La vendetta di uno shinigami

(suggerisco di leggere questo capitolo con la canzone I will not die dei Three Days Grace; mi ha ispirato particolarmente mentre scrivevo questo capitolo, XD)

Capitolo 10: Silverwings

Il campo di battaglia era impregnato di energia: l’aria che si respirava era un misto di sangue, sudore e paura e appena si cercava di inalarla era come se si venisse colpiti da un macigno; le rocce presenti tremavano a causa di quell’ enorme reiatsu che era stata rilasciata, lasciando che vagasse e che nello stesso tempo distruggesse qualsiasi cosa nel raggio di una ventina di metri, l’ atmosfera era bollente: sembrava di essere in estate mentre in realtà era appena cominciata la primavera ed i fiori rosacei di pesco avevano cominciato a sbocciare, ma questo era insignificante ai nostri combattenti che si stavano affrontando l’uno contro l’altro, in uno scontro all’ultimo sangue, a circa trenta metri sotto terra senza nessun contatto esterno;  la tensione oramai faceva parte di quel luogo e lo ricopriva come una sottile tela di ragno finemente tessuta dal primo contatto delle loro spade; l’ultima ondata di energia spirituale  aveva praticamente trasformato la conformazione del territorio lasciando terra bruciata intorno a se ed il sole apparente che illuminava quella zona non riusciva ancora  a penetrare quell’enorme nube di polvere che lasciava celato il corpo di Daisuke e la forma shikai della sua zampakuto,; una brezza improvvisa, come un fantasma inesistente, si alzò improvvisamente portandolo alla luce e mostrando la sua nuova forza.

Urahara era stupito e curioso allo stesso tempo: non avrebbe mai creduto che un ragazzo del genere avesse potuto sfoderare una tale forza in un momento così critico, in questo gli ricordava molto Ichigo: riusciva a sorprenderlo in ogni occasione; adesso la vera battaglia poteva iniziare , non si sarebbe trattenuto, avrebbe spremuto quel ragazzo come un limone per testare il potere del suo shikai, trovare le sue debolezze e sfruttarle, poi lo avrebbe battuto appena l’occasione gli si fosse presentata, un piano semplice ma efficace –“Si sta battendo bene dopotutto, vediamo di non esagerare . Chissà quale strambo potere userà adesso…forza Daisuke-kun! Dimostrami di essere degno di diventare mio discepolo!”- pensò con il solito sorriso che gli contornava la faccia.

Daisuke si sentiva rinvigorito: quella scarica di reiatsu gli aveva fatto recuperare un po’ di forze, adesso poteva muoversi liberamente, una parte delle sue ferite si erano cicatrizzate e non gli procuravano più dolore, tutto quel potere lo faceva sentire estremamente bene; non sapeva ancora come usare il suo “neoshikai” ma credeva che se si fosse fatto guidare dal suo istinto di sicuro avrebbe combinato qualcosa. Adesso poteva combattere più o meno ad armi pari con Urahara, non contando che poteva che il suo avversario poteva ancora sfoderare il suo bankai se voleva…ma non lo avrebbe fatto, in una battaglia del genere,se non l’aveva rilasciato finora era solo per dargli una possibilità: sapeva che era solo un piccolo scoglio che stava tentando di frenare uno tsunami, ma, finché avesse avuto un piccolo soffio di vento a sorreggerlo, avrebbe frenato la sua avanzata; -“Questa è la mia ultima speranza: se non lo sconfiggo adesso(anche se è assai probabile)di sicuro mi schiaccerà, lo devo mettere in condizione da non potere continuare questa battaglia, ci devo almeno provare….Fui, Anzai,Josuke e Silverwings…datemi la vostra forza per finire questo scontro!”-.

La nuova forma della zampakuto di Daisuke era assai strana: la spada durante il passaggio allo stato shikai si era divisa in due rivelando la sua seconda spada; era assai orgoglioso di ciò: solamente altri due shinigami in tutta la Soul Society possedevano un doppio gemello delle loro spade ed erano il capitano dell’ottava squadra  Kyouraku Shunsui e il suo capitano Ukitake Joushiro ; questo dimostrava la rarità di uno shikai del genere; comunque come forma era totalmente diversa dalle loro, poiché le due spade non erano “libere” ma erano tenute insieme dall’impugnatura, che nel frattempo aveva cambiato forma, infatti al posto della dura pelle che rivestiva l’elsa della sua spada adesso c’erano tante piume argentate; le lame erano congiunte sui due lati diversi, con le parti affilate opposte: esse non erano più lisce ,come quelle di una normale zampakuto nella sua forma normale, ma erano frastagliate ; queste frastagliature avevano la forma di penne dorsali delle ali di un grande uccello; al centro del suo “bastone-spada”  c’era una grande stella multicolore a 8 punte,ogni punta aveva un colore diverso; la quale  faceva più o meno da “scudo” in quanto ci si poteva riparare dagli attacchi nemici a causa della sua grandezza; questa ricordò a Daisuke la rosa dei venti. La sua spada era assai strana in quella forma, comunque a Daisuke piacque lo stesso, la riteneva assai particolare; adesso l’unico problema che rimaneva era….capire il suo potere e imparare a controllarlo. Daisuke non sapeva proprio come usare la sua nuova arma contro Urahara.

Proprio quando si stava scervellando per trovare una risposta al suo problema , sentì una voce provenire dalla spada, quella voce così profonda,maestosa e potente, ma che allo stesso tempo, poteva essere sentita solo da lui, gli fece subito tornare alla mente lo spirito della sua zampakuto: Silverwings:

-Ti decidi a combattere, mi sto annoiando!-

-Ma non so come usarti!-

- Che seccatura ti devo proprio dire tutto io!Ah che partner inutile!-

-Ehi!Sono solo un po’ inesperto!-

- Ok,ok stavolta ti perdono e ti dirò quello che devi fare, ma solo per questa volta!-

-Grazie…come ti devo chiamare?-

-Chiamami maestro e portami il dovuto rispetto!-

- Ok…maestro-

-Bene ora ti spiego: il mio potere come avrai già notato dal simbolo centrale della spada è il controllo sui venti, puoi usare tutti i venti conosciuti come armi contro il tuo avversario: per esempio:

- la tramontana: ti permette di evocare un vento glaciale che immobilizza il nemico

- l’ ostro: evoca un vento infernale che usa attacchi di calore per ustionare e ferire il nemico; un’ altra abilità è quella di rendere incandescenti le lame della zampakuto

-lo zefiro: è un vento debole che non si può usare in combattimento, ma lo puoi sfruttare per la ricognizione: lo puoi estendere per un massimo di tre chilometri e ti permette di percepire tutte le presenze nemiche che nascondono la propria reiatsu

-il levante: ti permette di creare una barriera di nebbia che ti oscura ai nemici

-lo scirocco: è un vento desertico ti permette di evocare le sabbie del deserto e creare una tempesta di sabbia

- il libeccio: permette di controllare la pressione atmosferica, a seconda delle zone, rendendo più leggero o più pesante il nemico

-il grecale e il maestrale: sono una variazione più debole della tramontana e ti permettono di effettuare attacchi di medio-bassa frequenza.

E….-

-Scusi maestro ma come faccio ad evocare il vento che voglio?-

-Se mi fai parlare ti spiego; dunque, vedi la rosa dei venti che fa da scudo alla tua spada?-

-Si…e allora?-

-Basta che tocchi la punta che indica il vento che vuoi evocare, dici il nome del vento e canalizzi parte della tua reiatsu su di essa; bada bene questo potere è enorme, ma presenta delle complicazioni-

- E sarebbero?-

-Non puoi evocare contemporaneamente tutti i venti, moriresti nel tentativo: richiederebbe una percentuale di reiatsu altissima, che in questo momento tu non hai-

-Ma quando la possiederò potrò provare comunque ad usare un attacco simile?-

-Si, ma questo ti risucchierebbe tutte le energie, quindi non devi essere avventato quando usi i tuoi nuovi poteri. Poi: se decidessi per caso di usare più volte lo stesso vento ad una successione ravvicinata tra i vari attacchi , non ci riusciresti, infatti, come dire…il vento si deve “ricaricare”: quando vedi che una punta della stella diventa luminosa allora vuol dire che il vento si è ricaricato-

- Per quanto tempo posso utilizzare un vento?-

-Questo dipende principalmente da te-

-In che senso?-

-Più usi o combatti con un vento e per più tempo lo puoi utilizzare e lo puoi rendere più potente-

-Adesso sai più o meno per quanto tempo lo posso usare?-

-A giudicare dalle tue condizioni…non più di 30 secondi ognuno-

- E’ troppo poco!Non riuscirò mai a battere Urahara in così poco tempo!-

-Sai solo lamentarti!I tuoi progressi verranno, non puoi accelerare i tempi!-

- Uff! Quanto tempo ci vuole per ricaricarsi?-

-Più o meno una decina di minuti-

-Non so se riuscirò a resistere dopo dieci minuti-

-Sei riuscito a vivere fino ad adesso!Non venirmi a dire che non puoi resistere per pochi minuti! Mi sembri sempre di più un partner senza fegato!-

-Non dirlò!Ok! Resisterò! C’è qualcos’altro che devo sapere?- chiese con aria scocciata

-Si,per ora puoi usare solo i venti minori; i venti principali li potrai usare solo quando diventerai più forte…ah quasi dimenticavo, il tuo bastone-spada si può dividere in due: una catena d’argento collega le due parti, ma ricorda ogni spada può usare solo metà della forza dei venti, quindi pure se da un lato ti permette di combattere in modo diverso dall’altra ti permette di usare solo metà del tuo potere-

-Questo non mi aiuta purtroppo! Beh, almeno potrò cogliere di sorpresa il mio avversario con questa grande versatilità del mio nuovo potere, è gia qualcosa…Grazie mille Silverwings!-

-Io ti ho dato le mie ali ragazzo,adesso  spetta a te  imparare a volare! Dimostrami di non essere un partner deludente!-

-Te lo prometto!-

-Adesso va e combatti!- la sua voce maestosa si spense con l’ultima frase di incoraggiamento.

Daisuke ammirò ancora per un attimo la sua spada, rilassò i muscoli e poi alzò la testa verso Urahara che lo guardava con il suo solito sorriso canzonatorio stampato sulla faccia:

-Urahara-san!- gli urlò stranamente tranquillo

-Dimmi Daisuke-kun?-

-Se fino ad ora ho solamente subito la forza dei tuoi colpi, non ti credere che sarà così anche adesso che ho rilasciato il mio shikai!-

-Mammamia quanto sono spaventato! Come se il tuo neoshikai potesse avere qualche possibilità contro la mia Benihime! Mostrami quello che sai fare comunque, se la tua spada ferisce quanto la tua lingua, allora vorrà dire che dovrò incominciare ad usare le maniere forti-

-Ogni volta che tu mi attaccherai io mi rialzerò, ogni volta che mi ucciderai io risorgerò, non puoi più nulla contro di me Urahara-san! Preparati a perdere questa sfida e a diventare mio maestro, mi sono stancato di combattere contro di te! Vediamo di farla finita- Daisuke scattò ,come un puma che attacca la sua preda, verso il suo avversario e si preparò ad usare il suo nuovo potere. Appena arrivò ad una distanza di dieci metri da lui urlò:

-Scirocco!- mise la mano sopra la penultima punta in basso a destra e incanalò la sua energia spirituale come gli aveva detto prima Silverwings. Sentì gran parte della sua energia scomparire, subito si sentì le gambe pesanti e gli ritornò il fiatone, non credeva che gli ci volesse tanta energia per evocare un singolo vento minore…però almeno riuscì a richiamarlo: dalle due lame della spada si generarono tantissimi granelli di sabbia che quasi improvvisamente divennero un turbine desertico che avvolse Urahara. Quello in un primo tempo rimase stupito, ma poi si spostò subito con lo shumpo per evitare il suo attacco. Daisuke se lo aspettava e subito gli andò incontro e lo bloccò, poi diresse il turbine di sabbia verso di sé che, con una certa velocità, avvolse i due combattenti. La sabbia colpiva solamente Urahara, mentre Daisuke rimaneva in qualche modo evitato da essa lasciandolo indenne.

Daisuke stava per colpirlo definitivamente quando il suo avversario evocò l’onda scarlatta che poco prima lo aveva quasi ucciso; subito lo shinigami si ritrasse dallo scontro per evitare di essere colpito inevitabilmente da quella spaventosa onda di energia, lasciando campo libero ad Urahara che si potè liberare facilmente da quella morsa di sabbia con il suo potente attaccò: il vento venne spazzato via lasciando Daisuke senza difese.

-Non basterà di certo qualche spruzzetto di sabbia per fermarmi Daisuke-san; ti devi impegnare di più per battermi!-

-Sta tranquillo che ho ancora un bel po’ di sorprese per te!- e intanto nella sua mente pensava-“Adesso devo aspettare una decina di minuti, prima che lo scirocco si ricarichi!Mi rimangono a disposizione ancora tre venti: il libeccio,il maestrale e il grecale; contando che la mia riserva di energia sta quasi per finire, ed una parte la devo utilizzare per combattere, posso usare solo un ultimo vento e di conseguenza un’ultima possibilità: quale vento mi potrebbe aiutare di più in questa situazione?Aspetta… forse ne posso usare due… ma è rischioso… beh tanto ormai che ho da perdere? Se non vinco con questo piano, di sicuro non vincerò mai… ok, proviamoci!”-

Daisuke ripartì all’attacco verso Urahara e proprio mentre si stavano per riscontrare, divise la spada in due e con un gesto che Urahara non si sarebbe mai aspettato, colpì in due punti diversi il suo avversario, costringendolo ad indietreggiare di un poco, poi, appena fu a debita distanza urlò contemporaneamente:

-Libeccio!Grecale!- ancora una volta l’energia di Daisuke diminuì, lasciandolo quasi a secco, però aveva ancora la forza di sferrare un attacco, quell’attacco sarebbe stato l’ultimo. Ancora una volta i venti si sprigionarono dalle sue spade e con un ordine mentale di Daisuke, il vento invisibile del libeccio fece diventare più pesante Urahara e con il grecale gli ghiacciò le braccia, in questo modoimmobilizzò i suoi movimenti, infine, sfrecciò contro il fianco di Urahara e ,con un affondo micidiale, intaccò la pelle candida del suo avversario colorandola di un rosso scuro e bollente.

Urahara era rimasto senza parole, lo stesso Daisuke, che appena si accorse di averlo ferito incominciò ad esultare di gioia.

-Come hai fatto Daisuke-kun?- chiese incredulo e noncurante del sangue caldo che gli colava a fiotti dal fianco destro

-Beh..- disse con un grande fiatone- La mia spada possiede un potere straordinario, ho potuto evocare contemporaneamente due venti diversi dividendola in due; in questo modo anche l’energia per evocarli si è dimezzata, così ho potuto bloccare i tuoi movimenti e colpirti, adesso diventera…- appena stava per finire la frase stramazzò a terra esausto. Aveva usato troppa energia in un lasso di tempo troppo corto; il suo corpo non poteva più muoversi, le sue palpebre si chiusero lentamente oscurandogli la visuale, ma questo non gli importava più: era riuscito nel suo intento: aveva battuto il suo avversario, aveva difeso il suo onore e aveva rilasciato il suo shikai; non si poteva ritenere più soddisfatto di così, a poco a poco si abbandonò per la prima volta felicemente nelle braccia di Morfeo.

Note: Che ve ne pare? Scusate per averci messo così tanto tempo ma ci ho messo un po’ ad immaginare lo shikaie il suo potere…comunque credo che il tempo mi abbia permesso di realizzare un bel potere, a me piace molto e a voi?Finalmente questo scontro è finito ! Ci ho messo forse troppi capitoli per raccontarlo però alla fine è venuto abbastanza bene. Al prossimo capitolo XD.

Ringraziamenti:

Black Lagoon Fan: Mio Dio! Se non riesci a dormire la notte è grave XD!Grazie per la tua continua lettura!( Ti piace l’esito della battaglia?)

Valeriana: Ciao Vale-chan! Non ti preoccupare, capisco la tua situazione (anche se non faccio ancora l’università). Buona fortuna con la scuola ! Grazie per le  continue recensioni ( ti piace il potere dello shikai?)

Gatsu92