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Autore: Zomi    14/01/2015    7 recensioni
Quanti trucchi conosci Nami?
Quale trucco ha il prezzo più caro, Bulgar Cat?
Forse…
Quel tuo sorriso.
A metà tra la bugia e l’autoconvinzione.
Le labbra carnose incurvate all’insù, le guance arrossate, la bocca appena socchiusa a emulare una smorfia di felicità.
Il tuo sorriso falso, il tuo trucco migliore.
Il tuo trucco più caro.
*Panda Day*
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nami, Roronoa Zoro, Z | Coppie: Nami/Zoro
Note: Missing Moments, Nonsense | Avvertimenti: nessuno
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DODGE IN YOUR SMILE
*trucco*
 
alla mia Missaoui

 
 
Di trucchi ne conosci tanti, non è vero piccola ladra?
Non hai problemi a inumidirti gli occhi, grandi e del color del cioccolato fuso, rendendoli innocenti e puri, raggirando e intenerendo anche il più duro dei cuori.
Da quanto conosci questo trucco?
Da sempre?
O c’è una data precisa?
Un’età, in cui hai perduto l’innocenza dei trucchi di maghi e fate, e hai acquisito la schiettezza degli adulti, e la crudeltà del Mondo reale.
Quando hai imparato il tuo primo trucco?
A chi hai mostrato per primo il tuo faccino, angelico e chiaro, rigato da lacrime di coccodrillo?
Chi è stata la prima vittima dei tuoi trucchi?
Chi, Nami?
Il sottoposto di Buggy, che posò gli occhi sul tuo cuore dolorante, su quel trucco malizioso e provocante, non era il primo.
Era solo l’ultimo di una lunga lista di stolti allocchi, che come barche nella tempesta, si sono lasciati colpire dai tuoi sotterfugi.
E i grandi occhi lucidi e disperati?
Un trucco dell’anima, un’ombra di tutte quelle lacrime che realmente hai versato.
Un trucco meschino per mostrare al Mondo solo in minima parte la sofferenza che il tuo cuore ha dovuto sopportare.
Gli occhi da bambina indifesa, il cuore dolente sotto i prosperosi seni, la debolezza racchiusa nei tuoi pugni, l’astuzia nascosta dalle sembianze da falsa doppiogiochista… quanti trucchi conosci Gatta Ladra?
Troppi forse.
Così tanti che orami ti segnano la pelle, e vi sono entrati in profondità, scivolando e attecchendo nelle ossa, nel midollo, nel tuo spirito.
Ormai non ti servono più quei trucchetti da ladruncola: Aarlong non c’è più.
Eppure non smetti di usarli.
Gli occhi dolci con il cuoco, abbindolandolo e rigirandotelo come meglio preferisci per soddisfare i tuoi capricci.
La falsa gentilezza, con gli allocchi a cui rubi importanti informazioni.
L’innocenza delle tue forme, per soggiogare i nemici.
Trucchi, trucchi, trucchi…
Trucchi che non ti servono più a salvarti la vita, a uscire dai guai, ma ti servono per nasconderti, per celare quel tuo animo da bambina cresciuto troppo in fretta, di donna ferita nel profondo, di anima perduta e che ancora non ha la certezza di cosa sia.
Quanti trucchi conosci Nami?
Quale trucco ha il prezzo più caro, Bulgar Cat?
Forse…
Quel tuo sorriso.
A metà tra la bugia e l’autoconvinzione.
Le labbra carnose incurvate all’insù, le guance arrossate, la bocca appena socchiusa a emulare una smorfia di felicità.
Il tuo sorriso falso, il tuo trucco migliore.
Il tuo trucco più caro.
L’hai usato così tanto, lo usi ancora.
Con Rufy, per tranquillizzarlo, con Robin, celando i tuoi incubi peggiori, con Usopp che ben sa che coraggio occorra ai timorosi per continuare il loro viaggio.
Lo usi ancora questo tuo trucco, e ancora credi che funzioni.
Credi, ma non sai che non tutti cadono nel tuo inganno.
No, perché lui ti vede.
Ha un occhio solo, ma sembra che con esso riesca a vederti meglio, a capirti e scrutarti più in profondità, come non mai.
E ti sforzi, provi a sorridere ancora Gatta Ladra, provi e riprovi a far funzionare quel tuo trucco, ma con lui non funziona.
Non ha mai funzionato.
Forse per questo, in questa calda notte di mezza luna, solamente lui ti ha sentito piangere nel tuo agrumeto.
Forse è per questo che, quando gli hai sorriso, falsa, bugiarda, tremante dietro al tuo trucco, lui non se ne è andato, ma è rimasto lì, davanti a te.
-Va tutto bene… va tutto bene Zoro- hai sorriso.
Ancora, ancora quel trucco.
Ma con lui non funziona, non riesci ad ingannarlo.
Ti sforzi, spingi al limite gli angoli delle labbra, inclini il capo e chiudi a mezza luna gli occhi, nascondendo ogni lacrima, perché deve funzionare quel trucco.
Ha sempre funzionato, e deve funzionare anche con lui.
Ma la mano di Zoro si allunga al tuo viso, lo accarezza, e non è un trucco.
Ti accarezza piano, con gentilezza e cura, e senza un perché il sorriso traballa, trema e scompare, dissolvendosi nella notte.
Ci sono solo le lacrime ora.
Tante, innumerevoli lacrime.
Ti rigano le guance, ti inumidiscono veramente gli occhi, ti incurvando le labbra con tristezza e dolore, e bagnano, bagnano come onde il petto dello spadaccino, a cui ti aggrappi e contro cui singhiozzi, cercando qualcosa di vero, non un trucco.
-Sshh… va tutto bene, va tutto bene Nami: ci sono io ora-
E ci credi, credi alle sue parole.
Non sono un trucco.
Non sono bugie.
Sono vere, vere come le sue mani che ti accarezzano, le vostre labbra che si incontrano, i respiri che si fondono.
Sono vere, è tutto vero, anche il sorriso che ora ti solca le labbra.
Non è più un trucco, non hai più bisogno di nasconderti, perché con lui non ce ne bisogno, perchè con lui i trucchi sono inutili.
Perché lui ti ama davvero, nonostante tutto… l’hai capito ora mocciosa?


 
 
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