Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: Wendy_Dreams    16/01/2015    2 recensioni
Hedvig é ribelle, fuori dagli schemi, é tutt'altro che una ragazza come tante, eppure ha attirato l'attenzione di Michael, che sembrerebbe il prototipo del normale quasi al limite dell'imbranato, ma in realtà anche lui ha la sua dose di diversità. Le loro strade si incontreranno per non dividersi più...
Dal capitolo
Devo dirglielo. Glielo devo, adesso che la nostra relazione ha fatto un passo avanti... Hedvig mi vede e si siede davanti a me -Che succede?- mi chiede con un sorriso
-Devo dirti una cosa- rispondo serio e il suo sorriso svanisce
-Mi vuoi lasciare?- mi chiede aggrottando le sopracciglia
-Assolutamente no, Heddie. Come ti é venuto in mente?!-
-É che... Si dice "devo dirti una cosa importante" o frasi del genere quando si vuole lasciare qualcuno...- abbassa lo sguardo
-Io non voglio lasciarti... Assolutamente... Anzi... Voglio portare la nostra relazione a un livello superiore e-
-E che cosa devi dirmi di così importante da farmi preoccupare?-
-Te l'ho detto no, che canto in una band con i miei fratell?- lei annuisce -Quello che non ti ho detto é che... Siamo piuttosto famosi...-
-Quanto famosi?-
-Beh... Abbastanza...- inarca un sopracciglio -Abbastanza da essere conosciuti in tutto il mondo...-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5 - Indovina chi viene a cena?
Hayvenhurst, Encino, Los Angeles, 18 maggio 1982
Hedvig P.o.V.
Io e Mike abbiamo deciso che é il momento giusto per presentarmi alla sua famiglia, perciò stasera siamo alla porta di casa Jackson -Pronta?- mi chiede Mike -Sì- annuisco e lui bussa alla porta, ci apre una ragazza con un caschetto nero riccio che somiglia tanto a Mike e che immagino essere sua sorella -Finalmente!- ci accoglie -Mike, ma non avevi detto che portavi la tua ragazza stasera?- e Mike dà un lieve colpo di tosse -Dunk, lei é Hedvig. La mia ragazza-
-La-la tua ragazza? Oh! Scusami tanto!- si copre la bocca con una mano -Che imbarazzo! É che ti ho visto con i capelli corti, la camicia a quadri, i jeans larghi e gli anfibi e ho pensato che fossi un suo amico... Mi dispiace per averti scambiato per un maschio!-
-Fa niente, non sei la prima che lo pensa...- le sorrido per farle capire che é tutto a posto
-Comunque mi chiamo Janet, piacere di conoscerti Hedvig- mi sorride e ci stringiamo la mano
-Piacere mio-.
Dopo aver fatto la conoscenza di Janet, Mike mi ha presentato anche il resto della sua famiglia... Mi aveva detto di avere una famiglia numerosa, ma non pensavo così tanto numerosa! Tra fratelli, cognate e nipoti sono andata in confusione!
Adesso che siamo a tavola si nota ancora di più la numerosità di questa famiglia... Mi piace perché sembrano tutti molto affiatati... Sono seduta accanto a Janet che mi ha raccontato che vuole seguire le orme dei suoi fratelli maggiori e diventare anche lei una cantante, quando Katherine, la madre di Mike, mi chiama -Allora, Hedvig che ci racconti?-
-Beh, niente di che- rispondo timidamente
-Quanti anni hai?- chiede Joe, il padre di Mike, ma sento un che di inquisitorio
-17 anni, quasi 18-
-Allora prendi il diploma quest'anno?- mi chiede dolcemente Katherine
-No, mi manca ancora un anno- rispondo tranquilla
-E poi cosa farai? Andrai al college?- continua Katherine
-No. Mi prenderò un anno sabbatico... Per capire quello che voglio fare... E per dedicarmi alla mia band...- rispondo tra una forchettata e l'altra
-Hai una band?- mi chiede Joe -E che musica fai?-
-Facciamo punk-
-Punk?- si intromette Randy -Ma non dicono che é morto il punk?-
-Il punk non é morto- rispondo io fermamente
-E allora perché quasi nessuno lo suona più?- appoggio la forchetta al piatto
-Quasi nessuno lo suona più perché ormai quasi nessuno sa più apprezzarlo... Il punk non é semplicemente avere i capelli colorati e le giacche di pelle... É di più... Il punk é ribellarsi alle convenzioni comuni imposte dagli altri... É essere se stessi fregandosene dei pregiudizi... Questo è tanto altro é punk...- Randy apre bocca per rispondere, ma non trova come controbattere e ritorna a mangiare con lo sguardo sul piatto.
La cena é finita e tutti aiutano a sparecchiare la tavola, anche io e Mike, e portiamo dei piatti in cucina, ma sento delle voci alterate e mi fermo -Che?- zittisco Mike con l'indice sulle labbra, voglio sentire cosa dicono
-Che ne pensi di lei?- riconosco la voce di Katherine
-Te lo dico chiaro e tondo: non mi piace- risponde Joe
-Perché no? Mi sembra una brava ragazza- afferma lei
-Mi chiedi anche perché? L'hai vista anche tu!- dice lui
-Cos'ha che non va?- sento le stoviglie nel lavabo
-Allora non l'hai vista bene! É una bambina e sembra un maschio!- non pensavo di fare questa brutta impressione
-É giovane... O devo ricordarti come eravamo giovani quando ci siamo conosciuti?- insiste lei
-Ma quelli erano altri tempi... In più é impertinente...- continua lui
-Non mi sembra assolutamente impertinente... Anzi, mi sembra molto educata e a modo- mi difende
-Hai sentito come si é rivolta a Randy?!- ribatte lui
-Ha solo risposto a una sua domanda- afferma calma lei
-No. Per me quello é essere impertinenti e irrispettosi-
-Ti sbagli tu. Quello é avere delle idee proprie...- continua lei
-Quello che tu chiami "avere delle idee proprie" a volte non é una buona cosa...-
-A cosa ti riferisci, Joe? Pensi che rovinerà la carriera di Michael?- sento tensione nella voce della donna
-Sì. Non voglio che quella ragazzina... Che quella ragazzina gli faccia buttare vent'anni di lavoro nel cesso!–
-Non succederà. Michael é abbastanza grande per pensare con la sua testa senza farsi influenzare da lei... O da te... E poi avere una ragazza gli farà bene...- lui sbuffa -Ha quasi ventiquattro anni lascialo vivere, una volta ogni tanto!-
-Ventiquattro anni o no vive sempre in casa mia e deve rispettare quello che dico io!- Joe alza la voce
-E cosa hai intenzione di fare? Gli vieterai di vederla? Te lo ripeto, é abbastanza grande per pensare con la sua testa e se tu gli impedirai di vedere Hedvig lui non ti ascolterà e sarà l'occasione giusta per perdere definitivamente quel poco di rapporto padre-figlio che avete... É questo quello che vuoi? Perdere tuo figlio?- Joe resta in silenzio e Katherine continua a lavare i piatti, io e Mike ci guardiamo, lui bussa -Avanti- risponde Katherine ritornata calma, apriamo la porta e in silenzio portiamo le stoviglie, per poi uscire velocemente dalla cucina.
-Che hai?- mi chiede Mike dopo un po' che ci siamo seduti sul divano -Stai ancora pensando a quello che ha detto Joe?-
-Mi devi spiegare perché non chiami tuo padre "papà"...-
-Lo sai perché... Ma non é il problema...-
-Infatti! Il problema é ciò che pensa di me! Lo hai sentito anche tu!-
-Non ti deve importare... Pensa invece che piaci a mia madre...- mi sussurra mentre accarezza l'orecchino rosa a forma di gemma che brilla in cima al mio orecchio destro -A lei non piacciono quasi mai le ragazze che portano i miei fratelli...- sorride -E l'importante é che io ti amo, se poi a Joe non piaci... É secondario... Dai... Fammi un sorriso...- faccio un piccolo sorriso, é il massimo che riesco a fare ora -Ecco, così va meglio...- e mi stampa un bacio sulle labbra, ora non mi importa se ci vede Joe, anzi che veda quanto suo figlio mi ama...

Nota dell'autrice
Ciao! Voglio ringraziarvi per aver letto questo capitolo e i prossimi che aggiungerò! Sarò ben felice di rispondere alle vostre domande o alle vostre recensioni! Alla prossima,
Diana87
  
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