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Autore: ale_rainsworth    17/01/2015    2 recensioni
bhe, questa è la mia prima fanfic... siate clementi, per favore. la trama è un introspezione di come mi sarei trovato io in sao, ovviamente per come sono ora , qui c' è un primo contatto con l' altro sesso, buona lettura a tutti ragazzi, spero piaccia. possibili spoiler per chi non ha visto le prime 14 puntate di sao.
-ah... sei tu- sospirai -che vuoi asuna?- -bhe... ero passata a vedere come stavi, ma se non mi vuoi me ne vado, non ho problemi.-
Genere: Avventura, Comico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Asuna Yuuki, Kazuto Kirigaya, Nuovo personaggio
Note: Cross-over, Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Capitolo 7- Confessioni e promesse

Quando mi svegliai era notte inoltrata, quel posto mi rilassava per davvero, mi sembrava di essere appena nato. Decisi di alzarmi e tornare a casa, altrimenti Ryuk si sarebbe preoccupato e non volevo dargli altri pensieri. –ah che noia… troppo silenzio qui dentro… mi manca l’ odore del ferro battuto caldo e del suono della creazione… già, posso dire di sentirmi bene solo quando lavoro- iniziai a camminare verso il teletrasporto, era un silenzio che faceva paura quello, era innaturale, di solito si sentivano i grilli o qualche pesce che saltava fuori dall’ acqua, ma stranamente quella sera era tutto silenzioso. –mh… strano forte… potrei quasi dire che mi mancano quelle fastidiosissime cicale… nah, senza quegli insetti si sta molto meglio- sbadigliai e continuai a camminare, era strano a dirsi ma avevo davvero paura stavolta, se qualcuno aveva fatto qualcosa su quel piano, avevo avuto davvero fortuna a essere rimasto vivo, mi stavo spremendo le meningi per capire chi poteva avere un qualche interesse a rovinare la quiete di quel posto. –mh… uffa! NON RIESCO A CAPIREEEEEEEEEEEEEEEEEE!- sospirai dopo aver urlato –tanto non ha senso fossilizzarsi su una cosa che potrebbe essere un bug di sistema…- mi dissi alla fine e continuai a camminare. Ma c’ era comunque qualcosa che non mi quadrava, mi sentivo osservato, ma sapevo per certo che in quell’ area nulla poteva nuocermi. Ma allora perché ero così spaventato? Non sapevo darmi una risposta. Arrivai al teletrasporto –eh… era solo una stupidissima sensazione… menomale…- entrai e mi feci trasportare a Rinsenton al piano 35, camminai per un po’ e arrivai alla bottega, Ryuk stava guardando dalla finestra e mi salutò, io entrai e mi stiracchiai –allora? Rei è ripassata poi?- Ryuk scosse la testa –senti…- mi disse –non è che resti qui perché vuoi ancora ripagare quel debito che hai con me, vero? Perché se è così puoi anche andare… non preoccuparti… per me- sorrise, ma stava trattenendo le lacrime –ma sei scemo o che?- gli dissi sbadigliando –rischiare l’ osso del collo in prima linea? Io è già tanto se la mattina mi alzo per venire qui a lavoro, testone- ci guardammo e iniziammo a ridere –ho una richiesta da farti pelatone… domani mi serve la giornata libera… poi prometto che resto anche qui a tirare a lucido la cucina e i piatti, non importa, ma domani devo andare a fare una cosa, ok?- Ryuk sospirò – tanto hai già deciso, che me lo chiedi a fare? –io risi –esattamente, ma te lo prometto, questa è l’ ultima volta.- Ryuk annuì e ci dirigemmo verso la cucina.

Dalla cucina proveniva una puzza di bruciato che ci fece lacrimare gli occhi –ma che ti sei scordato la cena sul fuoco!?- guardai ryuk –MA TI PARE!?- andammo a vedere e c’ era lele ai fornelli o meglio… SUI fornelli, stava prendendo fuoco, ryuk lo tirò via dai fornelli appena in tempo, la vita era quasi al rosso –ma dimmi tu se uno può morire così…- sospirai e spensi il fuoco, ryuk stava controllando la bruciatura di lele –non ci si è messo di sua volontà… lo hanno narcotizzato e l’ hanno messo lì… ma non mi sono accorto che qualcuno fosse entrato… almeno non dalla porta…- guardò la finestra scardinata, io ero incredulo, come aveva fatto a farsi stendere? Che qualcuno stesse prendendo di mira i giocatori con una bravura sopra la media? Stavano per prendere di mira anche Asuna? No, lei era al sicuro nella caserma, ma rei? Sarebbe stata al sicuro? Si, lei sapeva difendersi anche contro 10 nemici o avversari, era solo troppo impulsiva e facilmente irritabile si, ma non era stupida e aveva con se un sacco di cristalli di teletrasporto e di cura, quindi non ero preoccupato più di tanto. –pelatone…- dissi dopo 10 minuti di silenzio –secondo te… possono essere stati i cacciatori di taglie?- ryuk ci pensò un po’ su, poi scosse la testa –non è questo il loro metodo, lo sai, non vogliono lasciare niente al caso ne correre il rischio che qualcuno si salvi…- si rabbuiò per poco, gli misi la mano sulla testa –ehi, andrà tutto bene, ok? Io e te siamo scarsi come giocatori, e quelli medi neanche li vedono, e quelli di prima linea sanno difendersi da soli, quindi basta crucciarsi e sfasciarsi la testa, ok? E pensiamo a mangiare che ho fame- finì di dire quella frase e mi brontolò lo stomaco come non mi era mai successo –emh…- ryuk si mise a ridere e portò lele in camera, uscì e si mise a cucinare –che vuoi per cena?- mi chiese –qualcosa di commestibile possibilmente, visto che l’ ultima volta che hai cucinato per poco non mi rompevo la mascel…- mi arrivò una padellata in faccia –ahia! MA SEI SCEMO!?- ryuk mi guardò –così ti impari a sputare nel piatto dove mangi ingrato- mi massaggiai la faccia –potevi almeno usare quella piccola di padella no?- ryuk scosse la testa –più sono grandi più ti fanno imparare a rispettare il lavoro della gente –sorrise e si rimise a cucinare mentre io apparecchiavo. Poco dopo la cena fu pronta, semi carbonizzata come sempre –sul serio pelatone…- dissi –devi prendere lezioni di cucina… mi fai calare la vita ogni volta che mangio qualcosa cucinato da te…- ryuk stava tossendo per il carbone che aveva ingoiato –mi sa che hai ragione…- ci guardammo –pizza?- dissi io –speravo che me lo chiedessi- disse lui e ci mettemmo a ridere.


Arrivò mezz’ ora dopo, preferii spostarmi da li sotto e camminammo fino al centro del piano, ci sedemmo su una panchina, lei non sapeva che dire e continuava a guardare a terra, fui io a rompere il ghiaccio –senti, dimmi solo a che ora devo trovarmi li fuori e chiudiamola qui, ok?- lei annuì –per le 9.30…- stava stringendo la gonna con le mani e tremava –guarda che sono arrabbiato ma non voglio farti niente- la guardai –non picchio le ragazze…- -stamattina volevi farlo però…- mi rispose lei tenendosi il polso –mi hai spaventata tantissimo…- la guardai e sospirai –mi hai trattato come un burattino, che credei che restassi tutto tranquillo e che ti chiedessi gentilmente tutto?- lei annuì, io continuai –asuna, dico davvero, mi hai visto, non faccio mai nulla che possa far male alla gente… figuriamoci a te…- lei mi guardò –davvero non mi faresti nulla? Neanche se mi trovassi nuda e ubriaca in tenda?- io divenni un peperone –lo sai che su questo gioco non ci si può ubriacare- distolsi lo sguardo, lei mi guardò –e se fossimo fuori dal gioco?- la guardai –probabilmente neanche ti conoscerei e non avrei tutti questi problemi causati dal tuo amato kirito- lei abbassò la testa –posso andarmene adesso?- le feci io, e lie mi disse timidamente se potevo riaccompagnarla al portale di teletrasporto, io sospirai e accettai –a proposito- le dissi –lo stocco l’ ho tenuto, ma non farti strane idee… lo faccio solo perché voglio un’ arma veloce per bucare le armature- lei mi guardò un po’ rattristata dalle mie parole –pensavo diventasse la tua arma principale…- la guardai –io uso le katana, non gli stocchi… ma apprezzo comunque il pensiero… anche se lo hai fatto perché ti sentivi in colpa… almeno hai cercato di rimediare…- arrivammo e la salutai, lasciandoci con gli accordi presi per il giorno dopo –grazie ale- mormorò mentre spariva –di niente asuna…- me ne andai cercando di contattare rei, ma senza riuscirci. Mi scrisse verso le 5 di mattina –HO TUTTI I MATERIALI ALE! QUANDO CI VEDIAMO? EH EH EH EH? RISPONDI DAI!- io ero ancora mezzo addormentato –ma si può sapere dov’ eri? Sei sparita… comunque ci vediamo dopodomani per il polsino e l’ unguento… domani riposati rei! O niente polsino- lei mi rispose subito –cattivo!!! Guarda che hai promesso di farlo dopodomani il polsino… e le promesse si mantengono! Notte notte ale, ti voglio taaaaaaaaaaaaaaaaaanto tanto bene- io lessi il messaggio e le augurai la buona notte, poi mi rimisi a dormire, avrei preferito saltare la giornata di domani, non volevo aiutare kirito, ma ormai l’ avevo promesso a asuna, quindi decisi di togliermi questo dente e chiudere la faccenda
 
Pardon per l’ interruzione continua dei capitoli minna… ultimamente non avevo molto tempo per scrivere, quindi… mi scuso in anticipo con voi tutti, con chi mi segue dal prologo e a chi mi segue da un paio di capitoli, per la poca costanza con la quale pubblicherò le parti bhe.. detto questo, so che la parte è stata moscia, cercherò di rifarmi con il prossimo capitolo, promesso ragazzi e adesso, dopo codesta lunga dedica di fine capitolo, vi invito a recensire e dirmi la vostra u.u alla prossima minna 
  
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