Fanfic su artisti musicali > EXO
Segui la storia  |       
Autore: Selene_Miyuki    18/01/2015    1 recensioni
DAL TESTO: -Riesci a capirmi? Ti è mai capitato di sentirti in colpa solo per il fatto di essere nato, perché la tua presenza ha distrutto la vita della persona più importante per te? Ti è mai capitato di raggiungere la vetta e vedere tutto quello per cui hai usato tanto sudore e lacrime sparire sotto i tuoi occhi, infrangersi come le onde al vento? E ti è mai capitato di convivere con la consapevolezza che la persona a cui tieni di più al modo crede che tutto questo sia solo colpa sua? Non credo. Non essere ipocrita Chanyeol-
il ragazzo boccheggiò, come per trovare le parole.
-forse hai ragione, -sussurrò- forse sono solo un ipocrita. Ma è sempre meglio un ipocrita consapevole di esserlo rispetto a uno che rimane fermo nella sua convinzione.-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Chanyeol, Chanyeol, Kris, Kris, Nuovo personaggio, Tao, Tao, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A









Come tutto cominciò






-Odio essere osservata.- la voce di Himei arrivò come un sussurrò alle orecchie di Yifan

-lo so.- rispose lui trattenendo un sorriso nel vedere come la sorella gli si fosse aggrappata ancora di più al braccio, mentre muoveva a destra e a sinistra il bastone per i non-vedenti

Yifan alzò lo sguardo e cercò di ignorare tutti quegli occhi puntati su di loro. Con passo deciso portò la sorella a un posto libero, dove la fece sedere gentilmente.

-vado a prenderti da mangiare e torno.- le sussurrò in un orecchio, per poi rivolgerle un sorriso affettuoso e recarsi verso la fila dei ragazzi che erano in coda per il cibo.

Himei appoggiò le mani sul tavolo e cominciò ad ascoltare i passi del fratello, così nitidi e distinti rispetto a quelli di tutti gli altri nella stanza. Aveva bisogno di capire quanto fosse grande quel luogo, ma considerando l'eco continuo per ogni rumore doveva esserlo parecchio.

Sospirò. Le mancava vedere.

Avvertì molti sguardi puntati su di lei, e la cosa la fece innervosire. Odiava essere così tanto al centro dell'attenzione senza avere la possibilità di ribattere. Se solo avesse avuto ancora la vista li avrebbe gelati tutti con uno sguardo. Invece lei aveva quasi paura ad aprire gli occhi. Paura di provare nuovamente quelle sensazioni. Un brivido gelido le percorse la spina dorsale al solo pensiero, mentre si portava le mani alle spalle percosse da un lieve tremolio.

-ehi, tutto bene?- una mano le toccò leggermente la spalla, facendola sobbalzare e girare di scatto con un'espressione spaventata dipinta in volto. Avvertì la persona dietro di lei fare qualche passo indietro per lo spavento e si pentì mentalmente di quello scatto, ma non le piaceva essere presa di spalle.

-scusa! Non ti volevo spaventare. È che ti ho vista lì da sola e stavi tremando, così ho pensato di venirti a salutare.-

una voce calda, gentile. Di sicuro quella di un ragazzo. Himei assunse un'espressione diffidente, osservando da sotto le palpebre la persona davanti e lei. Cercò subito di immaginare che tipo di persona potesse essere qualcuno che arrivava alle spalle di una completa sconosciuta, per di più al centro dell'attenzione di tutti, e come unico obbiettivo aveva quello di fare conoscenza. Di sicuro un tipo un po' strano.

-ah! Non mi sono presentato. Molto piacere, io sono Zhang Yixing. Tu invece sei Wu Himei, giusto?- la voce del ragazzo era raggiante, sembrava stesse sorridendo.

-se lo sai allora perché me lo chiedi?- chiese lei ancora diffidente. Aveva imparato a non fidarsi subito delle persone, anche se la voce di quel tipo le trasmetteva sicurezza e una gentilezza radicata.

-oh...hai ragione.- dalla voce Himei intuì che il ragazzo era imbarazzato, e molto probabilmente era arrossito.

Sorrise. Quel ragazzo infondo non sembrava avere cattive intenzione, e per di più sembrava simpatico.

-sei cinese, non è così?- chiese lei sfoggiando un sorriso sincero.

Lui sembrò perplesso da quella domanda, o forse dal sorriso che gli rivolse, ma durò poco. Sfoggiò anche lui un grosso sorriso e rispose.

-Shì! tā shì hěn hǎo zhǎo wǒ zìjǐ de yǔyán yǔ mǒu rén.- esclamò Yixing in cinese.

Himei sorrise ancora di più. Quel ragazzo le stava sempre più simpatico, e poi sembrava molto gentile e innocente.

-shì. Wǒ tóngyì nǐ de kànfǎ.-

intanto intorno a loro cominciarono a nascere mormorii di vario tipo.

-ma quello non è Zhang Yixing oppa?- sentì dire da una ragazza

-ne, è proprio lui. Che cosa ci fa con quella?-

Hiemi sospirò. Così il ragazzo davanti a lei era uno di quelli famosi, uno degli idoli dalle scuola. Forse si era avvicinato a lei per attirare l'attenzione su di lui? Non sarebbe stata la prima volta.

-ehi hyung!- un'altra voce le arrivò alle orecchie, solo che questa era estremamente profonda.

-Chanyeol ah! Ciao. Questa ragazza è Wu Himei, quella che il preside ha presentato oggi.- fece il più vecchio con un sorriso.

-lo so. È in classe con me. Molto piacere, io sono Park Chanyeol.- quel ragazzo doveva essere molto alto, perché la direzione della sua voce arrivava circa dalla stessa angolazione di suo fratello. Era la prima volta che incontrava un altro asiatico così alto.

-è un vero piacere conoscerti Chanyeol shi.- rispose con un piccolo sorriso.

-oh ti prego non chiamarmi Chanyeol shi. Odio le formalità. Se non ti da fastidio, chiamami semplicemente oppa.-

a quelle parole Himei arrossì come un peperone maturo, abbassando d'improvviso la testa verso le sue gambe e stringendo le maniche del maglione con le unghie.

-o-o-oppa?- chiese cercando di non balbettare con poco successo. Non aveva mai chiamato qualcuno così, solo suo fratello. Era sempre stata una ragazza molto formale, e da quando si era trasferita con la sua famiglia in Canada aveva perso l'abitudine nell'usare gli onorifici.

-ah! Se non te la senti non è un problema!- esclamò Chanyeol cercando di tranquillizzarla vedendo la sua faccia arrossata e il suo imbarazzo. Himei sentì come un peso sul cuore scomparire d'improvviso. Non sembrava affatto un cattivo ragazzo, anzi. La sua teoria dell'amicizia solo per mettersi in mostra crollò come un castello di carte.

-no no! Non ti preoccupare...o-o-oppa...- l'ultima parola la disse quasi in un sussurro, acquisendo un altro paio di tonalità.

-yah Yeollie! Non devi mai mettere in imbarazzo una ragazza!- Baekhyun comparve alle spalle del più alto tirando un sonoro coppino dietro al suo collo. -spero che questa brutta versione di Yoda non ti abbia spaventata. Molto piacere comunque! Io sono Byun Baekhyun!-

-p-piacere.- rispose lei intimorita da tutta quella affluenza di persone. Non si aspettava certo di essere assalita in quel modo da tutti quei ragazzi il suo primo giorno, soprattutto senza suo fratello. -un attimo...brutta versione di Yoda?-

Baekhyun fece un sorriso quasi pauroso, per poi rispondere

-ne! Questo ragazzo ha due orecchie che fanno invidia a un'antenna parabolica, e per di più sono a punta. Le uniche cosa che differenziano lui da Yoda sono l'altezza, il colore e il fatto che Yoda è molto, ma dico moooolto più figo di lui-

Himei alzò le sopracciglia in un'espressione di stupore, per poi scoppiare a ridere nell'immaginarsi uno Yoda gigante con indosso la divisa scolastica. La sua risata attirò l'attenzione di tutta la mensa su di lei, ma non le importò più di tanto. Non rideva così tanto da una vita, e alla fine si ritrovò con le lacrime agli occhi.

-ehi, hai un bel sorriso Himei ah!- esclamò Yixing parandosi davanti al suo volto appena si fu calmata. Lei percepì la vicinanza dell'altro e abbassò la testa, allontanandosi con il busto leggermente.

-grazie.- sussurrò.

All'improvviso Baekhyun si tirò un pungo sul palmo aperto ed esclamò

-perché non vieni a mangiare al nostro tavolo? Può venire anche tuo fratello.-

nemmeno fosse stato evocato, Yifan comparve dietro il ragazzo con un'espressione truce in volto, facendo prendere un infarto al povero malcapitato.

-cosa ci fate voi qui?- chiese in tono burbero. Non sembrava apprezzare il fatto che degli estranei stessero parlando in quel modo con sua sorella.

-ah! Tu sei Yifan shi. Molto piacere, sono Zhang Yixing. Abbiamo solo visto Himei ah stare tutta sola e così siamo venuti a fare conoscenza, tutto qui.- cercò di spiegare il ragazzo con un sorriso leggermente intimorito.

Yifan squadrò dall'alto al basso il più giovane con uno sguardo indagatore, come se volesse controllare l'eventuale presenza di cattive intenzioni o doppi fini.

-vi ringrazio per aver tenuto compagnia a mia sorella, ma ora potreste lasciarci soli?- chiese sciogliendosi un po' vedendo che in fondo non sembravano cattivi ragazzi

-ehi! Non potete stare sempre da soli. Se non cominciate il primo giorno a farvi degli amici sarà sempre più difficile!- esclamò Chanyeol intromettendosi nella conversazione.

Appena Yifan notò che quel tipo era alto più o meno come lui, ne rimase stupito, ma durò poco. Lo gelò con uno sguardo che avrebbe ghiacciato anche il fuoco e la sua voce uscì come un sussurro.

-oggi non è il momento. Non vi sto chiedendo di stare alla larga da mia sorella, ma solo di lasciarci da soli per oggi. Non mi sembra molto.-

il suo tono di voce era abbastanza convincente, e soprattutto il suo sguardo non ammetteva repliche.

Chanyeol vide che Himei sembrava quasi sollevata dalla presenza del fratello, e suppose che anche lei preferiva stare da sola con lui per quel giorno.

-bhe, allora ci vediamo dopo in classe. Buon appetito Himei ah, Yifan shi...- così dicendo i tre si inchinarono, e lo stesso fecero i due fratelli.

-mi sembra un fratello iperprotettivo.- sussurrò Baekhyun al più alto mentre si allontanavano e tornavano al loro tavolo.

-già...-

Chanyeol osservò Yifan appoggiare il vassoio al tavolo davanti a Himei e poggiare delicatamente la mano sopra la sua testa. Vide un grosso sorriso comparire sul volto di lei, e uno appena abbozzato su quello di lui. Vide Himei ridere e parlare allegramente col fratello di argomenti disparati, e quasi gli sembrò di sentire la sua voce, anche se il tavolo dove si trovava era troppo lontano. E più la guardava, più vedeva quel sorriso, più voleva vederne ancora. Voleva vedere ogni tipo di espressione che quella ragazzina cieca poteva fornire, ogni tipo di sorriso, ogni tipo di sguardo. Voleva vedere di che colore erano i suoi occhi, e se erano gradi quanto sembravano quando erano chiusi. Voleva vedere se erano espressivi come si immaginava, anche se la luce non riusciva a trafiggerli. Voleva assolutamente conoscere di più di lei. Si ritrovò a pensare e rimuginare riguardo queste cose per tutto il giorno, senza accorgersi di aver finito il pranzo da una vita e che anche le ultime lezioni erano ormai terminate.

-oggi ti vedo decisamente con la testa fra le nuvole hyung.- commentò Kyungsoo guardando il più vecchio mentre metteva distrattamente i libri nello zaino.

-mhh...trovi?- chiese questi senza interessarsi veramente a quello che il più giovane stesse dicendo. Tutta la sua concentrazione era rivolta a qualche banco più avanti, a quella coppia di fratelli. All'improvviso vide Himei alzare leggermente la testa, come se si fosse accorta di essere osservata. Si girò nella sua direzione, e Chanyeol fu sicuro che i loro occhi si scontrarono. Ma lei era cieca, non poteva essere. Eppure, in quel momento Himei stava fissando da sotto le palpebre il suo volto, come se sapesse benissimo dove lui si trovasse. Un piccolo sorriso comparve sul volo di lei, mentre con le labbra mimò una frase.

-buona giornata oppa- appena Chanyeol la vide, per poco non si strozzò con la sua stessa saliva. Come aveva fatto a capire dove lui si trovasse in quel momento? E come faceva ad essere così sicura di aver mandato il messaggio alla persona giusta?

Domande a cui non c'erano risposte.

Himei si alzò con il suo immancabile bastone, prese il braccio del fratello e si avviò tranquillamente verso l'uscita, ritrovando il suo solito aspetto serio.

 

 

-Chanyeol passa quella cazzo di palla!- gridò l'allenatore al gigante, che stava in tutti i modi cercando di non farsi rubare il pallone da tre avversari che si erano uniti per marcarlo.

-qui Chanyeol! Sono libero!- gridò Sehun sventolando le mani come un forsennato.

Il ragazzo si girò di scatto e lanciò il pallone nella direzione del compagno, per poi approfittare della distrazione degli avversari per correre verso il canestro. Appena si ritrovò nell'area avversaria, Sehun gli tirò il pallone dalla sua destra. Il ragazzo lo prese e lo tirò nel canestro con una schiacciata.

-sì!- gridarono i suoi compagni di squadra, mentre l'arbitro fischiava la fine del quarto tempo. Chanyeol si deterse il sudore dalla fronte con il palmo della mano, allontanando con l'altra mano il bordo della canotta fradicia di sudore dalla pelle del suo petto. Aveva giocato con una grinta incredibile per tutta la partita, ed era stanco morto. Per un motivo che non conosceva, si sentiva traboccante di energia e adrenalina, e quella partita gli era servita per sfogarsi.

-non male Chanyeol, oggi eri pieno di energia. Però ricordati che non sei da solo in campo. Quando giochi in squadra devi sempre controllare dove si trovino i tuoi compagni.- lo ammonì l'allenatore tirandogli due rumorose pacche sulla schiena

-okay coach.- rispose il ragazzo riprendendo fiato.

All'improvviso si ritrovò davanti al naso una bottiglietta d'acqua che viaggiava a una velocità esorbitante. Grazie ai suoi riflessi riuscì a prenderla al volo, e cercò chi fosse quell'idiota che gliela aveva lanciata.

-we...non è divertente se la prendi sempre oppa!- una voce femminile gli arrivò alle orecchie, e lui sospirò.

-quante volte ti ho detto di non lanciare le cose Nana?- chiese rivolgendosi alla ragazza, che sbuffò sonoramente.

-come sei noioso oppa! Dovresti ringraziare invece che ti porto sempre l'acqua.- così dicendo, la ragazza si diresse verso gli altri membri, portando una bottiglietta a ciascuno.

Nana era una ragazza che aiutava spesso i membri del club di basket. Era molto simpatica, ed era considerata la mascotte del gruppo. Una ragazza bassina e magra come un chiodo, occhi molto grandi e accentuati da un leggero strato di matita nera sempre presente. Un sorriso dolce le illuminava sempre il volto, incorniciato da una morbida cascata di capelli color mogano. Era così piccola che molto spesso veniva scambiata per una ragazzina delle medie, anche se era già al terzo anno del liceo. Inoltre, data la sua statura minuscola, il maglione della divisa le stava lungo sulle maniche, che le ricadevano sempre fin sotto le mani. Era una ragazza estremamente dolce e gentile, e anche molto pacata e tranquilla. Non amava praticare gli sport, ma il continuo partecipare agli allenamenti del club di basket l'avevano resa una vera esperta.

-Nana è sempre attiva e performante, ne Chanyeol?- chiese Sehun avvicinandosi al suo hyung -scommetto che ce l'ha ancora con te per lo scherzo del coleottero.- l'ultima frase la disse ridacchiando.

il ragazzo sospirò, ripensando alla pessima idea che aveva avuto quando aveva deciso di nascondere un coleottero nella sua borsa. Quando l'aveva scoperto,dopo aver lanciato un urlo terrificante, la ragazza aveva cominciato a lanciare bottiglie d'acqua al gigante. E quella brutta abitudine non le era passata, anzi. Sembrava quasi che ci provasse gusto a tirare oggetti al povero ragazzo.

-andiamo a farci la doccia. Sono stanco morto.- Chanyeol era molto abile nello sviare i discorsi.

Entrarono nello spogliatoio che puzzava di sudore e calzini sporchi. Tutti i ragazzi si erano già diretti nelle docce, e i due non furono da meno.

-ma perché cazzo il coach ci fa lavorare come dei fottutissimi muli!?!- gridò un tipo non bene identificato da Chanyeol. Molto probabilmente era uno dei nuovi iscritti, dato che il coach aveva sempre fatto così.

-non te la prendere Minho! Lo sai bene che se vuoi diventare guardia tiratrice devi impegnarti!-cominciò una voce tranquilla e gentile per cercare di calmare quella testa calda.

-a quanto pare non sei l'unico ad ambire al posto di guardia...- commentò Sehun infilandosi sotto il getto caldo di una doccia.

-se fossi stato l'unico non sarebbe stato divertente.- ribatté il più alto passandosi le mani tra i capelli per portarseli indietro in modo tale che non gli cadessero sugli occhi. Prese lo shampoo e cominciò a massaggiarsi la cute lentamente. Adorava farsi la doccia, l'acqua calda lo tranquillizzava.

-non me ne frega un cazzo se mi devo impegnare o no! Quel vecchio rincoglionito ha forse intenzione di farci fuori?-

ecco, una testa calda che disturbava il suo momento di tranquillità. Una tra le uniche cose veramente odiose del fare la doccia nello spogliatoio era la presenza di certi coglioni che gridavano ai quattro venti cazzate senza senso.

-ehi amico! Datti una calmata e magari raffredda un po' l'acqua, che così bollente ti fonde i pochi neuroni che hai.- fece Sehun appoggiandosi alla portiera che chiudeva l'angolo doccia. La sua affermazione fu seguita dalle risate di tutti.

-e tu chi cazzo saresti?- chiese il tipo che continuava a gridare guardando torvo Sehun.

-uno che molto probabilmente sta in questo club da molto più tempo di te e che altrettanto probabilmente ha capito molto meglio lo spirito del gioco rispetto a te. Quindi, se hai intenzione di continuare a sparare cazzate, fallo fuori di qui e in un luogo dove non ti possa sentire.- rispose a tono Sehun, gelando con lo sguardo l'altro.

Questi rimase momentaneamente spiazzato da quella uscita, ma ritrovò subito la voce cominciando nuovamente a gridare.

-chi cazzo ti credi di essere per parlarmi in questo modo, eh?- gridò sporgendosi da dietro il divisore delle docce, le vene sulle tempie ingrossate per la rabbia.

-molto piacere, Oh Sehun.- fece impassibile, ritornando a sciacquarsi il volto sotto il getto caldo. Sentì il tipo di nome Minho sbraitare qualcosa, ma il rumore dell'acqua gli impedì di capire bene quello che stava dicendo, e francamente non gliene poteva fregare di meno. Ma tutto quel rumore era fastidioso, e dato che lui odiava i fastidi, decise di rimediare a modo suo.

Spense il getto dell'acqua e si sistemò i capelli con una mano, appiattendoli sulla nuca meglio di una passata di gel. Poi prese i due asciugamani blu che si era portato dietro e se ne legò uno alla vita, mentre l'altro lo usò per asciugarsi i capelli. Appena si ritenne soddisfatto, uscì dalla doccia con l'asciugamano di troppo intorno alle spalle. Si avvicinò al box di Minho a grandi falcate e gli si parò davanti, notando con piacere che era leggermente più alto di lui.

-senti pivello. Sarò anche più giovane di te, ma io qui sono un titolare. Non me ne frega un cazzo se tu pensi si essere il re del mondo o di non avere bisogno di fare gli esercizi come tutti, ma se vuoi entrare nella squadra devi dimostrare di avere le palle. Quindi cuciti quella cazzo di bocca e non venire a rompermi i coglioni finché non ottieni un posto fisso in squadra.- detto questo, uscì dallo spogliatoio in modo trionfale, seguito a ruota da un Chanyeol decisamente soddisfatto del fatto che quella emerita testa di cazzo fosse stata messa a tacere, ma leggermente contrariato del fatto che il suo dongsaeng volesse sempre mettersi in mostra.

Cominciarono a cambiarsi in religioso silenzio, godendo del fatto di essere stati i primi a uscire dalle docce e di avere lo spogliatoio tutto per loro.

-ora che ci penso... chissà in quale ala del dormitorio andrà la coppia Wu.- fece tra sé e sé Sehun mentre si infilava la maglietta blu scuro.

Chanyeol si bloccò per qualche istante, per poi ricominciare ad allacciarsi le scarpe.

-non chiamarli coppia Wu. Così sembra che siano sposati!- gli fece notare alzando gli occhi verso di lui. Il più giovane sbuffò.

-cazzo, come sei fiscale!- borbottò buttando in malo modo i suoi abiti sudati dentro la borsa. Dopo alcune imprecazioni e vestiti sbattuti dentro le sacche, i due uscirono dallo spogliatoio e si diressero a passo pesante verso le loro camere.

Il sole stava già tramontando, anche se erano appena le sei. Si vedeva che stava arrivando l'inverno. Attraversarono lentamente un lungo corridoio, accompagnati da stridii acuti. Chanyeol osservava tutto dalla sua altezza, e notò che molte ragazze li stavano osservando con insistenza, lanciando acuti e gridolini vari.

-sei molto popolare, eh Sehunnie?- fece il gigante osservando quasi divertito il più piccolo.

-ti prego non cominciare anche tu! Mi basta già Baek.- si lamentò questi- e poi, guarda che non sono solo io quello che attira le oche urlanti.-

Chanyeol alzò un sopracciglio

-che intendi dire?- chiese con quel suo vocione profondo.

Sehun lo guardò come se fosse un povero idiota. Chanyeol era considerato uno tra i ragazzi più fighi della scuola (dopo di lui ovviamente) e non poteva di certo dare torto a tale giudizio. Quella brutta versione di Yoda, come lo chiamava Baekhyun, era uno tra i più alti ragazzi dell'istituto, aveva il corpo palestrato di un atleta, un sorriso che avrebbe fatto smuovere tutte le ragazze della scuola e un carattere socievole.

Sehun si chiese seriamente se quel gigante fosse cieco o semplicemente stupido, se non aveva notato i continui sguardi che gli studenti di entrambi i sessi gli rivolgevano.

Arrivati al dormitorio maschile, si guardarono intorno curiosi.

-tu li vedi?- chiese Sehun

-no...-fece l'altro guardando a destra e a sinistra, cercando di scorgere i due fratelli tra quell'ammasso di persone che si muovevano tranquillamente per il corridoio.

Cominciarono ad avviarsi ognuno verso le rispettive stanze, salutandosi con un cenno della mano appena arrivarono alle scale. Chanyeol si avviò pesantemente verso la stanza che condivideva con Baekhyun, e appena gli si parò di fronte la porta la aprì senza bussare.

-Baek ci sei?- gridò appoggiando il borsone dietro al letto. Si guardò intorno senza trovare il suo migliore amico, e si stupì per la milionesima volta di quanto potesse essere strano il suo compagno di stanza. La camera era praticamente divisa in due da una linea invisibile. In una metà, quella di Chanyeol, vi erano le pareti pulite e ordinate, con qualche mensola appesa qua e là con sopra appoggiati libri, trofei e soprammobili. Un poster di Michael Jordan, suo mito indiscusso, era appeso sulla parete sopra il letto, mentre qualche cappello da rapper era in bella mostra sopra un attaccapanni. L'unica nota di disordine era il letto ricoperto di vestiti. Molto probabilmente Baekhyun aveva deciso che il pavimento doveva essere nuovamente visibile, e aveva sollevato la cortina di abiti che lo coprivano costantemente.

L'altra metà della stanza, quella di Baekhyun, era totalmente l'opposto. Non vi era un vestito fuori posto, tutti ero disposti ordinatamente nell'armadio bianco che condividevano e che si trovava precisamente a metà della stanza, appoggiato alla parete di rimpetto alla porta. In compenso, i muri intorno al letto del più basso erano disordinatamente tappezzati di poster della Girl Generetion, le mensole erano ricoperte da libri, spartiti e eyliner, per non parlare della scrivania che assomigliava a un campo di battaglia. O almeno, i libri erano disposti in torri chilometriche che traballavano anche solo a guardarle.

-Yeollie sei tornato?- gridò una voce dalla porta del bagno privato.

-Ne! ti stai ancora facendo la doccia?- urlò in risposta Chanyeol

in quel preciso momento, Baekhyun uscì dalla porta del bagno in un tripudio di profumi, ricoperto da un lungo accappatoio che gli copriva anche i piedi.

-quante volte ti ho detto di non usare il mio accappatoio?- si lamentò Chanyeol appena vide il coinquilino

-ma il mio era bagnato!- si giustificò il più vecchio assumendo un broncio che come obbiettivo aveva quello di intenerire il compagno di stanza, riuscendoci. Sapeva benissimo che Chanyeol era un tenerone, e che non gli interessava veramente che Baekhyun usasse il suo accappatoio.

-ho capito, ho capito. Dai vestiti che ci dobbiamo trovare con gli altri per andare a cena.- fece il più alto prendendo i vestiti che erano stati buttati disordinatamente sul suo letto e ripiegandoli.

-quel tuo amico, quello con gli occhi a palla e le labbra a cuore...credo di averlo già visto da qualche parte...- commentò Baekhyun vestendosi e guardando con disappunto il modo osceno con cui il gigante trattava i vestiti.

-molto probabile. Fa parte del club di canto.- rispose Chanyeol annusando una maglietta e assumendo un'espressione schifata. Doveva fare il bucato, a quanto pareva.

Baekhyun si illuminò, colpendosi il palmo della mano con un pugno.

-bingo! Allora è proprio quel Kyungo... Kyongso...

-Kyungsoo- lo aiutò Chanyeol con un sorriso

-Kyungie- finì Baekhyun.

-la tua voglia di trovare soprannomi per tutti è quasi estenuante.- commentò il più alto osservando sconsolato la pila di panni sporchi che avrebbe dovuto lavare. Per fortuna che avevano inventato le lavatrici.

-è un dono di natura...- fece Baekhyun finendo di vestirsi e osservando soddisfatto la sua immagine riflessa nello specchio. Indossava un paio di pantaloni neri aderenti e una maglia bianca con una stampa sopra. Semplice ma efficace. Si sistemò una sottile linea di eyliner sugli occhi e si girò con una piroetta nella direzione del minore.

-come sto?- chiese sbattendo le ciglia

-perfetto come sempre.- scherzò Chanyeol

-ovvio.-

tra le risate, i due si avviarono alla porta, e appena uscirono notarono che c'era qualcosa di diverso.

-non ci credo...- commentò tra lo scioccato e il divertito Baekhyun, mentre nel cuore di Chanyeol un miscuglio indefinito di emozioni cominciarono a scontrarsi tra di loro.






TRADUZIONE DEL DISCORSO TRA HIMEI E YIXING
-sì! è bello parlare nella mia lingua con qualcuno
- sì, sono d'accordo con te.



ANGOLINO DI SELENE
salve salve!!! ed eccomi qui con il secondo capitolo!! innannzi tutto devo scusarmi con voi per averci messo così tanto e per non aver ancora pubblicato Twin's story, ma durante le vacanze di natale ho avuto un lutto in famiglia e...beh, non ero dell'umore per scrivere i castelli mentali di yuri.
ma parliamo di questo capitolo che....allora....come lo potrei definire?
credo che già da qui si capisca che il nostro amatissimo Channie comincia ad andare dietro a Himei, però lei....devo ancora decidere se farla cascare come una pera cotta ai suoi piedi oppure fare una storia di amore tormentato, anche se propendo per la seconda opzione (muhamuhamuha)
dunque dunque, cos'altro?
oh già! il basket in questa storia avrà un ruolo importante. non sarà una storia tipo...che ne so...kuroko no basket o roba del genere, ma servirà a rendere più vicina Himei ai ragazzi (e soprattutto a Chanyeol) e soprattutto a farlale fare certi figuroni...fufufufufufufu
ok, basta, vi lascio. i prossimi cap li ho già scritti, indi verranno fuori prima, lo giuro!!!
alla prossiam ragassuole, e grazie mille per aver letto e commentato!!
Selene ^.^
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > EXO / Vai alla pagina dell'autore: Selene_Miyuki