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Autore: 20maggio2013    16/01/2015    2 recensioni
Counted all my mistakes and there’s only one
Standing up on a list of the things I’ve done
All the rest of my crimes don’t come close
To the look on your face when I let you go
Yeah, it took me some time but I figured out
How to fix up a heart that I let down
Now I’m searching every lonely place
Every corner calling out your name
Trying to find you but I just don’t know
Where do broken hearts go?
***
You don’t have to be a modern-day Shakespeare
You don’t have to be anything you are not
You don’t have to give me a diamonds to impress me
Just give me your heart
Make me feel loved
Make me feel beautiful
Make me belive I’m all that you’ll ever need
Hold me colse and make me feel a million kinds of wonderful
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Jamie Campbell Bower, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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 “Deve venire per forza Anderson qui?” Sbuffò Jamie spostandosi i capelli all’indietro.
“Si Jamie..” Alice si alzò dal letto per sistemarsi e prendere il necessario per lo studio.
“Ma perché?” domandò Jamie seguendola.
“Te l’ho già detto, dobbiamo fare questo progetto insieme.” disse Alice ricordandosi che qualche giorno prima il suo insegnante di letteratura aveva deciso di far fare un lavoro in coppie.
“Ma perché proprio con Anderson?” chiese ancora Jamie.
“Se avessi potuto scegliere io il mio compagno non l’avrei scelto Jay, sai benissimo che non lo sopporto.”
Jamie sbuffò abbracciando la sua ragazza da dietro.
“Non sarai mica geloso?” domandò Alice piegano la testa di lato per poter guardare Jamie.
“Ho già perso Sam, non voglio perdere pure te.” mormorò Jamie ammettendo di essere geloso indirettamente.
“Non hai perso Sam..è solo partito ma sarete sempre fratelli.- Alice si voltò a guardare il suo ragazzo. Erano passati due mesi da quando Sam era partito e ogni giorni si faceva sempre sentire.- E non mi perderai Jamie.” aggiunse poggiandosi al petto del ragazzo.
Jamie la strinse a sé respirando il suo profumo.
“Ti..-amo avrebbe voluto dire. Ma il campanello lo interruppe.- chiamo più tardi.” concluse lasciandole un bacio sulle labbra. Si maledisse per non aver avuto il coraggio di dirle quello che provava, ma aveva paura. Aveva paura di spaventarla e perderla. Aveva paura e aveva bisogno di suo fratello, ma lui era dall’altra parte dell’oceano.
Alice annuì accompagnandolo alla porta e facendo entrare Mike che era appena arrivato.
 
 
Lavorare insieme a Mike era risultato meno tremendo di quanto immaginasse Alice. Sembrava essersi arreso all’idea di provarci da ormai due mesi.
Alice continuava a trovarlo ancora infantile ma il fatto che non ci avesse provato con lei la fece rassicurare.
“Questo testo è troppo sdolcinato.”  obbiettò Mike facendo alzare gli occhi al cielo ad Alice.
Il professore aveva chiesto ad ogni coppia di scrivere un testo, quale poteva essere una canzone, una poesia, su un qualsiasi tema.
“Intanto io sono riuscita a concludere qualcosa. Tu l’unica cosa che hai fatto è stato disapprovare tutto quello che facevo.” disse scontrosa la ragazza.
Fu distratta dal suono del telefono di casa. Rispose e Mike si preoccupò quando la vide sbiancare e il suo sguardo passare dall’infastidito al preoccupato.
“Arrivo subito.”
“Tutto bene?”
“Devo andare in ospedale.”
disse senza rispondere al ragazzo.
“Che è successo?” ma Alice non rispose. Le mani le tremavano e il cuore le batteva velocemente mentre gli occhi si facevano sempre più lucidi.
 “Ti accompagno.” disse Mike preoccupandosi anche lui. Alice annuì non avendo le forze per ribattere. Uscì di casa prendendo chiavi e telefono e andò in macchina del ragazzo che partì verso l’ospedale.
 
 
Una volta arrivata in ospedale, il telefono di Alice iniziò a squillare. La ragazza rispose tremante mentre con l’altra mano si asciugava le lacrime che erano scappate dai suoi occhi.
“Pronto?” disse tra un singhiozzo e l’altro.
“Ali? Tutto ok?” Alice riconobbe il tono allarmato di Samuel.
“È successo qualcosa con Jam?” chiese il ragazzo quando Alice non rispose.
“No.. io..lui.. sono in ospedale.” balbettò ricominciando a piangere.
“È successo qualcosa? Mio fratello sta bene?” si allarmò subito Samuel preoccupato per suo fratello.
“Jamie sta bene..” Samuel si tranquillizzò ma era comunque preoccupato per la sua amica che non smetteva di piangere.
“Che è successo Ali?” chiese nuovamente.
“Mia madre..ha avuto un incidente..ora è in sala operatoria.” mormorò Alice.
“Vedrai che andrà tutto bene Ali..” cercò di tranquillizzarla lui prima di chiudere la chiamata perché qualcuno l’aveva chiamato. Alice conservò il telefono nella tasca del giubbotto prima di nascondere la testa tra le mani. I capelli le caddero davanti coprendole completamente il volto.
Qualcuno l'abbracciò. Ad Alice, in quel momento, non importò se il ragazzo che la stava abbracciando fosse Mike. Non le importava che fosse quel ragazzo che per mesi ci aveva provato con lei dopo che per anni l'aveva sempre ignorata se non insultata.
L'unica cosa di cui aveva bisogno in quel momento era un abbraccio, così si lasciò consolare da quel ragazzo che non sopportava.
 
 
"Voi due messi insieme siete odiosi." Abbie si allontanò dai due ragazzi che ridevano per una battuta fatta sulla ragazza.
"Dai tesoro lo sai che ti amo." Disse Robert seguendola. Jamie scosse divertito la testa pensando a quando anche lui sarebbe riuscito a dire quello che provava ad Alice.
I suoi pensieri furono distratti dal suo cellulare.
"Hey fratellino."
"Come sta Alice? Ci sono novità su sua madre?"
Jamie si preoccupò sentendo il tono ansioso e preoccupato del fratello.
"Che stai dicendo Sam?"
"Non sei con lei? L'ho chiamata un quarto d'ora fa ma poi ho dovuto chiudere, ho provato a chiamarla ma non risponde."

Spiegò Sam.
"Io non sapevo niente. Appena ho qualche notizia ti faccio sapere." Jamie chiude la chiamata preoccupato.
"Io vado ragazzi."
"Dove?"
Chiese Robert.
"In ospedale, la mamma di Alice ha avuto un incidente."
"Veniamo anche noi."
Disse Abbie diventando seria. Jamie annuì, poi tutti e tre salirono in macchina diretti all'ospedale.
 
Quando Jamie arrivò in ospedale, trovo Alice vicino la sala operatoria. Lei era seduta per terra con le gambe strette al suo petto, la testa poggiata sulle ginocchia e i capelli che le cadevano davanti. A Jamie gli si strinse in cuore a vederla così sofferente. Notò che poco più in là c'era la zia che parlava con qualche medico e difronte c'era la cucina che flirtava con Mike.
"Alice.." La richiamò lui andandole incontro. Alice alzò la testa e le si illuminò lo sguardo quando lo vide. Si alzò e si fece stringere dalle braccia del ragazzo ricominciando a piangere. Jamie la stinse a se accarezzandole la schiena.
"Hei andrà tutto bene ok?" Alice annuì aggrappandosi al suo ragazzo.
"Vado a prendere un caffè dalla macchinetta, vuoi qualcosa tesoro?" La zia di Alice interruppe i due ragazzi.
Alice alzò la testa dal petto del ragazzo per guardare sua zia.
"No grazie.." Sussurrò prima di posare nuovamente il capo sul petto del ragazzo.
"Come mai sei qui?"
"Mi ha chiamato Sam, mi ha detto tutto lui.. Perché non mi hai chiamato Alice? Sarei venuto subito."
"Ho fatto in tempo a chiamare mia zia che poi è morto il telefono.. Scusami."
"Non ti preoccupare.. Non sono arrabbiato."
Sussurrò lasciandole un bacio tra i capelli.
Alice chiuse gli occhi. Tra quelle braccia si trovava così bene, si sentiva protetta, si sentiva a casa.
 
Jamie era riuscita a calmare un po' Alice.
Ora lui era poggiato al muro con Alice tra le sue braccia. Il suo petto aderiva perfettamente con la schiena della ragazza.
Accanto a loro c'erano Abbie e Robert e stavano parlando tutti e quattro insieme quando un medico uscì dalla sala operatoria.
Alice si staccò dalla presa del suo ragazzo che la seguì preoccupato.
"Come è andato l'intervento?"
"Lei è una parente?"
"Sono sua figlia.."
"È io sua sorella."
La zia di Alice la affiancò.
"Stiamo portando la signora Mason in rianimazione. È stata fortunata, ha avuto un brutto incidente ma siamo riusciti a salvarla. Ora è fuori pericolo."
Alice annuì sollevata stringendo la mano del ragazzo alla sua destra.
"Possiamo vederla?"
"Mi dispiace ma ora la signora deve riposare, potete andare a trovarla domani."

Disse il medico prima di allontanarsi.
"Tesoro, vai a casa. Ci penso io a tua madre, se c'è qualche problema ti chiamo, ok?"
Sua zia dovette insistere per riuscire a convincere Alice a tornare a casa e riposare ma alla fine ci riuscì.
Jamie l'accompagnò a casa dopo aver accompagnato i due ragazzi.
"Jay.. Resti con me questa sera?" Chiese titubante la ragazza.
"Certo Alice.. Sono qui con te, non me ne andrò." Le sorrise dolcemente lui spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
 
"Cos'è?" Il tono di Jamie era curioso mentre osservava il foglio scritto con la grafia di Alice.
"É il compito che dovevamo fare io e Mike.. Siamo riusciti a finirlo in tempo."
Spiegò mentre prendeva i libri che stavano sul tavolo.
"Posso?" Alice prese il foglio dalle mani del ragazzo e iniziò a leggere la canzone che aveva scritto.
"I'm that girl you think that's got it figured out. But I walk around, with a head full of doubt. The cruelest words about me, come from my own mouth - la da de, la de da. Yeah I'm that girl, who wants what I ain't got who looks in the mirror, and sees all that I'm not. Wish I could jump off that reckless train of thought - la da de, la de da. Well it's a cruel, cruel world. For Collie and her golden, home-coming crown. For Penny's dirty secret getting spread all over town. For Hanna and her skinny jeans, so damn scared to eat. Well the DJ haunts the halls, And the boys they never call, And I guess we're all the same after all. Nervous girls. Well I'm that girl who gave my heart up, Got close to picture perfect, or at least close enough to watch the pieces scatter, them pick 'em all up. La da de, la de da. Oh but I still believe in love. For Heather waiting tables, tryna pick up from the past. For Jenny with that diamond ring and a vow that didn't last. For Alice turning thirty, lookin through that lookin glass. Well the DJ haunts the halls, And the boys they never call, And I guess we're all the same after all. Nervous girls. I'm scared and I'm brave, or somewhere between the two. I'm beautifully strong, and tragically confused. Yeah I'm that girl, that's just like you. Well the DJ haunts the halls, And when the boys finally call... We're not sure that we want 'em after all. Nervous girls, nervous girls, nervous girls, nervous girls."
Jamie sentiva la voce di Alice tremava mentre leggeva il testo. Notò quanto quella canzone rispecchiasse la vita di Alice.
Jamie le si avvicinò, le spostò i capelli che le ricoprivano il volto e con una mano sotto il mento fece incontrare i loro sguardi.
"Sei bellissima Alice" fu l'unica cosa che fu in grado di dire prima di baciarla.
  
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