La mia promessa:

-Solo una domanda: perché? Cosa ci guadagnerebbe Thranduil con la nostra fuga e soprattutto… perché tu ci stai aiutando? – la voce del re si era fatta più dolce.
-Perché so che siete diretti alla montagna Solitaria a Erebor: andiamo, quando mai ci capita di trovare una compagnia di ben 13 nani vagare per Bosco Atro, armati fino ai denti… E poi perché Kili era malato e io lo ho curato. Lo ho salvato e siamo diventati amici. So che per te questa può risultare una cosa banale, ma… -
-Aspetta, aspetta: tu hai curato mio nipote… e siete diventati amici – era la seconda volta che Thorin interrompeva la ragazza e questo iniziava ad infastidirla, poi lui riprese a parlare.
-Perdonami se sono ripetitivo… ma perché?
-Perché è una persona: elfo, nano, uomo che sia non ha importanza. Se una persona è ferita, si ha il dovere di aiutarla. Ma questo non tutti lo capiscono –
Camryn parlava infervorata: al diavolo se qualcuno la sentiva.
Persino Thorin era rimasto di sasso nel sentire quelle parole: non aveva mai conosciuto un elfo capace di provare tali sentimenti… e pensare che era pure la figlia di re Thranduil