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Autore: Anicemirto    22/11/2008    2 recensioni
{Jasdebicest,nonsense...ed ora anche longfic}
{E’ il suo atteggiamento che lo rende così interessante. Così sensuale,con quel suo modo di guardare tutti dall’alto in basso [non è altro che un modo per simulare una sicurezza inumana],con quel suo sorriso ferino e maligno [quanto può essere triste,in realtà,un sorriso del genere?],con quei suoi sguardi magnetici [gli piacerebbe poter attirare realmente qualcuno…per poterlo amare].
Lui [tu] non ha[ì] nessuno se non te stesso [lui].
Quanto siete soli.}
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Debitto, Jasdero
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Biondo,oro,ambrato.

Nero,azzurro,bianco.

D e l i c a t o

D a a c c a r e z z a r e

C o n d e l  i c a t e z z a

 

{Lui è?}

 

Senti un leggero tepore sulle palpebre,la vista ti si scalda di morbida luce rosata. E’ leggermente fastidioso,ma ti rincuora sentire tale sensazione. Tale calore è accompagnato da un ritrovato possesso della vista.

 

Rabbrividisci quando ti trovi davanti nient’altro che uno specchio.

 

-…Me.-

-Complimenti! Ci sei arrivato da solo,non me lo sarei mai aspettata!-

 

Il tepore si tramuta in gelo. Ed ogni sensazione torna ad essere nient’altro che un formicolio diffuso. E’ come se ti si mozzasse il respiro,come se il cuore volesse uscire dalla cassa toracica. Fa male,il tutto diventa un dolore sordo.

Tutte queste sensazioni si possono condensare in una sola parola,un singolo stato d’animo:

 

-Panico?-

-…-

-Ansia?-

-…-

-D’accordo,vada per l’ansia! Sei ansioso.-

 

Le fasciature sulle mani vanno a scontrarsi contro la superficie riflettente,quattro dita si imprimono sul loro rispettivo riflesso,indice,medio,anulare e mignolo. Accarezzi deliziato la mano del te stesso al di la dello specchio,dopo qualche secondo ritrai il braccio. Lo stesso fa l’altro.

 

{Mi sembra ovvio che ripeta i tuoi gesti,del resto è obbligato a farlo. E’ solo una copia,è finto. Lui.}

 

Vi guardate negli occhi,tu e lui. Il suo sguardo tradisce una certa inquietudine,gli iridi sono lucidi [istintivamente mi viene da pensare all’ambra…sono di un giallo caldo,e la pupilla sembra un insetto intrappolato al suo interno]. Respira lentamente tiene la bocca leggermente socchiusa,attraverso le cuciture si intravede una dentatura regolare.

Una macchia opaca si forma all’altezza della sua bocca.

 

-Ah,ansimando a quel modo sporcherai lo specchio!-

 

Questo grido infantile ti ridesta,ti allontani dallo specchio indietreggiando di qualche passo. Continui a guardare il tuo riflesso. Un ghigno si dipinge sulle vostre bocche.

Non sai perché,ma in questo momento ti senti stranamente euforico.

 

{L’euforia è una di quelle sensazioni ingannevoli. E’ un innalzamento dell’adrenalina dovuto a stress,a stanchezza…e a volte a felicità. Più spesso l’euforia va a sostituire quello che dovrebbe essere uno stato di infelicità o insoddisfazione.

In sostanza è una percezione ambigua,non puoi dire con certezza il perché di uno stato di euforia senza aver prima analizzato la situazione che ti ha portato a trovartici.

C’è anche chi è euforico per noia…ma questo non centra poi molto…ah,lo sai? Mi sento euforica anche io! E anche se so che sarà solo una sensazione duratura,ne sono soddisfatta. Sono soddisfatta di questa nostra apparente felicità!}

 

-Ti piaci?-

 

Due mani ti cingono la vita da dietro. Senti le falangi premere dolcemente contro lo sterno,è una carezza tiepida. E’ un gesto più delicato rispetto a quello compiuto precedentemente da “qualcosa” (che poi saresti tu [?]) Ti fa sentire bene.

Torni ad alzare lo sguardo,in modo da individuare il proprietario di quelle mani attraverso il riflesso dello specchio di fronte.

Ti accorgi,però,che non c’è proprio nessuno dietro di te. In questo spazio infinito composto da luce e tonalità di bianco ci sei solo tu. Beh,tu e la sua voce.

 

{Non è consolante pensare che un tale gesto affettuoso,comprensivo,sia solo il frutto di un tuo desiderio inespresso,come se non bastasse è ancora più squallido pensare che a compiere tale gesto non ci sia stato nessuno se non te stesso.}

 

Ti mordi un labbro,una delle cuciture viene strofinata contro le gengive. Ignori il prurito che ne deriva.

Nuovamente ti senti accarezzare,stavolta i palmi delle sue mani si spingono fin sul petto,le dita raggiungono il tuo collo,il tessuto ruvido che le fascia struscia sulla tua giugulare. Rabbrividisci socchiudendo gli occhi. E’ una sensazione piacevole,ma al tempo stesso vorresti che finisse.

 

Il calore di un respiro leggero si insinua nelle tue orecchie. Ti aspetti nuovamente di sentire quella voce liquida,quel gocciolare di vocali e consonanti che dovrebbero andare a formulare una qualche domanda probabilmente poco chiara.

L’idea che “qualcosa” ovvero “tu” stia giocando con il tuo corpo [come se muovesse i fili di una marionetta] non ti piace,ti fa sentire vuoto. Insoddisfatto è la parola giusta.

E’ come se questo insieme di gesti,di sensazioni,non ti portasse da nessuna parte. E’ solo un continuo passaggio da un gesto meccanico ad un altro,è come una catena di montaggio terminante con la costruzione di un oggetto inutile.

 

Un fallimento.

E ti senti di nuovo attanagliare dall’ansia,come se ti avessero conficcato una pietra rovente tra un polmone e l’altro.

Vorresti piangere,ma la paura di sentirti ancora peggio,ancora più svuotato,ti fa desistere.

Torni a crogiolarti nella consolazione donatati da te stesso.

 

-Tu esisti.-

 

Ed una voce docile e accomodante invade lo spazio circostante. Sussulti senza però voltarti,rimani in ascolto.

{Desideri comprensione come non mai. Oh,se le persone potessero comprendersi almeno un altro po’…il mondo sarebbe migliore,non pensi?}

Le carezze cessano,e di nuovo le sue braccia ti cingono la vita. Senti il cuore battere. In questo momento ti senti realmente un individuo senziente e vivente. Provi emozioni,amplificate ulteriormente dal piacevole torpore in cui sei avvolto.

Ti senti amato,e non da te stesso,ma da un identità esterna. Ed è strano rendersi conto solo ora di quanto possa essere piacevole.

Perché in tutta la tua vita non hai mai sentito un moto di affetto sincero,voluto e disinteressato. Hai sempre avuto la sensazione che tutto non fosse altro che un continuo ricatto. Io ti comprendo cosicché tu possa in seguito ricompensarmi.

 

Stavolta non è così. Perché non è solo una questione di amarsi da soli o di narcisismo. Qui c’è anche l’individualità di mezzo. La tua esistenza pura e reale non sarebbe mai dovuta essere messa in discussione.

Perché non è solo la ragione,il pensiero e lo spirito a fare una persona. Anche il corpo conta,e il sentirsi accettati per prima cosa da se stessi è importante. Ma trovare appoggio in qualcun altro non può che essere di aiuto.

E tu hai persone che possano appoggiarti. Solo che non le hai mai cercate…e una volta trovate ti ritrovavi nel tuo pessimismo a cacciarle indietro. Ti sei crogiolato in questa tua autocommiserazione…come un qualsiasi altro essere umano.

 

{Essere Noah non significa solo essere i seguaci di un Dio reale. Vuol dire anche essere in grado di accettare la natura umana che comunque siamo costretti a portarci dietro. E si sa,l’uomo è debole.}

 

Sospiri stancamente. E ti rendi conto che non è di certo Lui quello dietro di te. Sei tu e solo tu.

Sorridi.

 

La sensazione di essere nuovamente venuto al mondo,conquistando una tua identità,ti intimorisce. Al tempo stesso ti senti meglio,come risollevato,pronto a rientrare nel mondo reale…è come se fino a questo momento tu non abbia fatto altro che girovagare per un limbo. Una sorta di placenta materna in cui rimanere intrappolati.

 

-Com’è arrivare a constatare che la propria esistenza non è solo un illusione?-

-Soddisfacente.-

 

Lo dici con voce piatta,troppo preso ad incantarti nel tuo riflesso per poter esprimere giubilo.

Mangi con gli occhi ogni singolo centimetro di quel corpo fasciato in abiti maliziosamente quanto sensualmente succinti. E’ come se il tessuto stesso richiamasse la mente al pensiero del sesso. Sesso insano,sesso tra consanguinei {oserei dire masturbazione…in quanto siete una persona sola.}

Riabbassi lo sguardo quando questi pensieri ti attraversano la mente,sospiri sentendo il sangue fluire verso le guance infiammandole violentemente.

 

[E questo vostro desiderio animale,l’uno nei confronti dell’altro,altro non è che l’ennesima dimostrazione della vostra individualità…in parte incompleta,in quanto siete innamorati a vostra volta del vostro stesso corpo (non dico “mente” perché non è di certo l’intelletto che vi spinge ad accoppiarvi a quel modo…ah,se ripenso alle volte che vi ho sentiti…e visti!).}

 

Deglutisci sentendo che non sono solo le guance ad essersi infiammate…il cavallo dei pantaloni sta premendo dolorosamente sui tuoi attributi.

Stringi i pugni tentando di non pensare a tutto ciò. L’essere schiavi di queste sensazioni corporee è imbarazzante,a dir poco. Ed è forse più imbarazzante sapere che qualcun altro vi ha visti [ti ha visto] ansimare,sudare e soffrire mentre davate libero spazio alla bestialità dell’atto…ignorando del tutto qualunque forma di riflessione.

E sai anche da solo che non era solo con te che Lui si abbandonava a tali percezioni…allo stesso modo sai come tu fossi,però,il suo prediletto. L’unico che potesse compiacerlo {compatirlo!} così bene…in modo così sentito. Solo tu eri in grado di concepire i suoi pensieri,i suoi dispiaceri. Rincuorarlo non è mai stato un problema per te.

 

{Allo stesso tempo in lui  eri Lui,una Madre,un Padre e un Fratello…}

 

-E adesso dimmi…cosa provi realmente per Lui?-

-…Amore,credo.-

-Semplice affetto fraterno {sopportazione della propria persona} o amore passionale?-

-Entrambe le cose.-

-Te la senti di ritrovarlo?-

-Sì!-

-Sondare il proprio animo è un lavoro tanto complicato quanto doloroso…solo adesso,nei venticinque secondi necessari al tuo cervello per formulare un sogno,hai riscoperto pensieri e desideri assopiti. Come pensi di ritrovarlo in quella che voi definireste la mente dell’entità  “Jasdebi”?-

-…-

-Lascia che sia Devit a fare questo lavoro.-

-E’ solo per divertirti che fai questo?-

-In parte…e anche perché vorrei testare la resistenza del “legame”.-

-E’ strano notare da parte tua un interesse tanto spiccato!-

-Sono proprio una persona imprevedibile…vero?-

 

Rabbrividisci nel vedere come ora siano le sue mani ad accarezzarti. Riflesso nello specchio vedi il suo viso di bambina sfigurarsi in un espressione di maliziosa soddisfazione.

Ti prende per mano obbligandoti a chinarti,e prendendoti per una ciocca di capelli accosta le labbra al tuo orecchio:

 

-Forse è il caso di svegliarsi…-

 

La sua voce diventa una distorsione evanescente,le vibrazioni prodotte dalle sue parole si trasformano in fumo tiepido. E’ come se tutto attorno a te divenisse liquido e impalpabile.

Di colpo di chiedi se quella voce fumosa non fosse che un inflessione di una tonalità liquida…

 

___

 

Tlin

Tlin

Tlin

 

Sollevi lo sguardo accorgendoti solo ora di essere nel ristorante dove stavate cenando. Il lembo di stoffa da te tanto ostinatamente fissato acquista un senso quando ai tuoi occhi prende la forma di una semplice tovaglia.  E’ come se lo spazio attorno a te si fosse appena riformato dopo essere stato scomposto improvvisamente.

 

Guardandoti attorno la vedi. Sta mangiando un dolce.

Si toglie il cucchiaino dalla bocca,si lecca le labbra per poi affondare nuovamente la posata nella morbida consistenza del dolce. Ti guarda come se niente fosse. [Anche se negli occhi sembra avere ancora un residuo di quell’espressione compiaciuta].

Distogli lo sguardo da lei,ti giri nuovamente.

Lui tiene la testa mollemente appoggiata al gomito,perpendicolare alla superficie del tavolo. Sembra un ubriaco alle prese con lo smaltimento di una sbornia. Profondamente addormentato.

 

-E’ delizioso…-

 

Non capisci se si stia riferendo al dolce o a qualcos’altro.

 

 

 

 

Die Nacht öffnet ihren Schoß

Das Kind heißt Einsamkeit

Es ist kalt und regungslos

Ich weine leise in die Zeit

Ich weiß nicht wie du heißt

Doch ich weiß daß es dich gibt

Ich weiß daß irgendwann

Irgendwer mich liebt

 

He comes to me every night

No words are left to say

With his hands around my neck

I close my eyes and pass away

 

La notte apre il proprio grembo

Il bambino significa solitudine

Lui é freddo ed immobile

Io piango piano nel tempo

Non so come ti chiami

Ma so che ci sei

Io so che da qualche parte

Qualcuno mi ama

 

Lui viene da me ogni notte

Non restano parole da dire

Con le sue mani intorno al mio collo

Chiudo gli occhi e passo via

 

“Stirb nicht von mir” Rammstein

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tobichan dice:

 

Ebbene questo è il penultimo capitolo.

…Voi ci avete capito qualcosa? Io poco e nulla!

Ero partita con il presupposto di scrivere una cosa…e ne è uscita un’altra completamente differente. Comunque non mi dispiace questo risultato.

Jasdero esiste,è un individuo.

Il Jasdero d questa fanfic è uno psicolabile…per molte cose mi ci rispecchio… (°o°’)

Comunque…qui non si sta neanche più parlando del Jasdebi di Katsura Hoshino (a mio parere così poco approfondito). Qui si parla di un analisi puramente personale.

E’ probabile che ognuno li possa vedere diversamente,è normale,il mondo delle fanfic si basa su questo. Costruire una storia su personaggi di anime/manga,film,libri ecc. basandosi su propri canoni di riflessione e scrittura.

Comunque mi auguro che questa fic possa essere apprezzabile come minimo.

Ho ricevuto parecchie opinioni:

 

C’è chi la trova raffinata,dicendomi che è un lavoro che mostra come io sia maturata come scrittrice (è uno dei giudizi più piacevoli che io abbia mai ricevuto!)

 

C’è chi la trova caotica,mi dicono che è confusa,senza un filo conduttore…eppure interessante.

 

C’è chi la ritiene impersonale,mi hanno detto che è diversa dalle fic che ho scritto in precedenza. Non trasmette molto…eppure a me sembra così personale invece!

 

E infine…c’è chi dice che tergiverso troppo,che non vado dritta al punto e che è una visione un po’ distorta quella che do qui.

 

Comunque sembra che piaccia! Ne sono lieta…

Grazie lettori! Siete strepitosi,sia quando commentate che quando leggete soltanto!

 

Ah…dimenticavo la cosa più importante…mi è morto il pc! Quindi devo pubblicare da computer esterni! Mi dispiace per gli autori che mi contattano anche su msn,ma purtroppo non c’è niente da fare…devo aspettare il tecnico!

Oh beh,comunque ritornerò!

 

Alla prossima! By tobichan

 

 

P.S Deeeeeeeeeeeeeeeeviiiiiiiiiiiiit?!

Finalmente ci siamo visti Devittuccio mioo!!

Mi scuso ancora per lo svenimento…però in compenso ti ho spupazzato come avevo promesso! >w<

E comunque…questi messaggi di fine capitolo stanno per giungere a termine…scommetto che ti dispiace TANTISSIMO! *w*

CIACCIAO!

 

   
 
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