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Autore: Mies    21/11/2008    3 recensioni
Mia prima ff su Bleach! Non amando il pairing Rukia/Renji, ho creato un nuovo personaggio che potesse conquistare il cuore del mio ananas preferito ^___^ La storia è ambientata nella Soul Accademy e segue la crescita di questa nuova Shinigami e il suo rapporto con Renji :) Nella storia partecipano anche: Byakuya Kuchiki, Hisagi Shuhei, Rukia e Ichigo :) (Pairing Renji/nuovo personaggio, ambientazione Soul Accademy) Spero vi piaccia!
Genere: Romantico, Introspettivo, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Byakuya Kuchiki, Kuchiki Rukia, Kurosaki Ichigo, Renji Abarai
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno :) Scusate il ritardo per questo capitolo, ma ero presissima da un worshop per la mia facoltà.. mattina e sera e anche notte:p li! per fortuna è finito e ho potuto postare =) questo capitolo... è pieno di sorprese e non vi dico altro :P aspetto qualche commento sopratutto sulla zampakuto di Yukari :D eheh

OTTAVO CAPITOLO: SETTEMBRE– DIPLOMA

Mesi... erano passati mesi interi da quando aveva parlato con Yukari per l'ultima volta. L'aveva vista, ogni tanto, quando si avvicinava all'Accademia, più spesso apposta che per motivi di lavoro: la vedeva camminare con un'aria un po' assente, sorridere distrattamente alle sue amiche. Poi, ultimamente, sempre più spesso l'aveva vista affiancata ad un ragazzo probabilmente suo coetaneo e il sorriso di lei sembrava essere ritornato. Odio, rabbia, gelosia, ma anche un certo senso di testardaggine si erano impossessati del Tenente, impedendogli di cercare la ragazza e ottenere il suo perdono.

A cosa stai pensando, testone?” lo apostrofò Rukia, al suo fianco, che si sedeva rimettendo a posto la zampakuto.

Renji aveva un'aria concentratissima, le sopracciglia corrugate in un'espressione che lo rendeva molto simile a Zabimaru.

Niente, niente...”

La ragazza, che la sapeva lunga, gli lanciò uno sguardo ironico.

La prossima settimana c'è la cerimonia del diploma, lo sai?”

Certo, che lo so!” da come Renji sbottò era evidente che non stesse pensando ad altro.

Parlano tutti di questa ragazza che prenderà il diploma in anticipo. Sembra che tutte le brigate se la stiano corteggiando... Ukitate mi ha detto di andare a darle un'occhiata”

Renji rimase in silenzio, mentre distruggeva sistematicamente un filo d'erba pezzo per pezzo.

Pare che sia già arrivata allo shikai... me l'ha detto Shuei, credo che l'abbia allenata lui ultimamente..”

D'accordo, d'accordo, ho capito e non me ne frega niente, va bene?” disse Renji di malagarbo, e alzandosi in piedi se ne andò via senza aggiungere una parola.

Mentre raggiungeva la sesta brigata, incontrò Hisagi Shuei lungò la strada: si salutarono freddamente e Abarai sentì un impeto di rabbia esplodergli nel petto.

Sapeva che era stato lui a continuare ad allenarla e a vedere per la prima volta il suo Shikai... non l'avrebbe mai perdonato per quello... o forse era se stesso che non sarebbe riuscito a perdonare?


Il giorno della cerimonia del diploma era un evento particolare nella Soul Society: era uno dei compiti dei gradi maggiori assistere alle esibizioni dei diplomandi, per lo meno di quelli promettenti, e successivamente avvicinarli per portare i migliori alla loro brigata. Come tanti avversari ad un'asta, gli shinigami si recavano nel palco all'aperto allestito per l'occasione, scambiandosi sorrisi di circostanza e mandando gli ufficiali a convocare quello o quella ragazza.

L'unico a non sorridere affatto, era Abarai Renji.

Accanto a lui, Rukia Kuchiki lo scrutava sempre più sorpresa: erano girate strane voci sul conto di lui e quella Yukari, ma era talmente abituata a considerare Renji uno scimmione poco più evoluto che lo riteneva del tutto incapace di cose come l'amore o la gelosia. Per quello non capiva gli spasmi che costringevano l'uomo al suo fianco a stringere forte i pugni delle mani, al passaggio di Hisagi Shuei.

Gli studenti iniziarono a sfilare, molti di loro ormai vicino al rilascio e pratici delle normali arti degli shinigami: ve n'era qualcuno davvero niente male nel kido e nello shumpo, ma Renji non riusciva proprio a concentrarsi su di loro: l'avevano lasciata per ultima, come piatto forte.

Tutti i suoi Sensei si abbandonarono a un sorrisetto compiaciuto, come se fosse soltanto merito loro e non del suo talento, quando Yukari Kuroike salì sul palco.

La prima cosa che balzò agli occhi di Renji, fu il suo abbigliamento. La ragazza aveva leggermente modificato il kimono bianco ed immacolato dei diplomandi, aggiungendo degli spacchi laterali, una fascia più alta in vita e, ci avrebbe giurato, una scollatura più abbondante.

Teneva i capelli sciolti, ormai lunghi e fluenti come un'ondata: la cosa lo infastidì, le aveva sempre insegnato a tenerli legati mentre combatteva, per comodità e per non offrire appigli al nemico.

La ragazza, insensibile non solo a tutti gli sguardi ma, sembrava, persino al suo, si portò al centro del palco: in quel momento si sviluppò uno strano vento, inaspettato in una giornata piatta come quella.

Yukari estrasse la zampakuto, portandosela davanti al viso: “ Soffia, Sorairo”

Con un bagliore di reiatsu, la sua katana cambiò aspetto: il suo shikai aveva la forma aggraziata di una sciabola, di cui rimaneva però solo il contorno modellato dall'acciaio; il cuore della spada era totalmente vuoto.

Sottili nastri celesti si dibattevano sulla conclusione dell'elsa bianca; un ricciolo di metallo anch'esso cavo.

La ragazza iniziò a volteggiare, muovendosi a compiere eleganti forme di spada, e distruggendo bersagli sempre più grossi che le venivano messi davanti.

Al termine della sua esibizione un grosso blocco di granito venne posto a una decina di metri da terra, sollevato in aria da cavi d'acciaio: Yukari parve mormorare qualcosa, e con un salto si portò all'altezza del bersaglio. Agitò Sorairo, e lame di vento divisero con precisione il masso, intagliandovi una figura geometrica: dopo di che si lasciò scivolare verso terra. C'era qualcosa di strano nel suo modo di tenersi sollevata per aria, Renji aguzzò gli occhi: sembrava che una figura di turbini e vento la sostenesse, e gli sembrò quasi che due occhi di vuoto trasparente lo fissassero.

Nel giro di pochi secondi Yukari atterrò a terra, si inchinò tra gli applausi del pubblico ancora incredulo e si dileguò.

Renji inseguì la sua figura fino a che scomparve, non priva di averla vista parlare col solito studente che lui invidiava.

Il mormorio della folla era eccitato: erano casi rari quelli in cui gli studenti arrivavano al diploma effettuando il rilascio, ancor meno se il diploma era stato conseguito un anno prima del normale ciclo.

Notevole questa ragazza” esclamò Rukia, ricordando all'amico di infanzia la propria presenza.

Già... già, davvero notevole” rispose lui, lo sguardo abbattuto e sconfitto, come quello di un cane bastonato.

Renji, ma che cavolo ti prende?”

Niente io... io, si, vado a parlarle della sesta brigata”

Si alzò come un morto vivente, barcollando verso la zona degli studenti con una nuvola scura sopra la testa.

Diversamente dagli altri reclutatori, sapeva come muoversi come per istinto, e arrivò ad una piccola corte interna dove vide subito Lei.

Ma non era sola.

Renji aveva svoltato talmente di botto da andare quasi a sbattere contro Hisagi, che teneva una mano poggiata sul muro tra lui e la ragazza, mentre l'altra tirava leggermente il kimono bianco, che rivelava la spalla nuda di Yukari.

Che sta succedendo?!” la voce di Renji rimbombò come un tuono, furiosa e aggressiva.

Shuei lo guardò infastidito, ma si allontanò subito da lei, forse per il timore che qualcuno potesse accorrere richiamato dal grido.

Stai calmo, Renji. Parlavo solo a Yukari della nona brigata” rispose l'uomo, e senza aspettare risposta, lo superò uscendo dal cortile e lasciandoli soli.

La tensione in lei era evidente, era rigida come un pezzo di legno e la mano stretta sull'elsa della katana.

Yuka...” mormorò Renji, avvicinandosi di un passo.

Stava allungando la mano verso di lei, quando Yukari gliela allontanò con uno schiaffo.

Cosa credi di fare?” la sua voce era ghiaccio pure, o forse una ventata di maestrale pensando alla sua zampakuto.

Ti ho chiesto cosa credi di fare!! - ripetè, alzando la voce, e inchiodandolo con lo sguardo- Pensi di venire qui e fare il salvatore della situazione? Ce la facevo benissimo senza di te”

La sua voce era isterica, come se stesse sfogando con lui mesi e mesi di dolore, e la rabbia per il sopruso dell'istante prima.

Si voltò di scatto, saltando sul tetto -di nuovo come aiutata da un turbine- e volendo mettere il più distanza possibile tra loro.

E quella volta Renji non rimase inebetito a guardare la sua esile figura uscire dalla sua vita: saltò a sua volta, per seguirla.


La raggiunse facilmente, e la afferrò per il polso, obbligandola a seguirlo fino alle sue stanze di Fukutaichou.

Quando entrarono, la lasciò andare talmente forte che la ragazza fini a sbattere contro il pavimento.

Ti ha fatto qualcosa?” le domandò, la voce sul punto di spezzarsi dalla rabbia.

Me ne hai fatto più tu adesso, bakasaru!” ringhiò lei.

Renji superò in un balzo la distanza guadagnata, afferrandola per le spalle: “TI HA FATTO QUALCOSA? SE L'HA FATTO LO UCCIDO”

Con uno sforzo notevole la ragazza riuscì a svincolare dalla sua stretta: “Cosa te ne importa? Che cosa vuoi, ancora?!”

Renji, ormai privo di ogni controllo, riuscì a riprendere il sopravvento su di lei e prendendola per i polsi la spinse sul futon ancora poggiato al tatami.

Il colpo risultò duro, per quanto attutito dal materasso, e Yukari si ritrovò col peso di Renji a schiacciarla.

Tu sei mia, quanto ti ci vuole a capirlo?” le soffiò addosso, e senza nessun preavviso assalì le labbra di lei con le proprie, avventandosi contro quella bocca rossa come per divorarla.

La ragazza si sentì invasa da un calore nuovo; l'odore di Abarai che la tormentava, la morbidezza della pelle di lui appena rasata, la lingua che cercava di insinuarsi nella sua bocca: ed ella rispose, come ad un richiamo naturale, ad un istinto, come se quel bisogno avesse aspettato secoli per essere placato, e si ritrovò ad avvinghiare le cosce contro i suoi fianchi e a rispondere all'impeto di quel bacio.

Renji smise di baciarla e scese con la bocca sul collo, fino alla spalla, dove strappò il chimono per arrivare alla pelle nuda.

Ti ha fatto qualcosa?” sussurrò, senza smettere di strapparle gemiti di piacere.

Non... non mi ha nemmeno sfiorata” rispose lei, quasi incoerente, aggrappandosi a lui con una forza sempre maggiore.

Lo sentiva spingere contro di lei e sentiva l'urgenza, crescente, di togliere quell'inutile stoffa tra loro e toccare quei tatuaggi sull'addome scolpito di Abarai.

Renji nel mentre era riuscito ad arrivare alla spalla, e gliela stava mordendo, come a sottolineare il suo possesso; aveva i capelli mezzo sciolti, che gli ricadevano in parte sul viso, come un animale.

Ripresero a baciarsi, talmente desiderosi del contatto tra loro che arrivarono a rotolare avvinghiati sul letto, come se stessero lottando.

Finalmente Yukari riuscì a liberarlo dallo Shihakusho fino ai fianchi, denudandolo per metà: Renji rimase per un attimo sollevato per le braccia, i muscoli in tensione, pronto a riprendere l'assalto a cui pensò con un ghigno soddisfatto.

Poi entrambi, proprio come due bestie selvatiche, si immobilizzarono spalancando gli occhi.

Questo reiatsu” bisbigliò lui; “Il tuo taichou!” esclamò lei, in preda al panico.

Per l'ennesima volta Renji la afferrò per il braccio, con una delicatezza appena maggiore delle volte precedenti, e la chiuse dentro al suo bagno personale adiacente alla stanza.

Fece appena a tempo a risistemarsi i capelli e indumenti, che Byakuya Kuchiki entrò nella sua stanza.

Taichou” Renji fece un piccolo inchino, sperando che la stanza non mostrasse troppo i segni della “lotta”.

Abarai San... tutto bene?”

Con un immenso sforzo il Fukutaichou riuscì a non arrossire e rispose sostenendo lo sguardo severo del superiore.

Si, Taichou. Ho selezionato alcuni giovani promettenti alla cerimonia del Diploma e ho già... parlato con alcuni di essi”

L'uomo fece un accenno del capo, come a dimostrarsi soddisfatto: “Mi era sembrato di sentire del rumore, prima”

Si, stavo provando qualche mossa”

Per quanto l'idea in se potesse essere ridicola, Byakuya sembrava ritenere il suo luogotenente talmente folle da potersi perfino allenare in camera. Dopotutto, la stanza di Abarai era anche grande... chissà cos'altro sarebbe riuscito ad inventarsi.

Quando ebbe finito le sue domande, il capitano lo lasciò nuovamente solo.

Renji si avvicinò alla porta del bagnò e la aprì: Yukari non c'era, ma la finestra era aperta.

Si avvicinò ad essa per richiuderla e ispirando una boccata d'aria fresca, sospirò forte tra se e se.



***


@Vale92: tranquilla, non potevo far passare nemmeno un capitolo senza che questi due facessero pace! :P ho giusto fatto passare un pò di tempo, ma volevo subito scrivere della riappacificazione eheh sono davvero contenta che ti stia affezionando, adesso mi commuovo :'( per rukia, si vedrà sopratutto verso la fine della storia =)sarà un bello scontro!
@Kurotan: :D sono contenta di essere riuscita a rendere la delusione di Yukari senza farla passare per una ragazzina... alla fine credo che chiunque ci sarebbe rimasto malissimo visto come sono andate le cose dal punto di vista di lei... io sarei gelosissima di Rukia!! XD
Grazie ancora a tutti per i commenti :)ah comunque anche io non vedevo l'ora che uscisse BD, che tra l'altro mi è piaciuto tantissimo!stanotte vado al cinema a vedere tw!!! Ps. Secondo voi il rating va bene o devo alzarlo un pò?
Eleonora


  
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