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Titolo: Riflesso
Autore: slanif
Fandom: Super Junior
Personaggio/Coppia: Kangin
Prompt: 10
Rating: Verde
Conteggio Parole: 500




Si era sentito solo.
Per molto tempo.
Ecco perché aveva cominciato a bere.
Quando si guardava allo specchio, a quel tempo, il riflesso che gli rimandava lo specchio, non gli piaceva neanche un po’. Si vedeva solo come Kangin dei Super Junior. Non era più Kim Young-Woon. Nessuno lo chiamava così, la maggior parte delle ELF nemmeno sapeva che quello era il suo vero nome. Heechul continuava a sbagliare e a chiamarlo Park Young-Woon e Cho Joung-Wook o Lee Joung-Woon, ma mai Kim Young-Woon. A pensarci adesso era una vera sciocchezza, soprattutto perché Heechul non si ricorda tendenzialmente mai niente in generale, ma a quel tempo, quando lui stesso non era più sicuro di niente (soprattutto di sé), sentirsi chiamare in modo errato appariva grave come un cataclisma.
Sorrise, guardandosi allo specchio.
Il suo riflesso adesso era molto diverso da quello dell’epoca.
Era sempre lui. Stessi occhi lunghi e stretti, stessi capelli castani tagliati corti e stesse guance piene. Negli anni, si dispiacque, non aveva perso granché chili. Ma alla fine non gli importava neanche granché. Mangiare era molto più divertente che fare come Siwon o Leeteuk e morire ore e ore in palestra, sudati fradici, sfiniti e con ancora più fame di quando erano entrati.
Il suo riflesso, adesso, gli piaceva.
E non per un fattore estetico. Non si era mai considerato granché, al massimo belloccio; ma dipendeva tutto da quello che sentiva dentro.
Prima si sentiva marcio, sporco, intrappolato in una vita che non voleva e che lo costringeva a ore e ore di allenamenti, preparazioni e prove; a spostamenti continui; a fusi orari impossibili; a sorridere sempre e comunque, anche quando aveva una febbre da cavallo o si sentiva male per qualche motivo; ad apparire sempre al meglio di fronte al Mondo, ignorando se stesso e i suoi bisogni; a non avere il controllo nemmeno su quando mangiare o dormire; a dormire per la maggior parte dell’anno in camere d’albergo sempre diverse; a non poter vedere mai la sua famiglia; a ritrovarsi costretto a convivere con altre dodici persone che non conosceva granché e che tendenzialmente gli facevano solo saltare i nervi.
Non che questo fosse cambiato, intendiamoci. Kangin si arrabbiava ancora moltissimo a causa degli altri membri, soprattutto per colpa di quello screanzato di Kyuhyun che giocava alla playstation fino a notte fonda impedendogli di dormire, ma adesso non li vedeva più come presenze ostili nella sua vita, bensì come una benedizione.
Adesso, quelli, erano davvero la sua famiglia.
Non solo per i giornali, per le ELF e per mantenere la facciata.
Adesso Kangin sentiva davvero di essere nel posto giusto con le persone giuste. E non importava il posto. Poteva essere un posto qualunque. L’importante era che ci fossero loro, i suoi amici, i suoi fratelli, lì con lui.
Sorrise, osservando ancora il suo riflesso e riconoscendosi ancora una volta.
Sì, i tempi in cui quel riflesso sembrava appartenere a un altro erano spariti. Adesso quel riflesso era solo suo e lui ne era fiero.



FINE

IN TEORIA dovevo scrivere una cosa allegra. In pratica no. LOL
L’idea mi è venuta mentre pulivo i fornelli (?) Forse l’odore dello sgrassatore mi è penetrato nel neurone e questo è l’effetto che ha fatto. u.u Ad ogni modo, penso che ci sia anche un po’ di speranza, in questa fan fiction, e alla fine Kangin è felice, perciò passatemela e basta! Ecco. u.u
Detto ciò, vi informo che questa storia è stata scritta per il compleanno di Kangin che oggi compie trent’anni! *__* AUGURI ORSACCHIOTTONE MIO! 💙 💙 💙 💙 💙
E auguri anche a hikaru83, che ha avuto l’immenso onore, da un anno a questa parte, di essere mia amica! u.u Io le cose zuccherose non te le scrivo. Penso che tu lo sappia già da sola. Mi è venuta l’orticaria solo a pensarci di poterlo fare! *brivido*