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Autore: sarahrose    16/01/2015    3 recensioni
SEGUITO di WRECKLESS.
1979. I Guns Fottutissimi Roses sono una neonata band di sleaze metal al primo tour.
Vorrebbero spaccare il mondo ma, ahimè, la sfiga li perseguita.
Ce la faranno?
La mission impossible è arrivare vivi a Seattle e onorare almeno nell'ultima tappa del tour.
Riusciranno i nostri eroi a spaccare il mondo?
Nota dell'Autore: RISATE A NASTRO E MOMENTI INTROSPETTIVI.
COME AL SOLITO... PROMETTO FOLLIE!!!
Genere: Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Axl Rose
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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HI GUNNERS GIRLS! VI RICORDATE ANCORA DELLA POVERA VECCHIA SARAH ROSE DI WRECKLESS, DI NIGHTRAIN E DI RELOADED? SONO STATA VIA. UN CICLONE HA ATTRAVERSATO LA MIA VITA. MA SONO QUI. SONO VIVA. E SONO TORNATA PER VOI! (SEMPRE CHE MI VOGLIATE ANCORA!) ZIA ANGIE, PIU’ DI OGNI ALTRA GRAZIE PER AVERMI SEMPRE SEGUITA. QUESTO E’ PER TE FUCKIN’ ENJOY 
 
 
 
capitolo 41




BAD APPLES
Paul Stanley dei Kiss

Mah. Io non lo so. Non ci capisco più niente. 
Forse quella stronza di Linda ha ragione. Forse mi sono fottuto il cervello.
Non lo nego.
A che servirebbe?

I fatti sono questi. Ho fatto alla band più sporca e strafatta del millennio dopo i Sex Pistols la mia proposta indecente (nel senso che è indecente che una rock star arrivata e, lasciatemelo dire, cazzuta come me si abbassi a produrre l'EP di un'accozzaglia di emeriti sconosciuti come questi pezzi di merda) e cosa ci ho guadagnato?
IL RIDICOLO.
No, dico. 
Il danno e la beffa.

Ho preso un  bel due di picche.
Sarà stato il caldo. Quel cesso schifoso che hanno la faccia di culo di spacciare per club. La puzza. Gli sputi. Il sudore. Vomito solo a ripensarci.
Mia moglie Linda ci ha rimesso la pelliccia di volpe linciata appena comprata coi proventi dell’ultimo singolo, e io ci ho quasi perso la faccia, ma va bene lo stesso.
Perché se non mi fossi calato in quella specie di buco di culo fetente come una cazzo di supposta, non avrei mai visto questa band in azione.
Tanta roba, raga.
Ve lo dico io, che per gli affari ho naso.
Questi spaccano davvero il mondo e lo rimettono insieme con lo sputo e col vomito, cazzo!
A cominciare da quel brutto figlio di zoccola del chitarrista mulatto, quello SPLASH o SLASH o come cazzo si chiama. Il quale, da grezzo figlio di vacca qual è, si è presentato su quella specie di pedana di legno grossa come un fazzoletto pieno di moccio che chiamano palco sbronzo da fare schifo. Così putrefatto che, ogni cinque cazzo di minuti, doveva girarsi per vomitare dietro l’amplificatore.
No, dico.
Non ho parole.
Il tutto con un aplomb (leggi FACCIA DI CULO) incredibile.
Dire che non invidio quel povero cristo in croce di Jason, il suo nuovo tecnico del suono, è dir poco.
A guardarlo, si sarebbe detto che il poveraccio aveva il Ballo di San Vito. Sembrava indemoniato.
E d’altronde, povero coglione anche lui, cos’altro poteva fare se non cercare di evitare di essere ridipinto dalla testa ai piedi dal suddetto virtuoso della sei corde marca Gibson Les Paul?
Che scandalo!
E che vergogna! Cosa m’è venuto in mente di portarci Linda! Ho proprio toppato questa volta. 
Scommetto che non serve che vi dica che la peggio l’ha avuta la sua pelliccia, giusto?
Il mio completo di panna di Armani è da buttare.
Le sue scarpe di Prada peggio che andar di notte.
Devo dire però che lei, Linda, da sportiva qual è, la triste fine della sua volpe linciata l’avrebbe anche presa bene. Dico AVREBBE. Se non fosse che la sua borsetta di Prada, costosamente coordinata ai sandaletti nudi a tacco a spillo, è passata da una sofisticata nuance avorio antico ad un… ehm… inedita fantasia animalier MACULATA dopo la CURA DI SLASH.
Risultato?
Mia moglie ha chiesto il divorzio.
Adesso parliamo solo tramite avvocati.
E sapete cos’ha fatto quella zoccola?
Si è messa col suddetto CHITARRISTA MULATTO.
Non ho parole.
Anche se, tecnicamente, come musicista, il tizio in questione va lasciato stare. Ha i coglioni, quel topo di fogna rotto in culo. Niente da dire. Ma tutta la band, vomito, sputi e cagate varie a parte, picchia giù duro.
Voglio dire. Fanculo gli schizzi di vomito e le sedie lanciate a destra e a manca da quel mentecatto del vocalist, ma i Guns N’Roses, per come la vedo io, faranno parlare di se’. 
Cioè. SE – e sottolineo SE- sopravvivete ad una loro gig, amici, avrete qualcosa da raccontare a figli e nipoti. Capite cosa intendo?
Quelli sono VERI, cazzo.
VERI.
Quelli hanno FAME.
Sono come eravamo noi quando abbiamo cominciato.
Sono quello che noi siamo stati e che adesso non siamo più (per fortuna) anche se ci sono giorni- e soprattutto NOTTI – in cui darei tutti i diamanti e le pellicce di quella troia della mia ormai ex moglie- per tornare ad essere per un solo istante.
LA MAGIA.
E’ questo che hanno, quei ratti radioattivi che sembrano scampati ad una guerra nucleare del cazzo.
LA MAGIA.
L’ISPIRAZIONE.
Bel colpo, ragazzi!
Ammetto che siete stati l’unica cazzo di VERA EMOZIONE  FORTE degna di questo nome da quando il buon vecchio Re Lucertola, nel ’71, ha tirato le cuoia e da STAIRWAY TO HEAVEN degli Zeppelin.
Io li invidio.
Loro saliranno in alto. Molto in alto. Forse, un giorno, anche molto più in alto degli stessi Kiss.
Chi può dirlo.
So solo una cosa.
Io quei cinque stronzi li voglio sotto contratto per fare un disco decente, orecchiabile e commerciale, insomma, molto KISS, ma con QUELLA LORO FOTTUTISSIMA ENERGIA. CON QUEL FUOCO DISTRUTTORE CHE LI FA SEMBRARE IL DITO DI DIO.
Mi gioco tutto.
Reputazione. Patrimonio. Credibilità. Persino la faccia. 
Correggetemi se sbaglio, ma credo di aver trovato l’ORO.
Quello vero.
Adesso si tratta solo di convincerli a firmare per me.
Un gioco da ragazzi. O no? Voi che ne dite? In fondo sono dei pezzenti. Dei barboni alcolizzati e tossici all’ultimo stadio col fegato in pappa ad un passo dalla cirrosi.
E qui subentro io.
Li prendo. Li schiaffo in una bella clinica di lusso finché non li hanno ripuliti da cima a fondo. Un bell’assegnino a sei zeri et voilà! Il gioco è fatto.
Li voglio, cazzo.
Capito?
LI VOGLIO LI VOGLIO LI VOGLIO LI VOGLIO LI VOGLIO LI VOGLIO
Come non ho mai voluto niente al mondo.
Nemmeno la Cadillac Sedan De Ville che mi sono fatto quando la troia se n'è andata con SLASH sulla mia stronza di Corvette viola.
Loro mi hanno riso in faccia.
Quei figli di una cagna mi hanno dato il due di picche, ma non me ne frega un cazzo.
Non accetto un no come risposta.
Chiaro?
Non esiste aver perso.
Li voglio e li avrò.
Punto e basta.
Con le dolcezza si ottiene tutto.
Voi che ne dite?
   
 
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