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Autore: MariaRF    17/01/2015    3 recensioni
1903 Salvador è ancora in circolazione e chissà come sarebbe stata la vita di Francisca con il marito ancora vivo. E Raimundo?!
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Francisca Montenegro, Raimundo Ulloa, Salvador Castro, Soledad Castro, Tristán
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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2 settimane dopo...
"Leonor sapete dove si trova mio padre?" chiese Tristan appena giunto nel salone della villa per fare colazione.
"Dovresti saperlo ormai figliolo..." rispose malinconica la domestica.
"Io non sò più cosa fare con lui, come risollevarlo..."
"Devi cercare di comprenderlo Tristan! non riesce a trovare un senso a ciò che è successo..."
"Tutti noi siamo rimasti scossi dall'accaduto ma bisgna andare avanti tata...!" il giovane stava tentando in tutti i modi di essere forte e non crollare per essere l'appoggio del resto della famiglia ora che Francisca non era più con loro.
"Cerca di stargli vicino! io non ho mai visto Raimundo così e lo conosco fin da quando era solo un bambino, è sempre stato un uomo integro ma credo che questo avvenimento lo abbia cambiato come nient'altro al mondo..." affermò la tata.
Raimundo dal giorno della scomparsa di Francisca non aveva fatto altro che continuare le ricerche nonostante tutti la dessero per spacciata.
Non riusciva e non poteva credere che la sua piccola fosse davvero morta. 
Aveva bisogno di una ragione per alzarsi ogni mattina e non sentirsi colpevole e quel motivo non era altro che andare alla ricerca della sua metà.
Dentro sentiva una strana forma di colpevolezza, lui continuava a vivere e respirare mentre lei forse non lo avrebbe più fatto.
Aveva vissuto tutta una vita lontano da quella donna ma ora era più difficile abituarsi all'idea di non poterla più vedere, abbracciare, accarezzare perchè era come se fosse qualcosa di irreparabile da cui non si poteva tornare indietro. 
Non c'erano soluzioni alla morte.
Poco più tardi la porta della villa si aprì e Tristan vide comparire nel salone suo padre con la solita espressione triste e malinconica
"Padre dovete smetterla! dovreste farvene una ragione..." forse le parole di Tristan erano state troppo brusche ma la verità era ormai quella.
"Non è necessario che ogni mattina mi ripeti le solite ovvietà Tristan! Non penso di smettere ne ora ne mai fino a quando non troverò Francisca! se è veramente morta voglio trovare il suo corpo, l'idea che sia morta e il suo corpo disperso mi fa impazzire..."
"Non porterà a nulla questa vostra testardaggine... forse non pensate che anche io abbia bisogno del vostro sostegno?!"
"Sei abbastanza grande Tristan! Non chiedermi di non cercare più tua madre perchè non potrei mai farlo e lo sai bene questo!"
"Fate quello che volete padre ma dovreste cominciare a riprendere in mano la vostra vita..."
"Era lei la mia vita Tristan...senza lei non sono più nessuno!"
"Vi prego non dite più questo! ci siamo io, Soledad e i vostri figli...abbiamo tutti bisogno di voi. Siete la nostra forza!"
"Era Francisca la vera roccia che sosteneva tutti e ora..."
Raimundo lasciò la conversazione con il figlio a metà per andare in camera e cambiarsi.
Quella camera che in ogni suo minimo particolare le ricordava lei. Era una sofferenza ogni volta che vi metteva piede.
Si chiuse dietro le spalle la porta e si lasciò andare ai ricordi più passati.
Ricordi di sè e Francisca da giovani quando ancora non sapevano di amarsi ma era come se un filo li unisse fin da sempre.
Lui fin da bambino e poi da adolescente aveva sempre sentito che tra loro ci fosse un particolare rapporto, difficile da spiegare ma talmente forte che li portava a amarsi e odiarsi allo stesso tempo.
Un sentimento che li aveva portati a vivere quell'amore senza freni e andando contro i costumi usuali dell'epoca.
Avevano contravvenuto alle regole più volte e poi quando gli sembrava di aver raggiunto la felicità il destino li allonatanò per sempre.
L'uomo non poteva fare altro che pensare che anche in questo caso il destino era stato ingiusto nei loro confronti e, come in passato, li aveva divisi di nuovo.
Era come se con Francisca fosse morto anche Raimundo.

Nel frattempo in una casetta appena fuori dalle porte di Puente Viejo vi erano un uomo e una donna.
L'uomo si stava prendendo cura della donna che sembrava si stesse riprendendo da un brutto incidente.
Quella donna era ormai data per morta da tutti. Nessuno sapeva che in realtà Francisca Montenegro era viva e si stava riprendendo grazie all'aiuto di quell'uomo di cui si ignorava l'identità.
Solo due settimane dopo l'incidente Francisca riprese coscienza.
Si ritrovò spaesata in quella casetta che non le era per niente familiare ma il peggio doveva ancora arrivare. A attenderla al suo risveglio c'era una brutta sorpresa. Sarebbe rimasta scioccata dal conoscere l'uomo che si stava prendendo cura di lei.
"Dove mi trovo?" chiese Francisca rivolgendo lo sguardo verso una figura di spalle.
"Non temere Francisca sei al sicuro!" rispose l'uomo voltandosi verso di lei.
"Non posso crederci... Salvador!" urlò la donna spaventata da ciò che si trovava davanti a sè.
"No no Francisca ti stai sbagliando...non agitarti non sono Salvador! è possibile che non ti ricordi di me?"
Francisca ci pensò un attimo e poi rispose con tono interrogativo
"Leon?!..."
"Esattamente!" confermò l'uomo.
Dopo aver riacquistato la tranquillità necessaria era il momento di capire cosa ci faceva in quel luogo.
"Ma cosa è successo? dove ci troviamo?" chiese la donna mentre si osservava intorno cercando di riconoscere qualche particolare
"Non ricordi nulla dell'accaduto?" chiese Leon mentre le si avvicinava.
"Ho dei ricordi confusi..."
"Sei caduta in un burrone insieme a Salvador!"
"Ah si ora rammento! e lui dove si trova ora?" chiese spaventata all'idea che fosse ancora nei paraggi.
"E' morto nell'incidente Francisca!" rispose Leon.
La donna non potè non sentirsi sollevata al sentir pronunciare quelle parole poi continuò
"Non mi hai ancora detto cosa ci faccio qua? e dove ci troviamo?"
"Durante la caduta hai battuto la testa violentemente, hai perso molto sangue ma ti ho portato al sicuro e curata! ora come puoi vedere sei salva..."
"Si ma quello che non mi spiego è cosa ci facessi tu nei dintorni durante l'incidente? io sapevo che ti trovavi in qualche paese del sud!" affermò Francisca.
"Le cose sono un pò complicate da spiegare..." l'uomo sperava di non dover dare troppe spiegazioni ma purtroppo la donna che aveva davanti era Francisca Montenegro.
"Non temere sono abbastanza intelligente da capire quindi non indugiare ulteriormente e racconta!"
"Salvador mi ha fatto tornare in paese per aiutarlo a vendicarsi di te e Raimundo!" disse senza giri di parole l'uomo.
"E tu hai accettato ovviamente?"
"No ti sbagli completamente! gli ho detto che non avrei fatto nulla del genere ma per paura che si sarebbe vendicato anche senza il mio aiuto ho preferito non allontanarmi e grazie a questo sei ancora viva!"
"Di questo ti sarò per sempre grata Leon! ma ora devo chiederti di riportarmi alla villa saranno tutti preoccupati per la mia assenza!"
"...Francisca!" l'uomo la interruppe.
"Cosa succede Leon?" chiese perplessa.
"E' che sono passate 2 settimane dall'incidente!"
"Cosa?!...2 settimane?! e io sono rimasta incosciente per così tanto tempo?! non è possibile..."
"Si Francisca purtroppo è così!"
"Questa è una ragione in più per riportarmi presto alla villa! la mia famiglia deve sapere che sto bene!"
"Francisca è meglio che tu sappia che tutti..." prese coraggio e continuò "Credono che tu sia morta!"
"Devo comunque tornare Leon! Sono viva grazie a te e non oso immaginare come staranno tutti..."
Leon meditò un attimo sul come rispondere. 
Aveva l'occasione di riprendersi la donna che fin da giovane aveva amato in segreto perchè sposato a suo cugino oppure riportarla alla sua vita e accanto all'uomo che lei amava tanto e il cui amore era ricambiato.
"Non è come credi Francisca..." 
Leon aveva fatto la sua scelta.
"Cosa intendi dire con questo?"
"Intendo dire che tutti si sono già dimenticati di te! Hanno celebrato anche un funerale in tuo onore..."
"Ma senza trovare il mio corpo?!" Francisca non poteva credere a ciò che stava sentendo.
"Proprio così...mi dispiace essere io a informarti di questo!"
"E Raimundo?"
"Lo vedono uscire dalla villa alle prime luci dell'alba e farvi ritorno solo a tarda sera!"
"Devo lo stesso tornare alla villa Leon! E' casa mia..."
"Sei certa di voler tornare da delle persone che non ti vogliono? da persone che sono state felici di liberarsi di te?"
"Sono certa che ci sarà una spiegazione a tutto questo! Ora ti prego di non farmi ripetere un'altra volta la mia volontà...riaccompagnami a Puente Viejo!"
Leon non potè fare altro che riaccompagnarla nella sua casa. Nonostante avesse pensato di poter tenere Francisca al suo fianco con un inganno in realtà era un uomo dall'animo buono e decise di fare la cosa più giusta.
La avrebbe riportata dai suoi cari.

Trovandosi vicino alle porte di Puente Viejo ci misero poco a raggiungere la Villa.
Era tardo pomeriggio e il sole stava per tramontare. 
Francisca era felice di poter rivedere la sua tenuta, i suoi campi, la sua casa ma la cosa che maggiormente voleva rivedere erano i suoi figli e Raimundo.
Entrò dalla porta principale senza che nessuno si accorse di lei, si avviò verso il salone dove vicino al tavolo trovò Tristan e la tata Leonor di spalle quindi non la videro fino a quando non fu la sua voce a distrarli
"Figlio...Leonor..."
Entrambi si girarono e rimasero scioccati nel vedere davanti loro Francisca viva.
"Madre!" affermò Tristan correndole incontro per abbracciarla.
"Francisca ti avevamo dato per morta!" affermò Leonor anche lei andandole incontro.
"Non è così! Devo ringraziare Leon se sono ancora viva... ma questa è una storia lunga da raccontare ma ditemi dove è Raimundo?" chiese la donna perplessa dal non trovarlo in villa. Erano forse fondate le affermazioni fatte da Leon pensò?!
"Raimundo è andato a cercarti... come ormai fa ogni giorno dalla tua scomparsa!" rispose Leonor.
"Si ma è strano che non è ancora rincasato tata..." affermò preoccupato Tristan.
"Forse sò io dove trovarlo!" disse Francisca. Aveva una strana sensazione era come se il suo cuore sapesse dove trovare Raimundo.
"E dove madre?" chiese il giovane.
"Non temete andrò a cercarlo e torneremo presto alla villa!"
La donna si allontanò così dalla tenuta con la certezza di trovare Raimundo nell'unico posto possibile: nel loro capanno.

Quando aprì la porta del capanno tutte le sue certezze vennero confermate. Raimundo si trovava lì.
Anche lui non si accorse della presenza della donna, era perso nei suoi pensieri e aveva sul volto una tristezza che ma lei aveva visto.
"Raimundo Ulloa voltati..." disse sorridendo.
L'uomo aveva riconosciuto la voce e non esitò un attimo a voltarsi. Aveva paura che era tutto un sogno, un brutto scherzo della sua mente ma quando se la ritrovò davanti 
"...Francisca! lo sapevo che eri viva..." disse. Non aspettò un secondo per riavvicinarsi alla sua amata e provare con le sue stesse mani, i suoi stessi occhi che fosse viva.
"Credevi di esserti liberato di me così facilmente?"
"Non dire stupidaggini Francisca... non sai quanto ti ho cercato!"
"Lo so Raimundo...lo so!"
L'uomo la prese tra le sue braccia e la baciò profondamente.
"Non voglio più passare un giorno senza te al mio fianco!" affermò Raimundo senza lasciare le mani della sua amata e senza nemmeno distogliere i suoi occhi da quelli della donna come se avesse paura di perderla di nuovo.
"Nemmeno io!"
"Sposami Francisca Montenegro!" l'uomo colse l'occasione di rifare la proposta alla sua piccola. Non voleva più attendere perchè se aveva imparato qualcosa da quella situazione era che non poteva vivere lontano da lei.
"Si Raimundo Ulloa!" rispose la donna prendendo tra le sue mani il volto dell'uomo e baciandolo.
"Questa volta niente e nessuno ci impedirà di essere marito e moglie!" concluse Raimundo.


P.S. spero abbiate apprezzato la storia e mi scuso in anticipo nel caso ci siano stati degli errori grammaticali.
Ditemi cosa ne pensate ;)
   
 
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