Il vento accarezzava dolcemente il suo viso.Levi, seduto nel verde prato, era immerso nei suoi pensieri.Era lì, al di fuori del loro vecchio castello.Più suo che loro ormai.Pensava tristemente agli ultimi momenti vissuti con la sua squadra.La scena delle loro abituali serate si mostrò davanti ai suoi occhi.Erd e Gunther erano seduti accanto a lui che troneggiava sulla sua sedia con le gambe a cavalcioni.I due si raccontavano vecchie avventure:-Ma ti ricordi di come Aruruo si pisciò sotto?-.Ridevano e scherzavano rumorosamente.Accanto a loro apparve Aruruo che con il suo solito modo di "imitare il caporale" riprendeva i due per essere troppo immaturi.-E' stata veramente una fortuna che siate entrati in squadra!Tutto merito della benevolenza del nostro Cap-.Non riusciva a non mordersi la lingua.-Smettila di imitare il caporale!Questa è la tua punizione!-Intervenne Petra.Levi guardò con stupore la figura della donna che, sorridente, gli serviva il tè.Il suo profumo sembrava ritornargli in mente, i suoi modi gentili e poi era due centimetri più bassa di lui.Petra gli porse la tazza,ma Levi non accennava a prenderla.Era perso in quella calma quotidiana tanto desiderata.-Ho finito di pulire la stanza come mi ha chiesto...Caporale..-.Si girò verso quella voce titubante."E' vero..c'era anche lui..Eren.Tutto...tutto è iniziato con lui."Pensò il caporale.La sua testa si riempì vorticosamente di ricordi sempre più brutti.Il sangue dei suoi compagni in risalto sull'erba verde.Le mutilazioni brutali che avevano ricevuto.Aprì gli occhi di scatto.Si era addormentato.Si passò una mano tra i capelli e sbadigliò rumorosamente.Il suo viso divenne serio improvvisamente.Aveva in mente di mettere fine a tutto questo.