Anime & Manga > Fairy Tail
Segui la storia  |       
Autore: RosaDraco    15/01/2015    0 recensioni
Il piccolo Natsu vive nel cuore della foresta insieme al padre adottivo: Igneel un grosso drago sputafuoco. Che cosa potrebbe desiderare di più? Natsu non immagina nemmeno quali sorprese stia per riservargli quel giorno d'inizio estate ...
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Erza Scarlet, Grandine, Igneel, Natsu, Wendy
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il drago del cielo

All'inizio avevo pensato ad un incontro diverso per Natsu. Avevo pensato ad una bambina piccola e graziosa, con i capelli biondi e un vestitino rosa, scappata da casa e da un padre crudele con la sola compagnia delle sue chiavi e dei suoi spiriti. E poi ho pensato che l'idea sembrava troppo classica e che per tenere testa al giovane dragon slayer serviva qualcosa di più ...


Il drago del cielo

Occorsero soltanto pochi minuti perché Igneel raggiungesse la catena montuosa che costeggiava la foresta ed in particolare la montagna a cui aveva sempre proibito a Natsu di avvicinarsi. Si trattava di un imponente colosso di roccia che correva a perdifiato verso il cielo, perforando le nuvole con la sua candida cima. Ma Igneel non si andò a posare così in alto, limitandosi ad atterrare alla base della montagna davanti ad una caverna dall’ampia bocca. L’apertura era in parte coperta da una cortina di liane e piante rampicanti ma non appena il drago rosso toccò terra, Natsu scorse immediatamente lo sfavillio di due grandi occhi azzurri nel buio. Qualunque cosa ci fosse lì dentro, il bambino intuì subito che doveva trattarsi di una creatura enorme e terrificante.

- Vai via dal mio territorio! - Sibilò una voce dall’interno. Era profonda, ma un po’ meno di quella del grande drago rosso.

- Grandeeney ... - Chiamò invece Igneel - Ti prego, c’è bisogno del tuo aiuto ... -

- E cosa ti fa credere che io voglia aiutarti? - Tornò a replicare acidamente la voce dall’interno. Di sicuro doveva trattarsi di una creatura terribile, ma adesso Natsu stava iniziando a perdere la pazienza. Chi credeva di essere per rispondere in quel modo a suo padre e per costringerlo a pregare tanto?

- Grandeeney ... - Continuò tuttavia Igneel - Non devi aiutare né me né mio figlio, sono venuto qui per un altro motivo. Natsu, scendi e falle vedere chi abbiamo portato: è lei quella che ha bisogno d’aiuto e la nostra magia non può fare niente a riguardo. Solo tu puoi salvarla! -

A quel punto Natsu non esitò oltre, saltando giù dalla groppa del padre ed adagiando a terra la bambina che trasportava, per permettere alla misteriosa creatura che abitava nella caverna di vederla meglio. Bastò quel gesto perché finalmente qualcosa si mettesse in moto ed un gigantesco essere alato emergesse dalla cortina di liane. Natsu fece istintivamente un passo indietro, intimorito da quella nuova figura. Era tanto grande quanto Igneel con delle squame bianche e lucide, ma attorno alla testa aveva un soffice strato di pelliccia e le sue immense ali erano coperte di piume come quelle degli uccelli. Natsu non aveva mai visto un essere simile, nonostante avesse incontrato molti mostri nella foresta.

- Forza Grandeeney! - Continuò ad incitare Igneel - Tu sei un’esperta di magia! Sei il drago del cielo! Di sicuro conosci qualcosa che fa al caso nostro! -

Drago? Un drago femmina? Adesso Natsu era davvero stupito. Aveva sempre pensato che tutti i draghi del mondo fossero uguali ad Igneel ma la nuova arrivata era molto diversa e non solo nell’aspetto fisico. La draghessa aveva un odore simile all’inverno, un misto di freddo e vento del nord, un’essenza completamente differente da quella di fuoco e zolfo che Igneel si portava dietro.

- Questo è un altro dei motivi per cui odio gli umani ... - Sospirò Grandeeney, abbassando il muso sulla figura della bambina svenuta - Sono così deboli e fragili che ti fanno dubitare del buon senso della natura. -

Quando la draghessa spalancò la bocca, rivelando una lunga fila di denti affilati come rasoi, Natsu trasalì pensando che volesse divorare la sua piccola paziente, ma invece Grandeeney lo sorprese soffiando dolcemente tutta la magia che aveva in corpo. Parte di quel respiro sfiorò anche lui e Natsu rimase stupito dal fatto che non fosse né freddo né invernale, ma caldo e primaverile.

C’era così tanto potere concentrato in quel respiro che non appena sfiorò la bambina, le ferite che aveva sulle braccia e sul volto smisero subito di sanguinare ed anche se la piccola non riuscì lo stesso a recuperare conoscenza, la sua espressione si fece più distesa.

Grandeeney richiuse la bocca e rimase qualche altro istante a fissarla prima di ricominciare a parlare - Che cosa fortunata, se l’avessi trovata soltanto qualche minuto più tardi nemmeno io sarei stata in grado di rianimarla. Sono stupita che un bestione come te sia di tanto in tanto capace di fare qualcosa che non includa “distruggere” nella lista. -

Per quanto il tono della draghessa fosse tagliente, Igneel prese il tutto come un complimento, sfoderando le zanne in un maldestro tentativo di sorridere - Ed io sono lieto del fatto che tu abbia deciso di occupartene, Grandeeney! Per un attimo ho temuto che il tuo odio per gli umani fosse così grande che l’avresti abbandonata al suo destino. -

- Assurdità! - Replicò l’altra ringhiando - Io odio uomini e draghi indifferentemente ma questo non fa di me un essere spregevole! E adesso prendi questo cucciolo che ti porti dietro e sparisci dalla mia tana! - Grandeeney non esitò oltre a far seguire alle sue minacce uno schiocco di coda abbastanza forte da spingere Natsu tra le zampe del padre col solo spostamento d’aria. - Questa creatura ha ancora bisogno di cure e voi due mi siete solo d’impiccio! -

- Io non! - Natsu provò a protestare che non stavano facendo niente di male, ma Igneel gli impedì di aggiungere altro afferrandolo con una zampa e portandoselo sulla schiena. - Sta buono e facciamo come ci dice. - Ma il bambino si sporse lo stesso dal collo del padre - Si sveglierà è vero? Perché se le fai qualcosa di male giuro che tornerò qui e te la farò pagare! - Natsu aveva visto quella bambina soltanto per pochi minuti ma già sentiva una certa simpatia nei suoi riguardi e non voleva che le accadesse niente di male sotto la custodia di una draghessa dispotica ed antipatica come quella. Era serissimo e rimase a fissare Grandeeney negli occhi per un lungo istante prima che la creatura lanciasse un sospiro - Il degno figlio di un idiota. -

- CHE COSA? - Questa volta per metterlo a tacere Igneel fu costretto a premergli una zampa addosso. Nonostante tutto Natsu scorse ugualmente il corpo di Grandeeney che iniziava a brillare e quando si fece largo tra gli artigli per guardare fuori scoprì che al posto della draghessa, davanti alla caverna, adesso c’era un’anziana signora, con l’aria severa ed i capelli rosa raccolti dietro la testa. Indossava un lungo mantello rosso ed un abito verde scuro. Sembrava a tutti gli effetti un essere umano ma era evidente che quella era soltanto una delle tante forme che la creatura poteva assumere.

- Nessuno al mondo conosce le arti mediche e le erbe meglio di me, Grandeeney il Drago del Cielo. - Annunciò la draghessa - Se dico che la mia paziente si riprenderà allora non puoi dubitare! E adesso fila via moscerino, prima che la mia pazienza tocchi il limite e decida per davvero di mangiarti! -

- Grazie Grandeeney. - Igneel si limitò ad un ultimo cenno prima di spiccare il volo e puntare di nuovo in direzione della foresta. Dall’alto Natsu fece giusto in tempo a scorgere la draghessa che prendeva in braccio la bambina e tornava nella caverna.

- Non temere. - Lo rassicurò Igneel - Grandeeney può sembrare aggressiva ma la conosco da secoli e so che non farebbe mai del male a nessuno. Sono certo che farà del suo meglio per guarire quella piccolina, soprattutto se ha preso così sul serio la cosa da cambiare forma! Sai per un drago non è facile interagire con un umano, ma con un paio di mani e senza paura di schiacciare chi ti sta intorno è tutto più semplice! -

- Uhmm ... - E Natsu si limitò ad annuire sperando che suo padre avesse come sempre ragione.

Quella sera trovò il bambino e Igneel di nuovo nel cuore della radura dove vivevano, distesi sotto un cielo sereno e pieno di stelle. Come ogni giorno il drago aveva portato una preda al nido, un grosso cervo, e Natsu aveva mangiato più che a sazietà ma nonostante tutto non riusciva a dormire. Continuava a pensare e a ripensare a quello che era accaduto durante il giorno.

- Igneel ... -

- Che c’è? - Sospirò il grande drago, già mezzo addormento.

- Stavo pensando una cosa ... -

E a quella frase il rettile tornò a spalancare gli occhi per ritrovarsi col figlio appoggiato sulla punta del muso.

- Quello che abbiamo trovato oggi pomeriggio cos’è esattamente? -

- Non farmi spiegare di nuovo tutto dal principio. - Sospirò il drago - È un essere umano come te. Non l’hai capito? -

- Sì, che lo so! Mica sono stupido! - Natsu si staccò dal padre con aria indignata - E lo so che sono un umano! So tutta la storia e il fatto che mi hai trovato abbandonato nella foresta ma ... quello di oggi non mi assomigliava molto ... -

- È perché si tratta di un umano femmina. - Provò a spiegargli meglio Igneel, intuendo finalmente qual’era il problema che turbava suo figlio - Maschi e femmine sono sempre diversi. Come i cervi: i maschi hanno le corna e le femmine no. E anche come i merli: i maschi sono neri e le femmine grigie. -

- Come te e Grandeeney? - Continuò Natsu.

- Anche come noi, ma i draghi sono tutti diversi gli uni dagli altri a prescindere dal genere. -

Per un attimo Natsu rimase in silenzio riflettendo che la cosa aveva senso. La nuova arrivata non gli assomigliava affatto: era più piccola di lui, con i capelli più lunghi e meno muscoli. Di sicuro doveva essere come diceva Igneel, ma c’erano altre cose che non riusciva a capire.

- Com’è arrivata qui? -

- Credo che fosse a bordo di una nave che è naufragata la scorsa notte. Deve aver colpito gli scogli ed è andata a fondo come un sasso. - Cominciò a spiegargli Igneel ma solo per sentirsi ribattere - Che cos’è una nave? -

Oh, questa era un po’ più difficile da spiegare.

- È un grosso pezzo di legno che galleggia e che gli umani usano per spostarsi da un posto all’altro via mare. Ce ne sono di molte forme e dimensioni. -

- Perché gli umani usano le navi per spostarsi? Non stanno bene dove stanno? -

- Beh, mio caro Natsu ci sono molti motivi per cui gli umani si spostano. Per procurarsi da vivere ad esempio e per cercare una casa migliore. E poi ci sono umani che si spostano per avventura, come te, che da grande vuoi viaggiare per il mondo. -

- Migrano come gli uccelli allora? -

- Più o meno come gli uccelli, ma a differenza delle rondini non tornano sempre indietro. - Continuò il drago. - Vedi Natsu, in questo universo solo una cosa ha le radici e non può spostarsi dal luogo in cui nasce: gli alberi. Tutto il resto è in movimento. -

Natsu annuì anche se continuando a domandarsi come fosse fatta davvero una nave - E che cos’erano quelle cose che aveva ai polsi? -

- Sembravano proprio pezzi di catena. - Continuò Igneel riflettendo anche lui sulla scena - Forse quella piccolina era a bordo della nave perché la stavano portando via come una schiava. Ho sentito che gli umani fanno spesso degli schiavi. -

- Che sono gli schiavi? -

Igneel tornò alla realtà solo quando si accorse che Natsu non sapeva ancora di cosa stesse parlando e lo stava fissando con aria confusa. - Gli schiavi - gli spiegò il drago - sono umani che altri umani costringono a fare delle cose per loro. -

- E perché gli umani hanno bisogno di schiavi? Non sanno fare le cose da soli? E se hanno bisogno di aiuto non hanno degli amici a cui chiedere? Come quando io chiedo a te? -

Piccolo, innocente e con un gran cuore. Igneel non poté far a meno di sorridere davanti alla semplicità di suo figlio, appoggiandogli un artiglio sul petto - Hai ragione Natsu: è una pratica molto crudele che nessun altro compie in natura, non di certo i draghi. -

- Tu continui a ripetere che sono umano. - Continuò il bambino mettendosi a sedere sull’erba - Ma io gli umani non li capisco, fanno molte cose strane. -

- Questo è vero! Sono più strani delle più strane scimmie che stanno in questa foresta, ma forse un giorno quando comincerai a viaggiare per il mondo e li vedrai più da vicino, li capirai meglio. - A quel punto Igneel distese una delle sue grandi ali per coprire Natsu dalla brezza e dall’umidità notturna ed invitarlo a dormire. Era stata una giornata intensa ed era meglio che andasse finalmente a riposare. In realtà il piccolo Natsu, essendo imbevuto di magia del fuoco non poteva sentire né il freddo né l’umido, ma al drago piaceva tenerlo più vicino per custodirlo meglio.

- Igneel? - Lo chiamò ancora Natsu, ma questa volta con uno sbadiglio - Sei sicuro che l’umano femmina stia bene? -

- Chiamala bambina, non umano femmina. È una bambina come tu sei un bambino. -

- Sei sicuro che la bambina stia bene? - Riformulò Natsu.

- Fidati di Grandeeney, ne sono certo. -

- Uhmm ... - Ci fu un attimo di silenzio - Quando posso vederla di nuovo secondo te? - E Igneel si ritrovò ancora a ridacchiare. In fondo quella era la prima volta che Natsu incontrava un suo simile e non c’era da stupirsi che fosse così curioso. - Lascia passare un paio di giorni, poi ti accompagnerò io stesso alla montagna. - Lo rassicurò il drago e Natsu si stese finalmente sotto l’ala, vicino al suo fianco caldo e squamoso.

- Come si dice, adesso? -

- Buonanotte Igneel. -

- Buonanotte Natsu. -
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Fairy Tail / Vai alla pagina dell'autore: RosaDraco