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Autore: JollyRoger04    14/01/2015    2 recensioni
Così rimasero fermi dov' erano a guardarsi, mentre i loro volti diventavano sempre più rossi, l' uno sulla soglia della porta e l' altro allo specchio.
Dopo qualche secondo però, Zoro riprese un aspetto serio e, ghignando, disse beffardo:-Beh dimmi quando hai finito di parlare-
Sanji, ormai più rosso di un pomodoro, prese la rincorsa e, dopo aver saltato, tirò un calcio dritto in faccia allo spadaccino, che venne scaraventato a terra:- Mettiti qualcosa addosso buffone! E vedi di non farmi arrabbiare, è già il secondo calcio che ti becchi! Se continua così, per la fine della giornata sarai morto!-
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Roronoa Zoro, Sanji, Z | Coppie: Sanji/Zoro
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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La luna si accingeva a tramontare ed annunciava l’ alba. Ancora non vedevano terra e Zoro era stanco di stare con le mani in mano: voleva avventure, voleva azione, voleva novità. Si alzò dal letto ed uscì sul ponte della nave. Il sole stava sorgendo ed illuminava pigramente il mare all’ orizzonte.
Poi sentì un profumino invitante provenire dalla cucina della Sunny. “No! Non si sarà già messo a cucinare, non di nuovo!” Raggiunse la cucina della nave, le spade al fianco:-Ehi Sanji, hai proprio tempo da perdere, eh! Sicuro che fare le ore piccole faccia bene al tuo bel visino?- disse ironico guardando il ben di dio che il cuoco aveva messo in tavola. Zoro sapeva che Sanji era il migliore dei cuochi, ma non glielo avrebbe mai detto.
-Almeno io faccio cose utili al contrario di qualcun altro-
Il cuoco si accese una sigaretta e diede le spalle allo spadaccino. Intanto Zoro prese una mela e fece per mangiarla, ma Sanji gliela tolse di mano con un movimento fulmineo e la rimise sul tavolo:- Sai bene che non voglio che si mangi prima che si siano svegliati tutti-. Lo spadaccino ghignò:- Indubbiamente, Sanji, tu fai cose molto utili: cucini, pulisci la nave, fumi quelle schifose sigarette, fai da lacchè a Nami ed a Robin …- il cuoco si girò infuriato per rifilargli un calcio in bocca-…e mi osservi in continuazione, forse l’ ultima è la più utile di tutte, giusto?-. Rimase spiazzato dall’ affermazione dello spadaccino che sorrideva beffardo. Come faceva a sapere che lo guardava durante la giornata!? D’ altronde non faceva altro che dormire, bere ed allenarsi con quei ferri vecchi. Doveva trovare un modo di uscire da quella situazione scomoda ed optò per uno scontro con Zoro.
-Già, hai ragione, ti osservo perché cerco di capire come possa tanta stupidità stare tutta in un solo corpo, palla di muschio!-
-Come mi hai chiamato, cuoco da strapazzo?-
-Palla di muschio! Che c’è, sei sordo spadaccino da quattro soldi?-
-Adesso ti faccio vedere io sopracciglio ribelle!-.
Zoro sfoderò una delle sue spade e si lanciò contro Sanji, ma quando lo raggiunse Sanji gli lanciò la cicca della sigaretta in faccia. Scottato, Zoro rallentò e si ritrovò con un calcio piantato nello stomaco. Cadde a terra, ma continuò a guardare il cuoco con quel sorriso beffardo e poi scoppiò a ridere.
-Possibile che ti scaldi per ogni minima cosa che ti viene detta dagli altri?- Sanji aiutò l’ amico a rialzarsi.
-Mi scaldo per ogni minima cosa che mi dici tu- precisò lo spadaccino appoggiandosi alla spalla di Sanji, che rifletteva sulle sue parole.
-Però la prossima volta tira un calcio meno forte, ok?- disse ironico.
-Tu avrai riserve?-
-Certo che no!-
-Allora non aspettarti sconti da parte mia!-.
I due iniziarono a ridere, ma furono interrotti da un violento colpo alla testa assestato dalla navigatrice.
Zoro si massaggiò il capo e la guardò mentre dava escandescenze:- Possibile che non abbiate un minimo di educazione!? Le vostre urla si sentono sino alla stiva, zucconi!-. Lo spadaccino rispose annoiato:-E dai, rilassati un po’! Io e il cuoco stavamo solamente “discutendo amichevolmente”, vero Torciglio?- e si voltò verso il cuoco.  Ma il biondino, come ogni volta, aveva perso la testa all’ arrivo della ragazza e non faceva altro che darle retta:-Certo, mia cara Nami, hai perfettamente ragione. Ti chiedo di perdonarci per averti svegliato in così malo modo, non succederà più, giusto Zoro?-
-Si certo-rispose acido.
Zoro odiava quando Sanji si comportava come un imbecille alla vista di ogni bella ragazza, era qualcosa che lo innervosiva oltremodo. Se ne andò dal ponte della nave, mentre gli altri membri dell’ equipaggio, ancora assonnati, stavano andando a fare colazione; l’ unica impassibile era l’ archeologa. 
-Come scusa, te ne vai già? Ma fino a poco fa non volevi mangiare?- chiese il cuoco
-Evidentemente mi è passata la fame, non credi? E poi sei già abbastanza occupato a servire la cara Nami.-
-Ma ti ho preparato gli onigiri. Sono il tuo piatto preferito…-
-Ho bisogno di allenarmi e non voglio mangiare. Ci sarò per il pranzo, vedrai.- e se ne andò.
“Che strano, eppure non rinuncerebbe mai ad un pasto.” Pensò Sanji continuando a guardare il luogo dove poco prima stava lo spadaccino. “Mi chiedo cosa volesse dire prima dicendo che si scalda per ogni cosa che io gli dico”.
 
Erano quasi le dodici e Zoro si stava allenando da ore nella palestra situata sulla vedetta della nave. Non aveva fatto altro che pensare a Sanji, all’ episodio della mattina ed al suo atteggiamento con la ragazza. Poi scosse la testa all’ improvviso “Perché penso a quello svampito di un cuoco? Non me n’è mai importato nulla finora” si disse mentre posava i pesi e si guardava allo specchio. “Bah, ora mi faccio una doccia e poi vado a pranzare” e, così detto, uscì dalla vedetta, scese dall’ albero maestro ed andò nelle camere dei ragazzi.
Nel frattempo Sanji, che era rimasto tutto il tempo in cucina a preparare il pranzo, dopo aver sistemato tutto in tavola, chiamò gli altri per il pranzo.
Il primo ad arrivare in cucina fu il capitano:-Evviva si mangia!- esclamò sorridendo e si buttò sul cibo,ma il cuoco gli tirò un calcio in testa:- Aspetta prima che arrivino tutti.-
-Ma io ho fame.-
-Non mi importa, ho detto che aspetti e devi aspettare.-
-Uffa!-.
-Rubber, sei il solito ingordo. Eppure dovresti aver imparato cosa succede se cerchi di mangiare senza il permesso di Sanji.- disse Usopp, mentre entrava nella stanza seguito dagli altri.
-Sarà pure ingordo ma, nonostante non sappia domare il suo istinto, ritengo apprezzabile il fatto che non si smentisca mai.- disse Robin.
-Però rimane sempre un ingordo, Yo ohohoh!- precisò Brook
-Ahah Rubber sei forte!- concluse Franky. 
Una volta che furono seduti a tavola Sanji notò l’ assenza dello spadaccino:-Scusate, avete visto Zoro per caso?-.
-No, io non l’ ho visto- disse Chopper.
-Forse ha perso la cognizione del tempo durante gli allenamenti e non si è accorto che è ora di pranzo- disse Nami:-Vado a chiamarlo, sto morendo di fame e non voglio aspettare un minuto di più.-
-No, no tu resta qui e mangia insieme agli altri, non preoccuparti. Vado io a cercarlo, va bene?- disse Sanji mentre si toglieva il grembiule ed usciva dalla porta.

Intanto lo spadaccino aveva finito di lavarsi e, dopo essersi messo un asciugamano in vita, uscì dal bagno ritrovandosi nella stanza dei maschi.

Sanji entrò nella palestra, ma non trovò Zoro.
-Non è neanche qui. A questo punto sarà in camera- e, così detto, si buttò sul ponte della nave atterrando con nonchalance sull' erba.

Mentre si asciugava i capelli davanti allo specchio, a Zoro ritornò in mente l' episodio della mattina e ripensò a come si era comportato Sanji.
-Ah! Uscirò matto di qui. Devo stare proprio male se mi metto a pensare a certe sciocchezze. Ho bisogno di scendere sulla terraferma, non ne posso più di stare su questa nave- si disse mentre si batteva le mani sul viso per distrarsi.
Poi la porta si aprì di scatto ed il cuoco entrò nella stanza:-Ehi Zoro sei qui? Il pranzo è pronto e gli altri stanno già mangiando. Se non ti sbrighi Rubber finirà tutt..- si fermò non appena vide Zoro allo specchio, che lo fissava in imbarazzo con solo l' asciugamano addosso.
D' accordo erano maschi e membri dello stesso equipaggio, ma tra loro non correva buon sangue e comunque non è che si spogliassero così tanto l' uno davanti all' altro, non ce n' era motivo.
Così rimasero fermi dov' erano a guardarsi, mentre i loro volti diventavano sempre più rossi, l' uno sulla soglia della porta e l' altro allo specchio.
Dopo qualche secondo però, Zoro riprese un aspetto serio e, ghignando, disse beffardo:-Beh dimmi quando hai finito di guardare-
Sanji, ormai più rosso di un pomodoro, prese la rincorsa e, dopo aver saltato, tirò un calcio dritto in faccia allo spadaccino, che venne scaraventato a terra:- Mettiti qualcosa addosso buffone! E vedi di non farmi arrabbiare, è già il secondo calcio che ti becchi! Se continua così, per la fine della giornata sarai morto!-  Ed uscì sbattendo la porta e lasciandosi alle spalle Zoro che, nel frattempo, si era messo a sedere per terra e si massaggiava la guancia dove era stato colpito e fissava sgomento il punto dove, poco prima, stava Sanji.
-Quel tipo è matto da legare-. 



Angolo dell' autore: Ok. Non posso crederci che ci sono riuscito. Ho scritto e riscritto questo capitolo tremila volte per capire come funzionasse il sito, poi lo pubblico e vedo che mancano mezzi dialoghi perchè ho sbagliato i segni di interpunzione. Allora rifai qua e modifica là e riscrivi tutto. E' passata un' ora ma almeno la storia c'è. 

IHIHIHIHIH. Ciao a tutti sono JollyRoger04 e questa era la mia primissima fanfiction su efp. Scriverò molto in questa serie, adoro Zoro e Sanji, ma non mancherò di fare storie anche su altre ship. Comunque, visto che sono nuovo critiche e consigli sono graditi. Spero che l' inizio di questa storia vi sia piaciuta e ci vediamo alla prossima.

 
   
 
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