'emozione.
- brutto stronzo ti spacco la faccia!- aveva urlato un uomo rasato con le braccia tatuate tenuto fermo, o quasi, da una schiera di infermieri - quella era la mia donna, bastardo!- aveva continuato ad inveire contro un altro uomo, grosso anche lui, con capelli rossi ed occhi color dell'oro fuso.
Law aveva fissato quegli occhi e poi il suo sguardo era sceso giù verso le labbra nere gonfie e rotte sicuramente a causa di qualche cazzotto. Non aveva capito cosa l'aveva spinto, quella sera, a camminare verso il rosso e dirgli che gli avrebbe ricucito il labbro, non era compito suo, ma aveva voluto farlo, aveva avuto bisogno di farlo perché il solo stare accanto a quello sconosciuto lo aveva risvegliato.
-senti tu, cerca di muoverti che devo fottermi la tipa di quel cazzone!- sbuffò Kidd
Law sghignazzando aveva risposto a tono -esiste veramente qualcuno in grado di sopportare la vista di questo brutto muso e di farsi pure toccare da te?- non si era saputo spiegare il motivo ma si era divertito a beffeggiare quel tizio.
-Fanculo idiota! Io scopo quando e con chi voglio, e nessuno si é mai lamentato-
Avevano continuato il botta e risposta per dieci lunghi minuti in cui Law aveva ricucito il labbro e il sopracciglio del rosso. Le sue mani avevano toccato delicatamente la pelle di quel rozzo uomo e avrebbe giurato di sentire la tensione del rosso ad ogni suo tocco. Brividi di piacere lo avevano percorso dall'interno ogni volta che aveva incrociato quegli occhi, ogni volta che aveva pensato a quelle labbra. Tutto si era risvegliato dentro di lui e Kidd ne portava il merito.
Quando Kidd era uscito dall'ospedale il gelo aveva invaso Law di nuovo. Aveva provato uno strano e piacevole calore accanto a quell'uomo e stuzzicarlo l'aveva divertito come non mai.
Quella notte, quando era tornato a casa sdraiandosi sul suo freddo letto, aveva sognato lui, Kidd. I suoi occhi ambra, le sue braccia forti...le sue labbra, nere.

Ora eccolo lì, dopo mesi si era ritrovato Kidd nudo nel suo bagno.
Kidd che avanzava verso di lui con occhi fiammeggianti.
Kidd che sapeva essere la causa del suo risveglio. Lui l'aveva riportato in vita facendogli provare emozioni così forti da stravolgerlo.
Kidd l'animale, il bestione, il cavernicolo a cui teneva di più al mondo.
Lo guardò meglio e poi distese un braccio per fermarlo, poggiando il palmo aperto sul petto del rosso che lo guardò con espressione confusa.
- che cazzo fai?- gli chiese Kidd
Law continuò a guardarlo, c'era qualcosa di diverso in Kidd, qualcosa non lo rendeva al cento per cento lui.
Si tocco il petto con la mano libera, Law, sfiorandosi il marchio nero lasciato qualche ora prima dall'amante e sorrise, come solo lui sapeva sorridere ed irritare nello stesso tempo il rosso che sbuffava spazientito. La mano dal petto del rosso scivolò sulla spalla per oltrepassarla ed afferrare qualcosa dietro l'uomo.
-Trafalgar!- lo richiamò sempre più spazientito, Kidd, la voglia di toccare il compagno e farlo gemere era sempre più forte, ogni secondo di più.
Law, ghigno stampato sul viso, afferrò un piccolo tubetto nero per poi girarselo tra le mani e far fuoriuscire la punta del nero rossetto.
- fermo Eustass- gli disse mentre ora, pericolosamente vicino a lui, con gesto lento e preciso, come solo un chirurgo può essere, gli passava il rossetto sulle labbra.
- ora puoi fottermi- disse Law toccando con il suo membro quello del compagno, usando i suoi stessi termini per una volta, perché Kidd ormai l'aveva marchiato, non solo con il suo trucco, ma con la sua anima nera.




Angolo autrice:
Salveee genteee! Rieccomi con una nuova KiddxLaw, si ormai ci ho preso gusto! ;-) Che dire, ringrazio le ragazze che nella mia precedentemente shot su questi due mi hanno accolta con calore, invogliandomi ancor di più a scrivere su di loro! Grazie!
Ho inserito l'avvertimento ooc perché Law forse potrebbe risultarlo un po', che dite? Però spero che la ff vi sia piaciuta comunque e, se vi va, lasciatemi pure un piccolo commento!
Bacioni kiko
   
 
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