Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: Tarisha    19/01/2015    0 recensioni
Serie: Cuore di Draco.
N° 4
inserita nello svolgersi della storia narrata nel libro "Harry Potter e il Principe Mezzosangue"
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy | Coppie: Draco/Hermione
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
- Questa storia fa parte della serie 'CUORE DI DRACO'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

COLLOQUIO FRA OMBRE

 

 

Seduto sul sedile di pietra, celato dalla pesante tenda di velluto, attendeva.

 

La luce di un sole umido e lontano penetrava dalla alta finestra senza riscaldarlo.

Ma non ne aveva bisogno.

C'era altro che lo riscaldava.

 

Aspettava lei.

 

Si stava facendo ardito.

Ne aveva abbastanza di nascondersi.

Che lo vedesse finalmente! Che cosa avrebbe rischiato?

- Un gigantesco mostruoso terrificante NO, Draco. - gli mormorò la sua anima stanca.

 

Strinse le labbra rabbioso.

Non era disposto ad accettare un no.

Era un Malfoy! Non un pezzente color carota che a stento riusciva a mangiare e a vestirsi! Non poteva dirgli no!

 

Si passò le mani fra i capelli.

Delirava.

Era il principio della pazzia.

Un'altra cosa che si andava ad aggiungere ai molti problemi che già aveva.

Perché complicarsi ulteriormente la vita?

Non era che una Mezzosangue. Feccia. Un abominio. Non doveva nemmeno esistere!

 

Le mani scivolarono sul suo volto contratto. Si sentiva lacerato dentro. Faceva bene lei a stargli lontana. Era un essere spregevole. Si meritava tutto il suo disprezzo.

 

Non doveva neanche pensare di avvicinarsi a lei.

 

Passi leggeri lo fecero trasalire.

Eccola!

Spiò dalla tenda e la vide correre via. Accidenti! Stava già per girare l'angolo del corridoio!

 

Fece per scendere dal sedile di pietra quando una mano decisa lo afferrò per la gola trascinandolo via per poi rinchiuderlo in una stanza semibuia sbucata dal nulla.

Scalciava con le mani strette alla mano che lo soffocava, poi la morsa si allentò e lui rivolse occhi roventi su quelli perfidi e freddi di Piton.

«Mi lasci! Mi lasci!» urlò liberandosi infine dalla sua stretta.

«Non può trattarmi così! Lo dirò a mio pa... »

«Ho trovato Cormac nelle segrete. Era legato alle catene da ieri sera.» sibilò Piton facendolo irrigidire.

«E io che c'entro?» esplose lui fuori di se'.

«Tentare di ingannarmi non ti aiuterà. Ha fatto il tuo nome. Sei stato un idiota a farti riconoscere.»

Draco si morse le labbra prendendo a massaggiarsi il collo indolenzito.

Piton continuò con tono glaciale. «La signorina Granger sa difendersi molto bene. Avresti dovuto lasciare l'intera faccenda nelle sue mani.»

Lui lo guardò con un odio tale che Piton retrocesse di un passo.

«Cosa... cosa... »

«Cormac poteva morire. Perché tu non avevi alcuna intenzione di dire dove si trovava, vero?»

«Io non so nulla!»

«Devi stare lontano dalla Granger.»

L'ira lo fece sbiancare in modo innaturale. Il suo volto era diventato una maschera orribile intrisa di odio.

«Come si permette di parlarmi in questo modo? Che diritto ha?》

Il viso di Piton si avvicinò maligno.

«La Granger fa parte della cerchia di Potter e vedi, non ti conviene avvicinarla. Ti manipolerebbe con grande facilità per sapere quello che stai combinando. La scuola è piena di ragazze a cui rivolgere le tue patetiche attenzioni.»

La furia gli aveva afferrato le viscere, ardeva di una rabbia feroce che voleva scatenarsi. Sarebbe stato capace di ucciderlo a mani nude.

Lo spinse via, impazzito.

«Nessuno mi dice cosa devo fare! Nessuno! E' una cosa mia! Mia!»

Piton gli rivolse uno sguardo sprezzante.

«Tu non sei padrone nemmeno della tua vita.»

Si ritrovò con i pugni stretti, il respiro affannato, si muoveva agitato per la piccola stanza odorosa di umido e paura.

Piton ne seguì per un po' l'agitato andirivieni. Sospirò.

«Io posso aiutarti, Draco. Tu non stai bene.»

«Sto benissimo! E se voglio avvicinare la Mezzosangue lo farò!»

«La metterai in pericolo. Qualunque cosa tu stia macchinando cosa credi accadrebbe di ciò a cui tieni se non dovessi riuscire? Leggerti la mente è così facile quando sei invaso dalla paura. Quel poco che sai di Occlumanzia può impedire a me di vedere ma non all'Oscuro Signore.»

Draco sentì il terrore soffocarlo.

Anche lei! Ora doveva proteggere anche lei!

«Non sarà mai tua.» mormorò Piton.

«Cosa ne sa lei! Non sa niente dell'amore!» ringhiò liberandosi senza ritegno di quel segreto che per troppo tempo aveva tenuto chiuso dentro di se'.

Piton si stava avvicinando alla porta ma a quelle parole si arrestò.

«Io so dell'amore molto più di quanto tu possa immaginare.» sibilò Piton lentamente.

Draco ansimava di rabbia ma lo guardò attento.

Piton che si rivelava!

Impossibile!

Le palpebre di Piton velarono la sua anima, poi le pupille buie ritornarono a fissarlo.

«Non distruggere la tua vita, Draco. Te lo ripeto ancora una volta, lascia che ti aiuti.»

«No! Lui mi ha scelto! Ha scelto me! Me!»

Piton ebbe una espressione disgustata.

«Almeno ascolta questo consiglio. Se non vuoi che la tua vita venga rovinata stai lontano dalla Granger.»

Il buio inghiottì Piton e lui sentì solo il tonfo di una porta che si chiudeva.

 

Rimase immobile, il cuore in tumulto, il respiro affannato, invaso da una ridda di emozioni troppo intense.

Tutto contro di lui.

Tutto!

 

La morsa terribile, sempre affamata, gli torse le viscere e lui si piegò in due lanciando un gemito di dolore, le lacrime gli offuscavano la vista, tutto era oscurità.

 

Cadde in ginocchio, le braccia strette al suo corpo rigido.

 

Rinchiuso in quel ventre di tenebra e di gelida solitudine nessuno poteva salvarlo.

Neanche lei.

 

«Riuscirò ad averti. Ci riuscirò!» sussurrò rabbioso alle ombre.

 

Ma perché non ci credeva?

 

 

 

 

   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Tarisha