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Autore: Smile__    15/01/2015    3 recensioni
Non riuscii a terminare la frase, rimasi folgorata da due occhi azzurri come il mare, che entravano dalla porta principale.
Delena
P.S. sono tutti umani
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Stefan Salvatore, Un po' tutti | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Delusioni e Paura

 

 


Pov Damon


Quella notte era stato tutto così perfetto,lei era stupenda, si fidava di me, mi aveva fatto sentire bene, come nessun'altra. La amavo davvero.


La mattina mi svegliai tra le coperte che non avevano più un verso, la guardai quando aprì gli occhi, era ancora più bella. Feci per baciarla quando il cellulare squillò.


Dannazione perché non l'avevo spento?!


Senza guardare chi fosse, risposi alla svelta, con l'intento di chiudere la chiamata il più presto possibile e tornare dalla mia ragazza, ma non fu così.


-Pronto?-


-Damon..sono Andy..-


Andy?! Pensai con il cuore in gola, cosa diamine voleva?!


-Io..sono incita-


In..In...incinta?? Quella parola echeggiò nelle mia testa più e più volte, tanto da perdere la cognizione del tempo. Non sapevo se fossero passati secondi, minuti, ore. Sentivo solo i muscoli paralizzati, poi quasi come un gesto del tutto involontario, mi alzai dal letto con uno scatto repentino, quasi brusco e me ne andai.


Salii in macchina, avevo una gran confusione in testa, la vista annebbiata, ero scioccato da quella notizia. Non poteva essere vero, mi stava mentendo ero sicuro che mi stesse mentendo!


In pochi minuti arrivai a casa di Andy e nel giro di secondi ero già davanti alla porta, che non tardò ad aprirsi. Dietro la lastra di legno scorsi la figura di una donna con gli occhi gonfi, rossi per le lacrime che ancora scorrevano sul suo volto, era sconvolta e la cosa peggiore era che io sapevo il perché si trovasse in quelle condizioni. Era..era vero.


Senza pensarci, senza badare a quello che facevo, quasi automaticamente, l'abbracciai, ma la mia mente era da tutt'altra parte.


Io non volevo stare con lei, non volevo lei, non volevo avere un figlio da lei. Io appartenevo ad Elena ed Elena apparteneva a me, questo dato di fatto era inconfutabile.


Non sapevo cosa fare, come avrei risolto la situazione? Come potevo dirlo a Elena?


Una cosa era certa: io amavo solo Elena!


Mi sarei preso cura di mio figlio, perché era giusto farlo, ma niente più di questo, con Andy era finita da un pezzo ormai!


-D..Damon..io..io non so che fare- Andy parlò tra i singhiozzi.


Avrei tanto voluto risponderle che neanche io sapevo cosa fare, ero solo un ragazzo anche io, dovevo finire ancora gli studi, ma mi dovevo assumere le mie responsabilità, era questo che mi era stato insegnato. Così mi limitai a rispondere- Non ti preoccupare, ci sono io ora.-


Ma io non volevo essere lì! Però non c'era scelta, restai tutto il giorno con Andy e solo verso l'ora di cena tornai a casa; con quale coraggio potevo dire a Elena che stavo per diventare padre di un bambino non nostro?

                                                                                                                        ***

Non ero di buona compagnia, ero di pessimo umore, la causa di tutto ciò?
Damon!


Quella mattina si era comportato veramente in modo strano, dopo la telefonata ricevuta era schizzato via, con lo sguardo perso nel vuoto e per di più non era ancora tornato, era rimasto via per tanto tempo, tutto il giorno, non rispondeva al telefono, non mi aveva dato sue notizie, stavo iniziando a preoccuparmi.


Poi sentii la porta sbattere e l'ansia smise di togliermi il respiro. Era tornato! Corsi verso di lui e lo strinsi forte, ma notai che..che era sconvolto e infatti non ricambiò l'abbraccio.


-Cosa è successo amore?- Chiesi allarmata.


Non rispose.


-Damon dimmi cosa è successo!- Gridai così forte che parve tornare alla realtà.


-Un compagno di corso all'università ha avuto un lutto, sono stato con lui tutto il giorno- Disse in tono piatto.


Sapevo che mi stava mentendo, cosa era successo? Perché non me lo voleva dire!


Alzai ancora di più la voce- Damon dimmi cosa diamine ti è successo!-


-E-Elena era Andy..- Confessò addolorato.


Sentii gli occhi bruciare, le lacrime spingevano per uscire.


-Elena Andy è..è in..cinta- Disse a fatica quasi piangendo.


Andy incinta? I miei occhi non riuscirono a contenere tutte le lacrime che vi si erano accumulate, sentii le guance bagnate.


-Tu! Non ci posso credere! Tu..io che mi sono fidata!- Quello che provavo era indescrivibile, rabbia, delusione, ma più di tutto dolore, tanto dolore!


-Elena..io-


-Tu niente! Lasciami andare! Lasciami! Non mi toccare!- Gridavo come mai avevo fatto prima. Mi liberai dalla sua presa, che sembrava scottarmi e corsi via, fuori da quella casa, lontano da lui, ma non lontano da tutta la sofferenza, perché quella era dentro di me e ovunque andassi me la sarei portata dietro..


Pov Damon


Fu dura cercare di consolare Andy dato che non ero proprio dell'umore adatto per tirare su di morale qualcuno, ero veramente allibito per ciò che avevo fatto, non avevo giustificazioni. Tutto ciò era colpa mia, solo mia e basta!


L'unica cosa che avrei voluto fare sarebbe stata andarmene da lì e raggiungere la persona che veramente amavo, ma avevo paura di raccontarle il casino in cui mi ero messo, trascinandovi anche lei. Era una situazione davvero complicata.


Aspettai che Andy si fosse calmata e addormentata, poi decisi di tornare a casa mia anche perché ero stato via tutto il giorno e ormai era tardi, per di più non avevo risposto alle chiamate di Elena, dovevo andare.


Mi misi al volante e raggiunsi la tenuta dei Salvatore, ero stanchissimo non tanto fisicamente, quanto mentalmente. Feci scivolare la chiave nella serratura. Non appena aprii la porta Elena mi venne incontro.


-Cosa ti è successo amore?- mi chiese
Diamine mi aveva chiamato amore, era tutto così perfetto, ma raccontandole cosa era successo avrei rovinato ogni cosa!


Decisi allora di non rispondere alla sua domanda, ma questo la fece alterare seriamente perché iniziò a gridare volendo delle spiegazioni, giustamente.


Non volevo rovinare tutto, volevo passare solo un'altra sera con lei poi glielo avrei detto, quindi optai per una bugia e inventai che un compagno di corso aveva avuto un lutto in famiglia, ma quando aprii bocca, il tono di voce parve straniato.


Elena aveva capito che stavo mentendo e si infuriò ancor di più, se c'era una cosa che le deva fastidio era proprio quando qualcuno a cui teneva le nascondeva la verità.
Fui costretto a dirle tutto...


-Elena Andy è..è in..cinta- Dissi a fatica con un nodo alla gola.


I lineamenti del suo volto si contrassero e i suoi occhi riflessero il dolore che aveva dentro. Mi sentivo malissimo per quello che le avevo fatto.


-Tu! Non ci posso credere! Tu..io che mi sono fidata!- Scoppiò, urlandomi contro.


Cercai di trattenerla ma invano, si liberò dalla mia presa e in un secondo si trovò fuori casa.

                                                                                                                         ***


“Andy è incinta, Andy è incinta, Andy è incinta” quelle parole risuonavano sempre più forti nelle mie orecchie, anche se mi trovavo fuori di casa, lontano dalla presenza di Damon, ormai la sua vicinanza mi faceva male.

Dovevo mettere ancora più distanza tra noi, non sapevo se prendere l'auto o iniziare a vagare a piedi per la città, optai per la seconda opzione, dato che l'ultima volta che mi ero messa al volante in uno stato non adatto a guidare non avevo fatto una bella fine.


Iniziai a camminare per la città, senza una meta precisa, non mi andava né di parlare, né di vedere nessuno, stranamente neanche Caroline.
Non perché lei avesse la colpa di ciò che stava accadendo, bensì perché non avevo la forza per proferire parola, anche perché ero rimasta senza! Cosa avrei dovuto dire? Cosa avrei dovuto fare? Come si poteva rimediare a tutto questo? La risposta era semplice, ma dolorosa...non si poteva.


Continuai a camminare finché non raggiunsi il parco di Mystic Falls. Decisi di sedermi sull'altalena per godermi il tramonto del sole, almeno lui non mi avrebbe fatto nessuna domanda su come mi sentissi o altro.


Pov Damon


Portai le mani alla testa, tra i capelli e strinsi con tutta la forza che avevo quasi volessi strapparli.
Avrei tanto voluto raggiungere Elena, ma sapevo che non sarebbe stata una buona idea.
Pensavo che sarebbe stato meglio lasciarla un po sola, tanto la macchina era ancora fuori casa, sicuramente era in giardino, aveva preso solo la borsa.


Decisi di farmi una doccia per sbollire tutti i sentimenti contrastanti che sentivo dentro di me, quasi come se l'acqua potesse lavarli via e poi l'avrei raggiunta in giardino.


Uscito dalla doccia, mi asciugai e mi misi addosso la prima cosa che trovai, poi mi precipitai in giardino per vedere come stesse Elena, anche se sapevo già la risposta, non che io stessi meglio.


Aprii il portone di casa, il sole era già tramontato, lasciando spazio alla sera.
La cercai con gli occhi, ma non la vidi; mi si chiuse subito lo stomaco e l'ansia si impadronì del mio corpo.


Iniziai a chiamarla- Elena! Elena dove sei! Per favore Elena!-
Ma nessuno rispose.


Dove diavolo era andata!? La sua macchina era ancora nel vialetto, questo significava che si era allontanata a piedi! Almeno si era portata dietro la borsa!


Rientrai di corsa in casa e presi con uno scatto il cellulare a la chiamai.
Nell'aria riecheggiò il suono del suo telefono! Dannazione, l'aveva dimenticato a casa! Dove si era cacciata!?


Ero sempre più preoccupato, poi però pensai a Caroline e a quanto fosse legata a Elena, probabilmente era dalla bionda.


Ripresi il telefono e chiamai Caroline, dopo tre squilli aveva già risposto -Ehi, ciao Damon!-


-Emm ciao Care..per caso Elena è da te?- dissi cercando di nascondere la preoccupazione.


-No, io sono con Klaus- rispose


-Ah..per caso l'hai sentita o ti ha detto dove sarebbe andata?- aggiunsi in preda al panico-


-No non mi ha chiamata oggi, per caso è successo qualcosa Damon?- disse intuendo che qualcosa non andava.


Non aveva chiamato neanche Care. Perché?
Poi rivolsi lo sguardo al tavolo di casa, sul quale c'era il telefono di Elena, ma certo che non l'aveva chiamata il suo telefono era a casa mia! Che stupido.


- Be' si Care, niente va come dovrebbe andare!- mi limitai a rispondere.


-Vuoi che io venga lì, così mi spieghi cosa è successo?- chiese la bionda con tono gentile.


-Mi faresti un grosso favore, Care-


Poco dopo la bionda era a casa mia, era stata velocissima nel raggiungermi.


-Ehi, Damon, sono qui, su forza spiegami tutto-


-Care, ho combinato un casino-


Nel quarto d'ora successivo le raccontai dettagliatamente tutto ciò che era accaduto nelle ore precedenti, da quando ero felicemente nel letto insieme a Elena fino alla rivelazione di Andy.
Poi le spiegai il modo in cui Elena aveva reagito, che era sparita improvvisamente, che aveva lasciato l'auto e soprattutto il cellulare a casa, rendendomi super ansioso e preoccupato anche perché ormai era buio.


-Andy incinta?!- Gridò Caroline – Mai stai scherzando? Ma cosa diamine hai combinato Damon? Avevi promesso di non farla soffrire, si può sapere cosa hai nel cervello?!-


- Care lo so ho combinato un disastro, la sto facendo soffrire, l'ho delusa, ma non era mia intenzione, è stato prima che io stessi insieme a lei, in tutti i modi possibili...


-Oh mio Dio, odio quella gallina rachitica della tua ragazza!- Esordì la bionda.


-Andy non è la mia ragazza- mi affrettai a replicare.


-Oh be' allora sei proprio nella merda tesoro caro, decidi da che parte stare e con questo non intendo dire che non devi prenderti cura del bambino, ma decidi perché hai combinato davvero un casino!- disse Caroline, era veramente arrabbiata. - Ora passiamo alle cose serie, dove può essere andata Elena?-


-Non lo so Care per questo ho chiesto il tuo aiuto!-


-Forza usciamo, andiamo a cercarla!- Caroline prese le chiavi della macchina e mi trascinò con sé.


                                                                                                                                  ***


Mi trovavo in quell'adorabile parchetto di Mystic Falls, era così tranquillo, un po perché le persone se ne erano andate, dato che ormai era buio, un po perché si trovava rialzato rispetto al livello di tutta la città e quindi chi passava per la strada non avrebbe potuto vedermi.


Stando da sola, ero riuscita a calmare un po la rabbia anche se la tristezza e la delusione si erano annidate dentro di me e facevano male.


Stava iniziando a fare freddo, in più mi resi conto di non avere il telefono e ricordai di non avere l'auto, quindi decisi di tornare a casa, anche se controvoglia.
Stavo camminando sul viottolo del parco costeggiato a destra e sinistra da cespugli di media altezza quando da uno di questi provenne uno strano fruscio.


-C'è qualcuno?- il rumore si interruppe e nessuno rispose.


Iniziai a camminare più velocemente e sentii di nuovo il fruscio, mi voltai e vidi una figura, qualcuno che indossava un cappuccio nero e mi fissava senza parlare.


Il cuore prese a martellare fortissimo nel petto per la paura. Chi era? E che cosa voleva da me?
Cominciai a correre quanto più potevo e così fece anche quella figura, era veloce , corsi ancora più rapidamente ma mi aveva quasi raggiunta.
Mi voltai:era vicinissima, mi aveva quasi presa e quando con la mano mi toccò la spalla, gridai con quanto più fiato avevo.

Ehi!! Ciao a tutti! Ecco finalmente sono riuscita a postare il nuovo capitolo dopo molto ma moltissimo tempo e volevo scusarmi nuovamente per questa enorme attesa! Ringrazio coloro che mi hanno invitato a scrivere ancora e a continuare la storia! Spero tanto che vi piaccia. Inoltre mi piacerebbe molto se lasciaste un commento per farmi sapere il vosto pensiero e giudizio, quindi per favore recensite se ne avete voglia!! Ringrazio tutti coloro che seguono la storia e l'hanno inserita tra le preferite e seguite! Al prossimo capitolo!!
Un bacio, Mar!
  
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