Sono
tornataaaaa muauauauaua!
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
11.DO YOU?
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
Erano
le
prime ore del mattino, e Neji sedeva al centro del solito campo di
allenamento.
Stava diventando seccante il fatto che la sua solitamente puntualissima
partner
fosse in ritardo di due ore. All’inizio si era chiesto se non
le fosse successo
qualcosa, ma sapendo che Tenten era perfettamente capace di badare a se
stessa,
aveva cominciato ad arrabbiarsi. Anche se non era da lei saltare gli
allenamenti, questo pezzo d’informazione non aiutò
lo Hyuga a rilassarsi.
Quando
i
primi raggi del sole iniziarono a colorare il cielo mattutino, Neji si
alzò
dall’usuale posto accanto all’albero: ne aveva
avuto abbastanza. Attraversò a
passo spedito la foresta, dirigendosi verso la casa della kunoichi.
Anche se
era stato da Tenten diverse volte, generalmente solo per accompagnarla
alla
porta, aveva sempre difficoltà ad individuarne la posizione.
Il fatto era che
Tenten viveva esattamente dalla parte opposta di Konoha rispetto agli
Hyuga, in
una zona a cui Neji non era abituato.
Dopo
aver
cercato instancabilmente con il Byakugan, i suoi occhi riconobbero una
costruzione familiare che sembrava essere nel quartiere giusto.
Avvicinatosi
alla porta ebbe la certezza di non aver sbagliato. Per un secondo ebbe
l’impulso di sfondarla in un attacco d’ira, ma
essendo il Jounin stoico che
era, si calmò abbastanza da apparire almeno superficialmente
calmo e
controllato. All’interno, la sua mente era oscurata dal
desiderio di sfasciare
la porta e trascinare Tenten fuori di casa per andare ad allenarsi, ma
non
voleva di certo rovinare la sua immagine di ghiaccio mostrando emozioni
così
intense. Sopprimendo la frustrazione, bussò con
tranquillità.
Avvertì
un
passo pesante dall’altra parte della porta. Per una ragione
di etichetta, non
usava mai il byakugan per vedere all’intero di altre stanze
se non in una
missione o per estrema necessità, ma anche senza
l’abilità innata, sapeva che
quei passi non potevano appartenere alla minuta Tenten.
Quando
la
porta si aprì, Neji si ritrovò davanti un uomo
con uno sguardo severo sul viso.
“Chi sei?” gli domandò
quest’ultimo con voce profonda e intimidatoria.
Lo
Hyuga non
era uno che si spaventava con facilità, ma in quel caso
avvertì chiaramente il
leggero brivido di paura che gli corse lungo la schiena, mentre alzava
lo
sguardo sull’imponente figura che si trovava davanti.
L’uomo sembrava più alto
di qualunque persona che avesse mai incontrato, anche di Jiraya. Aveva
i
capelli scuri, penetranti occhi marroni, lineamenti duri e una
costituzione
robusta. Da una prima occhiata, Neji poteva supporre che fosse uno
Shinobi
esperto, anche se non aveva mai visto prima quell’uomo.
“Hyuga
Neji.”
Rispose recuperando con successo la sua apprensione iniziale. Non
sapeva cosa
fosse, ma c’era qualcosa in quella persona che faceva sentire
il solitamente
impavido Hyuga come un piccolo bambino timido.
“Ryoku.
(1)
Lascia stare quel povero ragazzo.” Una voce familiare
parlò da dietro quella
specie di muro umano, che copriva alla vista di Neji chiunque avesse
appena
pronunciato in modo così dolce quelle parole.
“ffh.”
Grugnì
l’uomo prima di voltarsi verso sua moglie.
“Oh,
ciao
Neji-san.” Una piccola donnetta dai lineamenti cinesi
comparve da dietro l’enorme
shinobi.
“Buon
giorno
signora Furi-iki.” (2) Neji s’inchinò
davanti alla donna.
“Conosci
questo ragazzo, Xiu-Juan?” domandò Ryoku alla
consorte.
“Ovviamente.” Xiu-Juan
(3) sorrise
al marito. “Questo è Neji-san, un amico di
Tennie.”
“Un
amico di
Tenten?” Ryoku intensificò lo sguardo sul ragazzo
in attesa fuori dalla porta.
Aveva capito subito dopo aver aperto la porta che non gli piaceva quel
giovane,
ma non ne aveva ben colto il motivo… fino a
quell’istante. “Tenten non è a
casa.” Informò
lo Hyuga a denti stretti.
“…”
Neji s’irrigidì
quasi visibilmente.
“Prego,
entra
pure Neji-san.” Xiu-Juan invitò il ragazzo,
spostando il marito dal bloccare la
porta, “Tenten-chan tornerà presto.”
“Dov’è
andata?” domandò lui dopo essersi seduto al tavolo
della colazione, dove
Xiu-Juan stava servendo il the per lui e Ryoku.
“Tsunade-sama
l’ha convocata nel suo ufficio questa mattina
presto.” Replicò
orgogliosamente la donna.
“Hn.”
Neji
bevve un sorso del suo the.
“Allora,
dimmi Neji.” La voce alta di Ryoku lo distolse dalla bevanda.
“Come fai esattamente a conoscere mia
figlia?”
“Siamo compagni di
squadra.” Rispose lui quasi
automaticamente.
“Quindi vi conoscete da molto
tempo.” Domandò
l’altro,
squadrando intensamente il giovane Hyuga.
“Hai.”
Replicò affermativamente lui, cercando di non farsi
intimidire dallo sguardo
dello shinobi.
“Neji
è il
compagno con cui Tennie si allena ogni giorno.” Xiu-Juan
informò il marito.
“È
vero?”
chiese l’uomo, con uno sguardo che era un misto di
irritazione e approvazione.
“Hai.”
Rispose Neji, ancora calmo.
“Quindi
tu
sei il motivo per cui la mia bambina è fuori di casa ogni
mattina alle 4?”
intensificò lo sguardo sul ragazzo.
“È
una
kunoichi davvero scrupolosa.” Ribatté lui.
“Ovvio che lo
è.” L’uomo
addolcì un poco lo sguardo al
complimento di Neji.
“Ha
preso da suo
padre.” Lo informò Xiu-Juan con un sorriso fiero.
“Anche
lei è
un maestro d’armi?” domandò Neji con
curiosità. Si era spesso chiesto dove
Tenten avesse imparato a maneggiare le armi così bene.
“Hai.”
Ryoku
sorrise compiaciuto, “Anche se sono certo che la mia piccola
Tenten-chan sarà
molto più abile di me a breve.”
“Hn.”
Un
silenzio denso cadde sui due mentre Neji si perdeva nei i suoi
pensieri. Non
sapeva quanto talento avesse Ryoku, anche se all’apparenza
non sembrava per
niente un avversario facile, ma era sicuro che l’uomo dicesse
la verità: Tenten
sarebbe riuscita un giorno a superare il miglior maestro
d’armi di tutti i
tempi, e in questo, Neji non aveva dubbi.
“Allora… provi dei sentimenti
per mia
figlia?” Ryoku ruppe improvvisamente il silenzio che era
caduto sul trio.
“…”
la tazza
che lo Hyuga stringeva fra le mani cadde, infrangendosi sul pavimento
in
piccoli pezzi, mentre il ragazzo era rimasto immobile in preda allo
shock.
Xiu-Juan corse immediatamente a raccogliere i frammenti sparsi qua e
là; Neji e
Ryoku continuavano a fissarsi a vicenda, il primo per vedere la
reazione dello
Hyuga, e quest’ultimo vittima di un puro trauma.
“Mamma,
papà,
sono a casa.” Gridò Tenten varcando la soglia del
salotto. “Neji. Cosa
ci fai qui?” domandò dopo aver notato lo Hyuga.
“…”
Lui uscì
dal trance, voltandosi velocemente
verso la compagna.
“Oh
no.”
sospirò Tenten “Mi dispiace così tanto!
Mi sono completamente dimenticata di
dirti dell’appuntamento con l’Hokage.”
“Hn.”
Neji
riacquistò un pò della sua tipica compostezza.
“Scusami,
ti
prometto che mi farò perdonare.” Tenten fece i
suoi occhi da cucciolo migliori.
“Hn.”
Il
giovane shinobi si alzò dalla sedia e
s’inchinò gentilmente verso i genitori
della ragazza. “Grazie per il the.”
“Prego Neji-kun, puoi tornare quando
vuoi.” Xiu-Juan
sorrise
allegramente, avendo già raccolto i pezzi della tazza ormai
dimenticata.
“Si
Hyuga, è
stato un piacere conoscerti.” Aggiunse Ryoku.
“Lo stesso vale per
“Oh, arrivo.” La
ragazza seguì l’amico, “Ciao, ci vediamo
dopo.” Salutò i genitori prima di uscire dalla
porta.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
“E
quindi
cosa ne pensi?” domandò Tenten, mentre lei e Neji
cominciavano il loro
combattimento.
“Su
cosa?”
domandò lui, anche se era certo di sapere a cosa la ragazza
si riferisse.
“Questa
è la
prima volta che incontri mio padre no?”
“Hai.”
Rispose lo Hyuga, evitando un kunai.
“E
quindi?”
domandò ancora la kunoichi, estraendo uno dei suoi rotoli.
“Gli
assomigli.” Rispose l’altro, preparandosi alla
difesa.
“Davvero? Molte persone pensano che
assomigli a mia
madre.” Ribatté
lei, pronta ad evocare la prima fila di armi.
“Hn.”
Neji
ghignò. Era vero che a livello fisico Tenten assomigliava
alla madre, ma lui
l’aveva vista in passato nel suo stato più
intimidatorio, e questo era qualcosa
che aveva senza ombra di dubbio ereditato dal padre, che era
l’unica persona
oltre a Tenten capace di fargli venire i brividi lungo la schiena.
“Credo
che tu
gli abbia fatto una buona impressione.” Aggiunse
la kunoichi.
“Hn.”
Grugnì
Neji, ma in realtà sperava davvero di piacere a Ryoku. Dopo
tutto, non voleva
che un uomo del genere ce l’avesse con lui.
“Ecco…”
Tenten ghignò, giocherellando con un kunai.
“…”
Neji alzò
un sopracciglio, invitandola a continuare.
“Allora?” domandò
semplicemente l’altra.
“Allora?”
ripeté
lo Hyuga, sentendosi leggermente preso in giro dal sorrisetto furbo di
Tenten,
e dal fatto che non stesse più prestando attenzione al
combattimento, avendo
lasciato cadere a terra le armi e cominciato ad avvicinarsi a lui.
“…Allora?”
Tenten sorrise ancora, distante ormai pochi centimetri dal compagno,
senza mai
abbandonare quell’espressione derisoria.
“Allo…”
Neji
si pietrificò improvvisamente, realizzando quello che Tenten
gli stava
chiedendo. “Hn.” (4)
“E quindi?...” domandò
nuovamente lei, guardandolo dritto
negli occhi; i due erano praticamente attaccati.
Lui
colse
l’opportunità e si avvicinò ancora di
più. I loro sguardi s’incatenarono per un
breve istante prima che Neji azzerasse definitivamente le distanze,
abbassando
le sue labbra su quelle di lei.
“Come
pensavo.” Tenten sorrise dopo che ebbero rotto il bacio.
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
THE END
-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-:-
(1)
Ryoku
significa forza e potere. Volevo che il nome corrispondesse alla
descrizione
dell’uomo intimidatorio che è.
(2)
Furi significa
libero, Iki- significa spirito.
(3)
Nome
Cinese che significa elegante e graziosa.
(4)
nel caso
non ci foste ancora arrivati, Tenten sta chiedendo a Neji se prova dei
sentimenti per lei. Quindi praticamente ha sentito quello che ha detto
Ryoku,
prima di entrare e interrompere la conversazione
---
Celiane4ever’s space ---
Prima
di
tutto, mi scuso per la scomparsa di tre mesi XP ma come avete potuto sicuramente notare
dall’aggiornamento di
razorblade kiss la scorsa settimana… SONO TORNATAAAA!
Al
contrario
di quanto avevo detto, ho deciso di aggiornare prima le oneshot e poi
Wind and
Dragon! Anche se, a chi segue W&D dovrebbe aver fatto piacere
una one shot
che coinvolga anche il mitico Ryoku!
Devo
dire che
è stato particolarmente difficile tradurre la parte finale
dell’allenamento, in
quanto in inglese quegli “allora” che mi sono
dovuta inventare di sana pianta,
sono resi con una ripetizione di “Do you? “Do
I?” “Do you?” “Do
I…” che in
italiano ovviamente non esistono!
Spero
che vi
sia piaciuta, e che torniate a recensire numerosi come
quest’estate!
Ringrazio
tutti quelli che hanno commentato l’ultimo capitolo, di mesi
e mesi fa: annasukasuperfan, GiulyWNejixTen,
francyXD,
ju007, BrideOfTheWind, June_L, itachina, ragazza_innamorata, _Arien_,
Hana
Turner, Obito Uchiha
Alla
prossima, con Wind and Dragon!
Vale
P.S.
che
traduzione pessimaaaaaaa! Scusate, mò riprendo ad allenarmi!