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Autore: EyesOfHeaven    14/01/2015    1 recensioni
Quattro amici e una crociera. Questa vacanza sarebbe dovuta essere tranquilla, senza pensieri né preoccupazioni; invece...
DALLA STORIA:
Perché mi sentivo così? Ero solo la sua migliore amica, eppure, quando Crystal si avvicinava a lui e gli parlava, avevo un peso nello stomaco e mi veniva voglia di portarlo via il più lontano possibile da lei...sarà per caso gelosia?
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 19
Il resto della settimana passò alla grande: Crystal non si faceva più vedere in giro, Joe e Mar andavano d’accordo senza alcun bisticcio e il nostro rapporto con i nostri amici andava sempre migliorando.
Eravamo arrivati ormai a metà della nostra vacanza, il che significava riattraversare nuovamente l’Oceano Atlantico e dire addio alle coste africane.
La sera, come sempre, ci ritrovammo con Sophie, Tom, Leo e Sam ai lettini della piscina, per poi recarci insieme in discoteca; c’erano più ragazzi del solito, probabilmente perché finalmente di erano ambientati e avevano iniziato a fare più amicizie. Appena entrati andammo subito in pista a ballare, mischiandoci tra gli altri.
Ballai solo una canzone, però, in quanto mi era arrivato un forte mal di testa che non si decideva a scomparire; andai quindi a sedermi ai divanetti della discoteca, mentre vedevo tutti che si scatenavano a ritmo di musica.
Sembrava che tutto fosse ritornato a posto, quindi mi rialzai per ritornare in pista; sfortunatamente un forte capogiro mi invase la testa e dovetti risedermi. Come se avesse un contatto telepatico con me, Nick si avvicinò e mi chiese se andasse tutto bene.
“Ho solo mal di testa, non ti preoccupare”
“Mi preoccupo eccome, invece; non riesci a stare in piedi. Vuoi che ti accompagno in cabina così ti riposi un pochino?”
Gli sorrisi annuendo, lui andò ad avvisare gli altri, che mi salutarono da lontano, quindi ci dirigemmo alle nostre cabine.
“Vuoi che resti con te finché ti senti meglio?”
“Si, amore. Grazie mille”
Entrammo e, mentre io andai a mettermi il pigiama, lui mi preparò un bicchiere con l’aspirina. Dopo averla bevuta, ci sdraiammo insieme, Nick mi accarezzava i capelli e io stavo rannicchiata contro il suo petto. Dopo qualche minuto mi addormentai e mi svegliai, non so quanto tempo dopo, trovandomi sola nel letto e con una Mar in lacrime davanti alla porta.
 
MAR’S POV
Nick ci aveva avvisati che Fede non stava bene e che sarebbero andati in cabina; povera, doveva essere la stagione, in quel periodo alla mia migliore amica veniva sempre l’influenza. Fortunatamente c’era il ricciolo che la aiutava, innamorato com’era.
A proposito di fidanzati, Joe mi sembrava strano, i suoi occhi erano più spenti del solito e non aveva molta voglia di ballare. Così lo chiamai e gli chiesi cosa avesse, ma lui liquidò la faccenda con un niente, tutto apposto.
Finita la serata, tutti stanchi, ci dividemmo; appena arrivati davanti alle nostre stanze, mi girai verso il mio ragazzo e ripresi.
“Joe, adesso mi dici cos’hai? Sono preoccupata”
“Te l’ho già detto, non ho niente”
“Beh, io non ci credo; ti conosco, e so che qualcosa ti turba. Me lo vuoi dire?”
“Beh, ecco... va bene. Vedi, tu sei una delle persone più importanti per me, anzi, che dico, tu sei LA persona più importante per me; quando mi sveglio sei il mio primo pensiero, quando non ci sei mi sento vuoto e quando ritorni il mio cuore ricomincia a battere. Ed ho capito che tutto questo è perché... ecco... è perché io ti amo, Mar. Si, io ti amo”
Oddio, non ci potevo credere: mi aveva veramente detto che mi amava! E non me lo ero sognato! Era da quando ci eravamo messi insieme che aspettavo questo momento. Il mio cuore iniziò a battere velocissimo, lo stomaco si attorcigliò e la bocca si asciugò. Volevo dire che lo amavo anch’io, ma non ci riuscivo, era come se la mia saliva fosse andata in vacanza e le parole non mi uscivano dalle labbra. Rimanevo ferma.
Joe sembrò capire male il mio silenzio.
“Merda, io lo sapevo che non avrei dovuto dirti niente. Lo sapevo, ma te l’ho detto. Che stupido che sono stato. Senti, dimenticati quello che ti ho detto. Buonanotte” ed entrò nella sua cabina.
Non appena chiuse la porta, le lacrime bagnarono le mie guance. Come potevo essere così stupida? Come? Andava a meraviglia tra noi due, non litigavamo, eravamo diventati come Nick e Fede, così armoniosi tra loro, ma dovevo sempre rovinare tutto.
Entrai sbattendo la porta, dimenticandomi di Fede che riposava, quindi la svegliai.
“Oddio, Mar cucciola, che succede?” disse quando mi vide piangere.
“Sono un disastro” tirai su col naso.
“No, non dire così. Adesso siediti e dimmi tutto”
“Mi dispiace averti svegliato, non volevo”
“Tranquilla, va tutto bene”
“Okay. Allora, eravamo qua fuori e Joe era strano; così gli ho chiesto cosa avesse e lui mi ha detto” presi un respiro “mi ha detto che mi ama”
“Non. Ci. Credo. Sono felicissima per te!”
“Invece non dovresti esserlo. Sono stata zitta, non riuscivo a dire niente, le parole mi morivano in gola. Lui ha capito male e ora ce l’ha con me. Sono un disastro!”
“No, amore. Non lo sei. Capita a tutti un momento del genere, in cui non si riesce a dire ciò che si vorrebbe, ma non ti devi demoralizzare, vedrai che si sistemerà tutto; domani vai da lui e diglielo che lo ami anche tu”
“Ma lui è arrabbiato con me!”
“Non credo che sia arrabbiato con te; piuttosto è demoralizzato che tu non hai contraccambiato. Ma ti ascolterà di sicuro”
“Grazie mille Fede, sei la migliore”
“Figurati, d’altronde devo aiutare chi mi ha fatto fidanzare con il ragazzo che amo”
 
JOE’S POV
Sono stato un totale deficiente, lo sapevo che non avrei dovuto dirglielo; ma, come sempre, dovevo distruggere tutto. La settimana era passata nel migliore dei modi e il nostro rapporto si stava consolidando sempre di più; beh, fino a quel momento.
La notte non chiusi occhio, avevo la mente troppo occupata a rimuginare su quello che avevo fatto; che, pensandoci, non avrei dovuto essere io quello che aveva sbagliato, nessuno di noi due aveva sbagliato: io avevo solo espresso i miei sentimenti apertamente, non era uno sbaglio, mi ero innamorato perdutamente di lei e non potevo negare, mentre lei era solo rimasta zitta, probabilmente perché non ricambiava a pieno i miei sentimenti. E io mi ero arrabbiato perché pensavo il contrario, avevo aspettative troppo alte.
Mi vestii ed uscii insieme ai miei genitori e a Nick; lui decise di andare a bussare alla sua ragazza, mentre io andai direttamente a fare colazione; non volevo far finta che la sera precedente non fosse successo nulla con Mar, di conseguenza non volevo affrontarla di prima mattina.
Scesi quindi nella zona buffet, presi una brioche, dei pancakes e una tazza di latte; dopo dieci minuti circa arrivarono mio fratello e le ragazze, io da bravo coglione salutai solo Fede, abbassando la testa per non incontrare lo sguardo di Mar. Riuscii però a intravedere gli occhi tristi della ragazza, che si inumidirono quando capì che non l’avrei salutata.
Dopo aver fatto colazione andammo insieme in piscina, dove incontrammo Leo, Tom, Samantha e Sophie. Finalmente la settimana no-acqua delle ragazze era finita, quindi entrammo insieme nella vasca idromassaggio e ci rilassammo; ogni tanto diedi delle occhiatine alla mia ragazza e la beccai sempre che mi guardava e, appena i nostri occhi si incrociavano, distoglieva lo sguardo da un’altra parte, in imbarazzo.
 
La sera arrivò, e con essa anche la seconda cena di gala; io e mio fratello ci vestimmo per bene e, dopo essere passati a prendere Mar e Fede, andammo insieme a mamma e papà al ristorante.
“Allora ragazzi, come sta andando questa vacanza? Siamo ormai arrivati a metà viaggio” iniziò mio padre.
“Oh benissimo, Paul. Ci stiamo divertendo tantissimo” rispose Fede.
“Mi dispiace che siamo arrivati già a metà vacanza; questo significa che manca solo un mese all’inizio della scuola e non ho la minima voglia di andarci”
“Beh Nick, purtroppo tutte le cose belle finiscono” già mamma. Lanciai un’occhiatina veloce a Mar, pensando a come la frase fosse vera.
“No mamma, è qui che ti sbagli, c’è una cosa che sicuramente non finirà mai: il mio amore per Fede”
“Ma quanto ti amo!” disse la ragazza con gli occhi che brillavano.
Ho sempre apprezzato il loro rapporto, così forte, che non si abbassava ai semplici litigi, era troppo resistente per crollare.
“Mar, tesoro, sei silenziosa stasera, che ti prende? Tutto a posto?”
“Tranquilla Denise, tutto bene, ho solo un leggero mal di testa, stanotte non ho dormito” ma sapevo che mentiva.
“Oh mi spiace, rimettiti eh”
Finito di cenare, andammo in teatro a vedere uno spettacolo di acrobati; erano davvero bravi, rimasi colpito dalla loro agilità. Concluso, ci recammo ai divanetti della hall e aspettammo i nostri amici; dopo una dozzina di minuti li vedemmo e andammo insieme ai lettini della piscina.
Continuavo a vedere Mar pensierosa, e questo mi preoccupava un tantino; era possibile che fosse ancora per quello che avevo detto la sera precedente? Tutto d’un tratto si alzò e si posizionò davanti a me.
“Possiamo parlare un momento?” chiese flebilmente.
Lasciammo quindi i ragazzi e ci recammo dall’altra parte della piscina.
“Allora, cosa dovevi dirmi?”
“Mi... mi dispiace. Per tutto. Per non essere all’altezza delle tue aspettative. Per non essere la ragazza che hai sempre voluto avere. Per non averti detto niente ieri. Per tutto. Ora, se vuoi lasciarmi fai pure, so che non ti merito”
“Ehi ehi, cosa dici? Non ti voglio lasciare, non vorrei mai, ti ricordo che ti amo più di ogni altra cosa al mondo. Secondo, non ti devi scusare, sono io che dovrei scusarmi per averti detto quelle cose aspettandomi di più” le accarezzai la guancia.
“E se ti dicessi che ti amo anch’io?” sussurrò.
Cosa? Non ci potevo credere, mi aveva detto veramente che mi amava; ero al settimo cielo, il ragazzo più felice dell’intero universo. La baciai; non era il solito bacio, questo sembrava più voglioso, ma allo stesso tempo dolce e delicato.
“Ti amo”
“Ti amo” ripeté.
Ritornammo dagli altri e Fede, vedendoci con le mani intrecciate, esultò contenta che avessimo risolto tutto; forse mia mamma qualche torto ce l’aveva, forse non tutte le cose belle finiscono, forse noi eravamo destinati veramente a stare insieme.
 
 
 
 
Chicaaaaaaas!
Oddio, non ci credo. Dopo tanto tempo, troppo, ho aggiornato. Stranamente oggi mi è venuta l’ispirazione e ho scritto ben sei pagine di Word. Scusatemi tantissimo per il ritardo, lo so, sono orribile; probabilmente le visualizzazioni diminuiranno, ne sono consapevole, ma prima non riuscivo ad aggiornare: provavo a scrivere qualcosa, ma mi veniva una schifezza e cancellavo tutto.
Spero che questo capitolo vi piaccia e... che dire... ringrazio tutte voi che continuate a leggere, siete molto importanti per me.
Je m’en vais, adieu.
Fede
  
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