Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: alex0792    18/01/2015    1 recensioni
Alex era un ragazzo come tutti gli altri, aveva vissuto una vita maledettamente noiosa e normale fino al giorno in cui ricevette la visita di Lydia, una strana ragazza che gli salvò la vita.
Lydia sapeva teletrasportarsi con un semplice "POOF"= Portable Object Of Freedom; un semplice oggetto che teneva in mano come una pietra preziosa.
[...]
La città si stagliava sotto il suo sguardo vigile, mentre con aria nostalgica osservava ammutolito la città che cominciava a mettersi in moto all’alba di un nuovo giorno, e il Sole stendeva i suoi raggi abbracciando gli abitanti di EastValley.
-Eccoti!- gridò la ragazza comparsa all’improvviso con un sonoro “POOF” –Pensavo non mi avresti dato ascolto-.
[...]
-No, non sei pazzo Alex. E capisco la tua perplessità,ti stai chiedendo in questo istante anche il perchè sei così arrabbiato vero? Non sei arrabbiato, affatto.. Sei spaventato, sei disperato.. E non in questo istante, ma tra pochi minuti, stai ereditando emozioni che sfoceranno in te dopo l’attacco, dopo la scomparsa dell’EastValley fra esattamente 2 minuti. Mi dispiace molto, ma devi assistere a questo-
Un capitolo ogni settimana :) Spero vi piaccia e fatemi sapere cosa ne pensate ;)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Sei pronto?Tieniti ben saldo a me- ordinò Lydia e Alex si aggrappò forte al suo braccio.

-POOF! Due passeggeri.. Via!-

Il mondo si spense, tutto lo scenario sparì da sopra la collina dove si trovavano i due, dissolvendosi pian piano come cenere soffiata dal vento.

Le particelle vorticavano lentamente intorno a loro come sospinti da una lieve brezza, ricomponendosi pian piano in un nuovo scenario con un gioco stupendo di luci e ombre.

Il giovane ammirava tutto ciò come un bambino guarda i regali di natale sotto l'albero; mai in tutta la sua vita si sarebbe immaginato di assistere a una cosa del genere: il mondo si stava sgretolando davanti ai suoi occhi.

Ma il suono assordante di una sirena spaccò l'aria circostante, mentre ancora le particelle componevano molti tratti dello scenario.

«Lydia! Ci hanno trovato, vattene subito via appena ti materializzi!» tuonò il palmare dalla tasca della ragazza: qualcosa stava andando storto.

-Cazzo! Mettiti dietro di me subito Alex!- mentre finiva la frase, la materializzazione cessò e i due si ritrovarono nell'hangar di un enorme magazzino nero.

Due gruppi di uomini si fronteggiavano a suon di fucili: il suono sordo e forte che rimbombava nelle cavità dell'hangar, dove un aereo era andato in fiamme, rovinando a terra pezzi di lamiera sulla gente che lottava di sotto.

-Seguimi subito Alex, veloce!- Lydia strattonò di prepotenza Alex obbligandolo a seguirla dietro dei container di carico merce, mentre dei proiettili arrivavano anche nella loro direzione.

La ragazza poggiò il palmare sul muro adiacente ai container,nascosti dagli sguardi degli assalitori, e dopo qualche secondo si aprì nella parete un piccolo corridoio ,abbastanza grande da far passare a stento una persona per volta.

-Ascoltami attentamente Alex, la situazione è alquanto critica..- sussurò -dobbiamo arrivare al centro di comando e prendere un altro POOF, se no non possiamo andarcene, e tu devi restare vivo-

-Perchè dobbiamo prenderne un altro?! Abbiamo già il tuo!-

-Non ora.. seguimi- entrarono silenziosamente nel piccolo corridoio angusto e dopo qualche secondo la porta d'ingresso si richiuse mettendoli al sicuro e isolandoli dalla battaglia in corso.

I due cominciarono a camminare lungo il corridoio, esso aveva un'unica direzione ed era sprovvisto di qualunque tipo di illuminazione.

Mentre camminavano, Lydia cominciò a parlare ad Alex: -la struttura è stata ideata anni fa per poter permettere ai campioni di percorrere l'intero edificio fino a punti di elevata importanza per poter fuggire e mettersi al riparo. Tramite il palmare si possono aprire i corridoi, che sono tutti distinti e senza biforcazioni visibili, però all'interno di ogni corridoio sempre tramite il palmare possiamo aprire gli accessi a tutti gli altri corridoi. Questo è utile nel caso in cui i nemici riescano ad entrare in un corridoio; così facendo ce ne sarebbero sempre altri disponibili per fuggire e mettere al riparo i campioni come te Alex.-

-Campioni?..- sussurrò Alex con un filo di voce, visibilmente spaventato.

-Si, tu ne fai parte. Sono tutti quei soggetti che possono aiutarci. Tu sei il primo, e di tutto il tempo che c'abbiamo messo a cercarti mi sa che sarai il solo per un bel po'-

-Capisco.. Quanto tempo manca ancora comunque?..-

-Continuando con questo passo dovremmo arrivare tra qualche minuto, poi tu mi aspetterai sempre qui dentro.. Comunque prima mi avevi chiesto del perché dobbiamo prendere un nuovo POOF.. La cosa è sempice, il mio POOF non mi permette di fare dei viaggi consecutivi, devo sempre aspettare dai 30 ai 60 minuti prima di un altro viaggio, a seconda della distanza in anni del luogo che raggiungo, più è grande la distanza annua e più è grande il tempo di stasi.-

-Perchè parli solo di distanza di anni? Non dipende anche dalla distanza effettiva del luogo dove vai con il teletrasporto? Cioè immagino più vuoi andare lontano e più tempo aspetterai no?-

-È un po' più complicato di questo, il POOF non viaggia nello spazio, e questo diciamo che è un po' il suo limite..-

La porta finale del corridoio si aprì silenziosamente, portando dietro a uno specchio a parete: la sala era completamente vuota, il nemico o chicchessia non era ancora arrivato lì.

-Arrivo subito, aspettami qui e stai in silenzio mi raccomando- così dicendo aprì lo specchio e si avviò al modulo di comando, cominciando a frugare dentro un armadietto lì accanto.

«Vai alla città della Luce nel giorno dell'eclissi.» «Vai alla città della Luce nel giorno dell'eclissi.» «Vai alla città della Luce nel giorno dell'eclissi.» la voce proveniva dallo schermo a parete situato di fronte ai comandi.

Era la voce di una Lydia invecchiata, con un'aria molto stanca. Mentre la Lydia anziana continuava a ripetere la stessa frase all'infinito, quella giovane era rimasta tutto il tempo immobile di fronte allo schermo a osservare con aria shoccata.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: alex0792