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Autore: Tarisha    18/01/2015    0 recensioni
Serie: Cuore di Draco.
N° 3
inserita nello svolgersi della storia narrata nel libro "Harry Potter e il Principe Mezzosangue"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'CUORE DI DRACO'
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ESPEDIENTI D'OMBRA

 

 

 

Sbucò all'improvviso nel corridoio deserto e cominciò a pedinarla.

 

Cauto. Attento.

 

I suoi passi erano silenziosi come quelli di una fiera che seguiva la preda.

 

Osservava con occhio critico la sua figura snella non approvando i jeans per lui troppo attillati.

Quanti sguardi aveva attirato vestita in quel modo? E poi perchè portava i capelli sciolti? Perchè liberarli dalle costrizioni a cui lei li sottoponeva abitualmente? Su chi mai doveva fare colpo?

 

Dannata Mezzosangue!

 

Era carica di libri. Come al solito.

 

Avrebbe voluto urlarle che la vita era un'altra cosa, che i libri non la avrebbero salvata dall'Ombra Oscura che stava per scagliarsi su tutti loro.

Ma non poteva.

Al seguito del Sopravvissuto lei aveva avuto più avventure pericolose di quante ne avesse avute lui in tutta la sua vita.

 

Fino a pochi mesi prima.

 

Fino a pochi mesi prima.

 

Sollevò il mento.

Proseguiva tranquillo dietro di lei che camminava e leggeva.

Ebbe una smorfia derisoria.

Aveva tantissime battute da snocciolarle addosso, una più feroce dell'altra. Ma non non ne avrebbe pronunciata neanche una.

La amava.

E la ammirava.

Era la strega più potente che mai avesse incontrato.

E i Malfoy avevano bisogno di quel robusto sangue magico.

 

La sua stirpe si era condannata ad un susseguirsi di accoppiamenti fra consanguinei che servivano a mantenere la razza pura. Ma questo aveva intaccato il Potere della famiglia che si era diluito affaticato.

Non erano rimasti ora che guizzi morenti di energia magica che rendevano i corpi che la custodivano folli, malati d'odio, dalle carni pallide, gli occhi pallidi, i capelli pallidi...

 

I Malfoy perdevano colore e vita con il passare del tempo.

 

E tutto questo accadeva per la volontà forsennata di non contaminare sangue puro con un incrocio ripugnante.

 

Perchè solo lui se ne era accorto?

 

Percepiva la Magia scorrergli nella carne, ma era ben poca cosa rispetto a quella ribollente che scorreva in quel corpo che si muoveva seducente davanti a lui.

 

Rigoglioso di vita e di colore. Di passione e di furia.

Molta furia.

L'aveva sperimentata su se stesso quella furia.

 

Sorrise malefico.

 

Con quel sangue magico avrebbe potuto rimpolpare la smorta famiglia a cui apparteneva.

Questo i suoi genitori dovevano capirlo! Perchè era con questo che avrebbe iniziato la sua battaglia.

 

Rallentò il passo serrando le mani a pugno.

Davvero stava impazzendo!

Quali piani andava creando la sua mente farneticante?

Sapeva che niente di tutto quello che la sua anima stanca sognava si sarebbe realizzato. Niente!

Solo la morte lo attendeva ed aveva il ghigno spaventoso dell'Oscuro Signore.

 

Rabbioso fece scivolare la bacchetta dalla manica e la mosse lanciando un sibilo.

Una pietra del pavimento si sollevò e il piede di Hermione, immersa come era nella lettura, ci inciampò sopra.

 

La vide barcollare emettendo una esclamazione di sorpresa. Riuscì a mantenersi in piedi ma i libri si rovesciarono a terra in un gran rumore.

 

Lui agitò veloce la bacchetta per poi nasconderla.

La pietra era ritornata al suo posto.

 

Si era chinata per raccogliere i libri e lui provò piacere nel vedere che poteva in qualche modo controllarla senza che lei se ne rendesse conto.

 

I capelli le scivolavano sul volto in ricci morbidi.

 

Ebbe il violento desiderio di affondare le mani in quei ricci, rizzarle la testa per poi baciarla brutalmente, con furia.

 

Deglutì.

 

Si mosse avvicinandosi a lei e si chinò a raccogliere alcuni libri.

Lei sollevò la testa di scatto e al vederlo spalancò gli occhi impallidendo, pronta alla battaglia.

Ma lui la stava fissando e lei socchiuse le labbra senza che un suono ne uscisse.

 

Draco fu attento nel non far trasparire le sue emozioni. Le rivolgeva una espressione fredda, altera, e lui vide lo sguardo di lei trasformarsi.

Era passata dallo stupore al sospetto.

Una linea sottile fra le sopracciglia gli fece capire che quel cervellino da strega dotata stava elaborando una grande quantità di ipotesi.

 

Non riusciva a parlare e la cosa gli parve divertente.

 

«Dovresti stare attenta con i tuoi libri, Granger. Potresti fare del male a qualcuno.» mormorò con tono indolente e le consegnò i libri.

Nel farlo le sfiorò le dita e la sua mano, come priva di controllo, scivolò in una lieve carezza.

 

Il cuore prese a battergli nel petto con un galoppo forsennato quando vide lei ritrarre la mano velocemente, come se fosse rimasta scottata da quel contatto.

Ah! quanto era forte il desiderio di afferrarla e baciarla!

Ci stava morendo per quel bacio!

 

Si sollevò di scatto.

Hermione continuava a guardarlo e la sua espressione era così eloquente. Cercava di capire cosa stesse accadendo.

 

Draco le lanciò un ultimo sguardo poi si allontanò da lei. Si mise le mani in tasca e proseguì tranquillo con passo dinoccolato.

 

Ma mentiva a se stesso.

Non era tranquillo.

Sentiva gli occhi di lei conficcati nelle sue spalle come pugnali affilati.

Perchè la Mezzosangue era intelligente. Molto intelligente.

C'era di che aver paura di tutta quella intelligenza.

Ma sapeva che non avrebbe capito.

Perchè era assurdo il solo pensarlo.

Malfoy che si era invaghito di lei. Suvvia! Stiamo a raccontare facezie? avrebbe detto a Pelo Rosso che non avrebbe capito perchè quello non capiva mai.

 

Sarebbe arrivata all'unica conclusione logica. Lui stava architettando qualcosa di perfido.

 

Non avrebbe mai potuto immaginare quali sentimenti lo abitassero.

 

Mai.

 

Sentì lo stomaco stringersi in una morsa dolorosa e angosciante, sua compagna da tanto tempo.

La cappa fredda della solitudine ritornò a nasconderlo al mondo pieno di vita e di colore che bramava.

 

Ma indomabile un sorriso da canaglia segnò le sue labbra gelide.

 

L'aveva lasciata senza parole.

 

Chi in tutta Hogwarts ci era mai riuscito?

 

 

   
 
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