Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: tylica_tmr    14/01/2015    1 recensioni
“Non mi ricordo più, ma sono sicuro di aver amato una ragazza indimenticabile”
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo 8

Kiss me Kiss me

~When you're at the end of the road 
And you lost all sense of control 
And your thoughts have taken their toll 
When your mind breaks the spirit of your soul~

Billie Joe Armstrong e la sua band suonavano "21 Guns" alla radio della piccola utilitaria di Calum.
In realtà era una delle cassette che il ragazzo soleva conservare e riascoltare quando era in macchina da solo, anche se il caso non era quello.
La raccolta che stavano ascoltando conteneva decine di canzoni che Calum stava registrando da mesi.
C'erano i pezzi con cui era cresciuto.
C'erano le band con cui era cresciuto e stava crescendo.
C'erano i già citati Green Day, i Blink-182, gli All Time Low, i Jet, i Good Charlotte, i Nirvana, i Clash, gli All-American Rejects, qualche pezzo più vecchio dei Deep Purple o dei Queen, poi chi altro mancava?
"Adoro i Green Day. E credo che questo sia uno dei pezzi migliori" Disse Ashley, semisdraiata sul sedile anteriore, con le dita ancora intrecciate con quelle di Calum.
Calum le sorrise, dato che quella era anche una delle canzoni che preferiva lui, naturalmente, ma non rispose.
Invece, alzò il volume ad un livello impressionante, considerato l'orario, e, rischiando la pericolosissima manovra di passare sopra alle marce con l'auto in moto, si avvicinò al viso di Ashley e la baciò.
"Già il nostro secondo bacio, Hood, come corri" rise lei e lui per poco riuscì a non perdere la testa per quel suono che gli sembrava quasi angelico.
Come se ce l'avesse davvero la testa, in quel momento, come se non l'avesse persa completamente nel corso della serata.
Le emozioni che stava provando le aveva sempre avute dentro di sè, cresciute a sua insaputa come edera ostinata ed indistruttibile, che continua a germogliare anche se tutto ciò che ha intorno appassisce. Non si erano mai arrese loro, esattamente come non l'aveva mai fatto Calum, nonostante tutto.
La ragazza si rese conto invece che, improvvisamente, trovava adorabile l'espressione agitata e spaventata di Calum in alcune situazioni. 
Quella stessa espressione che aveva odiato e che aveva ritenuto patetica in precedenza, per esempio alla festa di Robert Watkins.
"Pensa a quanti altri ce ne saranno" bisbigliò Calum ricercando e ritrovando il contatto con le sue labbra.
Poi dovette mettere da parte la sua timidezza e raccogliere tutto il suo coraggio per riuscire a baciarle il collo.
Mentre premeva le labbra sulla vena di Ashley, per un attimo, riuscì ad avvertire il battito veloce del suo cuore.
Sentì il respiro di entrambi accelerare prima che le mani di Ashley gli prendessero il viso per farlo fermare.
"Se continui così, perderò il conto dei baci prima che faccia mattina" sorrise lei.
 Calum si rimise seduto al suo posto, un po' perché doveva già riprendere fiato e un po' perché non sapeva dove tutto ciò li avrebbe portati.
Insicuro.
Come sempre.
"Cosa hai intenzione di fare?" Chiese Ashley, naturalmente nel momento più adatto.
"Riguardo a cosa?"
"Oh avanti Cal, sono andata a letto diverse volte con ragazzi decisamente peggiori di te già durante la prima sera. Non sarebbe una grande novità"
"Tu dai per scontato che tutti vogliano portarti a letto"
"Io potrei anche offendermi per ciò che hai appena detto" scandì lentamente lei, sempre con il sorriso sulle labbra "forse ti sei dimenticato che sono Ashley Burghley" e non aggiunse che probabilmente era solo una troietta vanitosa ed arrogante che veniva usata come un oggetto da tutti, perché sapeva fin troppo bene che quella era la verità, e, semplicemente, avrebbe fatto troppo male ad entrambi.
Ma non poteva mentire anche a se stessa.
Aveva sempre convissuto con quel genere di convinzione, le stava bene, pensava che fosse solo divertimento, solo sesso e un numero infinito di relazioni, ma ora si sentiva così stupida e sporca di fronte a lui, lui che la trattava veramente come un essere umano.
"E io non sono il genere di ragazzo che cerca di farsi la più bella della scuola solo per vantarsene con gli amici e aggiungerla alla propria collezione personale come se fosse un trofeo. Tu non sei il trofeo di nessuno. Non voglio avere tutto ora per poi non riuscire nemmeno a parlare con te domani"
Ashley lo fissava confusa, perché, in qualche modo, lui la stava rifiutando e questo le sembrava inconcepibile, ma allo stesso tempo era onorata che qualcuno manifestasse interesse per la sua personalità e non solo per il suo corpo.
"Quindi continuo a chiederti cosa hai intenzione di fare, vediamo se ti decidi a rispondermi stavolta" ribattè seccata da quei dubbi.
"Oh, ma è semplice. Voglio guidare per tutta la città e guadare l'alba insieme a te, come abbiamo fatto la settimana scorsa. E domani, a scuola, voglio poterti tenere per mano e portarti i libri e sedermi vicino a te durante il pranzo e farti compagnia quando sei sola. E voglio fare tutte queste stupide e sdolcinate azioni solo per farti capire cosa si prova ad avere una persona vicino. Non voglio portarti a letto Ashley"
Lei stava iniziando a capire che veramente non aveva mai provato ciò di cui Calum stava parlando.
Faceva male, faceva male anche quello.
"Sicuro?"
"Beh, non stasera perlomeno" ribatté lui sorridendo.
Risero entrambi ma Calum distolse in fretta lo sguardo perché aveva sempre paura che il sorriso di lei potesse accecarlo.
Allora Ashley prese il viso di Calum tra le mani e lo baciò mentre una nuova scarica di brividi pervadeva il corpo del ragazzo.
"Andiamo via da qui" gli sussurrò poi in un orecchio.
"Buona idea"
● 
Era ormai notte inoltrata e Calum stava girovagando da tempo mentre parlava insieme ad Ashley di tutto e di niente.
E più parlavano, più Calum si rendeva conto dell'intelligenza di quella ragazza, ma anche di una sensibilità e di una dolcezza che non era mai riuscito a scorgere prima.
Lui non sapeva che gran parte di quelle qualità le stava tirando fuori lui, dall'anima arrugginita e  sostanzialmente egoista di Ashley.
Lei gli raccontò di come sua madre e suo padre si stessero separando, dopo continui litigi ed incomprensioni, e di come suo fratello si stesse velocemente allontanando dalla sua stessa famiglia, intenzionato a cercare fortuna altrove: parlò con grande contegno, come qualcuno che non vuole la compassione, ma solamente la comprensione degli altri.
"Posso chiederti una cosa Ashley? Puoi anche non rispondermi se non ti va"
"Prova"
"Cos è successo veramente con Fay?"
Okay, un respiro profondo.
"Era la mia migliore amica. So che è assurdo chiamarla così perché in realtà tra di noi non c'è mai stato un vero rapporto di amicizia: una era la spalla dell'altra quando si trattava di ragazzi e appuntamenti, certo, e se c'era qualcuno da deridere o emarginare noi due eravamo sempre in prima fila, insieme, ovviamente, ma tutto finiva là, alle feste, alle partite di football e ai letti di giocatori talmente simili che ora si confondono tra loro. Poi c'era Matt: il capitano. Tutte avevano, e continuano tuttora a nutrire, un debole per il capitano, ma solo noi due potevamo permetterci di essere tra le sue beniamine"
Arrivata a quel punto Ashley era veramente indecisa tra mettersi a piangere o scoppiare a ridere.
"Dio Calum, ma ti rendi conto di quanto tutto ciò sia stupido? Di quanto io sia stata stupida a venerare un ragazzo del genere come se fosse un dio? Mi fa schifo, ecco tutto"
"Ehi, puoi anche non proseguire se non vuoi"
"No, devi sapere queste cose di me, ne hai il diritto. Il nostro amico Matt voleva me, non Fay: ero sempre stata la prima scelta" si fermò e rifletté, , si vergognava di se stessa per esserne andata fiera fino a quel momento "a lei questo fatto proprio non andava giù. Sono stata con Matt per qualche mese, poi ci siamo lasciati, come prevedeva l'ordine delle cose. Quella vipera di Fay non aspettava altro, e Matt quella sera era talmente ubriaco ed eccitato che avrebbe tentato di portarsi in camera da letto qualsiasi ragazza"
"Alla festa di Robert Watkins, non è così?"
Ashley annuì, lentamente.
"Il resto lo sai anche tu"
Silenzio.
Mentre Calum guidava nella notte, tra le luci artificiali della città, tenendosi ancorato all'emozione che gli permetteva di ignorare il sonno e la stanchezza, si rese conto di ciò che doveva dire. Stava per parlare, e l'avrebbe fatto veramente, se non si fosse accorto che Ashely era in lacrime.
"Non voglio più far parte di quel mondo. Non aggiungere altro, sto bene, ora mi riprendo, ma non ne voglio più parlare"
"Okay, allora parlo io. Non hai sprecato il tuo tempo, hai solamente perso di vista il tuo obbiettivo"
"Il mio obbiettivo? E quale sarebbe?"
"Quello di tutti gli essere umani Ashley, essere felici"
Ancora silenzio, mentre quelle parole si adagiavano su di lei, come il polline a primavera.
Capiva sempre di più, capiva sempre meglio.
"Sei felice, ora?"
"Se posso isolare questo momento sì, lo sono. Ma non durerà a lungo. Domani mattina sarà di nuovo la mia vita"
"Ti sto parlando proprio di questo. Non deve esserlo per forza. Ti voglio chiedere solo un'altra cosa, Ashley"
"Vai"
"Sei disposta, da questo preciso istante, a metterti coscienza e controcoscienza sotto le suole delle scarpe e cercare solo quel che ti fa essere felice, che ti fa star bene, che ti fa ridere, per sentirti viva sul serio?"
 Niente silenzio, lei non indugiò nemmeno un secondo.
"Sì, io sono disposta, Calum"
"Perfetto. Baciami"
"Ma stai guidando"
Calum premette il piede sul pulsante del freno alla velocità della luce e fermò l'auto nel bel mezzo della strada.
"Problema risolto" bisbigliò, mentre si avvicinava ad Ashley.
Naturalmente Calum non poteva immaginare che si sarebbe ricordato del sapore dei baci di lei e del tocco leggero delle sue mani per il resto della sua vita.
"Forse dovremmo tornare" disse lei, dopo diversi minuti "sono le tre"
"Dimmi quando ti potrò vedere di nuovo, perché non sono sicuro di poterti lasciar andare"
"Anche domani, mister comecorri" ribatté lei, ridendo.
"In tal caso potrei anche riaccompagnarti a casa"
"Sarà meglio"
Così fece, mentre la sua cassetta era ormai arrivata agli ultimi pezzi.
Una volta raggiunta la cima di Sirius Cove Hill, ed essersi immesso in Lennox Street, Calum si fermò a due villette di distanza da quella della famiglia Burghley.
"Ehm, Calum?"
"Sì?"
"Me la faresti risentire?"
"Intendi Gotta Get Out?"
"Secondo te?
"Questo dialogo ha decisamente troppi punti interrogativi per i miei gusti"
"Dici? Continuò a giocare Ashley.
"Vuoi sentirla o no?"
"Sai suonarla da solo?"
"Posso provarci?"
"Certo, magari prima che faccia mattina?"
"Hai vinto" bofonchiò Calum sorridendo, mentre si allungava per prendere la sua preziosa chitarra.
Così intonò la prima nota, dopo aver scrupolosamente accordato lo strumento.
E, nel frattempo, lei cambiò idea sulla musica e su ogni cosa a questa collegata.
Venne stregata dai movimenti rapidi delle dita sottili di Calum lungo le corde della chitarra e dalla voce, altrettanto sottile, che le stava scaldando l'anima attraverso quelle meravigliose  parole.
Desiderò solo che potesse durare di più.
Non ne avrebbe mai avuto abbastanza.
Di quella melodia, di quelle parole, di quelle note, ma sopratutto di quel ragazzo.
"Calum?"
"Sì?
"Grazie"
L'unica risposta adeguata a ciò fu il meraviglioso sorriso che Calum le regalò subito dopo.










Note
Buonasera a tutti :)
Scusatemi per l'enorme ritardo.
Il capitolo non è proprio un capolavoro, ma ho passato troppo tempo a scrivere e cancellare ogni cosa che mi venisse in mente, quindi alla fine ho deciso di postare semplicemente quello che avevo, altrimenti non sarei più riuscita ad andare avanti.
Detto questo, vorrei fare un mini appuntino riguardo alla storia in generale: avevo detto che avrebbe contato 10-15 capitoli, invece alla fine, verrà più lunga, anche se nei prossimi capitoli il tempo scorrerà più velocemente, se così si può dire.
Ringrazio tutti quelli che stanno seguendo e apprezzando la storia.
Lascio a voi tutte le recensioni.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
A presto 
Veronica
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: tylica_tmr