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Autore: Cara_Sconosciuta    22/11/2008    7 recensioni
Lilly è sconvolta: il suo ragazzo,l'amore della sua vita l'ha appena mollata e,per riprendersi, si è lasciata cogliere da un'insana passione per i Jonas Brothers.
Joe Jonas è in crisi mistica e niente sembra riuscire a farlotornare in sé...Iloro destini si incroceranno...con risultati inaspettati!
dedicata alle migliori amiche di sempre!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Intro velocissimissimissima, vi ringrazierò per bene con l’epilogo la settimana prossima!!! Questo capitolo è stato una faticaccia...e se penso che è il penultimo mi viene già nostalgia!! So che non è un granchè, ma mi farò perdonare con l’epilogo, promesso!!!

UN bacione,

Temperance

 

24 - See you soon

 

C’è ancora tutto da inventare

Sulle rive del tuo mare

E avrai bufere vento e sole

Ed ancora e ancora amore

E cambieranno le parole

Sulla musica che sai

Ma se c’è un posto nel tuo cuore

Non farò rumore

Tienilo per me

(i Pooh, Se c’è un posto nel tuo cuore)

 

“Quindi ve ne andate...”

“Già...”

Silenzio.

Un orribile, imbarazzante silenzio.

Un silenzio che tra due amici non ci dovrebbe essere mai.

Tra due amici, appunto...come se uno dei due avesse pensato di poterlo essere davvero.

Non si torna amici dopo la morte dell’amore, figurarsi se quello è ancora vivo e vegeto.

“E...avete già trovato un nuovo nome per la band?”

Kevin si strinse nelle spalle, portandosi una mano dietro la nuca: i saluti non erano mai stati il suo forte.

“Nick ha detto di avere un paio di idee...me ne parlerà in aereo.”

“Oh...”

Altro silenzio.

Jodi pensò che correre via e tornarsene a casa a prepararsi per la vacanza in Giappone dell’estate successiva sarebbe stato di certo meno patetico, ma sembrava che i suoi occhi non volessero in alcun modo saperne di scollarsi da quelli verdi di lui.

“Senti...” Cominciarono insieme.

“No, parla prima tu...”

“No tu...”

Alla terza frase esattamente identica pronunciata in sincronismo perfetto, Kevin scoppiò a ridere, trascinando ben presto con sé anche la ragazza.

“Sembriamo uno di quegli ultramielosi telefilm per ragazzine romantiche.”

“Che immancabilmente restano deluse dalla vita.”

Kevin aggrottò le sopracciglia.

“Come fai a dirlo?”

“Sono stata una di loro, per un po’...”

“Jodi, mi...”

Lei lo zittì, posandogli un ultimo, delicato bacio sulle labbra.

“Mi mancherai, Kevin Jonas.”

E, con queste parole, si voltò e se ne andò, lasciando il giovane solo con le sue valigie e un’incredibile voglia di correrle dietro, mandando al diavolo tutto il resto.

 

Se col tempo tutto si migliora

Il futuro non ci fa paura

Io e te

Forse abbiamo avuto buona sorte

O il coraggio ha fatto la sua parte

Io e te

Con tutto ancora da inventare

La vita è imprevedibile

Basta guardare noi

(i Pooh, Io e te)

 

Nick sedeva su una delle poltroncine della lounge dell’aeroporto, gli occhi puntati da almeno mezz’ora sulla stessa pagina di una rivista che non gli interessava, mentre Lilly, accanto a lui, gli massaggiava piano un braccio, anch’ella sprofondata in un silenzio di tomba.

Sapeva che si sarebbero dovuti salutare, prima o poi, ma non credeva che quel momento sarebbe arrivato così presto... addii, la sua vita non sembrava altro che una lunga sequela di saluti uno più difficile dell’altro: la sua famiglia, i suoi amici, l’Italia, Bobby...e ora anche Nick.

E quell’ultimo saluto era in assoluto il peggiore, dato che non sapeva se sarebbe stato un addio o un semplice arrivederci.

Nick, dal canto suo, non era assolutamente pronto a lasciare Boston, soprattutto quelle due piccole briciole di Boston che portavano i nomi di Joe e Lilly. Insomma, Joe era suo fratello...beh, da una vita  e Lilly era l’unica ragazza che avesse mai davvero amato.

Per non parlare, poi, che tornare a casa significava affrontare Miley...e affrontare Miley avrebbe voluto dire provocare una crisi isterica e apparire minimo minimo su tutti i rotocalchi.

Pace.

Ci era già passato, non sarebbe morto nessuno.

E poi lui voleva tornare a cantare....sì, ma quanto, quanto gli sarebbe mancata quella città!

A quelle cose, però, avrebbe potuto tranquillamente pensarci una volta salito in aereo, ora avrebbe dovuto salutare Lilly.... avrebbe dovuto, appunto....e invece se ne stava lì in silenzio peggio di un morto a guardare una moto a gambe all’aria.

“Non leggi meglio se giri la rivista?” Il ragazzo si voltò verso Lilly con sguardo interrogativo e lei ammiccò in direzione del giornale. “Quel povero motociclista avrà il sangue alla testa, ormai!”

“Come se mi interessasse davvero chi ha vinto una stupida corsa...”

“Non farti sentire da Jodi! Lei adora tutto ciò che ha due ruote!”

“Non lo sapevo...”

“Nick?”

“Mmm?”

“Sai che ci stiamo girando intorno in ogni modo, vero?”

Nick sospirò, posando il giornale e passandosi una mano tra i ricci scuri.

Eccolo, il momento.

“Sì...forse dovremmo smettere.”

“Allora...”

Fu in quel momento che Nick si rese conto che parlare non sarebbe servito a rendere le cose più facili, che non avrebbe cambiato niente.

Molto, molto meglio i fatti.

Senza lasciare che Lilly pronunciasse un’altra parola, le passò una mano dietro la nuca e l’attirò verso di sé in un bacio che da solo valeva più di ogni possibile addio.

“Sai che faremo?” Domandò, col fiato corto, non appena si separarono.

Lilly scosse il capo, accarezzando i capelli ribelli di lui.

“Troveremo una data particolare...una ogni anno e ci ritroveremo tutti e sei, qualsiasi cosa succeda durante l’anno, noi ci incontreremo qui. Ci stai?”

“Natale.”

“Come?”

“Voglio che sia Natale... See you at Christmas, Mr Jonas.”

 

Che arrivi un’altra notte

A regalarci amore

E il tempo non cancelli

 le nostre fantasie

...stammi vicino

Che il tempo è fatto per passare

E meno male che passa da qui

(i Pooh, Vivi)

 

“Ciao, tesoro, fatti sentire, mi raccomando.” Salutò Denise Jonas, trattenendo a stento le lacrime e abbracciando Joe come se ne fosse andato della sua vita.

“Mamma, non sto andando in guerra... stai tranquilla, me la caverò.”

La donna annuì con un sorriso orgoglioso.

“Mi raccomando, Temperance, te lo affido.”

“Lo tratterò bene... ma solo se farà il bravo. Arrivederci, signora Jonas.”

“Ciao, ragazzi.” Con un ultimo bacio a testa, anche Denise scomparve nella pancia dell’aereo, seguendo Nick, Kevin e Big Rob che si erano imbarcati per primi e ben imbacuccati per non destare troppa attenzione.

“Mi mancheranno...” Sussurrò Joe, più a se stesso che a Tempe che, però, lo sentì comunque e si alzò in punta di piedi per posargli un bacio sulla guancia.

“Natale è vicino.”

“Già...ha avuto una grande idea, il mio fratellino. Ci immagini qui, tra dieci o vent’anni, di nuovo tutti insieme, con le nostre famiglie... i nostri figli...”

“Ehi, non ti sembra di correre un po’troppo?”

Joe si strinse nelle spalle, passando poi un braccio intorno alla vita di lei.

“Che c’è di male a sognare un po’?”

“Se la metti così... non ne voglio più di due.”

“Di che cosa?” Chiese il giovane, colto di sorpresa.

“Di figli, scemo!”

“Oh, beh, caschi male, perché io ne voglio almeno quattro! Amo le famiglie numerose.”

“Se li partorisci tu, per me va bene.”

Joe le fece una linguaccia, mentre Lilly e Jodi si avvicinavano alla coppia, sorridendo.

“Di che parlate?” Domandò la bionda.

“Figli.” Risposero Tempe e Joe, in coro.

“Oh, che dolci... non sono dolci, Jodi?”

“Già... potete smetterla, per favore? Non ho voglia di farmi venire la carie.”

“Stavamo pensando di decidere i nomi, eh, amore?” La interrogò il ragazzo, stringendola più forte e schioccandole un sonoro bacio sui capelli, mentre Jodi simulava un conato di vomito.

“Eh sì... Che ne dici di Kriemhilde?”

“Krie...che? E da dove l’hai tirato fuori?”

“Letteratura tedesca!!!” Risposero in coro le tre ragazze, scoppiando a ridere contemporaneamente all’espressione inorridita di lui.

“Che ne dite, andiamo a casa?” Propose Lilly, una volta ripresasi dall’esplosione d’ilarità.

“Certo, m’lady!” Esclamò Joe, passando un braccio intorno alle spalle della rossa.

“Ma guardale, tutte le donne dello stilista! Ce l’hai un posticino anche per me?”

“Non ci provare, Jo, lui è solo mio.” Si difese Temperance, appropriandosi anche dell’altro braccio del suo ragazzo e cominciando a baciarlo in modo non proprio casto.

“Ehi, ma la volete generare qui, Kriemhilde? No, dico, aspettate almeno di arrivare in camera!” Esclamò ancora Jodi, apprestandosi poi a fuggire a gambe levate non appena la mora prese ad inseguirla.

Sì, a Joe Jonas la famiglia sarebbe mancata terribilmente... ma lì e in quel momento di famiglia ne aveva trovata un’altra e la cosa, a dirla tutta, non gli dispiaceva affatto.

 

Continua...

 

   
 
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