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Autore: MiaBlack    18/01/2015    13 recensioni
Seguito di "Carpe diem tutto accade per una ragione"
La storia si colloca nella seconda stagione, Felicity conosce già Oliver. ma Oliver non se lo ricorda, non ha riconosciuta la bella informatica e lei non si prodiga a farsi riconoscere anzi cercherà di evitare che lui lo scopra, ma Felicity nasconde un segrete un grosso segreto. Cosa accadrà quando il suo segreto sarà sul punto di essere rivelato, quanto sarà disposta a fare perchè Oliver non venga a sapere quello che nasconde.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Felicity Smoak, Nuovo personaggio, Oliver Queen, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 31

 

Oliver era uscito parlando al telefono con Felicity, Stesy guardava la porta chiusa sospettosa.

-Tu li hai visti insieme? - chiese a Dig.

-Si. - non c'erano bisogno dei soggetti per capire di chi stesse parlando, era chiaro che Stesy cercasse di capire le intenzioni di Oliver nei confronti della figlia.

-E? -

-La ama, avrà sbagliato da giovane, ma è cambiato ama Felicity e ama i suoi figli. - spiegò lui, Stesy aveva imparato a conoscere e a fidarsi di Diggle col tempo, ma in quel momento non riusciva a fidarsi del giudizio dell'uomo. La porta si aprì facendo entrare Oliver.

-Felicity ha detto che dobbiamo raggiungerla. - disse a Dig il quale annui.

-Vai via papà? - Robert guardò l'uomo, non voleva che se ne andasse, voleva che restasse li con lui.

-Io e la mamma dobbiamo cercare Hope. - rispose avvicinandosi.

-La troverai?- chiese, ora non gli interessava più se suo padre andava via, dovevano ritrovare la sua sorellina.

-Certamente. -

-Okay, io faccio il bravo con la nonna. - disse, Oliver sorrise e gli diede un bacio facendo ridere il bambino.

-Che ci fai ancora qui? Vai a trovare la mia sorellina! -

-Ora vado. Felicity ha detto che sarebbe rimasta lei, ma se ha qualcos'altro da fare rimango io... - Oliver stava ancora abbracciando Robert mentre si era voltato a guardare Stesy che con gli occhi socchiusi stava studiando Oliver.

-No vai pure, sto io con Robert. -

-La ringrazio. A dopo piccolo. -

-Ciao papà!-

-Stesy. Fai il bravo Robert! -

-Si, ciao zio!- i due uomini uscirono e Oliver sospirò di sollievo, sarebbe stata dura farsi accettare da quella donna.

Fuori dall'ospedale Felicity li stava aspettando parlando freneticamente al telefono, i due la videro annuire ripetutamente, mentre continuava a ripetere certamente e grazie, quando li vide gli fece cenno di avvicinarsi.

-Ho capito, si va bene stasera arriva in città, non potevate avere un tempismo migliore. Ti ringrazio. - con un sorriso smagliante, il primo da diversi giorni, Felicity guardò i due uomini.

-Dimmi che sono buone notizie. - chiese Dig stanco di tutte quelle brutte notizie che erano arrivate tutte insieme.

-Si sono buone notizie, la STAR ha sintetizzato l'antidoto, stasera ce lo portano. -

-Finalmente una buona notizia! - esultò Dig.

-Già, andiamo, dobbiamo scoprire che fine ha fatto Hope... - il momento di gioia finì immediatamente, anche se a breve avrebbero avuto il siero ora dovevano occuparsi di Hope la quale era sparita per scappare da Slade, Felicity si continuava a chiedere se il suo piccolo genio fosse riuscito in qualche modo a non farsi prendere dall'uomo, le possibilità erano poche, ma quella bambina era l'incarnazione dell'impossibile.

-Andiamo, hai qualche modo per rintracciarla? - chiese Oliver aprendole lo sportello dell'auto e facendola salire.

-No, non credevo sarebbe servito... - ammise.

-La troveremo, in qualche modo troveremo nostra figlia. - la rassicurò Oliver.

In macchina calò un silenzio teso, tutti stavano pensando ad un modo per ritrovare la bambina, un modo qualunque perché riportarla a casa.

-Mia madre come si è comportata? - chiese di getto, la telefonata dei laboratori STAR l'aveva distratta dal porre quella domanda, l'idea che sua madre e Oliver si fossero incontrati la spaventava un po', ma qualunque cosa lei avesse detto, non aveva fatto cambiare idea a Oliver.

-Bene. - rispose Oliver guardando la strada davanti a se.

-Ti ho mai detto che non sai mentire? - chiese Felicity staccandosi da lui e guardandolo in viso. Oliver rimase imperterrito con lo sguardo fisso davanti a lui.

-Dig? -

-Felicity lo sai come dice il detto: tra moglie e marito non mettere il dito. - rispose lui sperando così di essersi tirato fuori dalla discussione.

-Non siamo sposati! - rispose subito lei.

-Poco importa lo sembrate, non voglio entrare in questo discorso.- si limitò a rispondere lui, Stesy non era una donna facile da gestire, lo stesso Dig aveva avuto un assaggio di come poteva essere odiosa, ma aveva anche imparato a conoscerla e ad apprezzarla, soprattutto quando non entrava in modalità madre iperprotettiva.

Parcheggiata la macchina Diggle se ne andò al covo lasciando i due in mezzo al vicolo a parlare tra loro.

-Cosa ti ha detto? - chiese ancora Felicity.

-Niente di che, veramente Felicity. -

-Okay, ma non darle peso, è solo arrabbiata. - cercò di spiegargli lei, non voleva che qualunque cosa la donna gli avesse detto potesse in qualche modo rovinare quello che erano riusciti a creare.

-Felicity è comprensibile che sia arrabbiata, ma rimane che non ha detto niente di male... -

-Vi siete presentati vero? - chiese sospettosa, Oliver sembrava terribilmente serio mentre le diceva che sua madre non aveva detto niente di grave, eppure riusciva a vedere quella sfumatura di dolore in fondo a i suoi occhi.

-Si. -

-Le hai detto che era un piacere conoscerla... - continuò lei, Oliver annuì spazientito dall'insistenza della bionda.

-Felicity non capisco dove vuoi arrivare... -

-Lei ti ha detto che non sapeva se era un piacere. - il giovane la guardò sorpreso chiedendosi come avesse fatto ad indovinare quello che gli aveva detto.

-Un classico, non cambia nemmeno le frasi. - si lamentò ricordando di come avesse usato quella stessa frase con Diggle e di come poi si era affezionata all'uomo.

-Felicity, non è importante... -

-Cambierà idea. Quando verrà come ti comporti con me e con i bambini, non sarà più così cattiva con te, è solo un po' iperprotettiva. - gli spiegò Felicity.

-Non mi importa se mi odia, l'importante e che tu non lo faccia. - ammise lui.

-Mai...- finalmente la sfumatura che aveva visto negli occhi di Oliver fino a quel momento scomparve, la preoccupazione che lei potesse lasciarsi influenzare dalla madre fu spazzata via da un semplice sorriso.

-Cerchiamo nostra figlia! - Felicity annui e insieme entrarono nel covo.

 

Nelle stanze sotto al Verdant Felicity si era già messa a lavoro, non sapevano con esattezza cosa fosse successo ad Hope, dal racconto che avevano avuto: Robert si era messo in mezzo tra lei e il rapitore dandole così il tempo per scappare, le possibilità che fosse riuscita a non farsi prendere erano misere, ma tutti in quella stanza speravano che quella piccola peste dalle mille idee avesse trovato un modo per non farsi prendere.

-Cosa hai in mente per cercarla? - chiese Oliver, il giovane era dietro di lei e camminava avanti e indietro cercando di scaricare la sua ansia, purtroppo lui non poteva andare alla ricerca di Hope, il posto era pieno di poliziotti che avrebbero tenuto Oliver Queen lontano perché non li intralciasse con il loro lavoro e non poteva andare nemmeno in tenuta da Arrow era troppo presto e avrebbe attirato troppo l'attenzione, avrebbe dovuto aspettare che scendesse la notte o almeno che i poliziotti lasciassero il posto.

-Ho hackerato le telecamere intorno alla scuola, se è riuscita a scappare sapremmo dove è andata. - spiegò Felicity, purtroppo all'interno della scuola non c'erano telecamere e quindi non potevano vedere cosa fosse successo.

Dovettero visualizzare diversi filmati prima di riuscire a trovare quello che gli interessava. In una ripresa si vedeva chiaramente la piccola Hope che apriva una finestra e usciva da li attenta a non farsi vedere, la videro rannicchiarsi tra il muro della scuola e un cespuglio, prima che il muro esplodesse lanciando frammenti di pietra in ogni direzione. L'enorme ammasso di muscoli che era passato attraverso il muro distruggendolo si era fermato a pochi passi di distanza da quello che restava del muro, la telecamera inquadrava perfettamente la scena, l'uomo con il volto coperto dalla maschera nera e arancione si stava guardando attorno sicuramente alla ricerca della bambina. Hope restava immobile nascosta.

-Oliver... - bisbigliò Felicity stringendogli la mano, in quel momento sullo schermo entrambi erano immobili e l'ansia per loro che osservavano la scena era difficile da gestire, fu questione di secondi, che per loro sembrarono ora, l'uomo si voltò verso il punto dove era nascosta Hope, che come lo vide arrivare scattò in piedi correndo via protetta dal muro e dalle siepi.

-Felicity! - esclamò Oliver, la bambina ormai non era più inquadrata, dovevano trovare un altra telecamera che l'avesse ripresa. Ci mise un po' ma alla fine riuscirono a trovare un altra telecamera che aveva inquadrato la bambina.

-Eccola... - Hope aveva appena lasciato il suo nascondiglio per attraversare la strada e allontanarsi dalla scuola, una macchina inchiodò per non investira, ma la piccola non si fermò, correva a più non posso cercando di seminare il suo inseguitore.

-Oddio non posso guardare! - borbottò Felicity coprendosi gli occhi con le mani, quando aveva visto la macchina arrivare aveva pensato subito al peggio.

-Felicity sta scomparendo dall'inquadratura!- costretta dalle circostanze Felicity scoprì gl'occhi e tronò a guardare il monitor, cambiò telecamera e ritrovarono subito Hope che attraversava nuovamente la strada, la bambina stava scappando, ma al contrario di quello che avevano pensato inizialmente non stava scappando senza una meta, stava correndo verso qualcosa di preciso, la conferma l'ebbero quando la videro fermarsi ad un incrocio e pensare.

-Sembra stia cercando di ricordarsi qualcosa... - fece Diggle pensieroso, Hope aveva ripreso a correre mentre l'uomo la inseguiva, anche se l'uomo non sembrava sforzarsi troppo per prenderla.

-Quanto fiato ha? - Oliver guardava sorpreso la piccola che continuava a correre senza problemi.

-La resistenza l'hanno presa da te... - ripose Felicity.

-Dove starà andando? -

-Non ne ho idea... - borbottò Felicity.

-Guardate! - Dig indicò lo schermo, Hope stava iniziando a rallentare, la piccola era senza fiato, ma non sembrava più spaventata come era prima.

-Oh mio Dio!- esclamò Felicity riconoscendo il palazzo davanti alla figlia.

-La Queen consolidated... - Fece Oliver, la bambina stava cercando di andare da loro, ignara che loro non si trovassero li, in quel posto avrebbe trovato solo le persone dalle quali stava scappando. Hope varcò l'ingresso e loro la persero nuovamente.

-Entra nel... -

-Dammi tempo! - rispose Felicity iniziando a penetrare il sistema di sicurezza della QueenConsolidated.

Le telecamere della QC avevano ripreso la bambina entrare e correre dentro l'ascensore senza farsi fermare da nessuno.

-Sta salendo all'attico, si è praticamente consegnata a loro.- col cuore che battevano ansiosi i tre continuavano a guardare la scena, Hope sembrava più rilassata come se si sentisse al sicuro, l'ascensore era ormai arrivato all'ultimo piano, Hope corse fuori e loro cambiarono immediatamente telecamera, ad aspettarla nel corridoio c'erano Isabel e Slade che guardavano la piccola come gli avvoltoi guardano la loro preda.

-Ma non l'avevi uccisa Dig? - chiese irritata Felicity? L'idea che sua figlia fosse nella stessa stanza con quella strega non le piaceva per niente.

-In teoria si, ha dato il mirakuru anche a Isabel. - quelle erano le parole che nessuno in quella stanza avrebbe voluto sentire.

-Che stanno dicendo? - chiese Oliver.

-Non c'è audio! Non possiamo saperlo. - i tre stavano parlando, sicuramente Hope chiedeva dove fossero i suoi genitori, Slade le fece segno con la mano di precederlo nell'ufficio, Hope sembrava titubante e cercò di tornare nell'ascensore, Slade l'afferrò per la maglia prima che potesse fare un passo indietro, il filmato si spense in quel momento con Slade che sorrideva in modo veramente poco rassicurante.

-Torna indietro. - esclamò Oliver accigliandosi e avvicinandosi di più allo schermo.

-Perchè? - chiese Felicity, non capiva perché dovessero rivedere quel video, l'idea di Hope in mano a quel pazzo di Slade le faceva male.

-Felicity! - la giovane fece come gli aveva chiesto e tornò indietro al momento dell'arrivo di Hope all'attico: Hope era appena uscita dall'ascensore quando Oliver chiese di bloccare il video.

-Guarda qui. - indicò la bambina che si stava pulendo il viso con la manica.

-Si starà asciugando il sudore, ha corso come una disperata. -

-Non è sudore, fai ripartire il video.- Felicity lasciò scorrere il filmato per alcuni secondo quando la videro riabbassare il braccio bloccarono nuovamente il filmato.

-No! NO! - urlò la donna, aveva capito cosa aveva visto Oliver, Hope stava perdendo sangue dal naso proprio come era successo la sera prima.

-Dobbiamo trovarla, Oliver. -

-La troveremo, prima però portiamo Robert e tua madre fuori città, non possiamo rischiare che venga preso anche lui. -

-Okay. Oliver anche Thea deve andare via, è pericoloso anche per lei. -

-Vai da tua madre io vado da Thea, il piano non cambia. -

-Avete bisogno di qualche mano in più? - nella confusione data dalla situazione nessuno dei tre si era accorto dell'ingresso di Sara che con lei portava un gruppo di assassini della lega e ovviamente Nyssa.

-Sara!- urlò Felicity correndo verso la giovane e abbracciandola, le era mancata terribilmente ed era anche stata molto in pensiero per lei.

-Certo prima di invitare un esercito di assassini nel nostro covo potevi telefonare... - commentò allontanadosi di un passo dalla bionda, Nyssa la guardava studiandola sospettosa.

-Vista la situazione ho pensato che qualche persona in più non poteva farci male. - Oliver guardò le due donne preoccupato, conosceva gli usi della lega, non erano un opera di carità loro non davano niente per niente, prese Sara per il polso e la allontanò.

-Sara, la lega non da niente per niente, cosa ti hanno chiesto? - chiese preoccupato.

-Non ti preoccupare Ollie, ho già pagato. Salviamo Hope. -

 

Col ritorno di Sara e della lega la situazione aveva preso una svolta interessante, anche se l'esercito di Slade rimaneva comunque più forte di loro, potevano avere ancora una possibilità di salvare la città.

 

***

 

Prima di iniziare la loro battaglia contro Slade, Oliver e Felicity avevano deciso di allontanre le loro famiglie. Oliver era andando da Thea non sarebbe stato difficile convincera ad andare con Robert e Stesy. Quella che sicuramente avrebbe avuto più problemi sarebbe stata Felicity, Robert non avrebbe mai accettato di andare via senza Hope.
All'ospedale Felicity fu scortata da Sara e da alcuni membri della lega.

-Non è che passano proprio inosservati.. - borbottò Felicity guardando i due uomini che le seguivano, anche Sara lanciò uno sguardo indietro e dovvette dare ragione all'amica, il portamento e il modo di muoversi non era esattamente da persone normali, fortunatamente però erano riuscite a far cambiare loro i vestiti, in quel modo potevano sembrare delle semplici guardie del corpo.

-Ecco, quella è la stanza. -

-Aspettate qui. - fece Sara ai due che annuirono rimandendo a qualche passo di distanza dalla porta e dagli agenti ancora fermi li.

Nella stanza c'era qualcuno che parlava, Stesy stava parlando con un uomo che non era Robert. Le due entrarono curiose e preoccupate di scoprire chi fosse entrato.

-Papà? - chiese Sara vedendo con chi parlava la madre di Felicity.

-Sara! - esclamò andando ad abbracciarla, Stesy fece un passo allontanandosi dall'agente e distogliendo lo sguardo dall'uomo prima di guardare la figlia alzando un sopracciglio vedendo da chi era accompagnata, Felicity non provò nemmeno a spiegare la situazione, sua madre aveva una memoria dannatamente buona per i volti e sicuramente anche se erano passati anni aveva riconosciuto Sara come la ragazza che era sulla barca con Oliver al momento dell'incidente.

-Mamma: tu, Robert e Thea lasciate la città. - spiegò Felicity, Robert fortunatamente stava dormendo, questo avrebbe fatto risparmiare loro molto tempo.

-Cosa? - chiese lei avvicinandosi.

-Mamma non è il momento...-

-E tu che farai? E Hope? - chiese, questo non l'aveva previsto, non pensava che sua madre le avrebbe fatto tutte quelle domande.

-Abbiamo scoperto chi ha Hope, non la lascio qui, io e Oliver rimaniamo in città tu vai via. -

-Avete avuto la conferma? - chiese Lance.

-Si è stato lui. -

-Vi daremo una scorta. - propose Lance.

-Non credo sia il caso. - iniziò Felicity, l'idea di avere tutte quelle macchine della polizia a fare da scorta le sembrava un controsenso, avrebbero attirato troppa attenzione.

-Felicity invece dovremmo dare ascolto all'agente Lance.- intervenne Stesy, la bionda sospirò, non sarebbe mai riuscita ad avere l'ultima parola con sua madre senza prima discutere.

-Mamma ho detto no, non è il caso. Domani in mattina quando dimettono Robert ve ne andrete. -

 

Continua...

 

Ecco il capitolo 31, si è fatto un po' attendere ma alla fine è arrivato, chiedo scusa perché nonostante abbia avuto una settimana non ho risposto alle recensioni il che è veramente imperdonabile, me cattiva.
Finalmente sappiamo cosa è successo a Hope, non male come bambina è riuscita a non farsi prendere fino a che non è arrivata dove voleva andare, povera ignara fanciulla!
Stesy e Lance? Che ne dite vi piace come coppia?? xD si starà a vedere cosa accadrà in futuro se accadrà qualcosa.

 

Spero che la storia di mercoledì (che è Spoilerante per chi non segue la programmazione americana) vi sia piaciuta!
Un bacione continuate a recensire, dai ragazze sfondiamo le 400 recensioni fatemi vedere che la storia vi piace!!! ^_^

un bacione a mercoledì

Mia

   
 
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