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Autore: Obsidian_Butterfly    22/11/2008    7 recensioni
Intrappolato nella mia vita dorata... Una vita che non ho mai voluto... L'unico raggio di sole sei tu... La mia vita, la mia speranza... Ma quando tutto sembra perdersi nell'ombra, cosa ne sarà di noi due? Del nostro amore? Se avessi minima scelta, fuggirei da questo schifo di vita insieme a te... Ovunque tu vada, ti seguirò... Ora e per sempre...
Genere: Romantico, Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kei Hiwatari, Nuovo personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Padme86: ciao mamma pad!! Sono molto contenta che la nostra nuova storia ti piaccia^^ Ovvio i cavalli non mancano mai visto che piacciono molto al nostro vampirello zizi Isabel è la sua anima gemella, se no non potrebbero stare insieme non credi?? ^__^ In questo capitolo vedrai due nuovi personaggi entrare in scena, io li definisco “i cattivoni” (che vadano a morte *_*) Ecco a te il nuovo capitolo spero ti piaccia, tanti baci da me e dal vampirello che si è perso zizi
 
Nika_night: ciao bella ^^ visto ti ho stupita con questa nuova storia venuta fuori dal nulla ^^ Spero che continuerai a seguirla anche se ti manca il tempo, ma visto che ti è piaciuto così tanto il nuovo capitolo sono certa che continuerai a commentare zizi E poi visto che ti mancano i tuoi cavallini ti rifarai con questa storia visto che sono presenti hihi
Ti lascio alla lettura del capitolo, tanti baci da me e dal correttore di bozza ^__^
 
Jessy16: pervertitaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!! Ti sei ripresa dopo che ti abbiamo messo un Aston Martin dentro la storia?? Però non è possibile, prima sbavi, poi ridi, poi cadi dalla sedia… Ma deciditi una buona volta =) Con Aisha i problemi aumenteranno zizi  e il povero Kai ne subirà le conseguenze ç_ç Spero ti piaccia e non cadere dalla sedia, tanti baci da me e dal pervertito =D
 
scrlettheart: ma ciauuuuuuuuuuuuuuuuu!!! La vita sui libri è sempre noiosa, chi non preferirebbe un giro a cavallo invece che studiare XD Ovvio poi che in questa storia non capirai niente perché è piena di colpi di scena che rimarrai ad occhi sgranati =) Una storia senza casini complicati che storia è? Per quanto riguarda Kai, ne subirà di cotte e di crude, e non se ne è ancora andato via di casa per quello che lo lega ad Isabel….
Ecco a te  il nuovo capitolo, sfornato dopo vari problemi, un bacio da me e dal correttore zizi
 
medea90: da quanto tempoooooooo *_* sono davvero felice che hai iniziato a leggere la nostra storia e non ti preoccupare quando hai tempo recupera i capitoli dell’altra, i commenti sono ben accetti anche quelli negativi ^^ Grazie dei complimenti fanno sempre piacere, ti mando un saluto da me e dal correttore
 
 
  Ps: a tutti quelli che seguono "A night of rain (l'inizio)" la storia verrà aggiornata a tempo debito a causa di alcuni problemi che sono nati... Ci scusiamo per l'attesa sperando che continuerete a leggere quando la storia riprenderà... Grazie dell'attenzione

 
                                                                                       ...I have looked at the sea...
                                                                                                  ...the sand...
                                                                                                ...the waves...
                                                                                    ...thinking of you...
                                                                                                                              ...and I have been afraid of as the things
                 ...more beautiful and natural can change to the sudden one...
                                                                               ...with a puff of wind...
 
 
 
 
               _STAND BY ME_
 
 
Un fulmine squarcia il cielo nero notte che aleggia sopra di noi, illuminando la pianura dove mi trovo con la ragazza che amo, poi un tuono tanto forte che mi fa sobbalzare... I tipici acquazzoni di inizio primavera.... Continua a piovere e io e Isabel siamo chiusi in macchina dopo che gliel'ho fatta provare dato che ci tiene tanto.
Un altro tuono inspiegabilmente non preceduto da un lampo e Isabel sorride divertita dallo scenario... Intanto io non riesco a vedere altro che buio, forse colpa del mio umore per quello che ho scoperto poche ore prima... Tanti pensieri mi aleggiano nella testa, tanta confusione e tanta paura... Quella non manca mai purtroppo.
La vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro... Leggerli in ordine è vivere, sfogliarli a caso è sognare... Io non ho proprio voglia di svegliarmi dal mio sogno... Sarebbe come morire.
Non smetto di pensare alla scelta che dovrò affrontare... Non voglio sposarmi con un altra... Ma ci sono momenti nella vita in cui bisogna prendere decisioni drastiche che non sono sempre giuste, purtroppo vivere nel mondo dell'indifferenza è piuttosto difficile... Le conseguenze a volte di queste decisioni prese sono irrimediabilmente irreversibili, per cui conducono attraverso strade buie e tortuose.... Ciò che io per ora riesco solo a vedere...
 
- Davvero spettacolare la tua macchina – Mi distrae dai miei pensieri Isabel, richiamando l’attenzione su se stessa tutta felice dopo aver provato la mia macchina... Maledetti ai suoi occhi che mi commuovono come un tramonto su Capri... Se fosse stata un altra la mia macchina non l’avrebbe nemmeno sfiorata.
 
- Contenta? Ora mettiti l’anima in pace che non la tocchi più – Rispondo con un sorriso voltandomi verso di lei che è seduta al posto di guida... Si volta verso di me sorridendo a trentadue denti come mai prima d’ora... Mi piace vederla sorriderla, mi fa sentire in pace con me stesso... Se lei è felice, lo sono anch’io.
 
- Nah vedremo, ho mille modi per corromperti – Si sporge verso di me e posa le labbra sopra le mie sorridendo ancora... Sento la pioggia sul vetro della macchina, picchiettare su di esso quasi vogliosa di entrare nell’abitacolo... Pioggia che scende su di noi, che ridona la forza quando l’anima è rotta... Oggi il cielo sta piangendo, una goccia una lacrima, che purifica il pensiero e rende libera l’anima...
Intanto le nostre lingue non so come hanno iniziato a cercarsi freneticamente... Le nostre bocche leggermente socchiuse sospirano leggere in un bacio pieno di passione e eccitazione, niente a che vedere con romanticismo o affetto... I nostri nasi si toccano, sfiorandosi,  seguendo il ritmo della passione che ci avvolge... Sposto la mia sul suo collo, appoggio le labbra sulla sua pelle e succhio profondamente lasciandole una piccola macchia rossa su di essa... Le mani di Isabel hanno preso a vagare per il mio petto, sotto la maglia, accarezzando delicatamente la pelle fredda, senza tirar fuori gli artigli... Un gesto fine che sfiora la mia pelle provocandomi una sensazione di solletico, come quella che si prova quando una farfalla sbatte le sue ali sulla pelle...
Un momento magico, come tutti quelli provati fino ad ora con Isabel... In lontananza inizio a sentire la voce di una ragazza che mi chiama... Inizio ad avere le allucinazioni, non ci posso credere... Mi stacco di colpo da Isabel e cerco di mettere a fuoco la voce della ragazza... Non sto sognando, non sto immaginando e non sono diventato pazzo, la ragazza c’è davvero ed è fuori dalla mia macchina che ci viene incontro da dietro.
 
- Kai sei tornato quanto  tempo! – Urla la ragazza a qualche metro di distanza dalla mia macchina... Non corre ne si affretta a venire verso di me... Anzi con passo leggero, signorile e dal portamento regale, passo dopo passo si avvicina con un ombrello sopra la testa verso di noi.
 
- E quella chi è? – Mi domanda Isabel alzando un sopracciglio, squadrando la ragazza che si avvicina a noi... Non riesco a riconoscerla ma anche al buio noto che è una borghesotta come tutti quelli che girano in questi posti... Solo Isabel è una ragazza che non fa parte della borghesia e gira per questi quartieri.
 
- Non lo so, mai vista – Rispondo scendendo dalla macchina seguito da Isabel che si sta innervosendo sempre di più... Non sopporta le ragazze che se la tirano in modo esagerato e che si credono migliori di altre solo perchè sono ricche... Il denaro fa l’uomo ricco, ma l’onestà e la gentilezza lo fanno signore.
 
- Non ti ricordi di me? Sono Aisha – Sorride una volta che ci ha raggiunti, mentre Isabel apre il suo ombrello color notte ridotto in qualche maniera e tutto rovinato... Non perchè ha tanti anni o perchè non ha soldi per comprarne un altro... Le dispiace buttar via le cose e se le tiene tutte perchè le dispiace... Chi la capisce è davvero bravo.
 
- Ah merda… - Sussurro capendo chi ho di fronte... Al buio non vedo niente, ma sento solo che i miei muscoli si paralizzano all’istante e non capisco più niente... Non doveva succedere così in fretta... L’acqua sulle nostre teste continua a scendere e io non sono riparato da niente, sento i capelli appesantirsi sempre di più.
 
-Che succede Kai? – Mi domanda Isabel notando che mi sono completamente paralizzato... Un lampo squarcia il nero della notte... Non so se ho preso a tremare per il freddo o per la paura di quello che succederà ora... Ora che tutte le mie paure si sono materializzate in una persona sola.
 
- Niente tranquilla… Ti aspettavo con i miei genitori – Mi incammino verso la mia villa, ovviamente circondata da guardie che ormai mi conoscono e mi lasciano passare... A passo spedito arrivo al portico, seguito da Isabel che non capisce cosa succede e Aisha che sorride maliziosamente.
 
- Ho deciso di raggiungerti prima; La ragazza che è con te è tua parente? – Mi domanda Aisha... Sotto le luci del portico riesco a vederla bene... Di bassa statura e dai tratti tipicamente orientali... Pelle alabastrina, liscia e vellutata... Capelli rossi naturali e leggermente mossi sciolti.
 
- No, sono dipendente qui, lavoro giù alle scuderie – Si intromette Isabel presa da diretta interessata... Si guardano già in cagnesco, tipico di Isabel vedere tutti gli esseri femminili come delle minacce da tenere lontani da me, dato che è perennemente gelosa.
 
- Ah una serva quindi, Kai ti riduci ad uscire con una sguattera? – Mi domanda come una serpe velenosa, sibilando le parole dalle labbra carnose donandole un’aura particolarmente intrigante... Mi incanto a guardarla, è una gatta seduttrice con quegli occhi così scuri e profondi.
 
- Sono una persona e non una serva e il mio nome è Isabel – Risponde educatamente Isabel allungando la mano verso Aisha che si allontana schifata, nemmeno fosse un vampiro o che altro da scappare da lei... Se solo sapesse che è la mia ragazza lo direbbe ai miei genitori che licenzierebbero Isabel all’istante.
 
- Non mi interessa chi sei – Sorride ironicamente scacciando la mano di Isabel con uno schiaffo sul polso e avvicinandosi a me...  Sposto lo sguardo sulla mia ragazza e la vedo arrabbiarsi, e non poco... La conosco e non è una ragazza dalle buone maniere, saprebbe far rissa con la viziata da un momento all’altro.
 
- Isabel ti prego torna a casa – Prendo la mia ragazza per un braccio e la trascino giù dalla gradinata del portico, lasciando da sola Aisha che se la ride... Isabel fa oppressione perchè la sto trascinando ma niente che non riesco a fermare.
 
- Voglio sapere chi è – Mi spintona cercando di tornare da Aisha ma riesco a trattenerla e farla calmare... Mi guarda arrabbiata e percepisce che le sto nascondendo qualcosa che non devo, e come darle torto... Ora spiegarle tutto sarà un bel casino.
 
- Ti spiego appena posso – Le prendo il viso tra due dita delicatamente e abbasso leggermente la testa verso di lei dato che è più piccola di me di qualche centimetro... La fisso negli occhi e le faccio capire solo con lo sguardo che non c’è niente che non va e a quanto pare riesce a tranquillizzarsi.
 
- Kai ti sbrighi? Non è carino far attendere una ragazza – Si intromette la rossa entrando nel portone della mia villa... Ci da le spalle e poi sparisce dopo la soglia, mentre Isabel scaccia la mia mano con un gesto brusco, segno evidente che è arrabbiata mica male.
 
- Ci sentiamo… - Dico in un sussurro, facendole intendere che sono dispiaciuto come mai prima d’ora... Le do un piccolo bacio a tradimento e mi allontano lentamente da lei facendo qualche passo indietro e vedendola fissarmi negli occhi per poi girarmi le spalle e tornarsene da sola a casa sua mentre io rientro in casa.
 
- Bene ora che siamo rimasti solo noi due, possiamo dedicarci a qualcosa di più interessante – Fa maliziosa Aisha una volta che l’ho raggiunta in sala... E’ seduta compostamente sul divano e mi guarda in attesa di fare la mia conoscenza... Più che mia conoscenza, muore dalla voglia di venire a letto con me.
 
- Come sei arrivata fino qui? – Le domando fissando al di fuori della finestra enorme in sala... Tutto buio, solo qualche luce dei lampioni del giardino illuminano i sentieri all’interno di esso... La sento ridacchiare e mi volto di lei di scatto.
 
- Mi ci ha portato tuo fratello, avevo tanta voglia di vederti – Ride sotto i bassi alzandosi in piedi e sfoggiando tutte le sue leggere curve... Niente di eccessivo e niente di speciale... Una ragazza come tante sui 19 anni... Non una modella e nemmeno un cesso... Ma i suoi atteggiamenti sono invidiabili da chiunque.
 
- Ma ciao fratellino quanto tempo… - Mi riporta sul pianeta terra la voce odiosa di mio fratello...  Entra dalla porta in legno pregiato, a testa alta fin troppo orgoglioso... E’ più grande di me di età dato che ha 22 anni, ma non di fisico.
 
- Chi non muore si rivede – Rispondo acidamente fissandolo... Indossa un maglione color panna e dei jeans chiari... Borghesotto anche lui, come tutti gli altri qui dentro... Ha i capelli color bronzo e gli occhi uguali ai miei, color ametista ma c’è molta differenza tra il mio sguardo e il suo... Il mio vero e sincero, il suo falso ed ipocrita, come il mondo in cui è stato coinvolto.
 
- Ho visto che eri con una nostra dipendente prima – Dice facendo intuire altro... Cazzo gliene frega a lui con chi sto... Mi fanno sentire una merda solo perchè esco con gente che non fa parte del nostro mondo... il LORO mondo nemmeno il mio... L’ho sempre rifiutato e non intendo farne parte ora.
 
- Era qui per lavoro – Rispondo vagamente mentendo a tutti... Non voglio che si sappia che io e lei stiamo insieme o finisce davvero male per entrambi... Minimo la licenziano e a me rinchiudono in casa come un carcerato dato che l’alta borghesia pretende che io sia educato, come se avessi altre scelte.
 
- Voglio che sparisca, non voglio sguattere di bassa lega qui dentro… Quando saremo sposati cambieranno un po’ di cose qui dentro – Dice con voce arrogante e imponente la ragazza dai capelli color fuoco... Ma non l’ha ancora capito che io non la sposerò ne ora ne mai? Non è così difficile da capire, è un concetto semplicissimo.
 
- Chi ti dice che ti voglio sposare? – Provoco la ragazza spostando lo sguardo su di lei e fissandola qualche secondo negli occhi... Aggancio lo sguardo visivo e cerco di mantenerlo il più a lungo possibile facendole capire che con me non c’è verso di farmi fare una cosa che io non voglia fare.
 
- I nostri genitori te lo impongono Kai – Si intromette mio fratello con il tipico atteggiamento di chi è superiore agli altri... Non siamo mai andati d’accordo, lui è sempre stato il figlio prodigo dei miei genitori, ha sempre studiato per alta scuola, sempre educato e di buone maniere... Tutta ipocrisia, è un bastardo nato dal carattere peggiore del diavolo in persona.
 
- Mi rifiuto altamente – Mi giro verso di lui sfilandomi la felpa inzuppata da dosso e lanciandola sulla sedia ricoperta di velluto vicina al tavolo in vetro... Mi dirigo verso la porta a scrigno della sala e mi appoggio al muro per sentire se quei due si dicono ancora qualcosa.
 
- Credo che abbiamo un piccolo problema – Sento la voce di quell’arpia arrivare dalla sala... Quei due complottano qualcosa verso di me e se ne accorgerebbe anche un ebete... Ci mancava solo che i due ricchi viziati si mettessero d’accordo per rovinarmi la vita.
 
- Tranquilla Aisha cambierà presto idea – Ride bastardamente mio fratello, mi sporgo verso la porta per vedere cosa stanno facendo dato che è calato silenzio e noto che Damian  prende con poca delicatezza il viso di Aisha alzandolo verso il suo e introducendo la lingua con foga nella sua bocca... Maledetti bastardi... Venuti al mondo solo per sentirsi migliori degli altri per dei fottutissimi soldi!
Accelero il passo verso il portone d’entrata e mi dirigo verso il bosco sotto la pioggia che continua a scendere furiosa... Una notte scura, silenziosa, in un momento di riflessione... Con la fine della giornata il corpo e la mente si spengono... Allora tutto rallenta... Tutto è più chiaro, meno confuso... Il silenzio accompagna e nutre il silenzio che ho dentro... I tuoni e i lampi sono gli unici sovrani di questa notte, dove porto dentro di me lacrime... E mi sento quello che sono realmente... Solo...
Attraverso uno dei quartieri più malfamati del paese... Il quartiere dove vive ed è cresciuta Isabel... Donne purtroppo costrette a prostituirsi che mi guardano con fare assetato di soldi, e clienti insani che le vanno a cercare... Barboni accucciati tra i muri e i negozi chiusi, ragazzi che nell’ombra spacciano e altrettanti che li vanno a cercare per una dose... Luci ovunque di locali notturni che dall’esterno possono sembrare allegri, ma all’intero cosa accade?
Continuo a guardare avanti, incurante di tutti quelli che mi stanno fissando per il mio portamento non proprio da barbone e ragazzo di strada.
I capelli continuano a gocciolare e inizio ad avere freddo... In lontananza vedo la piccola casa di Isabel... Mi avvicino ad essa salendo i due gradini di entrata e inizio a bussare ripetutamente, sperando in Dio che qualcuno mi apra.
 
- Isabel apri! – Urlo con tutto il fiato che ho nei polmoni sbattendo a pugno chiuso sulla porta di casa e per poco non la sfondo... Sento i catenacci e le catene aprirsi all’interno, segno che la mia ragazza è in casa grazie a Dio o sarei stato perso senza qualcuno che mi ascoltava.
 
- Che succede Kai? Perché sei così agitato? – Mi domanda sconvolta Isabel mentre io entro come una furia in casa sua... Mi ritrovo in un piccolo studio come entrata, un piccolo divano ricoperto in pelle nera, niente di costoso, un tappeto rosso, un tavolino al centro e un piccolo televisore di fronte... Questa è la sua grande sala.
 
- La mia vita è un inferno! – Urlo ancora una volta voltandomi verso di lei dirigendomi verso il bagno del suo piccolo appartamento... Ormai lo conosco a memoria e ha solo 3 stanze... Entro nel piccolo bagno, chiaro e luminoso e qualche pianta qua e la.
 
- Spiegati per favore – Mi raggiunge appoggiandosi allo stipite della porta e guardandomi sfilare la i vestiti fradici... Sono di casa e ho i miei vestiti anche a casa sua quindi posso cambiarmi tranquillamente dato che grondo d’acqua ovunque.
 
- I miei…  Vogliono farmi sposare una che non conosco – Le spiego in parole sintetiche finendo di passarmi l’asciugamano nei capelli fradici... Mi guardo allo specchio e non mi riconosco nemmeno più dato gli occhi lucidi e rossi... Tutta quell’acqua non mi ha fatto del tutto bene.
 
- Cosa? Ma... – Sussurra sconvolta Isabel, incredula di ciò che le ho appena detto... Mi avvicino a lei finendo di abbottonarmi i jeans e la guardo negli occhi... Ha paura e glielo si legge in faccia, ma il suo carattere forte e tenace le impedisce di non reagire alla notizia, mentre dentro sta scoppiando di lacrime.
 
- Non la sposerò io voglio stare con te – La prendo per un polso e la trascino al mio petto abbracciandola teneramente... In questo momento ho solo bisogno del suo aiuto... Della sua presenza... E della forza che solo lei riesce a darmi... La guerra è appena iniziata.
 
- Kai calmati… Vieni, andiamo un po’ sul letto – Mi prende per mano e mi porta fino in camera sua...  Niente a che vedere con la mia che è enorme... Regnano sovrani cuscini e pupazzi messi in ordine quasi casuale ma che in realtà hanno un ordine ben curato.
Un piccolo letto da una piazza sulla destra, il colore azzurro delle pareti mi da l’idea del cielo infinito e del mare limpido... Il letto è lo scrigno dei miei sogni e dei miei desideri... Quando mi ci butto, tutto scompare, li i miei sogni, almeno per una notte diventano realtà distante dalla mia vita.
Ci sdraiamo sul letto e inizia la complicità con gli sguardi, con le carezze e i baci dolci seguiti dai ti amo sussurrati piano... I nostri cuori battono uno vicino all’altro, pelle su pelle mentre lentamente ci spogliamo a vicenda... L’adrenalina sale, chiudo gli occhi e sento un odore diverso intorno a me... Come un ebbrezza che mi trasporta leggera e sento solo il cuore che sussurra tenere parole... Ti amo... Solo quelle... Ti amo... In questo momento esistiamo solo noi due e non me ne frega niente del resto...
Ci sfioriamo delicatamente dandoci piacere a vicenda, giocando con i nostri sogni... Con i nostri desideri... Con i nostri piaceri... Mi posiziono sopra di lei ed entro piano, niente a che vedere con le solite volte... Questa volta è magica, come la prima volta che l’abbiamo fatto... Le chiedo se le faccio male, cosa che se fossero stati altri sarebbero andati avanti e se ne fregherebbero... Non voglio fare sesso con lei... Solo amore...
Vedo i suoi occhi che brillano come se mi sta urlando “ti amo” e si stringe a me, come se non mi volesse mai lasciare andare... Il momento si rende sempre più dolce e romantico... Oltre che unico e indimenticabile...
Insieme ci avviciniamo all’apice del piacere, con il respiro affannato e i nostri sospiri che si alternano... Mi guarda sorridendo e mi sussurra all’orecchio che è stato stupendo... Ricambio il sorriso e mi metto di fianco a lei, esausto ma appagato come mai prima d’ora...
Appoggia la testa sul mio petto accaldato e che fa su e giù per il respiro irregolare, e insieme, ci avviciniamo al mondo dei sogni...
 
 
Silenzio assoluto in strada, non si sente il minimo rumore, se non lo scrosciare della pioggia che accompagna questo silenzio… Isabel dorme beatamente tra le mie braccia, il respiro regolare e la bocca rosea dischiusa… Quanto è bella anche quando dorme…. Le sposto una ciocca di capelli davanti al volto, accarezzandole poi la guancia dalla pelle vellutata… Voglio imprimermi questo momento, non voglio dimenticarlo… E’ stata una notte speciale, mi sono sentito in paradiso e amato: mi sono sentito un'unica cosa con lei…
I miei pensieri vengono interrotti da uno strano rumore proveniente da fuori… Chi sarà mai a quest’ora? Magari è il vicino che rientra, ma è molto strano perché il vicino di Isabel è un vecchietto molto gentile che non crea problemi a nessuno, ne esce di notte…..
 
- Aprite! Ordini dalla casa principale! - Una voce autoritaria, sbatte i pugni più volte alla porta quasi volesse sfondarla… Sono le guardie che fanno la ronda a casa mia… Cazzo ci mancavano solo loro! Mio fratello bastardo com’è ha mandato loro a cercarmi, ma cosa vuole dalla mia vita?
 
- Kai sveglia, le guardie - Sento la voce di Isabel impastata di sonno, che si è svegliata di soprassalto, prende da terra i suoi indumenti infilandoli velocemente, scendendo dal letto sbirciando da fuori alla finestra.
 
- Ho sentito - Rispondo vestendomi velocemente anch’io… Devo fare qualcosa in fretta se mi beccano con Isabel qui è finita, e posso metterla davvero nei casini… Devo trovare una soluzione e andarmene senza farmi vedere.
 
- Aprite o sfondiamo la porta - Ordina un uomo che dalla voce ha una trentina d’anni… Tutte le guardie che lavorano per la mia famiglia, sono scelte dalle migliori accademie militari…. I rumori alla porta diventano più forti, tempo due minuti e come minimo la sfondano.
 
- Ti cercano… - Mi dice Isabel con un velo di preoccupazione nella voce… Se sono qui ovvio che cercano me… Raccolgo le scarpe da terra e tutto quello è mio infilandole nelle tasche e mi allaccio velocemente le stringhe delle scarpe… Isabel fa lo stesso ma la fermo in tempo… Non voglio che venga con me, sarebbe come darla in pasto ai lupi.
 
- Non posso farmi trovare qui andrai nei casini tu - Le dico dando un leggero bacio sulle labbra della mia ragazza, mentre alla porta continuano a bussare incessantemente… Mi serve un’idea e in fretta, ma non riesco a ragionare con tutta questa tensione.
 
- Esci dalla porta sul retro, io ti copro - Dice Isabel capendo che sto disperatamente cercando qualcosa per non farmi prendere…. La porta sul retro da sul piccolo giardino e ha un vialetto che conduce alla strada… Se esco da li senza farmi vedere ho possibilità di tornare a casa sano e salvo.
 
- Grazie sei un angelo - La ringrazio abbracciandola forte, la porta intanto subisce varie percussioni, da fuori hanno iniziato a buttarla giù… Mi stacco da Isabel correndo verso la porta sul retro, la apro piano per non insospettire nessuno e la richiudo dolcemente; ora sono da solo, io e le prime luci del mattino.
Mi avvicino silenziosamente alla finestra del salone per spiare cosa succede dentro casa, assicurandomi che alla mia ragazza non succeda niente.
Vedo Isabel aprire la porta e almeno cinque guardie appostate fuori, armate fino al collo; Neppure fossi un prigioniero di guerra.
 
- Cerchiamo Kai Hiwatari - Sento la voce del capo delle guardie chiedere di me; Mi sporgo quanto basta per guardare dentro e Isabel ha una mano appoggiata alla porta come segno che non vuole fare entrare nessuno… Quel tipo mi ha fatto sempre paura: corporatura muscolosa, alto tipo quasi due metri, un vero armadio insomma fatto di cemento armato a posto della pelle.
 
- Non credo che possa trovarlo qui, non le pare? - Risponde Isabel in tono di sfida; Speriamo non aizzi nessuno con quel suo caratterino.. Mi fido ciecamente di lei e non farebbe nulla che possa metterci ancora di più nei casini…. Spero sloggino alla svelta, tutta questa attesa mi sta mettendo ansia.
 
- Abbiamo avuto istruzioni di perquisire tutto all’interno della proprietà - Continua estraendo un foglio da dentro una tasca, manco fosse un pubblico ufficiale… Ma da anni so che la mia famiglia può far perquisire le case dei propri dipendenti a proprio piacimento; Speriamo non trovino niente di compromettente.
 
- Fate pure non ho niente da nascondere - Da il consenso Isabel, aprendo la porta, facendo entrare tutte le guardie all’interno che iniziano a perquisirle la sua piccola casa… Ottima mossa, se si sarebbe rifiutata li avrebbe insospettiti di sicuro.
Dopo aver ascoltato tutto ben accucciato sotto la finestra mi dirigo verso la mia villa più arrabbiato che mai... Non è possibile che ora sono anche seguito dalle guardie... Mi renderanno davvero la vita un inferno.
Passo dopo passo mi ritrovo al cancello della villa, dopo aver salutato le guardie che mi permettono di entrare vado verso le vetrate che danno sul giardino d’entrata, oddio giardino, un panorama mozzafiato... Cammino nel gazebo chiuso dai vetri che fa come accesso diretto a una delle tante entrate, che danno la possibilità di stare fuori casa anche con il brutto tempo, più che parte della casa sembra una vera e propria giungla dato che c’è vegetazione di ogni genere, un giardino fiorito anche d’inverno.... Un piccolo ruscello attraversa la vegetazione sulla destra con il tipico suono della cascata; Niente che ogni schifoso ricco non si possa permettere.
Entro di soppiatto nell’enorme cucina, moderna, elegante e raffinata color lilla, e lucida... Meno male che nessuno è presente a quest’ora del mattino se non qualche cuoco che riesco ad evitare.
Sono fin troppo concentrato a schivare gli sguardi dei cuochi che non noto che una presenza mi sta squadrando da quando sono entrato.
 
- Buongiorno fratellino, sei riuscito ad evadere le guardie – Dice con voce ironica mio fratello seduto su un bancone della cucina intento a mangiare della cioccolata... Non mi guarda nemmeno in faccia, si limita a sorridere bastardamente.
 
- Cosa fai mi bracchi? Non sono un prigioniero – Mi avvicino velocemente alla porta in acciaio scorrevole della cucina con l’intento di andarmene da li al più preso possibile dato che non voglio che la discussione va oltre il dovuto.
 
- Ti stai ribellando al volere dei nostri genitori – Continua mio fratello prendendo dall’enorme frigo in acciaio una bottiglia di vino, stappandola, versa due dita dentro un bicchiere di cristallo, portando il liquido rosso alla bocca, mentre continua a guardarmi con quel suo sguardo bastardo... Quanto lo odio, mai considerato mio fratello, sempre stato lecchino con i miei genitori, che lo idolatrano come un Dio.
 
- Non sono un burattino! – Urlo per la frase di mio fratello... Nessuno può decidere sulla mia vita, è una cosa che non riesco a tollerare a 19 anni... Non mi è mai stato dietro nessuno quando sono cresciuto, solo tanti dipendenti, ma nessuno della famiglia, non vedo perchè ora debbano decidere per me.
 
- Suvvia… Aisha non è poi così male – Sorride malignamente mentre sorseggia ancora dal bicchiere il suo adorato vino... Per dire così allora anche lui l’ha provata, come del resto le sue altre povere vittime, ovviamente non di “bassa lega” come le definisce lui, ma sempre tutte viziate e ricche.
 
- Non la conosco neppure, come posso sposare una che non conosco? – Domando con fare ironico prendendo a giocare nervosamente con il bordo della manica della camicia... Sono nervoso e non riesco a non darlo a vedere perchè so che si usa da sempre far sposare due ragazzi che nemmeno si conoscono.
 
- L’amore non è per un Hiwatari, ficcatelo in testa – Posa il bicchiere sul ripiano della cucina e appoggiandosi ad esso con la schiena incrociando le braccia al petto guardandomi negli occhi... Lui, come me, è stato dato come marito per una ragazza che nemmeno conosce, e a breve si devono sposare.
 
- Obbligatemi – Lo provoco guardandolo negli occhi, prendendo dalla tasca posteriore dei jeans un pacchetto di Lucky Strike e ne estraggo una, insieme all’accendino nero posto nel pacchetto di sigarette.
 
- Bene… Mhh se non fai quello che ti dico, dirò a tutti del tuo piccolo segreto con Isabel… Non vorrai farle del male spero – Maledetto bastardo, lo sapevo che andava a parare a Isabel... Non sa nemmeno cos’è l’amore e pretende di distruggere quello che unisce gli altri esseri mortali, non come lui che si crede Dio in persona sulla terra.
 
- Brutto infame bastardo, questa me la paghi – Arrabbiato come mai prima d’ora, esco dalla cucina intento a tornarmene in camera a studiare come sempre cose noiosissimamente pallose per ogni essere comune...Non capisco cosa mi serve studiare così tante cose confronto agli altri miei coetanei “normali”.
 
- Sei davvero diabolico – Mentre cammino sento la voce sensuale di Aisha sbucare dal nulla in cucina... Si da il caso che proprio quest’ultima si è ascoltata la conversazione programmata da mio fratello fatta con me poco prima... Sapevano che sarei tornato se le guardie mi sarebbero venute a cercare.
 
- Guarda che i patti sono patti Aisha – Dice mio fratello ghignando come un vero bastardo saprebbe fare... Quale fratello avrebbe le palle di trattare così uno della propria famiglia? Solo lui ne è capace perchè per quanto io posso odiarlo, non riuscirei a fagli del male... Forse perchè sono più umano di lui.
 
- Li rispetto… Farò di tutto per avere Kai – Non voglio udire altro della loro schifosa conversazione... Trattato come un oggetto... Sono una persona, ho dei sentimenti... Perchè nessuno sembra capirlo?
Salgo la lunga scalinata in marmo diretto verso la sala dove studio... Mi siedo alla scrivania in legno e prendo un libro iniziando a leggere... O meglio... Inizio a guardare fuori e inizio a sognare su quello che sto per perdere....
 





elouai's doll maker 3 elouai's doll maker 3
   
 
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